Coronavirus, per l’OMS non ci sono rischi dai nostri quattrozampe

Dopo la notizia della conferma della positività al nuovo Coronavirus Covid-19 del cane a Hong Kong l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) torna a rassicurare tutti i proprietari di un pet: i cani non possono contagiare l’uomo.

Nel corso di una conferenza stampa da Ginevra, Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico per il coronavirus dell’unità malattie emergenti dell’OMS, ha infatti affermato che «abbiamo rilevato una debole positività in un solo cane a Hong Kong, il cane è anziano, sta bene e non ha sintomi. Per quanto riguarda la trasmissione non pensiamo che gli animali siano un vettore, né che l’uomo lo sia per loro, ma ci voglio altri studi per approfondire».

«Gli animali non sono un serbatoio, semmai sono vittime. Succede spesso con le malattie emergenti e dobbiamo stabilire chiaramente ogni aspetto», ha aggiunto Michael Ryan, a capo del Programma di emergenze sanitarie dell’OMS.

Anche l’Istituto Superiore di Sanità si è espresso sul caso di Hong Kong: il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, ha affermato: «Il caso cinese viene valutato attentamente, ma non è elemento di preoccupazione.»

«Negli animali – ha aggiunto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro – circolano questi virus ed è un tema ben noto, ma non sono considerati un serbatoio che possa favorire la diffusione.»

Al momento, quindi, non esistono prove che cani o gatti possano essere fonte di infezione per l’uomo. I proprietari possono stare tranquilli.

Pubblicato l’8 marzo 2020