“Basta scuse”. Questo è il claim della campagna antiabbandono ENPA 2023, un tema quanto mai attuale perché tutto ruota attorno agli stessi argomenti, quelle scuse troppo spesso addotte per liberarsi di un animale e mettersi a posto la coscienza: “Mi costi troppo”, “Dove ti metto?”, “Vado in vacanza” e “Non ho più tempo per te”.
La situazione, oggi, è preoccupante: contro abbandoni e cessioni di animali domestici aumentati del 20% rispetto al 2021, le adozioni sono diminuite del 10% e chi adotta, nel 75% dei casi, vuole solo cuccioli. E abbandoni e cessioni non riguardano solo i cani, ma anche i gatti e i piccoli animali da compagnia quali criceti, conigli, porcellini d’india, tartarughe d’acqua.
All’Enpa di Monza è emergenza ogni giorno
L’estate è appena cominciata e già operatori e volontari del canile di Monza gestito da Enpa si trovano impegnati quotidianamente a gestire numerose emergenze: non solo il canile è praticamente al completo, ma siamo subissati da richieste di cessioni di cani (ma anche di altri animali), spesso senza valide motivazioni. Altro fenomeno preoccupante è quello dei cani trovati nelle aree di sguinzagliamento, privi di microchip con caratteristiche fisiche tali da consolidare il sospetto che abbiano viaggiato dal Sud con staffette irregolari e siano stati scaricati là dove un efficace servizio di accalappiamento li poteva prelevare e consegnare al canile di Monza
E non dimentichiamo che Monza, rispetto ad altre realtà del Paese, è pur sempre un’isola felice…
La cessione è sempre un abbandono
Ormai dobbiamo fare i conti con quello che potremmo definire l’abbandono 2.0: accanto al fenomeno dell’abbandono “classico” di un animale, lasciato in aperta campagna, in mezzo a una strada o legato a un palo – fenomeno questo ormai quasi scomparso nella nostra regione e peraltro penalmente perseguibile – è comparsa in questi ultimi tempi quella che si può considerare la nuova frontiera dell’abbandono: la richiesta di cessione al canile, come se il cane lasciato in canile non vivesse il distacco dalla famiglia come un vero e proprio abbandono. Uno dei motivi è quello economico per costi che superficialmente non erano stati affatto preventivati. E in questo senso lo Stato non aiuta certamente.
“È un dato di fatto – osserva Carla Rocchi, presidente dell’ENPA – che il fattore economico incida sensibilmente sulle cessioni, quasi per il 50%. Cosa aspetta il Governo italiano a introdurre la riduzione dell’Iva al 10% per le spese di cibo e prestazioni veterinarie? Bisogna aiutare subito le famiglie. Non c’è tempo da perdere”.
L’abbandono è un reato!
Ricordiamo che l’abbandono di un animale è un reato contemplato dall’articolo 727 del Codice Penale, che al comma 1 recita: “Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro”. Chiunque assista a un caso di abbandono può denunciare i colpevoli alle forze dell’ordine (Polizie locali/Carabinieri/Polizia di Stato) chiamando il numero unico 118.
Il banco in centro a Monza sabato 1 luglio e domenica 2 luglio
Per tenere i riflettori puntati su tutti gli aspetti del fenomeno dell’abbandono, ENPA Monza, aderendo alle giornate nazionali contro l’abbandono, allestirà sabato 1 e domenica 2 luglio un banco informativo a Monza nella centralissima via Italia, davanti alla chiesa delle Sacramentine. I volontari saranno presenti dalle 9.30 alle 18.30 orario continuato con moltissime informazioni e gadget a tema animale tra cui le nuovissime T shirt dedicate appositamente all’occasione.
ENPA Monza ha inoltre coinvolto tutti i comuni della provincia di Monza e della Brianza inviando loro i manifesti della campagna contro gli abbandoni con l’invito di diffonderli nei propri territori. Nelle immagini, la versione creata per il Comune di Monza.
Pubblicato il 25 Giugno 2023