Selvatici e animali da cortile: ENPA Monza una vera arca di Noè!

Dopo aver “fotografato” la situazione degli animali ricoverati nel canile e nel gattile di Monza, è il momento di esaminare la grande area che ospita gli animali diversi da cani e gatti.

Sopra: un giovane gheppio e nidiacee di merlo

Questo reparto ha fatto i conti, e li sta facendo tuttora, con tantissimi recuperi effettuati da volontari dell’ENPA, ma anche con animali soccorsi e portati nella struttura da privati cittadini: germani reali, merli, rondoni, rapaci di tutti i generi, ricci, nidiacei spesso stremati dal caldo, hanno costretto operatori e volontari a un vero tour de force. L’ultimissimo in ordine di arrivo, un pullo di falco pellegrino trovato a terra il 3 settembre nel Parco di Monza (foto grande in alto).

Sopra, in senso orario: uno sparviero, un pullo di rondine, un pullo di rondone. Sotto, un pullo di assiolo e due nidiacei di capinere

Anche la Polizia Provinciale e i Carabinieri Forestali si sono avvalsi di questa preziosa struttura organizzata e gestita da ENPA Monza per il primo soccorso di questi delicatissimi animali e per le trasferte, quasi quotidiane, presso il CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) gestito dal WWF a Vanzago (MI).

Riccini da allattare e un riccio da operare d’urgenza

Tra i tanti animali arrivati, numerosissimi sono stati i ricci: tra questi tre così piccini da dover essere ancora allattati dalla bravissima operatrice Federica.

Un altro giovane esemplare di riccio è stato trovato in un giardino imprigionato nella gabbietta metallica che circonda il tappo di una bottiglia di spumante. Probabilmente vi si era infilato quando era molto piccolo e crescendo si è trovato letteralmente imprigionato, tanto che per liberarlo si è dovuti ricorrere a una vera e propria operazione chirurgica d’urgenza.

Nella sequenza di foto sotto, il riccio ancora intrappolato nella gabbietta (color rosso); il taglio e la rimozione della gabbietta; l’operazione chirurgica con uso di ossigeno, con la ferita ancora visibile.

Nei casi più delicati, nei quali occorreva accudire gli animali e nutrirli giorno e notte, i volontari dell’ENPA di Monza, con grande generosità e competenza, si sono portati nelle loro case i cuccioli – giovanissimi esemplari di minilepre (nelle foto sotto), ma anche numerosi nidiacei, per nutrirli fino allo svezzamento.

L’invasione di tartarughe…

È stata anche un’estate caratterizzata dal ritrovamento di numerosissime tartarughe (acquatiche americane) e testuggini terrestri. Queste ultime vengono tutte denunciate al competente ufficio CITES, affidate all’ENPA, ma non possono essere date in adozione in quanto animali protetti dalla convenzione di Washington.

…e quella di pennuti!

Anche per gli animali da reddito e da cortile il periodo estivo si è caratterizzato per l’arrivo massiccio di anatre, galline, galli, papere e oche – oltre 50 esemplari – provenienti dal recupero effettuato nel mese di maggio da ENPA Monza in un cortile del quartiere San Rocco a causa della morte del proprietario.

Sopra, diamantini, oche, e una delle tante trachemys, tutti ospiti del rifugio di Monza

Come se ciò non bastasse, nel mese di luglio ENPA Monza ha dovuto intervenire in una situazione molto critica a causa dell’impossibilità da parte di una proprietaria di animali di accudire i suoi protetti che, ce lo diciamo, erano veramente tanti: 70 mandarini diamante, 13 canarini, 12 pappagallini ondulati e poi piccioni, conigli, cavie, un cincillà e due ratte (queste ultime già felicemente adottate).

Sul nostro sito www.enpamonza.it potete vedere le schede degli animali in cerca di casa, andando nella sezione Adozione -> Altri Animali

Per info, scrivere a: selvatici@enpamonza.it

Sopra, un pipistrello adulto e una femmina di germano, tra i tanti animali selvatici transitati dal rifugio di Monza.

Pubblicato il 4 Settembre 2021