Trachemys, prorogato l’obbligo di denuncia al 31 agosto 2019.

Cambia il termine entro quale presentare denuncia di possesso delle tartarughe americane della specie Trachemys scripta: il Decreto Legge 25 luglio 2018, n. 91 in materia di “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative”, all’art. 3 (Proroga di termini in materia di ambiente), recita infatti “Il termine per la denuncia del possesso di esemplari di specie esotiche invasive di cui all’articolo 27, comma 1, del decreto legislativo 15 dicembre 2017, n. 230, iscritte nell’elenco dell’Unione alla data di entrata in vigore del medesimo decreto, è prorogato al 31 agosto 2019“.

Si estendono quindi di un anno i termini per la denuncia del possesso di animali da compagnia inseriti nell’elenco di specie esotiche invasive e quindi i proprietari hanno tempo fino al 31 agosto 2019 per darne comunicazione al Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare.

Ricordiamo che la dichiarazione di possesso è obbligatoria (ma del tutto gratuita) ai sensi del decreto legislativo 15 dicembre 2017, n. 230, che adegua la normativa nazionale al regolamento UE n. 1143/2014 sulle specie esotiche invasive e che per la denuncia basta compilare il modulo e inviarlo al Ministero dell’Ambiente. L’attestazione dell’invio, tramite PEC, fax o raccomandata, autorizza automaticamente il proprietario a continuare a detenere il proprio animale da compagnia.

È un semplice iter da seguire e non costa nulla, non sono previste sanzioni amministrative né tantomeno obblighi di cessione.

Le specie nel mirino

Sul sito dell’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) troverete l’elenco completo di specie considerate invasive interessate dal decreto, non tutte peraltro presenti in Italia. Ci sono 11 specie di mammifero, 4 uccelli, 2 pesci, 1 anfibio, 1 rettile (Trachemys scripta appunto), 7 invertebrati, e ben 23 specie di piante.

E intanto gli abbandoni…

Guarda caso, con l’avvicinarsi della scadenza originaria del 13 agosto di quest’anno, sono cresciuti esponenzialmente non solo gli abbandoni di Trachemys ma anche le richieste di cessione all’ENPA monzese, una trentina negli ultimi tre mesi (leggi l’articolo qui).

La scusa più comune? “Pensavo rimanesse piccola, è cresciuta e non so più dove tenerla, lo faccio per il suo bene”! E come sempre sono le associazioni protezionistiche più attive sul territorio a doversi fare carico del problema…

Qua sotto, come identificare la sottospecie della tua Trachemys scripta: