Un’estate rovente, in tutti i sensi

Cronaca di un Agosto davvero difficile

È stata davvero un’estate rovente al rifugio di Monza, e non solo per le temperature africane che hanno caratterizzato questi mesi. Tutti i settori, infatti, hanno dovuto fare i conti con un pienone improvviso che mai si era verificato negli anni passati.

In una serie di articoli vi racconteremo tutte le criticità che operatori e volontari si sono trovati a dover affrontare in questo caldissimo agosto.

Cani: quante cessioni!

Cominciamo con il canile, riportando uno stralcio del bell’articolo che la giornalista Barbara Apicella ha realizzato sulla testata online Monza Today con un’intervista al presidente dell’Enpa monzese Giorgio Riva.

“Rifugio (quasi) full: dall’Enpa di Monza la richiesta di adozioni, soprattutto del cuore. Di cani – in particolare anziani o con qualche problema di salute – che hanno perso, per diversi motivi, la loro famiglia e che adesso si ritrovano dietro alle sbarre di un box.

Sono oltre cinquanta i cani che attualmente sono ospitati nel rifugio di Monza – spiega Giorgio Riva – stiamo accogliendo decine di cani che i proprietari non possono più tenere. Frutto di adozioni fatte con leggerezza nel corso del lockdown. E le richieste continuano a pervenire”.

E mentre a dicembre 2020 i box del canile erano pressoché vuoti, con al massimo una decina di cani, quelli più difficili da far adottare soprattutto per problemi gestionali, adesso la situazione è sensibilmente peggiorata. In otto mesi i cani sono quasi quintuplicati. Con domande di proprietari che vogliono cedere il loro cane in aumento, e le richieste di adozione che non sono altrettanto numerose.

Accanto alle adozioni fatte con leggerezza nel corso di questo ultimo anno e mezzo, ci sono anche storie di cani che arrivano dal Sud strappati ai maltrattamenti o al randagismo che sperano di trovare una vita migliore qui in Brianza.

Casanova, pinscher di 15 anni trovato abbandonato all’interno dell’area erbivori del canile
Becky, incrocio pitbull Jack Russell ceduto al canile da una persona straniera che, dopo averlo adottato in un altro canile, ha richiesto la cessione dovendo ritornare al paese d’origine.
Garpez, cane tripode che arriva dalla Calabria, investito, al quale è stata amputata una zampa giunto a Monza per una speranza di adozione, impossibile in Calabria.

L’adozione deve essere sempre consapevole

Giorgio Riva ribadisce l’importanza di un’adozione fatta con la testa e con il cuore. “I cani che i proprietari portano in canile non sono cani che sono stati fatti adottare da Enpa – precisa -. Purtroppo sono cani adottati dall’emozione e dalla leggerezza del momento, da immagini viste sui social. Poi, quando ormai si ritorna alla normalità o bisogna partire per le vacanze, o ritornare al lavoro in presenza il cane diventa un problema. Queste sono spesso le scuse con le quali i proprietari ci hanno ceduto il loro animale”. L’Enpa di Monza garantisce un percorso di adozione consapevole per il benessere del cane, garantendo un aiuto alla famiglia in tutte le fasi pre e post affido.

Cuccioli incrocio pitbull accalappiati a Monza con la mamma (Arena), la mamma e due cuccioli sono stati adottati mentre tre piccoli sono ancora in cerca di casa (Violetta, Cactus e Catina).

Un incoraggiante risveglio

Ultimissima ora: a fronte dell’ingente numero di cessioni, che purtroppo continuano, segnaliamo con piacere che sabato 21 c’è stato un vero e proprio boom di richieste di appuntamenti. Magari non tutte si concretizzeranno con un lieto fine, ma è positivo che, pur se in ritardo rispetto agli anni passati, siano ricominciate le richieste di adozione, alcune di queste relative a cani “difficili” da tempo ospiti nella struttura di via San Damiano 21.

Chi fosse interessato a un’adozione può scrivere a canile@enpamonza.it

Pubblicato il 27 Agosto 2021