Addio Silvestro, la mascotte del rifugio di Monza

Si era presentato un giorno al cancello del rifugio di via San Damiano, poco dopo il nostro trasferimento nella nuova struttura nel 2015. Un bellissimo micione dal folto pelo bianco e nero, affamato al punto da mettere da parte, anche solo per un momento, la sua naturale diffidenza verso gli esseri umani.

Nessuno sapeva da dove venisse né quale fosse la sua storia, ma da quel giorno non se ne è mai più andato.

Sotto, Silvestro nel fiore degli anni, e in una delle ultime foto scattate mentre si gode i raggi del sole invernale

Inizialmente molto schivo e intoccabile, con il tempo si è sentito sempre più a suo agio, iniziando a esplorare prima i reparti esterni del rifugio, poi quelli interni, fino ad appropriarsi degli uffici e della confortevole cucina dei volontari, dove trascorreva regolarmente la notte sul divano. Rispettando la sua natura indipendente, abbiamo atteso che fosse lui a scegliere quando concederci la sua fiducia.

Sotto, Silvestro impiegato d’ufficio; sul divano della cucina; e mentre fa la guardia al magazzino gattile

Alla conquista del rifugio

Giorno dopo giorno Silvestro ha conquistato ogni angolo del parco rifugio e, soprattutto, i nostri cuori. Si è rivelato sempre più affettuoso, guadagnandosi a pieno titolo il ruolo di “mascotte”.

Sotto, Silvestro che pubblicizza i dolci natalizi e aderisce alla campagna reclutamento volontari

Negli anni, il suo fascino e la sua presenza sono stati “sfruttati” anche per le nostre iniziative: lo abbiamo visto protagonista nella promozione dei panettoni, dei mercatini natalizi, dei calENPAri e persino in campagne per reclutare nuovi volontari. Lui, da vero modello, si prestava con naturalezza e pazienza.

Sotto, Silvestro con il calENPArio 2020 e al mercatino natalizio del rifugio di Monza

La triste notizia

Ma gli anni passavano e Silvestro stava invecchiando, tutti se ne rendevano conto anche se era difficile da accettare: era sempre più magro e lento, nonostante i suoi valori fossero ancora buoni per un gatto della sua età, stimata tra i 15 e i 18 anni.

Sotto, Silvestro si rilassa nel prato del rifugio; e controlla quello che succede in ufficio

Il 3 febbraio è arrivata la notizia che temevamo: Silvestro si è addormentato in pace, sotto il sole, accompagnato dall’operatrice Lara e dalla volontaria Anna.

La sua perdita ha lasciato un vuoto in tutti noi. Tra i tanti messaggi dei volontari, qualcuno ha scritto: “Mi mancherà il suo musetto e la sua accoglienza quando iniziavo il turno del mattino.” Un altro ha confessato: “Ciao Silvestro, ho sempre pensato che non ci avresti mai lasciato.”

Ma Lara ci riporta alla triste realtà: “Purtroppo, in questi ambienti bisogna convivere con la morte e accettarla, anche se non diventa mai facile. Ci consola sapere che ha vissuto la vita migliore possibile e che, fino all’ultimo, si è goduto il sole, le coccole e, soprattutto, la libertà.”

Pubblicato l’8 febbraio 2025