Quest’anno non saremo presenti con il nostro tradizionale banco pasquale ma non cambia il nostro impegno nel mantenere viva l’attenzione sulla strage di agnelli e capretti che si consuma sotto i nostri occhi in questo periodo. Secondo i dati Istat, negli ultimi dieci anni le macellazioni degli agnelli in Italia si sono dimezzate, passando da 4.588.780 del 2010 a 2.303.761 del 2019.
Le cifre indicano che sono sempre più numerosi gli Italiani che scelgono di festeggiare la Pasqua in modo etico, in barba alle tradizioni. A questo trend positivo si aggiunge l’emergenza coronavirus che, determinando la chiusura di ristoranti, mercati e agriturismi, ha fatto crollare la richiesta di carne di agnello e di capretto.
Tutto bene quindi? Purtroppo no, perché il 90% di nascite di agnelli e capretti è programmato dagli allevatori proprio nel periodo pasquale e pare siano 350.000 gli agnelli già “pronti”.
Che fine faranno questi animali? Difficilmente gli allevatori li manterranno in vita e stanno già girando in rete video shock girati in Sardegna (come quello diffuso da Essere Animali) che riportano pratiche vietate, perché causa di sofferenza per gli animali, e confessioni altrettanto shock di allevatori, che ammettono di uccidere gli agnelli, nei periodi di bassa richiesta di carne, perché antieconomico allevarli.
Sosteniamo una Pasqua etica senza carne
Se da un lato la Coldiretti ha avviato una campagna social dei pastori #iostocoipastori per sostenere, a suo dire, “il valore sociale, economico, storico e ambientale di un mestiere a rischio di estinzione” e se associazioni e consorzi cercano tutte le soluzioni per invitare gli Italiani, nonostante il periodo di crisi, a consumare come da tradizione carne di agnello e capretto dall’altro ENPA si unisce al coro delle altre associazioni animaliste ricordando, ancora una volta, che mangiare carne di agnello o di capretto vuol dire essere responsabili dell’uccisione di cuccioli di pochi mesi di vita, che vengono strappati prematuramente alle loro madri per imboccare la via senza ritorno dei mattatoi dove molto spesso arrivano al termine di viaggi allucinanti e dove vengono uccisi davanti agli occhi smarriti dei loro fratelli di sventura.
La realtà ormai è sotto gli occhi di tutti e ci sono video shock a testimoniarla: quello che avviene nei macelli è sconvolgente e l’atrocità è amplificata dalla fretta di avere più cadaveri possibile pronti per essere venduti. Immaginate agnelli che vengono legati insieme per le zampe e appesi a testa in giù, altri che camminano sul sangue dei loro compagni e spinti con forza al macello, storditi nella migliore delle ipotesi con una scarica di corrente elettrica e sgozzati mentre ancora si agitano o sono coscienti.
È bene che la gente sappia tutto questo, per questo diciamo basta a queste crudeltà e scegliamo, almeno per Pasqua, di non mangiare animali, di nessun tipo!
Menù alternativi per festeggiare Pasqua in modo etico ce ne sono, basta mettere nel motore di ricerca “menù di Pasqua vegano o vegetariano” per trovare mille ricette, dall’antipasto al dolce. Inoltre alcuni negozi di gastronomia vegana, considerata la situazione di emergenza, effettueranno consegne di menù pasquali a domicilio: basta cercare in rete.
Le ricette ENPA Monza
Non potendo essere presente fisicamente in centro Monza quest’anno, ENPA ripropone una serie di suggerimenti per il vostro pranzo pasquale e ben 20 ottime ricette pasquali, vegetariane e vegane, dall’antipasto al dolce, adatte a grandi e piccoli, già distribuite negli anni passate al nostro banco pasquale. Possono essere scaricate in PDF qui sotto (a destra, una foto in piccola di uno dei menù).
Ricette vegane e vegetariane 2014
LE IMMAGINI: l’agnellina nelle foto nella pagina è la nostra Silvì; sotto e in alto a sinistra, campagne ENPA nazionale; in fondo, il dipinto di Lotto, “L’adorazione dei pastori” in cui Gesù Bambino accarezza un agnello.
Pubblicato il 4 aprile 2020