Mamma gatta investita, salvi i suoi quattro cuccioli

Cosa succede quando una gatta che sta ancora allattando viene investita? Di tragico non c’è solo la sua brutta fine, ma anche il destino dei suoi piccoli, praticamente condannati a una morte certa. È quello che sarebbe successo a Mezzago (MB) un sabato pomeriggio se una signora non si fosse fermata davanti una micia distesa sull’asfalto.

La vicenda risale al 29 settembre: Simona sta percorrendo una strada nelle campagne del piccolo comune brianzolo. A un tratto si trova davanti la sagoma di un gatto e si ferma per spostarlo per evitare che venga nuovamente investito. L’animale sembra morto – ha gli occhi sbarrati – ma poi Simona si accorge che respira ancora, allora l’avvolge in un asciugamano e lo porta da un veterinario a Vimercate (MB).

Il medico constata che è una femmina con le mammelle gonfie di latte, il che significa che, da qualche parte, ci sono dei giovanissimi gattini che rischiano di morire di fame.

Simona ha un appuntamento ma lo mette in secondo piano: è più importante trovare i gattini. Con Sara, una signora della zona che sa che lì c’è una colonia felina, si mettono a setacciare ogni angolo del posto. Dopo due ore, all’interno di un cascinotto, trovano il primo cucciolo che viene consegnato prontamente al Gattile di Monza. Le donne tornano subito a Mezzago a cercare gli altri, e passano tre ore prima di trovare altri tre batuffoli di pelo.

I quattro micini, di circa tre settimane di età due completamente bianchi e due bianchi/cipria – vengono trasferiti a casa di Milena, volontaria ENPA veterana dell’Asilo dei Cuccioli con molti anni di esperienza nell’allattamento a biberon di gattini piccoli. I fratelli – Oslo, Stoccolma, Dublino e Greta – stanno crescendo forti e sani e tra un paio di mesi saranno pronti per essere adottati.

Simona ha affidato mamma gatta alle cure di un’associazione animalista che opera nel Vimercatese. “Marley” – così l’ha chiamata – sta facendo dei piccoli miglioramenti: nell’impatto ha subito un brutto trauma cranico e la frattura della mandibola e viene sottoposta a nutrizione forzata. Appena si sarà riassorbito l’ematoma cerebrale dovrà essere operata alla mandibola. La prognosi rimane tuttavia riservatissima.

ENPA ringrazia Simona per la sua grande sensibilità, grazie alla quale mamma gatta e i suoi piccoli hanno potuto evitare una fine davvero terribile.

Le nostre responsabilità sulle strade

ENPA ricorda che da marzo 2016 il Codice della Strada recita che chi investe un animale ha l’obbligo di fermarsi e di soccorrere gli animali che abbiano subito il danno (art. 189, comma 9 bis).

ENPA raccomanda infine agli automobilisti di guidare sempre con prudenza e di prestare particolare attenzione la sera e la notte. Purtroppo sono troppi gli automobilisti incoscienti che approfittano del traffico ridotto e dei minori controlli delle forze dell’ordine per andare a tutta birra, ignorando che proprio dopo il tramonto incominciano a spostarsi in cerca di cibo animali notturni o crepuscolari come i ricci, conigli, minilepri e gatti, e che il buio li rende ancora più vulnerabili.

Nelle foto: i gattini a casa della volontaria ENPA Milena.