Piovono civette: rinvenuti due esemplari in giardini privati in Brianza.

Vede correre nell’erba alta del giardino un animale. Con sua grande sorpresa si accorge che si tratta di un bell’esemplare di civetta, per qualche motivo incapace di volare.
civetta-ns_2054E’ accaduto venerdì 18 luglio a un abitante di Aicurzio (MB). L’uomo raccoglie il piccolo rapace senza troppa difficoltà, lo mette in una scatola di cartone chiusa, con alcuni fori (questo il modo migliore per trasportare un animale selvatico: non vede fuori e quindi non si stressa, rimane al semi-buio, e non si può ferire dimenandosi contro la rete metallica di un trasportino o di una gabbietta) e lo porta al canile di Monza. La responsabile selvatici, Marica, lo trasferisce prontamente al Centro di Recupero Animali Selvatici (CRAS) del WWF a Vanzago (MI).
Si tratta di un giovane esemplare di circa un anno che fortunatamente presenta solo una sublussazione del carpo sinistro ma nessuna frattura. E’ probabile che abbia preso una botta, forse sbattendo contro una vetrata di casa. Dopo le dovute cure, verrà trasferito in un’ampia voliera presso il CRAS e liberato appena riabilitato completamente.
Nelle foto sopra, la civetta nelle mani di una volontaria ENPA.

Il giorno dopo un caso più inquietante. Aprendo la porta di casa sabato mattina, un residente di Merate (LC) in via Galilei si trova davanti agli occhi una civetta incastrata nella recinzione dell’ingresso. Legata alla zampa destra, con due tipi differenti di spago accuratamente annodati, il cadavere in decomposizione di un’altra civetta merate-ns 1civetta (lo si vede in primo piano nella foto): in pratica sono legate insieme.
Con pazienza e delicatezza, il ragazzo usa una forbice chirurgica per liberare il piccolo rapace dal suo sgradevole e macabro “bagaglio”. La civetta è molto vigile e non sembra in cattive condizioni – anzi, cerca di beccare il suo soccorritore.

Una volta liberata, però, non prende il volo, rimanendo immobile nell’angolo dove era rimasta impigliata. Contatta l’ENPA di Monza e Brianza per chiedere come comportarsi e gli viene consigliato di portare l’animale al CRAS a Vanzago.
A parte alcune escoriazioni e una lieve infezione alla zampetta legata, probabilmente causate dagli strattoni procurati dai tentativi dell’animale di liberarsi, la civetta sta bene e tra circa tre settimane sarà dimessa e liberata in natura.
Sconosciuto il motivo per cui le due fossero legate: forse erano detenute illegalmente e legate per impedir loro di volare via.
Il ragazzo ha sporto denuncia alle forze dell’ordine e verranno informati i colleghi dell’ENPA di Lecco.