Storie di gattini e pompieri.

Tra i numerosi gattini arrivati al Gattile di Monza, due salvati dai Vigili del Fuoco….
Questo è senz’altro il periodo dell’anno peggiore per il gattile di Monza: tutti i giorni arrivano da ogni parte gattini di ogni colore e di ogni età. Sembra proprio che chi non se la sente di sterilizzare la propria gatta, magari perché lo ritiene “contro natura”, preferisce risolvere il problNS---Aldo (Brugherio)-11.26ema dei cuccioli “in eccesso” più sbrigativamente, abbandonandoli al loro destino, a volte persino l’intera cucciolata con la loro mamma. Ma è “natura” questa?
Molte di queste piccole creature sono destinate a fare una brutta fine, altre sono più fortunate, come Aldo e Abramo, entrambi salvati grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco.
Il gattino rifugiato nell’albero
La vicenda di Aldo risale a metà giugno. A Brugherio (MB) in via Aldo Moro, sotto un diluvio, alcuni adolescenti notano un micino molto piccolo che si è riparato tra i rami di un grosso albero a bordo strada. Terrorizzato e fradicio, il micino non riesce più, o non vuole, scendere. I ragazzi, sensibili e svegli, contattano i Vigili del Fuoco che una volta arrivati sul posto allertano l’ENPA di Monza e Brianza. L’operazione di soccorso va nel migliore dei modi e il gattino viene consegnato a Roberta, l’operatrice del gattile.
Aldo – battezzato così dal nome della via dove è stato recuperato – è un bellissimo batuffolo dal pelo colore “fumo di Londra” di neanche due mesi di età (nelle foto grande in alto e sopra a destra). Inizialmente era molto pauroso ma ormai ha NS-prato vedano-WA0004preso confidenza e si è aperto con i volontari e operatrici, gioca e si fa coccolare.
Il gattino caduto nel tombino
Il secondo salvataggio si è verificato a distanza di un mese; questa volta il teatro è un pozzetto in un prato a Vedano sul Lambro (MB), in via Leonardo da Vinci, una situazione ben più complessa.
Lisa, una volontaria ENPA, si accorgeNS-Abramo appena soccorso_69424_n della presenza di un gattino, presumibilmente intrappolato, la mattina del 15 luglio: dal suo ufficio sente un pianto provenire da un prato di fronte (foto a destra), ma non vede nulla. Quando non sente più il miagolio, crede che il piccolo sia riuscito a uscire, ma un controllo in pausa pranzo conferma, invece, che c’è ancora, in un prato dietro un cancello: chiamandolo infatti risponde piangendo disperato, mentre la sua mamma e il fratellino non si muovono dal vicino muretto.
La volontaria scavalca il cancello e trova, tra alberi e rovi, il buco da cui proviene il miagolio. Troppo stretto per accedervi, chiama i Vigili del Fuoco di Monza. Con la torcia gli agenti riescono a vedere l’animale iNS--Abramo in gattile-WA0008n fondo a una sorta di pozzetto profondo 2/3 metri. Dopo vari tentativi, hanno l’idea di calare nel pozzo un secchio legato a una corda con dentro della pancetta. Dopo poco tempo, vinto dalla fame e dalla stanchezza, il gattino si convince a entrarci per mangiare e così riescono a tirarlo fuori. L’intera operazione è durata oltre un’ora.
Lisa lo prende con sé e dopo averlo ospitato per un giorno a casa sua, il gattino arriva al Gattile di Monza. È un maschietto di circa due mesi, grigio tigrato e molto domestico, al quale è stato dato il nome Abramo. Nella foto sopra a sinistra, il micino appena recuperato, nell’auto di Lisa. A destra, Abramo al Gattile di Monza.
ENPA ringrazia i Vigili del Fuoco per la professionalità e per la sensibilità: senza di loro Abramo sarebbe sicuramente morto.

Ovviamente il pozzetto è stato richiuso e messo in sicurezza, e i volontari ritorneranno per recuperare il fratellino e sterilizzare la mamma.