Estate crudele anche per i rettili, trovato un pitone in una piattaforma ecologica

Estate tempo di abbandoni è ormai un triste mantra che, da diversi anni ormai, non interessa più solo cani e gatti ma anche altri animali da compagnia (conigli, cavie, criceti) e persino i rettili, come serpenti e tartarughe.

L’ultimo abbandono ha per protagonista un esemplare femmina di pitone adulto, lungo circa un metro e venti, trovato mercoledì 24 luglio dagli operatori della piattaforma ecologica di Vedano al Lambro (MB) e recuperato dagli agenti della Polizia Provinciale.

La cosa più impressionante è che hanno cercato di eliminarlo nella maniera più efferata: tagliandogli la testa!

Il tentativo, per fortuna, non è andato a buon fine, ma il rettile presente una vasta ferita al collo oltre a lesioni in un’altra parte del corpo. Portato all’ENPA di Monza e Brianza, è stato sottoposto a una visita veterinaria specialistica e ha ricevuto le cure del caso, andando poi a aggiungersi al numeroso gruppo di ofidi che sono stati ospitati nella nostra struttura.

Cercasi padroni “doc”

Oltre a diversi pitoni, il “rettilario” di ENPA Monza ha anche ospitato negli ultimi tempi un Boa constrictor, un Lampropeltis triangulum sinaloae (conosciuto come falso corallo), un Lampropeltis getula californiae (o serpente reale della California) e un’Elaphe guttata (serpente del grano), mentre l’esemplare di Hierophis viridiflavus, conosciuto come biacco o colubro verdegiallo, trovato vagante in un box a Biassono (MB) nello scorso aprile, essendo una specie autoctona e del tutto innocua, è diventato il primo inquilino dell’Oasi di biodiversità accanto al rifugio di Monza. (Leggi l’articolo qui.)

Ogni volta che arriva un serpente si pone il problema di trovargli un adottante speciale: occorrono infatti persone con esperienza e che conoscano le caratteristiche delle varie specie, che sappiano garantire loro gestione, alimentazione, spazio e cure adeguate.

Per info: info@enpamonza.it

Nelle foto, il pitone con la ferita al collo visibile dopo dopo la tentata decapitazione; in mano al Sovrintendente della Polizia Provinciale, Massimo Corti.

Pubblicato il 30 luglio 2019