Un “dolcetto o scherzetto” diseducativo e di pessimo gusto.

ENPA condanna la festa di Halloween splatter di Triuggio e invita genitori, insegnanti e alunni a una lezione dal vivo al rifugio di Monza.

Va bene festeggiare Halloween, festa “importata” dall’America che ha ormai preso piede anche da noi; va bene travestirsi da zombie o da vampiro; vanno bene mostri e pipistrelli, scheletri e sangue finto. Quando, però, il sangue e le ossa sono di animali veri si arriva al cattivo gusto e quando la bella idea viene da un gruppo di solerti mamme e papà c’è da chiedersi a che punto siamo arrivati.

È quanto è successo a Triuggio, comune della ricca Brianza: qui il Comitato Genitori Scuole di Triuggio, con tanto di Patrocinio del Comune, in collaborazione con genitori e insegnanti dell’ICAT e con l’associazione Amici della Natura di Triuggio e con il Parco della Valle del Lambro, ha pensato bene di organizzare per la festa di Halloween, nel Bosco del Chignolo, un percorso terrificante per i più piccoli, con zombie, streghe, fantasmi e altri personaggi mostruosi. Peccato nella locandina non fosse specificato che i bambini avrebbero dovuto toccare e maneggiare pezzi di animali veri: cuori, cervelli, intestini e persino due teste di un bovino e di un maiale, gentilmente offerti da un papà che di professione fa il macellaio.

Nonostante lo scopo di questa macabra messinscena fosse anche quello di far conoscere ai più piccoli le varie parti del corpo, non tutti i genitori hanno apprezzato l’iniziativa e un papà fuori dal coro, in una lettera pubblicata sul Giornale di Carate, ha espresso il proprio dissenso parlando di “un invito alla impermeabilizzazione e alla desensibilizzazione nei confronti della violenza”, citando l’articolo 13 dei Diritti Universali degli animali che prevede che “un animale morto deve essere trattato con rispetto”.

Anche Elena, un’insegnante, ha stigmatizzato l’iniziativa osservando che non vede in essa alcuna finalità se non quella di far provare ai ragazzi ribrezzo e paura, fatto già di per sé diseducativo che non porta a nessuna forma di conoscenza, ma soprattutto apre la strada a possibili tentativi di imitazione “casalinghi” e decisamente più scellerati.

Dello stesso avviso l’ENPA di Monza e Brianza, che non solo considera una festa del genere altamente diseducativa ma che bolla come vergognoso il fatto che sia stata organizzata da un’associazione che si professa “amica” della natura e da un gruppo di insegnanti il cui compito nei confronti di bambini e ragazzi dovrebbe essere ben diverso.

ENPA di Monza e Brianza invita ufficialmente il corpo docente, gli alunni e i genitori delle scuole coinvolte al parco canile-gattile di Monza, in via San Damiano 21, per assistere a una lezione di zoologia dal vivo, un interessante percorso didattico per vedere in carne e ossa, oltre a cani e gatti, spesso vittime della stupidità umana, anche i numerosi erbivori e animali da reddito (cavalli, capre, pony, galline e conigli) che vivono e continueranno a vivere in un ambiente naturale in totale serenità fino alla fine dei loro giorni.

Per info: educazione@enpamonza.it

SOPRA: la locandina dell’iniziativa e un’istantanea fatta durante la festa a una ragazzina che alza la testa di una mucca morta.

QUI SOTTO E IN ALTO: articoli, foto e la lettera di un papà sulla vicenda pubblicati sul settimanale Giornale di Carate del 7 novembre 2017.