In data 29 maggio 2025 l’Aula del Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge che modifica il codice penale e il codice di procedura penale in materia di reati contro gli animali, a prima firma della parlamentare di Noi Moderati Michela Vittoria Brambilla. Il provvedimento, ora legge dello Stato, rappresenta un aggiornamento significativo della normativa a tutela degli animali.
Sotto a sinistra, Red, arrivato al canile di Monza pelle e ossa; a destra, Tuesday, gattino reso cieco dalle palline sparategli in testa, visibili nella radiografia



La nuova legge, in estrema sintesi:
- prevede pene più severe per maltrattamenti, uccisioni, abbandoni, combattimenti, spettacoli vietati e traffico illegale;
- introduce nuove aggravanti;
- stabilisce il sequestro e l’affidamento definitivo degli animali maltrattati;
- vieta di tenerli legati con catene;
- proibisce di utilizzare commercialmente le pellicce di gatto domestico.
Sotto, un piccione arrivato al rifugio di Monza con uno spillo conficcato in un occhio; a destra, durante il delicato intervento per rimuoverlo


Una conquista importante, nonostante il contesto ostile
«È il miglior risultato possibile – afferma Carla Rocchi, presidente nazionale ENPA – nelle condizioni presenti. In un momento in cui questo Governo continua a colpire duramente la fauna selvatica, spalanca la porta alla caccia, e non vuole nemmeno discutere dell’abolizione degli animali nei circhi, questa legge rappresenta una conquista.
Sotto, Kira incatenata in un piccolo cortile; a destra, una mamma gatta trovata con un laccio al collo e un altro all’addome


Che sia passato un inasprimento delle pene è un fatto importante – prosegue Rocchi. Si tratta di un provvedimento atteso da anni, che recepisce l’articolo 9 della Costituzione, laddove si afferma che la Repubblica tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi anche nell’interesse delle future generazioni. Un passo concreto verso un sistema giuridico che riconosce agli animali una tutela autonoma e reale. Oggi è una giornata buona per chi crede nella giustizia anche per gli animali.»
Sotto, tre conigli tenuti in una minuscola gabbia da un allevatore; a destra, un biacco (ancora vivo) e 5 lucertole morte di stenti, intrappolati nella colla di una trappola per blatte


Vigilare e andare avanti
ENPA accoglie con soddisfazione l’approvazione della legge, sottolineando l’importanza di vigilare sulla sua effettiva applicazione.
Allo stesso tempo, rinnova il proprio impegno nelle battaglie ancora aperte: dalla fine degli spettacoli con animali nei circhi alla difesa della fauna selvatica, oggi più che mai sotto attacco.
Sotto, un piccolo Yorkshire abbandonato in una cassetta davanti al canile, con diverse ferite scoperte dopo la tosatura


Tutte le foto sono di animali recuperati e curati da ENPA Monza.
Foto grande in alto, Dana e Pepe, tenuti in un contesto di degrado totale e condizioni critiche di salute, con due Guardie Zoofile ENPA Monza.
Pubblicato il 30 maggio 2025