Morti centinaia di animali nell’Oasi del Busatello a causa del veleno sparso da un agricoltore.

ENPA: Un danno di gravità inaudita. I responsabili devono pagare.

Sono centinaia i corpi di animali morti ritrovati il 19 gennaio nell’Oasi di Busatello, a confine tra la provincia di Mantova e Verona. Una vera strage di nutrie, cicogne, anatre, uccelli, lepri, aironi e gallinelle d’acqua causata dai quintali di mais avvelenato sparsi su tre ettari di terreno da un agricoltore. Sul posto le Forze dell’ordine stanno cercando di bonificare e mettere in sicurezza il terreno e avrebbero già individuato il responsabile.

La dichiarazione di ENPA

«Si tratta – afferma Romano Giovannoni, coordinatore regionale ENPA del Veneto – di un atto criminale premeditato, l’uomo a quanto pare voleva colpire le nutrie per non farle avvicinare ai suoi terreni. Un comportamento di una gravità inaudita che ha come risultato una spirale di morte di centinaia di animali e che probabilmente non si fermerà a quelli ritrovati senza vita oggi. Un gesto omicida che è ancora più inaccettabile se pensiamo che gli strumenti per una concreta convivenza con gli animali esistono eccome, basti pensare ai dissuasori ad ultrasuoni.

Invece, ancora una volta, si sceglie la strada del veleno senza minimamente curarsi delle gravissime conseguenze che comporta! Gli animali, purtroppo, affamati a causa del clima particolarmente difficile di questi giorni hanno mangiato il mais in quantità. Confidiamo nel lavoro delle Forze dell’Ordine e delle Asl competenti per far emergere tutte le responsabilità. L’autore o gli autori di questa strage non devono restare impuniti!»

Pubblicato il 19 gennaio 2021