Regione Lombardia sempre più dalla parte dei cacciatori. Firma la petizione!

Se la notizia non fosse vera, ci sarebbe da ridere: con i riflettori tuttora puntati sull’emergenza coronavirus, zitta zitta, la giunta Fontana, alla guida della Regione Lombardia, sta provando a fare un nuovo regalo coi fiocchi, l’ennesimo, ai bracconieri: obbligare le Guardie Venatorie Volontarie a indossare giubbino e copricapo ad alta visibilità.

Un altro regalo come la reiterazione a febbraio del finanziamento da 200mila euro (600.000 euro dei cittadini lombardi in tre anni) già assicurato lo scorso anno per il restauro di quei roccoli che la Regione vuole equiparare a beni culturali.

Questo è quanto emerge in un documento sottoscritto da numerose associazioni protezionistiche lombarde: LAV, LAC, LIPU, WWF, CABS, ENPA, GAIA, GOL e Legambiente. Poche leggi hanno subito così tante modifiche come la legge regionale 26/93 (“Norme per la protezione e tutela dell’equilibrio ambientale e disciplina dell’attività venatoria”) e tutte a favore di cacciatori e bracconieri.

Il nuovo abbigliamento imposto alle guardie sfiora il ridicolo: immaginate, nel fitto del bosco, quanto possa mimetizzarsi un tutore della legge visibile come un catarifrangente, o forse il nuovo look serve per evitare che possa venir impallinato dal bracconiere?

Perché questa sembrerebbe la motivazione: la sua sicurezza. Non si spiega, allora, come mai un abbigliamento ad alta visibilità non venga imposto, come succede negli USA, anche ai cacciatori. In un momento delicato, in cui l’Italia, su pressione europea, ha approvato il Piano d’azione nazionale per il contrasto degli illeciti contro gli uccelli selvatici, la modifica approvata dalla regione Lombardia va esattamente nella direzione opposta.

Ricordiamo, tra l‘altro, che le Guardie Giurate Volontarie sono Pubblici Ufficiali e il loro abbigliamento e/o divise viene approvato dai Prefetti ai sensi del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, quindi in questo senso la decisione della regione sarebbe del tutto illegittima.

Un triste primato

La nostra Regione, del resto, vince ogni anno la maglia nera del bracconaggio con il 31% dei reati venatori commessi in Italia. Ma non va meglio a livello nazionale: tra i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, con ben 8 milioni di uccelli uccisi illegalmente, solo l’Egitto fa peggio di noi! C’è di che esserne fieri.

Caccia al cinghiale, un altro regalo ai cacciatori

Siccome non c’è limite al peggio, la Regione si appresta a votare l’uso del visore notturno nella caccia al cinghiale, che sarà peraltro permessa tutto l’anno. Il visore non risulta tra i mezzi consentiti dall’art. 13 della legge n.157/92, quindi si vorrebbe rendere legale ciò che legale non è.

L’apertura tutto l’anno, inoltre, è in palese contrasto con il periodo di caccia previsto dalla Legge Nazionale, senza contare quanto questo ulteriore “regalo” al mondo venatorio possa portare a un aumento esponenziale del bracconaggio e del disturbo della fauna selvatica.

Via libera a roccoli e abbattimenti

Richiamo vivo nella gabbietta dove passa tutta la vita

E non è finita qui: la Regione Lombardia sta pensando anche alla riapertura in via amministrativa degli impianti di cattura dei richiami vivi con le reti – Roccoli – e di nuove Deroghe Caccia (fringuello, storno e colombo).   L’assessore all’Agricoltura, infatti, ha già pronta ora una nuova deroga di riapertura (illegale) degli impianti di cattura, peraltro vietati dalla normativa europea e ha anche chiesto all’ISPRA nuove deroghe per l’abbattimento extra legge ed extra convenzioni europee di fringuelli, storni e colombi torraioli.

Diciamo di no! Firma la petizione “Stop Deregulation Venatoria”

Il 19 maggio le nuove modifiche alla Legge Regionale 26/93 saranno votate in Consiglio a Milano: vi terremo informati. Nel frattempo su change.org è stata lanciata una petizione https://www.change.org/p/stop-deregulation-venatoria per fermare il bracconaggio e la deregulation venatoria e tutti sono invitati ad aderire, il tempo stringe ma bloccare la deriva filovenatoria della regione Lombardia è ancora possibile.

Guarda l’intervento dell’attore e drammaturgo Gianfelice Facchetti a Buongiorno Regione su Rai il 15 maggio.

FIRMA QUI: https://www.change.org/p/stop-deregulation-venatoria

Guarda anche l’intervento dell’attore e drammaturgo Gianfelice Facchetti  ritrasmesso a Buongiorno Regione su Rai3 il 15 maggio.

Pubblicato il 15 maggio 2020