In partenza al primo binario … Tartaruga abbandonata in stazione.

Chissà dove credeva di andare, la tartaruga trovata sulla banchina della stazione di Monza. Magari sperava di raggiungere in villeggiatura i proprietari che si erano liberati di lei ….
All’esemplare di tartaruga palustre americana (Trachemys scripta scripta), detta tartaruga-volontaria_2tartaruga dalle orecchie gialle, soccorsa giovedì 24 luglio è andata, tutto sommato, bene. Verso le 11 del mattino, mentre aspettano al primo binario di salire sui treni, alcuni passeggeri si accorgono del povero animale che rischia di esser calpestato dai viaggiatori. O peggio, cadere sotto le ruote di un treno.
Allertato il personale, la Polizia Ferroviaria contatta prontamente l’ENPA monzese e l’operatrice Federica parte subito dal canile per recuperare il rettile. In buone condizioni di salute e lunga circa 18 cm, la tartaruga è ora ospite del rifugio di Buonarroti 52.
In continuo aumento gli abbandoni di tartarughe
Inconsueto ma emblematico questo ritrovamento. Già, perché gli abbandoni estivi non riguardano solo cani e gatti e sono innumerevoli le tartarughe che da anni vengono in modo incosciente “liberate” nei fiumi e nei laghi. Una specie esotica, trovata fin troppo facilmente in commercio, da pochi centimetri raggiunge grandi dimensioni, e può vivere oltre vent’anni. Molti proprietari, rendendosi conto di non poter più assicurare il giusto spazio al proprio animale o stufandosi di lui, lo liberano in natura, commettendo un reato punibile tartaruga-lattuga_4penalmente. Ma oltre all’aspetto giudiziario, venendo liberati nel nostro habitat i Trachemys creano un grave danno alla biodiversità: costituiscono una vera minaccia per la flora e la fauna locali, in particolare per gli anfibi e per la tartaruga palustre europea, Emys orbicularis.
ENPA si batte da anni contro la vendita e la detenzione di questi animali e a favore di un’informazione completa e corretta da parte dei negozianti e degli allevatori. Chi li compra deve essere consapevole delle loro caratteristiche e delle loro esigenze etologiche, ambientali e alimentari.
Per cedere o adottare una tartaruga d’acqua
Il piccolo laghetto del rifugio di Monza è ormai pieno: ogni tre-quattro giorni arriva una nuova tartaruga ritrovata o ceduta da persone che, troppo tardi, si sono accorti di aver commesso un errore alimentando questo mercato. Chi si trova in questa situazione, anziché abbandonarla a un destino incerto, può contattare la nostra sede operativa, chiedendo di Elio: una soluzione la troveremo. Anche chi possiede un giardino con laghetto e desidera adottare uno o più esemplari può contattare la sede.
Contattare: info@enpamonza.it / tel. 039-388304.
Ringraziamo la Polizia Ferroviaria per la collaborazione.
Nelle foto: la tartaruga in mano a una volontaria ENPA.