Una giornata nera per la fauna selvatica in Lombardia.

Per tutelare i cacciatori/bracconieri la Regione s’inventa la norma ammazza vigilanza.

Presidio martedì 26 maggio al Pirellone

Martedì 19 maggio, in piena emergenza Covid, il consiglio regionale della Lombardia ha investito il suo tempo per violare la legge nazionale 157 del 1992 sulla tutela della fauna, regalando ai cacciatori l’utilizzo del visore notturno per la caccia al cinghiale e l’obbligo per chi fa i controlli di indossare un giubbino ad alta visibilità che lo renderà più visibile ai bracconieri. Il tutto attraverso le modifiche alla legge regionale – passate nonostante il tentativo delle opposizioni di contrastarle – in modo da impedire qualsiasi ricorso delle associazioni ai TAR.

Le associazioni ambientaliste lombarde in modo unitario avevano presentato una diffida ai consiglieri regionali, contenente tutti i motivi di illegittimità delle modifiche proposte, non riuscendo tuttavia a scalfire la compattezza della maggioranza oramai soggiogata dalle rivendicazioni della parte più estremista del mondo venatorio.

Abbigliamento ad alta visibilità e visore notturno

Il visore notturno è un mezzo vietato di caccia anche per la Suprema Corte di Cassazione, mentre i giubbini ad alta visibilità saranno obbligatori solo per le guardie venatorie e non per tutti i cacciatori: ad esempio sono esclusi quelli impegnati in forma vagante alla fauna migratoria, distinzione impossibile da fare sul campo. Un vero e proprio regalo al bracconaggio, piaga della regione Lombardia. E mentre la guardia venatoria senza giubbino ad alta visibilità vedrà sospendere il decreto fino a un anno, al cacciatore inadempiente la sanzione sarà ridicola: 30 euro, meno di una cena al ristorante.

Anziché essere impegnati a calpestare la fauna e il diritto, la regione Lombardia potrebbe impegnarsi a emanare il Piano Faunistico Regionale previsto dall’art. 10 comma 12 della L. 157/92, evitando di incorrere in violazioni che la Corte Costituzionale ha già ben segnalato. Oppure ad ascoltare gli oltre 10.000 cittadini che hanno già firmato la petizione “STOP BRACCONAGGIO, STOP DEREGULATION VENATORIA”, creata sulla piattaforma change.org. La petizione non è chiusa: puoi ancora firmare.

Le iniziative delle associazioni

Martedì 26 maggio dalle 9.30 alle 11 le associazioni ambientaliste e animaliste organizzeranno un presidio di protesta, nei limiti concessi dall’emergenza COVID, dinnanzi alla sede della Regione Lombardia a Milano (il “Pirellone”). Sarà presente anche l’ENPA di Monza e Brianza. Questo oltre a intraprendere tutte le iniziative di carattere legale (richiesta di impugnativa al Governo, comunicazione alla Commissione Europea etc).

Pubblicato il 21 maggio 2020