Parma, “città della cultura”, chiude occhi, orecchie e acceca i macachi.

Dopo le manifestazioni del 6 luglio e del 14 settembre a Parma, dopo la manifestazione di Torino del 12 ottobre, dopo gli incontri di LAV a Roma con ministri e responsabili dei ministeri, dopo lettere, petizioni e manifestazioni anche a Torino, con proteste di ogni genere, a oggi nulla è cambiato.

Per questi motivi, Alessandro Mosso, Ruth Pozzi, Riccardo Manca, Michela Kuan, Alessandro Piacenza e Francesca Pieri hanno deciso di ‘violare’ il segreto voluto dal Rettore di UniParma, Prof. Paolo Andrei, riguardo l’incontro tenuto nel suo ateneo il 18 settembre 2019, poiché a detta dello stesso, eventuali notizie trapelate, avrebbero potuto mettere in forse queste sue decisioni.

All’incontro erano presenti per l’Università di Parma il Rettore Prof. Paolo Andrei, l’avv. Marini e il Prorettore Fornari; per Animalisti Onlus il Presidente Alessandro Mosso, l’avv Carlo Prisco e la vicepresidente Ruth Pozzi; per la LAV la  Michela Kuan; per ENPA la dott.ssa Francesca Pieri; per Animalisti Italiani il vicepresidente Riccardo Manca; e per OIPA l’Avv. Alessandro Piacenza.

Siamo stati corretti, abbiamo rispettato il riserbo che ci è stato chiesto, ma adesso che il tempo è scaduto e le promesse non sono state mantenute, vi diciamo esattamente come sono andate le cose.

Dopo i convenevoli e la dialettica assai aspra, il Rettore si è reso e detto disponibile a fare due cose: organizzare un Tavolo Scientifico con da una parte gli scienziati di laboratorio del progetto “lightup” e dall’altra nostri scienziati che non sperimentano sugli animali. La seconda, che nel caso in cui non fosse andato a buon fine il tavolo scientifico e la sperimentazione avesse luogo a procedere, di accertarsi fin da subito come cedere i macachi (torturati), dopo la sperimentazione, alle associazioni animaliste, evitando di ucciderli come previsto dall’orrendo protocollo.

Eventualità che in ogni caso rappresenterebbe un fallimento e che auspichiamo non si verifichi perché comporterebbe comunque lunghe, atroci e inutili sofferenze per i macachi.

Pubblicato il 6 dicembre 2019