Reggia di Caserta, muore un cavallo di una botticella. ENPA: inammissibile sfruttamento di animali, ci costituiremo parte civile

Ancora una morte senza senso di un povero animale per il solo gusto di far divertire i turisti e magari scattare un selfie. Nella mattinata di mercoledì 12 agosto è morto un cavallo che trainava una botticella diretta alla Reggia di Caserta, probabilmente a causa del caldo torrido.

L’Ente Nazionale Protezione Animali, da sempre impegnato per combattere questa assurda tradizione perpetrata ai danni di cavalli, farà tutto il necessario attraverso il suo studio legale perché i colpevoli paghino per le loro azioni. Massimo Pigoni, Vicepresidente nazionale ENPA dichiara «E’ assurdo che al giorno d’oggi ancora si utilizzino gli animali per queste finalità, attività non più accettabili anche alla luce delle ormai accreditate conoscenze scientifiche ed etologiche che dimostrano senza ombra di dubbio che gli animali soffrono e patiscono esattamente come noi. L’ENPA combatterà questa battaglia di civiltà con tutti i mezzi a disposizione. In un Paese civile le botticelle dovrebbero scomparire immediatamente e per sempre».

Le autorità sanitarie hanno transennato l’area per consentire i rilievi del caso e per portare l’animale in un centro specializzato. L’autopsia accerterà le cause per le quali il povero animale è crollato a terra, senza vita.

La cosa ancora più grave, come riportato su alcuni quotidiani, è che il cavallo deceduto non era quello autorizzato al trasporto; il titolare dell’autorizzazione amministrativa della botticella circolava abusivamente con un animale diverso da quello comunicato al Comune e all’Asl.

Una buona notizia dopo la tragedia

Apprendiamo dalle agenzie di stampa che Carlo Marino, Sindaco di Caserta, ha dato disposizioni di revocare l’autorizzazione di ippotrasporto nella sua città. Una buona notizia dopo la tragedia che si è consumata nella Reggia di Caserta.

Per ENPA: «Bene la revoca di Caserta, ora Firenze e Roma seguano l’esempio. Subito ordinanza di stop.»

A Roma e Firenze tutto continua come prima

Il problema degli equini utilizzati fino allo sfinimento per trasportare i turisti non è prerogativa solo della città campana. Per questo l’Ente Nazionale Protezione Animali si rivolge ai sindaci di Roma e Firenze, le due città oltre a Caserta dove l’utilizzo delle cosiddette “botticelle” è più diffuso, per chiedere un’ordinanza di sospensione immediata per queste settimane di grande caldo. Solo nella città di Roma 44 cavalli sono utilizzati ogni giorno come mezzo di trasporto mentre nel capoluogo toscano sono 14.

Il Vicepresidente ENPA prosegue: «Chiediamo ai sindaci di Roma e Firenze di non aspettare un’ora di più e di intervenire subito per sospendere l’attività delle botticelle in questi giorni di caldo. Non attendiamo inermi la prossima tragedia! I cavalli, per le loro caratteristiche fisiche e fisiologiche, sono particolarmente sensibili alle temperature elevate, in particolare in presenza di elevata umidità e scarsa ventilazione. Le ordinanze attuali, nonostante contemplino lo stop oltre i 30 gradi, non tutelano sufficientemente gli animali costretti a stare in strada in questi giorni di caldo. Come ENPA – conclude Pigoni – chiediamo da sempre la cessazione definitiva di questo sfruttamento e ci auguriamo che presto nelle sedi opportune la classe politica si adoperi per mettere un definitivo punto alla sofferenza di questi animali».

Qui sotto, l’intervento di Massimo Pigoni, Vicepresidente nazionale ENPA, al TG5 del 13 agosto (ore 20.00) nel servizio di Maria Luisa Cocozza.

Firma la petizione

Sulla piattaforma Change.org è stata lanciata la petizione “Stop al maltrattamento dei cavalli della Reggia di Caserta: stop alle carrozze!” Firmala anche tu!

Pubblicato il 14 agosto 2020