La pioggia intensa dei giorni scorsi ha letteralmente trasformato i campi agricoli in sabbie mobili e a farne le spese venerdì 13 aprile è stata una pecora, intrappolata nel fango nella zona di Monza tra via Ghilini e via Rosmini.
La sua presenza, insieme a un agnello, è stata immediatamente segnalata dalla Polizia Locale all’ENPA di Monza e Brianza, che ha subito inviato due operatori con ambulanza per animali. Sul posto erano nel frattempo giunti anche i Vigili del Fuoco poiché risultava che gli animali fossero precedentemente finiti sul fondo del canale Villoresi senza possibilità di uscita. Ma è stata rinvenuta solo la pecora in quanto l’agnello sembrerebbe essersi allontanato per raggiungere di nuovo il gregge.
La pecora è stata recuperata e condotta al parco canile di Monza gestito dall’ENPA dove è stato immediatamente attivato il soccorso veterinario da parte dell’ATS.
Il povero animale era in condizioni preoccupanti, in evidente stato di shock, con temperatura bassissima e il corpo letteralmente coperto da ferite sanguinolente. Sottoposta a lavaggio, disinfezione delle ferite con antibiotico e flebo idratante, la pecora sembrava essersi ripresa, seppur molto debilitata (foto a sinistra, nella stalla allestita per lei con una lampada riscaldante).
Purtroppo le sue condizioni generali erano troppo compromesse e, nonostante le cure intensive, è morta durante la notte tra sabato e domenica.
Non è chiaro cosa abbia provocato le ferite, se un groviglio di filo spinato oppure i morsi di cani; e anche in questo caso non è facile stabilire se i cani da pastore l’abbiano aggredita oppure l’abbiano morsa nel tentativo di trarla in salvo.
ENPA di Monza e Brianza valuterà nei prossimi giorni l’ipotesi di una denuncia per abbandono nei confronti del proprietario dell’animale, dopo che si sarà chiarito chi sia il proprietario dell’animale o di chi lo stesso fosse in custodia. L’unica certezza è che questo è l’ennesimo episodio di malgoverno di animali che si verifica nell’area Cascinazza, tristemente nota come luogo di attività pastorizia con usi barbari indegni di una città come Monza, effettuato sempre dagli stessi soggetti più volte denunciati.
La borsa degli orrori.
Per concludere un weekend già triste di per sé, si è aggiunto un macabro ritrovamento. Domenica, poco prima della chiusura del rifugio di Via San Damiano, alcune volontarie, uscite per far passeggiare i cani lungo una strada ormai nota per essere una discarica a cielo aperto, hanno trovato a nemmeno cento metri dalla struttura una borsa (foto sopra) contenente i resti di una pecora evidentemente macellata abusivamente e le teste di due anatidi.