Torna a casa Celestino, anzi no, Celestina!

Ci sono tanti mici che, allontanatisi da casa per vari motivi, grazie anche all’efficacia del gruppo creato sulla nostra pagina facebook “Persi e Trovati Monza e Brianza”, riescono a ritornare in famiglia. Ma la storia di questo micio è decisamente singolare.

Tutto comincia con un annuncio apparso sulla nostra pagina facebook: il 17 aprile si smarrisce a Cernusco sul Naviglio (MI), in via del Carso, Celestino, detto Tino, un micione castrato avanti con gli anni (scopriremo che ne ha ben 18!) e con bellissimi occhi azzurri. Segno particolare: la punta dell’orecchio destro tagliata, tipico segno di riconoscimento praticato sotto anestesia al momento della sterilizzazione da parte dei veterinari di una ATS. (A sinistra, le immagini usate nell’annuncio di smarrimento.)

Nel frattempo arriva all’ENPA la segnalazione di una signora che denuncia la presenza, in un cantiere di Cernusco sul Naviglio ora fermo, di un gatto in cattive condizioni di salute. Teme che con la riapertura del cantiere il micio possa trovarsi in pericolo, così Sergio, operatore ENPA, si reca sul posto e recupera l’animale.

Una volta arrivato al gattile di Monza, il micio viene prontamente visitato: si scopre che è una femmina, non giovanissima, magra, molto disidratata e affetta da rinite, sterilizzata (foto a destra). Segni particolari: la punta dell’orecchio destro tagliato (sotto a destra).

La storia si complica …  

Qui comincia la particolarità di questa storia.Il cantiere dove è stata recuperata la micia si trova a poca distanza dalla casa di Tino, la gatta portata al rifugio di Monza è sterilizzata come lui, entrambi hanno il taglio all’orecchio destro e i due sono praticamente identici per il colore molto caratteristico del mantello e degli occhi.

Possibile che siano tutte coincidenze? Per Daria, co-responsabile del gattile, sono un po’ troppe, è cosi telefona alla proprietaria di Tino comunicandole che in gattile c’è una gatta molto simile a lui.

… ma si conclude con un lieto fine!

Subito dopo essere stata contattata la signora si precipita in gattile e qui, tra la sorpresa di tutti, si scopre che la gatta è proprio il suo Tino!

Ma come è possibile? La signora non era a conoscenza delle differenze anatomiche tra un gatto castrato e una gatta, decisamente più visibili nella specie canina, e aveva adottato l’animale presso un’associazione quando aveva cinque anni, già sterilizzato e, a loro dire, di sesso maschile.

La cosa curiosa è che nessun veterinario che l’ha avuto in cura si è mai sincerato del reale sesso dell’animale, fidandosi evidentemente di quanto dichiarato dalla proprietaria.

L’importante comunque è che Tino (anzi, Tina!) abbia potuto ricongiungersi con la sua padrona, è ritornato in famiglia e dovrà seguire una dieta e una terapia idonee ai suoi problemi di salute, prescritte dai veterinari ENPA, che l’hanno visitata al suo arrivo nel rifugio.

E ora, in mezzo ai tanti annunci di animali tuttora smarriti, sull’immagine di Tino / Tina è apparsa la scritta che vorremmo vedere per tutti: “RITROVATA!”

Nelle immagini: le foto di Celestino/a nell’annuncio di smarrimento; la micia ricoverata in gattile e un primo piano dell’orecchio tagliato; nell’ufficio del rifugio, ricongiunta con la sua proprietaria

Pubblicato il 23 aprile 2020