Iceberg torna a casa!

Una bellissima notizia per quanti, e sono davvero tanti, hanno seguito le disavventure di questa femmina di dogo argentino finita a maggio in un canile della capitale danese perché appartenente a una razza lì considerata pericolosa: il governo danese, infatti, ha approvato all’unanimità e con effetto retroattivo la legge “Salva Iceberg” che rende possibile il suo rientro in Italia, dove potrà finalmente ricongiungersi al suo padrone, Giuseppe Perna.

La legge “Salva Iceberg” entrerà in vigore subito dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale danese, non c’è ancora una data certa per il rientro ma potrebbe davvero essere questione di giorni anche perché non è escluso che la polizia danese, visto il via libera al testo normativo, possa accelerare la pratiche.

Si tratta per ENPA di una vittoria straordinaria ottenuta grazie a una mobilitazione senza precedenti: «dalla cantante Noemi agli europarlamentari Movimento 5 Stelle, dal ministro Angelino Alfano a Franco Frattini, Iceberg è riuscita a creare una catena di solidarietà trasversale e questo splendido lieto fine, come sottolinea la presidente nazionale di ENPA, Carla Rocchi, (nella foto a sinistra con Noemi, davanti alla’ambasciata danese a Roma) lo si deve anche alle centinaia di migliaia di italiani che si sono schierati al suo fianco pressando le istituzioni, anche quelle danesi, senza dimenticare l’Ambasciatore danese in Italia e l’Ambasciatore italiano in Danimarca, il Ministro danese dell’ambiente e delle politiche agricole, il Governo e il Parlamento danese.

Black list? no, grazie!

Tutto questo non sarebbe mai successo se, come in Italia, in Danimarca non esistesse una lista di razze considerate pericolose e delle quali è proibito l’allevamento e la detenzione; purtroppo diversi Paesi hanno stilato queste famigerate black list ed è bene, se ci si deve recare all’estero, informarsi per evitare disavventure come quella di Iceberg.

Chiunque mastichi un po’ di cinofilia sa quanto sia inutile una lista nera, non esistono razze buone e razze cattive perché ciò che fa la differenza non è la razza ma l’educazione e il rapporto uomo-animale. ENPA continuerà a battersi in ogni sede affinché questo concetto anacronistico venga superato una volta per tutte, soprattutto in Europa dove è inconcepibile vi siano leggi discriminatorie tra un Paese e l’altro. «Oggi però – conclude Carla Rocchi – è il momento di festeggiare e di ringraziare chi ha reso possibile la liberazione di Iceberg. Siamo pronti ad andare in Danimarca per riportarla in Italia»

Cani cattivi o cattivi padroni: la conferenza

A proposito della vicenda di Iceberg, ricordiamo che sabato 18 novembre al canile di Monza si terrà la conferenza “Cani cattivi o cattivi padroni?”, gratuita e aperti a tutti. Clicca qui per info.