Li avevamo chiamati i “tre moschettieri” gli ultimi tre beagle, Richard, Lupin e Lillo. Richard è stato affidato poco tempo fa e in questi giorni anche Lillo ha potuto assaporare la vita di cane di famiglia.
Lillo era in canile dall’ottobre 2014, proveniente da un laboratorio di sperimentazione di Napoli insieme ad altri 27 compagni che, tramite il Ministero della Salute, siamo riusciti a farci dare in affidamento (sarebbero altrimenti stati destinati alla soppressione una volta finiti gli esperimenti), al fine di riabilitarli e trovare loro casa.
Pur essendo uno dei beagle meno spaventati e meno problematici dal punto di vista comportamentale, non veniva mai richiesto in adozione, forse penalizzato dal fatto che è risultato positivo alla leishmania. Ma per Silvia, la sua nuova mamma (nella foto a destra, con Lillo, appena prima di lasciare il canile per sempre), questo non è stato un problema (del resto ha già adottato una beagle di Green Hill) e si è subito resa disponibile ad adottarlo, amarlo e curarlo. (Nella foto sotto a sinsitra, Lillo in auto alla volta della sua nuova casa).
E adesso è proprio Lillo, dalla sua nuova casa, a raccontarci la sua nuova vita: «Sono arrivato a casa dopo una lunga dormita in auto e ho trovato un bel giardino, dove la mamma mi accompagna spesso al guinzaglio. Ho una sorellina, Freedom (nella foto sotto con me sul divano) e due fratellini felini, Alvin e Daisy, con cui sono diventato subito amico (vedi foto in fondo!). Ho chiesto di fare la nanna sul letto (permesso accordato subito) e adesso ci salgo e ci scendo da solo. Ho già imparato a fare le scale e il mio papà dice che sono molto sveglio. Quando la mamma è al lavoro sto al piano di sotto dalla nonna con la sorellina, guardato a vista e bene in sicurezza. Sto imparando a fare il bravo e, imitando la mia compagna, non sporco in casa. Mangio di gusto ma sono ancora un po’ diffidente, anche con la mamma e ogni tanto mi spavento, un giorno aveva in mano il piumino per spolverare e non sapevo più dove nascondermi!
La mamma ha molta pazienza con me, ora mi fa annusare tutto ciò che prende e io per ringraziarla comincio a scodinzolare, le ho anche dato due timidi bacini sul braccio e mi sono portato in cuccia un paio di pantaloncini che aveva lasciato sulla sedia. Non potevo andare a stare meglio, mamma e papà non hanno fretta, mi danno tutto il tempo necessario, non mi portano a spasso in strada perché ho ancora paura, ma arriverà anche quel momento.
Ah, dimenticavo, la mia mamma ci tiene a dire che sono un tesoro di cane e che sembra quasi di non avermi!»
Be’, Lillo, siamo davvero felici per te, speriamo che anche il tuo compagno dal nasone rosa, il dolce Lupin, possa presto trovare una famiglia splendida come la tua!