Il 24 giugno – l’inaugurazione del nuovo canile di Monza – doveva essere un giorno di festa, ma nemmeno in questa occasione sono mancati gli abbandoni e i recuperi di animali!
Proprio mentre veniva tagliato il nastro, infatti, nella struttura di Via San Damiano è arrivato un gattino tigrato grigio di due mesi scarsi di vita (nelle foto), trovato in una scatola di cartone nei pressi della sede Rai all’interno del Parco di Monza. Accanto a lui è stato “gentilmente” lasciato un sacchetto della spesa contenente una confezione di crocchette per gatti adulti, una scatola di cibo umido di bassa qualità per gatti e un’altra scatola di carne per umani (vedi foto). Tutti alimenti assolutamente controindicati per gattini, i quali, avendo il sistema digerente estremamente delicato, devono consumare alimenti specifici.
Il gattino, un maschietto bello vispo e affettuoso, è stato chiamato “Giovannino” in onore del santo patrone di Monza che proprio quel giorno veniva festeggiato. É in buone condizioni di salute, ed è solo uno dei 27 gattini ospiti del gattile di Monza, con altri 29 accuditi a casa da volontari e collaboratori dell’Asilo dei Cuccioli, per un totale di ben 56 gattini, di cui una decina già vaccinati e pronti per l’adozione.
Nessuna tregua neanche per i volontari del settore selvatici! Durante i preparativi per l’inaugurazione e i festeggiamenti, erano alle prese con il recupero di diversi animali, come un rondone trovato da un signore di Monza in soffitta imprigionato in una rete e con le ali malconce nel tentativo di liberarsi. Decisamente magro e debilitato, probabilmente si trovava lì da più di un giorno. Approfittiamo di questo episodio per consigliare di controllare regolarmente soffitte, cantine e box per assicurarsi che non vi siano animali incapaci di liberarsi. Nessun nuovo caso, per fortuna, di rondoni con le ali, zampe o coda incollati.
A Lesmo (MB), una signora ha trovato a terra uno scoiattolo rosso di circa una settimana di età con gli occhi ancora chiusi (nella foto). Dopo essersi consultata con il proprio veterinario, lo ha portato all’ENPA.
Entrambi sono stati a loro volta consegnati al Centro Recupero Animali Selvatici di Vanzago vicino a Rho (MI), gestito dal WWF, dove verranno curati, riabilitati e rilasciati in natura.