Questa particolarissima storia ricorda un po’ lo smemorato di Collegno, l’uomo privo di memoria conteso da due famiglie (un caso che divise l’Italia negli anni Venti) e molto “La famiglia Addams“, soprattutto per la caratteristica colonna sonora con l’immancabile schioccare di dita.
Il protagonista è un calopsite (o forse due?) arrivato al rifugio di Monza, un pappagallino dalla livrea grigia e con un inconfondibile ciuffo giallo sulla testa, che attira subito l’attenzione di volontari e operatori perché fischietta la musichetta degli Addams.
Nei giorni successivi Vittoria, una volontaria ENPA, si collega su internet a un sito dedicato ai pappagalli persi e trovati e scopre l’appello di una famiglia che due anni prima ha smarrito un calopsite (Nymphicus hollandicus) di nome Rico. Segno identificativo: fischietta la musica degli Addams!
Pensare che si tratti dello stesso pappagallino è più che logico, così la famiglia viene contattata e arriva in canile. Ma qui nascono i primi dubbi: il loro Rico oltre alla musica degli Addams sa dire il suo nome e anche “ciao”, il pappagallino in canile no, inoltre non sembra riconoscerli.
Sono passati però due anni e il pappagallo potrebbe aver dimenticato sia la famiglia sia le sua capacità vocali, così la famiglia lo porta a casa, sperando che l’ambiente domestico lo aiuti a ricordare. Purtroppo non succede, quel calopsite non è il loro Rico.
La vicenda si conclude comunque con un lieto fine: Rico o non Rico, il pappagallino viene adottato dalla famiglia che adesso ha intenzione di adottare anche una femmina arrivata in canile da poco per fargli compagnia, giusto il tempo di capire se sia stata smarrita oppure no.