Che ci faceva mercoledì mattina 9 novembre una femmina di fagiano in una delle vie più centrali di Monza?
Difficile a dirsi, quel che è certo che i dipendenti del negozio di abbigliamento Brian & Barry in via Italia devono esserselo chiesto vedendo il pennuto che si era rifugiato lì proprio mentre stavano aprendo la boutique. Alla meraviglia per l’inconsueto incontro ha fatto per fortuna riscontro una grande prontezza di spirito: i commessi, infatti, hanno prontamente chiamato la Polizia Locale che a sua volta ha contattato l’ENPA. Nel frattempo erano riusciti anche a confinare il fagiano tra la vetrina e la strada permettendo un agevole recupero.
Sul posto sono arrivati immediatamente il presidente Giorgio Riva (nelle foto, scattate durante il successivo rilascio dell’animale) e il responsabile della sede operativa Sergio Banfi che hanno messo il fagiano al sicuro in un apposito contenitore.
Una successiva una visita veterinaria, durante la quale il volatile si è rivelato essere uno splendido esemplare femmina di fagiano ancora giovane, ha confermato il suo buono stato di salute. Per questo motivo la fagiana è stata liberata in un’area idonea, dove andrà a fare compagnia ad alcuni fagiani maschi di cui è stata accertata la presenza.
Cosa avrà spinto un uccello come il fagiano, certamente non una presenza fissa nelle aree urbane a differenza di passeri o piccioni, a vagare per il centro di Monza? L’ipotesi più plausibile è che abbia cercato di sfuggire alle doppiette dei cacciatori, che ultimamente si spingono a esercitare il loro discutibile “sport” anche in zone notevolmente antropizzate.
Ricordiamo che la detenzione di animali selvatici è vietata, ma non il loro recupero e soccorso nel caso siano feriti. L’intervento dell’ENPA anche in questo caso ha permesso di riportare un animale nel suo habitat naturale, che sicuramente non è rappresentato da una affollatissima via del centro città!
Dal fagiano agli storni!
Quasi per uno strano scherzo del destino, nello stesso giorno l’ENPA ha avuto a che fare con altri volatili, anche se in questo caso sono stati semplicemente un bellissimo spettacolo da gustarsi con gli occhi: un impressionante numero di storni ha preso possesso dei tralicci dell’alta tensione che si trovano accanto al canile e con un canto assordante ha calamitato l’attenzione di operatori e volontari.
Lo storno è un passeriforme caratterizzato da piumaggio nero cangiante e coda corta che si trova a proprio agio sia nelle campagne sia nelle aree più antropizzate e la sua abitudine di muoversi in stormi numerosissimi soprattutto al tramonto in cerca di dormitori non sempre viene vista di buon occhio nei grandi centri urbani. Nella foto, il retro del canile con gli storni sul traliccio.