Circhi in Brianza: il presidente dell’ENPA di Monza e Brianza scrive ai sindaci

Se nella città di Monza i circhi ormai da tempo non allestiscono più i loro tristissimi spettacoli con animali, in tutti i comuni confinanti assistiamo ancora all’arrivo di circhi che pubblicizzano nelle loro locandine la presenza di animali al seguito. Dopo il comune di Caponago dove un circo attendato nel mese di dicembre ha visto la morte di un cammello è la volta di due attendamenti previsti nel comune di Villasanta e di Vedano al Lambro.

Premesso che la nostra condanna è rivolta esclusivamente a circhi con animali, l’ENPA di Monza ha ritenuto opportuno inviare ai Sindaci dei due comuni brianzoli la lettera che qui di seguito riportiamo integralmente:

“Egregio Sig. Sindaco,

siamo venuti a conoscenza dalla pubblicità murale che nei prossimi giorni il suo comune ospiterà un circo con animali. Siamo pienamente consapevoli del fatto che il comune non può rifiutare aprioristicamente l’attendamento di un circo quando abbia a disposizione nel proprio territorio aree idonee. Infatti L’Ente Nazionale Circhi ha ormai da tempo minacciato di denuncia i Comuni inadempienti a tali richieste. Quello che chiediamo è invece, prima dell’autorizzazione all’attendamento, un rigoroso controllo da parte dei suoi uffici sul rispetto di tutte le normative previste per l’attendamento di circhi con animali. Non le nascondiamo la totale condanna che ormai non solo le associazioni protezionistiche come ENPA, ma la stragrande maggioranza dei cittadini manifesta verso questi spettacoli dove gli animali vivono una vita miserabile per il divertimento di pochi insensibili spettatori. Da parte nostra useremo tutti i mezzi messici a disposizione dalla tecnologia per inviate i cittadini a non andare in un circo con animali. Se i circhi con animali non venissero abbondantemente finanziati dal Ministero dello spettacolo e del turismo avrebbero chiuso i battenti ormai da tempo. Sicuramente sarebbe di grande aiuto per tenere sotto controllo questo fenomeno l’esistenza di un regolamento comunale per i diritti degli animali e la nomina all’interno del comune di un delegato per i diritti degli animali sensibilizzato e preparato sull’argomento. La presente richiesta viene inviata anche in copia conoscenza all’ATS veterinaria per la parte competente.

La ringraziamo anticipatamente per l’attenzione che vorrà riservare a questa nostra missiva e alleghiamo alla presente copia delle linee guida per il mantenimento degli animali nei circhi e nelle mostre itineranti.”

Una legge rimasta sulla carta


Avevamo cantato vittoria troppo presto: nell’estate scorsa era stata definitivamente approvata dalla Camera la nuova legge delega in materia di spettacolo, che aveva tra gli obiettivi lo stop all’utilizzo degli animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti. Peccato che, purtroppo, alla legge non ha fatto seguito un Decreto Legislativo attuativo del Ministero della Cultura che avrebbe portato alla messa al bando (graduale) degli animali. Il sogno degli animalisti è quindi rimasto una chimera.

Ci aveva riprovato nello scorso dicembre il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Italiana Francesco Emilio Borrelli che aveva presentato un emendamento che prevedeva in particolare il divieto di ogni tipo di acquisizione di animali da parte delle imprese circensi, compresa quella derivante dalla riproduzione degli individui detenuti.

Scomparsa sì, ma “graduale”

Anche se, un giorno, la legge dovesse diventare effettiva, è bene ricordare che ci vorranno anni prima che tutti gli animali scompaiano nei circhi, perché il disegno di legge prevede uno smantellamento “graduale”, partendo dal divieto di accoppiamento e dall’acquisto di nuovi esemplari.

Mentre la politica dorme su questa scelta di civiltà, gli animali sono ancora costretti a vivere una detenzione perpetua, in continui viaggi, lontanissimi dal rispetto dei loro principali bisogni etologici, come nei peggiori serragli medioevali.

Pubblicato l’8 Febbraio 2023