Botti di Capodanno, fermiamo la strage di animali

Manca poco alla fine dell’anno con la consueta pessima abitudine di festeggiare con un concerto di assordanti botti. Per questo l’’Ente Nazionale Protezione Animali ha scritto al presidente dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), per chiedere ai sindaci di emanare ordinanze che vietino l’utilizzo e la vendita di articoli pirotecnici rumorosi, assicurando inoltre la loro effettiva attuazione. Oltre che fonte di incidenti per gli esseri umani, di inquinamento acustico e disturbo per gli animali d’affezione, i botti hanno un impatto diretto sulla fauna selvatica, bene indisponibile dello Stato, che avremmo tutti l’obbligo di tutelare.

Ogni anno i fuochi d’artificio e i botti esplosivi causano vittime tra gli umani, ma ancor di più tra gli animali. Se per le persone esistono statistiche certe da fonti ospedaliere, per gli animali non esistono numeri, ma si possono stimare in decine di migliaia gli animali domestici che muoiono e che scappano; i selvatici che si feriscono; gli uccelli che, disorientati e impauriti, vanno a sbattere contro muri o tralicci dell’alta tensione.

ENPA scrive al presidente dell’Anci

La presidente nazionale ENPA, Carla Rocchi, ha scritto al presidente dell’Anci, Antonio Decaro, affinché scriva a tutti i primi cittadini italiani, invitando a emettere le ordinanze il prima possibile: «Bisogna agire subito per evitare la strage di animali che si ripete ogni anno. Occorre fare in fretta e bene: in passato alcuni sindaci sensibili ma tardivi (anche di grandi città) hanno emanato all’ultimo momento ordinanze scritte male, che hanno avuto come conseguenza il ricorso dei produttori di fuochi d’artificio. Agire tempestivamente significa anche avere il tempo di pubblicizzare adeguatamente il divieto presso i cittadini.

Contemporaneamente occorre vigilare sui canali di vendita ed essere implacabili laddove dovessero essere scoperti produttori e venditori di botti illegali. Servono poi più controlli per far sì che le ordinanze non rimangano solo parole e intenti. Emanare ordinanze con le quali si vieta l’uso dei botti a Capodanno significa tutelare persone, animali e ambiente.»

Le alternative ci sono

Esistono tantissime alternative valide ai fuochi d’artificio, più rispettose nei confronti di tutti gli animali, quali fontane luminose e droni adornati da led multicolori che, manovrati da terra con appositi software, compiono elaborate evoluzioni e formano figure colorate.

Intanto tutti le persone sensibili alla tutela degli animali devono impegnarsi in prima persona per attenuare, fino a far scomparire, questa vecchissima, dannosa e inutile tradizione.

Sopra, il breve video realizzato da ENPA Monza e Brianza per sensibilizzare cittadini e autorità sui pericoli e danni causati dai botti.

Come proteggere gli animali d’affezione

Per utili consigli su come proteggere i nostri pet, leggi il nostro articolo di dicembre 2021 QUI.

Pubblicato il 27 Dicembre 2022