I rondoni re dei cieli monzesi!

In questi giorni stanno arrivando al rifugio di Monza numerosi rondoni raccolti a terra da cittadini o da forze dell’ordine (ben 27 gli esemplari soccorsi nel 2018). Uno degli ultimi è stato soccorso da Dario Crippa, giornalista de Il Giorno, che l’ha momentaneamente accudito presso la sua abitazione e il giorno successivo portato presso l’ENPA di Monza. L’animale ha colpito la fantasia e la sensibilità delle figliolette di Dario, Laura di 7 anni e Elisabetta di 3, che ci hanno voluto inviare un bellissimo disegno augurale (sotto).

Tutti questi animali, accuditi da Yasmine, responsabile del settore soccorso selvatici dell’ENPA monzese, verranno o liberati in natura o trasferiti presso il CRAS di Vanzago (MI), gestito dal WWF.

Pallido o comune?

Non tutti sanno che due sono le specie di rondone che nidificano a Monza: il rondone comune (Apus apus) e il rondone pallido (Apus pallidus). Di quest’ultimo, nonostante sia una specie diffusa sopratutto nelle aree mediterranee, è presente qualche colonia in Lombardia e una significativa popolazione (si contano una settantina di nidi) si trova proprio a Monza, negli edifici del Comune e in qualche edificio lì attorno, come in piazza San Paolo.

Il rondone comune, invece, nidifica in alcuni edifici religiosi del centro storico, come il Carrobiolo, il Duomo e la chiesa di San Gerardo.

Ci sono delle differenze fisiche tra le due specie che non sempre è facile notare, soprattutto se sono in volo, ma una differenza sostanziale riguarda le abitudini migratorie: il rondone comune migra verso luglio, il rondone pallido (nell’illustrazione sotto) si invola generalmente nel mese di ottobre o anche in novembre, quindi se si vede un rondone in autunno, sicuramente è un rondone pallido.

Il palazzo del Comune assediato!

Il rondone sceglie per la nidificazione le feritoie o i fori presenti sulle pareti esterne dei palazzi e il Palazzo Comunale di Monza è stato letteralmente preso d’assedio dai rondoni pallidi che, nidificando nei dintorni, spesso riescono agevolmente a entrare dalle finestre aperte ma poi non riescono a uscire con altrettanta facilità. In questo caso l’intervento dell’ENPA è provvidenziale per la cattura e successiva liberazione in tutti i casi in cui un rondone ha deciso di svolazzare in lungo e in largo per i corridoi e ha richiesto lunghi di appostamenti e tentativi non andati a buon fine, prima di essere preso in volo con un lunghissimo retino e liberato attraverso una finestra!

Rondone in difficoltà? Ecco come soccorrerlo

Una volta involato, il rondone non si posa mai più a terra, ma se dovesse per sbaglio cadere, le sue zampe non gli permetterebbero di spiccare nuovamente il volo. È essenziale quindi raccogliere sia adulti che nidiacei, altrimenti andrebbero incontro a morte certa.

In caso di ritrovamento di un adulto in evidente buono stato di salute e con entrambe le ali sane, basterà dargli modo di riprendere il volo dandogli una spinta verso l’alto. Se dovesse riplanare a terra invece di spiccare il volo, allora bisogna portarlo al più vicino centro specializzato, perché potrebbe essere debilitato o avere problemi alle ali.

In ogni caso occorre ricordare che si tratta di una specie insettivora e la somministrazione di pane o latte a questo come a tutti gli altri uccelli è assolutamente deleteria per la sua salute.

Contatti ENPA Monza

Rifugio di Monza: Via San Damiano 21: 039-835623

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Gruppo selvatici: per info ma NON urgenze, mail: selvatici@enpamonza.it.

Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS), gestito dal WWF: via Tre Campane, 21, 20010 Vanzago (MI)
Tel. 02-9354 9076 / sito www.boscowwfdivanzago.it

 

Pubblicato il 26 giugno 2019