Nei giorni scorsi gli amanti del birdwatching, ma anche coloro che amano passeggiare nel Parco di Monza o rivolgere ogni tanto uno sguardo al cielo, saranno sicuramente rimasti colpiti dalla presenza di un uccello decisamente insolito e in tanti si sono chiesti che specie fosse, segnalandolo prontamente anche sul gruppo Facebook “Sei di Monza se…”.
Ecco la risposta: si tratta di Luigi 053, un rarissimo esemplare di Ibis Eremita (Geronticus eremita) che il 7 e l’8 maggio, dopo essere transitato nel torinese, si è fermato al parco di Monza ed è ripartito alla volta dell’Emilia Romagna, per poi risalire a Pavia.
Testa calva ma non si nutre di carogne!
Il piumaggio dell’ibis eremita è nero con riflessi iridescenti verdi e violacei, gli esemplari adulti hanno la testa priva di piumaggio come gli avvoltoi (ma non si cibano di carogne!) circondata da una sorta di corona di piume più lunghe, le zampe sono rosse e il lungo becco è incurvato verso il basso per estrarre le prede dal terreno (principalmente vermi terrestri e larve d’insetti).
Una specie monitorata
L’ibis eremita è una specie migratrice che era presente nell’Europa centrale fino al XVII secolo, prima che si estinguesse del tutto a causa della pressione venatoria e oggi è una delle specie maggiormente minacciate a livello mondiale. Nell’ambito di uno dei più grandi progetti europei di conservazione di una specie: “Reason for Hope”: progetto dell’Unione europea (LIFE+ Biodiversità), avviato nel 2013 con partner in Austria, in Italia e in Germania, la specie sarà reintrodotta in Europa. Gli aspetti chiave riguardano l’attuazione di misure estensive contro la caccia illegale a carico di questa specie in particolare in Italia.
Questo esemplare è quindi nato in cattività come tutti i suoi compagni, fa parte del progetto e i suoi spostamenti sono monitorati costantemente grazie a un trasmettitore a energia solare presente sul dorso.
Non resta che augurarsi che un uccello così raro e così bello possa continuare a spostarsi nel nostro Paese e sorvolare i nostri cieli senza avere la sfortuna, come purtroppo è accaduto ad altri ibis passati per l’Italia (l’ultimo, Dusti, è stato ucciso dai bracconieri in Toscana a gennaio), di incontrare la doppietta di qualche cacciatore desideroso di impallinare il primo animale che gli capita a tiro.
Info e link
Per saperne di più, per sostenere il progetto o per avere aggiornamenti continui sul progetto di reintroduzione della specie dell’ibis eremita, potete visitare il sito dedicato al progetto “Reason for Hope” e la pagina Facebook “Bentornato Ibis“.
Per informazioni e segnalazioni, contattare: Dr Nicoletta Perco al 347-5292120, Referente italiana.
LE FOTO
La splendida sequenza fotografica in questa pagina è stata scattata il 27 aprile a Orbassano (TO) da Mauro Gialdini, “cacciatore di immagini”. Link: Facebook – Flickr
Pubblicato il 17 maggio 2019