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Cinque per mille all’ENPA: la campagna 2021 è “Made in Brianza”.

Anche quest’anno puoi aiutare gli animali con la tua dichiarazione dei redditi, donando il cinque per mille alla nostra associazione.

La bellissima campagna 2021 appena lanciata a livello nazionale porta la firma di Isabella Garlati, responsabile immagine della sezione ENPA Monza e Brianza.

La campagna, diffusa su tutti i canali ENPA, è una multi-soggetto con 16 immagini singole dedicate alla stampa, una locandina e quattro soggetti digitali che rappresentano altrettanti ambiti di cui il nostro ente si occupa a 360° (proteggere, nutrire, curare, accudire). In alcuni vediamo protagonisti proprio gli ospiti del rifugio di Monza assieme ai volontari!

Ma non solo: ci sono anche quattro coinvolgenti video di 5 secondi ciascuno con il contributo dell’attrice Francesca Puglisi che si è gentilmente prestata per dare voce ai quattro claim della campagna: “Aiutaci a proteggerli”, “Aiutaci a nutrirli”, “Aiutaci a curarli” e “Aiutaci ad accudirli”.

E c’è un’ultima novità: un logo molto accattivante che sarà utilizzato anche per le campagne 5×1000 dei prossimi anni.

Tutti questi messaggi verranno inviati in questi giorni attraverso i social la rete e i giornali. Chiediamo anche a voi tutti di condividerli e di diffonderli nei modi che riterrete opportuni ma che saranno preziosissimi per il raggiungimento di un grande risultato.

Qui sopra, due dei 16 soggetti singoli

Ogni anno, infatti, ENPA protegge, nutre, cura e accudisce oltre 80.000 animali di ogni specie e razza. Aiutaci a farlo con il tuo 5×1000: firma e inserisci il codice fiscale dell’ENPA 80116050586 (unico per tutta Italia) sulla tua dichiarazione dei redditi. (N.B. Anche se non fai la dichiarazione dei redditi, puoi comunque destinare il tuo 5×1000!)

I fondi saranno utilizzati dalla più grande e antica associazione animalista italiana per accudire gli animali.

Per ulteriori informazioni su come destinare il tuo 5×1000 all’ENPA e sul valore del tuo 5×1000, e per scaricare alcuni dei soggetti da condividere, clicca qui.

Qui sotto, i quattro brevi video in fila.

Pubblicato il 18 aprile 2021

22 aprile, Giornata Mondiale della Terra

L’emergenza climatica sta diventando uno dei problemi più urgenti per il nostro pianeta sempre più malato. Ecco perché World Earth Day (Giornata Mondiale della Terra) ha un significato di anno in anno più importante.

È un tema che a ENPA, che come sapete è ormai un’associazione ambientalista e non solo animalista, sta particolarmente a cuore, anche perché i dati indicano che, a livello globale, le emissioni di CO2 sono nuovamente al di sopra dei livelli pre-pandemia, nonostante durante il lockdown si fosse sperato in una inversione di tendenza. Bisogna agire il prima possibile per ridurre le emissioni di carbonio, o sarà troppo tardi.

50 anni di attenzione per la Terra

Istituita negli Stati Uniti nel 1970, l’Earth Day punta i riflettori sulle questioni ecologiche più urgenti, dalla crisi climatica all’inquinamento atmosferico e la deforestazione. Quest’anno si celebra il 22 aprile, anzi quest’anno gli organizzatori hanno annunciato una tre giorni sul clima, dal 20 al 22 aprile.

Per l’Earth Day di quest’anno, il presidente americano Joe Biden ha invitato 40 leader mondiali a partecipare al summit virtuale. A causa della pandemia il summit avverrà in diretta streaming il 22-23 aprile per enfatizzare la necessità di azioni più forti in favore del clima.

Il tema di quest’anno

Il tema di quest’anno è Restore Our Earth ed è incentrato non solo sul bisogno di ridurre il nostro impatto ambientale ma anche su cosa possiamo fare per rimediare ai danni che abbiamo causato.

Come partecipare?

Ci sono migliaia di eventi disponibili, sia online sia in presenza (nel rispetto delle misure di contenimento anti-Covid19): basta andare ai siti www.earthdayitalia.org e www.earthday.org per trovare il calendario di tutte i summit, vertici, workshop e tavole rotonde in programma.

Cosa possiamo fare noi

L’attenzione sulle condizioni del nostro pianeta non deve esaurirsi con questi tre giorni di celebrazione. Anche noi, nel nostro piccolo e ogni giorno dell’anno, possiamo fare la differenza adottando uno stile di vita più sostenibile, diventando più consapevoli di ciò che acquistiamo, passando a fonti di energia rinnovabile, e riducendo il consumo di carne, pesce e latticini.

