COSA SIGNIFICA ADOTTARE UN GERBILLO.
Chi è: il suo nome scientifico è “Meriones Unguiculatus” e appartiene all’ordine dei roditori. Quanto vive: fino a 4 anni.
Dove vive: il suo ambiente naturale è caratterizzato dai luoghi sabbiosi e deserti, ma l’esemplare nato in cattività, in casa necessita di una gabbia che misuri almeno cm 60x30x30, posta sia all’interno sia all’esterno della casa stessa. È importante evitare sbalzi eccessivi di temperatura o esporlo alla luce diretta del sole.
Cosa mangia: prevalentemente si nutre di cibi secchi quali frumento, mais, arachidi e semi di girasole, ma apprezza molto anche cibi freschi come frutta, erba medica, insalata, spinaci, carote ecc. Lasciare a sua disposizione anche sali minerali e vitamine, nonché pezzi di legno da rosicchiare e acqua fresca.
Igiene e cura: la gabbia va pulita circa 1 volta ogni 2 settimane; se si utilizza una lettiera adeguata non si sentirà alcun odore sgradevole. Lasciare a sua disposizione un contenitore basso riempito di sabbia per chinchillà che userà volentieri per ripulire la sua pelliccia. Regolarmente è bene controllare che le unghie e i denti non siano cresciuti troppo. In tal caso provvedere al più presto per il taglio presso il veterinario.
Le sue abitudini: il gerbillo è estremamente socievole, di poche pretese, facile da allevare e da addomesticare. Può vivere in coppia che, una volta formata, resta unita per tutta la vita, oppure in gruppi anche abbastanza numerosi. È un animaletto sempre attivo che adora scavare tane nella lettiera sul fondo della gabbia, che deve essere abbondante e composta di terra di bosco, sabbia, torba e trucioli di legno. È territoriale, quindi difficilmente accetta nella sua gabbia altri esemplari adulti senza combattere per la supremazia, ma una volta che il gruppo è formato, ama dormire con gli altri, uno sopra l’altro. La sua attività non è legata a un particolare periodo della giornata: dorme o è attivo sia di notte sia di giorno.
Cure veterinarie: il gerbillo in genere è un animale robusto che difficilmente si ammala. Non soffre di particolari disturbi, ma nel caso sembri meno attivo del solito o si notino ascessi o altre infiammazioni è consigliabile farlo visitare. Un ottimo metodo per diagnosticare un eventuale stato di malessere è di osservare l’animale quando è sano, per notare subito un cambiamento del suo comportamento. Non preoccuparsi se, nei periodi più caldi, il gerbillo dovesse avere il naso sporco di sangue: è una cosa del tutto normale, dovuta a un suo meccanismo che gli consente di recuperare i liquidi per difendersi dal caldo. I suoi reni sono molto potenti e quindi produce poca urina ad alta concentrazione.
Informazioni provenienti dal sito Vita da Topi.