Spinelli, il ricordo dell’ENPA di Monza

A ottobre se n’è andato Beppe Spinelli, l’anziano agricoltore di Besana in Brianza (MB), conosciuto da tutti in paese come “Doro“. spinelli's party-(65)
La nostra storia con lui inizia nove anni fa nel più sorprendente dei modi. Arriva alla sede operativa dell’ENPA monzese la segnalazione di un presunto maltrattamento: un consistente branco di cani che vivono allo stato brado, trascurati e in cattivo stato di salute.
spinelliQuando i volontari del gruppo anti-maltrattamenti si recano al campo dove Spinelli vive in una roulotte, vengono accolti da un vero e proprio “esercito” di cani – una quarantina – tutti di taglia piccola dal pelo lungo, e poco inclini a dare la propria amicizia ai ragazzi dell’ENPA. Salta subito all’occhio che i cani non sono accuditi come farebbe la maggior parte di noi: non hanno mai visto un veterinario, sono pieni di pulci e nessuno ovviamente è sterilizzato: infatti dai tratti somatici comuni, è fin troppo facile capire che sono tutti imparentati tra di loro. Beppe Spinelli bada ai cani a modo suo, sono i suoi compagni di vita e vivono con lui in modo “ruspante”. Ognuno è chiamato per nome, tutti i maschi “Tom” e tutte le femmine “Pitinela” o “Pitinina“!spinelli's party-(62)
Operazione cattura e sterilizzazione
I volontari ENPA, Christian in prima linea (insieme a Beppe nella foto sopra), conquistano la sua fiducia e insieme cominciano la lunga operazione di cattura di tutta la banda, per la sterilizzazione presso il canile di Monza. Il tutto, come spesso accade, interamente a spese dell’ENPA. La banda degli Spinelli viene adottata dalla nostra sezione che negli anni tom calendarioa seguire deve, a periodi più o meno regolari, occuparsi dei cani per curarli, ricoverandoli in canile. Nonostante questo rapporto non facilissimo, nasce tra Spinelli e i volontari una corrente di simpatia: di quando in quando Spinelli mette a disposizione presso la sua “casa” terreno e tavolone (e la compagnia dei suoi cani), e i volontari cibo, vino e bibite. In queste occasioni si riusciva a viwinnie con luigi-ns- 001ncere la sua opposizione a lasciarci qualche cucciolo da affidare. E quel ruvido contadino è arrivato a commuoversi fino alle lacrime vedendo in una copia del calendario del 2008, di cui gli facemmo dono, uno dei suoi pelosetti protagonista del mese di maggio! (immagine sopra).
La malattia e il ritiro dei cani
Alla fine del 2012 Beppe Spinelli si è gravemente ammalato. Ha rifiutato le cure per qualche mese, proprio per non lasciare sola la sua numerosa famiglia di quattrozampe, pur non essendo più in grado dispinelli's party-(33) badare a loro. Poi a luglio 2013 il ricovero e l’inevitabile arrivo in massa di tutti i suoi cani nel nostro canile. Lui li rivoleva tutti e ha sempre chiesto di loro. E noi, mentendo, gli abbiamo detto che presto sarebbero tornati tutti insieme.
Erano ormai rimasti “solo” in 19 – alcuni decisamente più disponibili al contatto umano (tanto che tre erano stati subito adottati), altri diffidenti e semi-selvatici, anche se mai aggressivi o mordaci.
Inizialmente chiamati per comodità tutti “Spin” con un numero progressivo (Spin 1, Spin 2 …), man mano che venivano conosciuti prendevano i nomi di personaggi delle fiabe. È iniziata così la “Favola degli Spinelli”: Anastasia, Serenella, Alice nel paese delle meraviglie, Ariel, Jasmine, Dotto, Mammolo, Trilli, Pisolo, Eolo
Jasmine in canile Già, il piccolo Eolo, l’adorabile brontolone che era stato l’ultimo a lasciare il campo dove ha vissuto una vita: per lui non c’è stato un lieto fine ed è volato sul ponte dell’arcobaleno lo scorso 8 maggio. Gli altri sono stati invece tutti adottati e ora il gruppo degli Spinelli si è ridotto a due cani: Winnie (nella foto sopra a destra con il volontario Luigi), e Jasmine (nella foto qui a destra), che è sempre stata la più diffidente e selvatica ma che, con tanta pazienza, ce l’ha fatta a diventare un cane “normale” che va al guinzaglio e ama le coccole.
Mancano ancora loro due, Winnie e Jasmine, e poi, come è giusto che sia, la favola degli Spinelli finirà davvero con un lieto fine! E l’amico Beppe da dove si trova potrà vedere tutti i suoi cani amati e curati.