Civetta finisce in una canna fumaria.

Deve ringraziare il clima insolitamente mite per questo mese la civetta recuperata martedì 10 novembre. Il rapace, infatti, era finito in un camino che, altrimenti, sarebbe stato acceso, condannandolo a morte certa.
L’episodio è avvenuto a Oreno, frazione di Vimercate (MB). I proprietari di casa si erano insospettiti sentendo uno strano fruscio provenire dalla canna fumaria. Togliendo alcuni mattoni dalla cappa, l’hanno parzialmente liberata e poi hanno provveduto a mettere dei cartoni intorno alla bocca del camino. Certo non si aspettavano di veder cadere una civetta!
Il volatile, un esemplare di giovane età, una volta arrivata all’ENPA di Monza (ringraziamo per la sensibilità e civetta con presidente ENPA_NS-2516la disponibilità dimostrate il proprietario di casa che si è subito attivato e l’ha portata personalmente) è stata visitata, trovata in buone condizioni e trattenuta in un apposito reparto, sottoposta alle premurose cure delle nostre esperte di selvatici. Dopo pochi giorni, in perfetta forma, è stata rimessa in libertà.
Una rete per proteggerli
ENPA raccomanda a tutti di controllare regolarmente la canna fumaria, specialmente in presenza di rumori sospetti. Incidenti di questo genere non sono rari e a volte le conseguenze sono ben più gravi, come nel caso dell’intera famigliola di civette rimaste intrappolate per diversi giorni in una canna fumaria a Usmate Velate (MB) lo scorso giugno. Consigliamo inoltre l’applicazione di una rete di protezione sui camini che possa impedire ai volatili di caderci dentro.
Uccello del malaugurio? Dipende!
In molti Paesi, Italia compresa, la civetta è considerata portatrice di sfortuna e questa credenza, del tutto ingiustificata, risale a tempo addietro, quando era abitudine, durante la notte, vegliare i morti nei cimiteri. Qui non mancano i luoghi di nidificazione e le civette, attirate dalle torce accese, si mettevano a cantare, facendo erroneamente pensare che il loro fosse un canto di morte e un presagio di sventura.
Al di là di queste superstizioni, in realtà la civetta è un animale molto utile all’ecosistema, in quanto si nutre di piccoli roditori, come i topi, e di insetti.
Del resto in Grecia è considerata un simbolo di fortuna e di saggezza: non a caso è l’uccello consacrato a Minerva, dea della sapienza (Atena nella mitologia greca), tanto che il suo nome scientifico è Athene noctua.

Nelle foto: la civetta recuperata a Oreno in mano al presidetne dell’ENPA di Monza e Brianza, Giorgio Riva.