Il cofano di un’automobile come cuccia

È la sera fredda e nebbiosa dell’8 dicembre quando, alle 21.30, arriva la segnalazione di un gattino chiuso all’interno del cofano di una macchina parcheggiata al distributore della Esso in via Cavallotti a Monza.
I vigili del fuoco, chiamati da una ragazza che aveva sentito i suoi flebili miagolii, sono già sul posto da oltre un’ora per cercare di recuperarlo. I rumori, le luci e il frastuono spaventano il gattino che scappa via dal cofano della macchina, nascondendosi nei cespugli. I quattro vigili lo inseguono ma non riescono ad acciuffarlo e così vanno via, ritenendo che il gattino non sia più in pericolo e che se ne sia andato per la sua strada.
Per puro caso di lì passa arriva Carmine, ex volontario dell’ENPA,gattina Ciupita-NS-0001 il quale avvisa le volontarie che si occupano di catture, Anna, Milena e Laura, che si precipitano immediatamente sul posto. Del gattino, però, nessuna traccia, sembra proprio sparito nel nulla. Ma appena le volontarie cominciano a “miagolare”, facendo il verso di mamma gatta, ecco che il gattino risponde al richiamo, segnalando così la sua presenza: si era rifugiato nuovamente all’interno del cofano dell’auto.
Ormai si è fatta notte ma le volontarie riescono comunque a individuare il proprietario della macchina per farsi aprire il cofano. Dopo vari tentativi il gattino, incastrato sotto il motore, finalmente viene recuperato. Il piccolino – che poi si è rivelata una femminuccia di circa 50 giorni – è stata affidata alle cure esperte di Martina e Alessia, nostre collaboratrici dell’Asilo dei Cuccioli.
La bellissima micina tigrata grigia, battezzata “Ciupita“, è spaventata e sporca dopo la sua brutta avventura, ha un brutto raffreddore e congiuntivite. Appena arrivata a casa, ha mangiato come una lupacchiotta e si è subito adattata alGattin Ciupita casa-NS_0002 nuovo ambiente. È vivace e una gran giocherellona ma anche molto affettuosa. Ancora in terapia antibiotica e antiparassitaria, quando sarà guarita non faticherà a trovare una famiglia!
Molti dubbi sulla sua provenienza
È possibile che Ciupita sia arrivata in via Cavallotti portata da qualche altra auto in cui si era riparata contro il freddo. Vista l’indole del tutto domestica, è probabile che facesse parte di una cucciolata nata in casa, e sorge spontanea la domanda: cosa faceva fuori al freddo una gattina così piccola? Anche se la mamma fosse una gatta di colonia socializzata alle persone, è difficile immaginare come abbia fatto a trovarsi in quella situazione senza “l’intervento” dell’uomo.
ENPA ricorda che i cuccioli non devono essere mai staccati dalla mamma e dai fratellini prima delle otto settimane di età e, infine, che i gatti che vivono in stato di libertà sono protetti dalla legge che ne vieta l’allontanamento dal loro habitat (L.R. 33/2009, art. 111).

Le foto: in alto, Ciupita appena recuperata; nelle altre due, Ciupita a casa di Martina e Alessia, ben ambientata.