Sono le ore 13 di giovedì 11 giugno. Tramite la nostra pagina Facebook ci contatta Daniela B., ex volontaria ENPA, residente a Muggiò (MB). È a passeggio al Parco di Monza con il suo cane vicino all’ingresso di Via Lecco e nota, in un fosso, una tartaruga. L’animale vaga tra bottiglie di vetro, spazzatura varia e rami secchi, intrappolata in quello spazio senza poter andare da nessuna parte e dove non è certo arrivata da sola.
Mentre dialoga in diretta con noi via Facebook, Daniela riesce – nonostante abbia ai piedi i sandali infradito! – a scavalcare il muro e recuperare l’animale. Portato subito alla sede operativa dell’ENPA monzese in via Lecco (fortunatamente proprio a due passi), si rivela essere un maschio adulto di tartaruga d’acqua americana dalle orecchie rosse (Trachemys scripta elegans) di circa 20 cm di lunghezza.
Considerando le sue dimensioni, l’animale è molto leggero. Asciutto e sporco di terriccio, quasi certamente si trovava da diversi giorni in quel posto senza cibo né acqua (tranne qualche provvidenziale rovescio), e senza riparo dal sole cocente di questo periodo. Attualmente lo stiamo tenendo in isolamento per poterlo monitorare e controllare che mangi.
Oltre alla persona che l’ha buttata lì, ci si chiede come mai in tutto questo tempo nessun altro l’abbia vista e abbia pensato di allertare ENPA o le forze dell’ordine. Se non fosse stata per Daniela, l’animale sarebbe andato incontro a un triste destino.
Originari del centro e del sud degli Stati Uniti, questi rettili vengono venduti nei negozi e nelle fiere quando sono giovanissimi e di piccole dimensioni, però crescendo anno dopo anno (possono vivere anche 25 anni) diventano sempre più ingombranti, troppo grossi per la “classica” vaschetta. E ogni posto diventa, per molti dei loro proprietari, adatto per liberarsene: per strada, nei parchi, nei giardini privati e perfino nelle stazioni. Giusto tre mesi fa è stato ritrovato un esemplare nel parcheggio di un’azienda di Brugherio (MB), fortunatamente avvistato prima che potesse finire sotto le ruote di un’auto.
L’abbandono delle tartarughe d’acqua è ormai una vera e propria piaga e, ricordiamo, un reato punibile penalmente, senza contare che la loro incontrollata immissione in tutti gli specchi d’acqua possibili costituisce un grave danno per la fauna e la flora autoctone.
Chi, per qualsiasi motivo, sia impossibilitato a detenere la propria tartaruga è invitato, perciò, a contattare la sede operativa dell’ENPA di Monza in via Lecco 164 (tel. 039-388304 – info@enpamonza.it). Anche chi volesse adottarne una o più e ha a disposizione in giardino un laghetto può contattare la nostra sede.
Diventa un TartaFriend! L’iniziativa dell’ENPA per dare una nuova vita alle tartarughe abbandonate.
Ogni anno l’ENPA di Monza e Brianza recupera e ospita decine di tartarughe d’acqua americane abbandonate. Abbiamo la possibilità di trasferire gli esemplari raccolti in alcuni speciali centri di accoglienza italiani controllati e protetti, dove potranno vivere serenamente per tutto il resto della loro lunga esistenza in un habitat idoneo.
Per ogni tartaruga acquatica accolta in queste oasi viene richiesto un contributo di €50 che comprende sia le spese di viaggio sia quelle di permanenza nella nuova “residenza”. Proprio per raccogliere i fondi necessari, abbiamo lanciato l’anno scorso il progetto “Diventa un TartaFriend!“. Con un’unica offerta di €50, si può diventare amico o amica di una tartaruga e cambiarle la vita, per sempre. In cambio si riceve un “Attestato di Amicizia” personale dalla tartaruga salvata regalandole una nuova vita in un ambiente adatto. Naturalmente possono partecipare classi, gruppi di amici e famiglie, e si può fare come regalo solidale.
Per info: tel. 039-388304 – info@enpamonza.it.