“La vita di un agnello non è meno preziosa di quella di un essere umano: più una creatura è impotente, più diritto ha alla protezione dalla crudeltà degli uomini.” Prendiamo spunto da questa bellissima frase del Mahatma Gandhi per riflettere, perché tradizione vuole che la Santa Pasqua non venga festeggiata solo con colombe e uova con sorpresa, ma anche, purtroppo, con una mattanza silenziosa che puntualmente si compie ogni anno: quella degli agnelli e dei capretti che finiscono sulle tavole degli Italiani.
In questa strage che passa ogni anno sotto silenzio il consumatore non ha la percezione di quanto sta dietro alla confezione di bracioline o di costolette di agnello che si appresta a comperare per festeggiare la Pasqua, ignora, o finge di ignorare, che milioni di cuccioli vengono strappati alle loro madri e poi uccisi, non prima di aver passato ore e ore stipati nei camion, nelle condizioni più terribili.
Tutti possiamo dire “NO”!
All’imperativo di comperare e consumare perché lo vuole la tradizione ENPA si oppone con tutte le forze, confortata dal fatto che il numero di Italiani vegani e vegetariani è in costante crescita e si indirizza su menu “cruelty free”.
Su Firmiamo.it troverete la petizione supportata da ENPA che chiede la fine alla mattanza che nel 2016 ha ucciso ben 2,7 milioni tra agnelli, agnelloni e capretti. Abbiamo bisogno del sostegno di tutti: sono già state raccolte oltre 32.000 firme contro la “Pasqua di sangue” ma ce ne vogliono ancora.
Le vittime della cosiddetta “Pasqua di sangue” sono cuccioli tra i 30 e i 40 giorni di vita, strappati prematuramente alle loro madri dopo una gravidanza di 5 mesi regolata in modo tale da poterli uccidere quando raggiungono il peso ideale. La pratica della macellazione è assolutamente atroce: la Pasqua deve essere una festa dello spirito, non della carne.
“Secondo le statistiche più recenti rilasciate dall’Istat, i numeri di questo massacro continuano a essere impressionanti” – dichiara Marco Bravi, Presidente del Consiglio Nazionale e Responsabile Comunicazione e Sviluppo Iniziative di ENPA – “Per questo ribadiamo il nostro impegno a salvare i cuccioli dal mattatoio invitando le persone a riflettere su ciò che si cela dietro a quelle confezioni anonime in cui viene imballato ciò che resta dei poveri agnelli. In quest’ottica – prosegue Bravi – non possiamo che sostenere al 100% la petizione lanciata sulla piattaforma Firmiamo.it contro la macellazione rituale e chiediamo ai nostri simpatizzanti di fare altrettanto”
La petizione è ancora aperta: per aderire basta andare cliccare qui e cliccare su “firma”.