Un nuovo Statuto per stare al passo coi tempi.

Sabato 17 novembre 2018 a Roma è stata posata una importante pietra miliare nella storia dell’Ente Nazionale della Protezione Animali: l’Assemblea Nazionale dei soci ENPA, infatti, ha approvato il nuovo statuto, che è stato riscritto ispirandosi alle direttive del Codice del Terzo Settore.

Con il nuovo statuto, quindi, non solo ENPA si adegua alla nuova forma associativa della “Organizzazione di Volontariato“, ma molte procedure sono state semplificate, l’attività degli organi è più snella e sono stati eliminati numerosi orpelli burocratici ereditati dalla strutturazione da ex ente pubblico.

Sono stati esaminati approfonditamente uno per uno articoli, commi e punti, ma è in particolare l’articolo 1 ad aver subito i cambiamenti più significativi: tra gli scopi dell’ente, infatti, c’è quello di “provvedere alla protezione degli animali, della biodiversità, della natura, degli ecosistemi e degli habitat naturali, per il futuro di tutte le specie viventi del pianeta” e di “promuovere comportamenti e stili di vita rispettosi degli animali e della loro dignità, della biodiversità, della conservazione della natura, degli equilibri climatici, della sostenibilità ambientale, e contro forme di sfruttamento come gli allevamenti intensivi, l’attività venatoria, la sperimentazione animale”.

Si tratta di un cambiamento importante che conferma il nuovo corso, con un ente che non ha più tra i suoi obiettivi soltanto la difesa degli animali ma una più generale tutela della natura e dell’ecosistema, pronto quindi ad affrontare le importanti sfide del nuovo millennio.

Ora il nuovo statuto sarà sottoposto a un ulteriore controllo della Prefettura alla fine del quale entrerà ufficialmente in vigore.

Nell’immagine in alto: il Presidente Nazionale ENPA, Carla Rocchi, firma, alla presenza del Notaio, il verbale dell’Assemblea dei soci che ha approvato il nuovo Statuto, circondata dai membri della Giunta Esecutiva e del Consiglio Nazionale.