Pedemontana, tutti in piazza il 4 ottobre per dire NO!

I rappresentanti delle associazioni ambientaliste ENPA, Greenpeace, Lav e Lac (Lega per l’abolizione della caccia) insieme ai comitati che da tempo si oppongono al progetto Pedemontana avevano organizzato lo scorso 12 aprile  la prima passeggiata congiunta di monitoraggio della fauna nei boschi di Lesmo (MB), attraversando le aree ancora libere dai cantieri e quelle già aggredite dalle ruspe (sotto, alcune foto scattate dutrata la passeggiata).

Erano già allora visibili i primi disastri:

  • un intero bosco cancellato,
  • alberi monumentali abbattuti,
  • un equilibrio distrutto con 157 specie di uccelli, sia stanziali sia migratori, e 42 specie di mammiferi, rettili e anfibi sotto costante minaccia di sopravvivenza.

Questo disastro annunciato richiede l’assoluta necessità di fermare Pedemontana per riprogettare insieme una nuova Brianza.

Perché è importante dire “no”

Non si tratta di un “no” sterile per il gusto di andare contro il progresso: Pedemontana sarebbe un immotivato sperpero di risorse pubbliche, oltre che una ferita per il nostro territorio. Con costi per oltre 5 miliardi di euro, in larga parte gravanti sul debito pubblico lombardo, Pedemontana prevederà 20 euro di pedaggio al giorno per il tratto da Lentate ad Agrate e distruggerà l’ultimo corridoio verde del nostro territorio, cancellando importanti ecosistemi nel contesto già densamente urbanizzato della Brianza.

Il Parco GruBria perderebbe un milione di metri quadrati; sarebbero compromesse aree pregiate tra Lesmo, Camparada, Arcore e Usmate. Verrebbero cancellati i boschi nel Parco dei Colli Briantei. Verrebbe sventrato il Parco Agricolo del Nord Est, la principale risorsa naturalistica del Vimercatese.

Fermare Pedemontana oggi, significa bloccare l’iter di progettazione della Tratta D-Breve, nel Vimercatese. Nei comuni delle tratte B2 e C, da Lentate fino a Vimercate, passando per Desio e Lissone, significa avere il coraggio di interrompere un cantiere che, anche se alle fasi preliminari, sta già causando una ferita difficilmente recuperabile, un danno enorme per tutti e un beneficio solo per chi fa del cemento il proprio interesse. È necessario imparare dai fallimenti di BreBeMi, TEEM e del tratto già esistente di Pedemontana. 

Le alternative ci sono

Un modello alternativo è possibile: abbiamo bisogno di investimenti intelligenti per rafforzare il trasporto pubblico; di opere puntuali e diffuse per migliorare la capacità della nostra rete stradale e l’interconnessione tra le nostre cittadine. Abbiamo bisogno di un progetto per il territorio che sia all’altezza delle sfide del nostro tempo, capace di rispondere alle criticità che seguono dall’uso fuori controllo del suolo e dalle ricadute locali dei cambiamenti climatici in atto. 

Con le stesse risorse utilizzate per Pedemontana, la nostra Provincia potrebbe:

  • dotarsi del prolungamento della metropolitana M5 fino a Monza
  • realizzare il prolungamento della M2 da Cologno a Vimercate
  • investire sulla tratta ferroviaria Carnate-Seregno
  • potenziare la Milano-Meda nell’ovest Brianza
  • potenziare la Tangenziale Est nel Vimercatese.

Realizzati questi interventi, resterebbero ancora disponibilità economico-finanziarie per un piano diffuso per la messa in sicurezza della nostra rete stradale. Forti di questi elementi, i comitati promotori (Ferma Ecomostro D-breveComitato per la Difesa del TerritorioSuolo Libero e No Pedemontana) hanno proposto progetti alternativi per proteggere il benessere e la salute dei cittadini. 

Tutti in piazza sabato 4 ottobre presso la Stazione di Monza

Anche ENPA di Monza e Brianza, che è tra gli enti aderenti, invita quanti hanno a cuore il nostro territorio a partecipare alla manifestazione indetta sabato 4 ottobre alle ore 15:00 davanti alla Stazione FS di Monza in via Enrico Arosio, nella Piazza dei Giardini. 

Pedemontana è un’opera imposta dall’alto e nell’interesse di pochi: tutti noi possiamo ripensare a un futuro della Brianza rispettoso del benessere dei cittadini e dell’ambiente. 


Sotto: guarda il reel realizzato da ENPA Monza per sensibilizzare i cittadini sul problema e per invitarli alla manifestazione del 4 ottobre


Pubblicato il 12 settembre 2025