Un volo che vale una vita. L’agognato rientro in Italia di Iceberg.

Il volo D81021 Norwegian Air Copenaghen-Roma non è un volo come gli altri. Su quell’aereo che lunedì 20 novembre è atterrato all’aeroporto di Fiumicino c’è Iceberg. Clicca qui per visionare il video del cane riunito con il suo proprietario  – qui a destra un fotogramma estrapolato dal filmato.

Questa giovane femmina di dogo argentino, da mesi al centro di una delicata questione diplomatica (ricordiamo che la legge danese prevede la soppressione dei cani appartenenti a tredici razze considerate pericolose e il dogo è una di queste) è finalmente in Italia. Non poteva chiudersi meglio questa vicenda lunga e complessa che ha appassionato non solo milioni di Italiani che si sono mobilitati per la sua salvezza ma anche il mondo della musica grazie alla cantante Noemi, che oltre ad aver coinvolto colleghi e colleghe (da Emma Marrone a Michele Bravi, da Giorgia a J-Ax), a luglio ha prima partecipato a un incontro tra ENPA e l’Ambasciatore danese in Italia e poi è andata con una delegazione ENPA fino a Copenaghen per incontrare l’Ambasciatore italiano in Danimarca.

Portata lunedì mattina dalla Polizia danese direttamente all’imbarco, Iceberg è stata presa in consegna a Copenaghen dal proprietario, Giuseppe Perna, da Carla Rocchi (presidente nazionale ENPA, ritratti insieme nella foto a sinistra all’aereoporto di Fiumicino), e da Charlotte Andersson (dell’associazione danese FairDog).  Iceberg è stata davvero a un passo dalla condanna a morte, ma ENPA e FairDog, che si è battuta per cambiare la legge danese, sono immediatamente riusciti a creare un movimento d’opinione internazionale che presto si è trasformato in una onda di pressione sulle autorità danesi.

Con l’impegno del governo danese a non uccidere Iceberg, due settimane fa è stata votata dal Parlamento di Copenaghen una legge per consentire ai cani appartenenti alle razze considerate pericolose, di proprietà di cittadini stranieri, di lasciare il Paese senza essere uccisi.

Così Iceberg ha potuto rientrare in Italia, una soddisfazione immensa per Carla Rocchi che ha dichiarato: «Siamo felici per il lieto fine e devo ringraziare tutti: Noemi innanzitutto, i milioni di italiani che ci hanno sostenuto in questa difficilissima battaglia, il nostro Ministro degli Esteri Alfano, l’ambasciata d’Italia a Copenaghen, l’ambasciata danese in Italia, il governo danese. Abbiamo vinto una battaglia di civiltà e l’approvazione della legge è un importante, ma ancora insufficiente, passo in avanti. L’obiettivo – prosegue la Rocchi – è cancellare del tutto la lista delle razze pericolose anche in Danimarca. E il pensiero va agli oltre 600 cani uccisi dal 2010 solo perché colpevoli di appartenere a razze proibite. Ci auguriamo che Iceberg con la sua storia abbia contribuito a far voltare pagina per sempre.»

Viaggi oltreconfine? Basta fare attenzione!

Che si vada all’estero per lavoro o per diporto, è bene ricordare che sono numerosi i Paesi, non solo europei, che hanno legislazioni molto severe per quanto riguarda razze considerate pericolose e prima di mettervi piede con il proprio amico a quattrozampe è bene verificare che la razza cui appartiene non sia tra quelle interessate. La vicenda di Iceberg si è conclusa bene, potrebbe non essere sempre così.