“Ti senti”: il lockdown permanente di miliardi di animali nella campagna ENPA

L’Italia si prepara alla Fase 2 dell’emergenza Coronavirus, ma i sentimenti di costrizione e di privazione che abbiamo tutti vissuto in queste settimane per necessità, noi umani li riserviamo tutti i giorni a miliardi di animali, in Italia e nel mondo.

Costretti a casa, ci siamo sentiti (e ci sentiamo) avviliti, annoiati, afflitti, confinati, disperati. Ci sentiamo “in gabbia”. E, ancora, impotenti, inermi, irritati, isolati, impauriti, prigionieri, in pericolo.

Con circa 50 soggetti, la campagna “Ti senti” è l’occasione per riflettere sul fatto che una condizione necessaria ma temporanea imposta all’essere umano per contenere il contagio del Coronavirus, in realtà è purtroppo “normale” per miliardi di animali, ed è imposta loro proprio dall’uomo.

Gli animali esotici in gabbia, gli animali sfruttati, quelli del circo, gli animali da allevamento e quelli da reddito. Ma anche gli animali cacciabili vivono nella loro quotidianità – dalla nascita e per tutta la vita – gli stessi sentimenti e gli stessi stati d’animo che l’uomo è costretto a subire da marzo per difendersi dal Covid-19. Similitudini inquietanti sulle quali è necessario riflettere.

Campagna ENPA “Made in Brianza”

Prodotta dal Centro Nazionale Comunicazione e Sviluppo ENPA, la campagna “Ti senti” è stata ideata e creata da Isabella Garlati, responsabile immagine dell’ENPA di Monza e Brianza, supportata dalle volontarie del settore redazione. Sarà diffusa sui social network dell’Ente Nazionale Protezione Animali: ogni giorno alle ore 13 verrà pubblicato un soggetto differente, abbinando due immagini che confrontano le emozioni che proviamo noi umani, in stato di lockdown, con la drammatica condizione di animali rinchiusi e sfruttati per tutta la vita, accomunati dal titolo “Ti senti …” seguito da un aggettivo o breve descrizione.

In fondo, una frase da non dimenticare: “Quando tutto sarà finito, loro saranno ancora abbandonati al loro destino! Ricordati che i tuoi gesti faranno la differenza”. Ognuno di noi, infatti, può fare la differenza in tantissimi modi: adottando un animale in un rifugio anziché acquistarlo, boicottando divertimenti e vacanze che prevedono lo sfruttamento di animali, eliminando o quantomeno riducendo drasticamente il consumo dei prodotti di origine animale, acquistando prodotti cruelty-free e, ancora, insegnando ai nostri figli il rispetto per tutte le creature viventi e dell’ambiente.

I primi soggetti: abbandono e circo.

Per il lancio del 27 aprile è stato scelto il tema dell’abbandono (immagine sopra), accompagnato dal seguente testo:

Ogni anno vengono abbandonati al loro destino centinaia di migliaia di animali, un fenomeno che si verifica tutto l’anno e che riguarda non solo cani e gatti ma numerose altre specie. I più fortunati verranno soccorsi e adottati; molti altri andranno incontro a un destino ben peggiore.

Il tema del secondo dei 50 soggetti è il circo (immagine a destra) con il seguente testo:

Nei circhi gli animali vengono addestrati con metodi brutali, costretti a esibirsi in spettacoli contronatura e a sopravvivere in condizioni che non hanno nulla in comune con le loro esigenze etologiche.

L’addestramento prevede punizioni (pungolare, bastonare, frustare, affamare), tutti metodi volti a piegare la volontà e a indurli a compiere sempre gli stessi movimenti innaturali.

Al momento dell’esecuzione dell’esercizio in pubblico, basterà un comando per ricordar loro ciò che devono fare per non essere puniti.

L’album

Oltre alla pubblicazione giornaliera sulla  pagina facebook  della nostra sezione, tutti i soggetti saranno raccolti mano a mano in un album che potete sfogliare QUI.

Pubblicato il 27 aprile 2020; aggiornato il 28 aprile con l’inclusione del secondo soggetto