Il clima sta cambiando, facciamo qualcosa! Appuntamento venerdì 15 marzo – anche a Monza.

Lo ha detto persino il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «Siamo sull’orlo di una crisi climatica globale, per scongiurare la quale occorrono misure concordate a livello planetario».

Non possiamo ignorare che il clima stia subendo un drastico cambiamento di rotta a cominciare dalle nostre latitudini, con una mancanza di piogge sempre più preoccupante, ma anche a livello mondiale i segnali di un peggioramento climatico non si contano più.

Ecco perché ENPA, associazione che ha a cuore il futuro degli animali ma anche dell’ambiente in cui tutti noi viviamo, ha deciso di aderire a #FridaysForFuture venerdì 15 marzo, giorno stabilito dalla sedicenne svedese Greta Thunberg, ispiratrice di un movimento globale di giovani e studenti in decine di città di tutto il mondo, dalla Francia alla Germania, dall’Uganda alla Thailandia e alla Colombia.

Sono state annunciate marce in 95 Paesi di tutti i continenti, e sono interessate anche 109 località italiane; a MILANO il corteo partirà alle ore 18 da piazza Cairoli, a MONZA il ritrovo è alle 9.00 in Piazza Trento e Trieste.

Per la scuola non sarà il solito sciopero: venerdì 15 marzo i giovani attivisti per il clima di tutto il mondo sono attesi a un epocale appuntamento simbolico e durante il “climate strike” gli studenti di tutto il mondo scenderanno in piazza per chiedere ai governanti provvedimenti seri contro il riscaldamento climatico, per correre ai ripari prima che sia davvero troppo tardi.

Il movimento Fridays For Future ha avuto il plauso anche del ministro all’Ambiente  Sergio Costa: «È bellissimo quanto sta nascendo dai giovani.»

I mondo nella mani dei più giovani

«Aderiamo con convinzione – ha spiegato la consigliera nazionale di ENPA, Annamaria Procacci – consapevoli che davvero il mondo è nelle mani dei giovanissimi, che rivendicano i loro diritti contro gli egoismi degli adulti, padri di un modello di società che ignora il senso del limite e che  non sa più vedere né ascoltare la natura.

Ma un Pianeta di ricambio non c’è, neppure per la politica, che seguita ad essere autoreferenziale e scollata dalla realtà, nonostante la violenza dei cambiamenti climatici e delle loro conseguenze. Madre Terra – prosegue Procacci – è stata ed ancora è consumata, sfruttata, rapinata delle sue risorse, come se queste fossero inesauribili. Siamo alla sesta estinzione di massa l’unica causata da una specie, la nostra».

16 anni e già le idee chiare

L’attivista svedese Greta Thunberg (nella foto) è diventata suo malgrado il simbolo del movimento giovanile globale quando ha cominciato ad accamparsi davanti al Parlamento svedese accusando i deputati di non aver mantenuto le promesse per salvare il clima concordate nell’ambito dell’Accordo di Parigi. Da allora la determinata teenager scandinava è salita alla ribalta internazionale e in occasione del recente forum di Davos, in Svizzera, ha esortato i giovani a fare pressione sugli Stati per ottenere un risposta efficace all’emergenza climatica.