Pubblicato il 18 aprile 2021

Concorso per cortometraggi e fotografie ENPA: la protezione e il benessere degli animali e la tutela della biodiversità

In occasione della celebrazione del 150° compleanno di ENPA, l’associazione fondata da Giuseppe Garibaldi ha ideato una serie di iniziative volte a diffondere e valorizzare la cultura animalista. Fra queste è con piacere che vi segnaliamo il Festival della Fotografia.

ENPA 150° Festival vuole essere un’opportunità per riflettere sul significato di libertà di ogni essere vivente, affinché le diverse specie riescano a essere felici, perché i loro diritti fondamentali vengono rispettati e tutelati. L’essere umano durante il processo di antropizzazione dell’ambiente ha, infatti, più volte umiliato i diritti e le libertà degli altri esseri senzienti, dimenticando i valori di famiglia, fratellanza e sorellanza.

Dunque, amanti dello scatto fotografico e del cortometraggio, siete invitati a documentare questa libertà, osservando gli animali (persino gli insetti) e la natura in generale.

I cortometraggi potranno essere di fiction o documentari dalla durata non superiore ai 10 minuti, mentre le fotografie dovranno essere inviate in formato jpg in risoluzione 300 dpi.

Il regolamento

L’iscrizione al concorso è gratuita e le opere migliori potranno mirare al primo premio per fotografia e video.

Le opere candidate dovranno essere realizzate non prima del 15 marzo 2019. Il concorso si concluderà il 30 giugno 2021.

I premi

I premi, che verranno assegnati da una giuria qualificata, sono davvero interessanti!

  • Premio di 600,00 euro al migliore cortometraggio + attestato
  • Premio di 400,00 euro alla migliore fotografia + attestato

Per saperne di più, scaricate subito il bando del Festival e il modulo d’iscrizione qui e partecipate numerosi!

Pubblicato il 18 aprile 2021

End the Cage Age: forte sostegno all’audizione al Parlamento europeo da parte di commissari e parlamentari

Giovedì 15 aprile il Parlamento europeo ha tenuto un’audizione pubblica di tre ore sull’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) “End the Cage Age” (che chiede all’UE di eliminare gradualmente l’uso delle gabbie negli allevamenti) che è stata accolta calorosamente dai tre Commissari europei presenti durante il dibattito.

Molti Europarlamentari sono intervenuti e, nel complesso, l’ICE ha ricevuto un incredibile sostegno. L’audizione pubblica di giovedì è stata una pietra miliare per l’Iniziativa, in vista della risposta ufficiale della Commissione Europea, attesa nei prossimi mesi. 

«L’UE sostiene di essere leader nel benessere degli animali, eppure ogni anno condanna più di 300 milioni di animali d’allevamento a una vita in gabbie anguste. Questa pratica medievale è crudele e completamente inutile, dato che gli allevamenti senza gabbie non solo esistono, ma sono anche in uso in alcune parti dell’UE» hanno dichiarato i membri della coalizione in Italia.

La maggior parte degli oratori ha accolto con favore questa iniziativa dei cittadini europei in tutta Europa. L’enorme sostegno ricevuto non può essere ignorato dalla Commissione europea.

La ICE End the Cage Age è stata lanciata l’11 settembre 2018 e si è chiusa esattamente un anno dopo. Con 1,4 milioni di firme verificate dai cittadini di tutta l’UE, è diventata la prima ICE di successo nel benessere degli animali da allevamento. 

La coalizione italiana

Fanno parte della coalizione End the Cage Age in Italia ENPA e altre 20 organizzazioni: Amici della Terra Italia, Animal Aid, Animal Equality, Animal Law Italia, Animalisti Italiani, CIWF (Compassion in World Farming) Italia Onlus, Confconsumatori, HSI/Europe – Italia, Il Fatto Alimentare, Jane Goodall Institute Italia, LAC (Lega per l’abolizione della caccia), LAV, Legambiente, Lega Nazionale per la Difesa del Cane, LEIDAA, OIPA, Partito Animalista, Terra Nuova, Terra! Onlus, Lumen.

Pubblicato il 18 aprile 2021

Otto cuccioli di dogo argentino abbandonati come spazzatura a Seveso: due purtroppo non ce l’hanno fatta

La notizia dei cuccioli di dogo argentino trovati in un sacco nero della spazzatura, che ha coinvolto emotivamente e fatto indignare moltissime persone, ha fatto il giro d’Italia e non solo.

I piccoli erano stati abbandonati come immondizia giovedì 8 aprile in via Tiziano a Seveso (MB), a un passo dal letto del fiume, e sarebbero finiti sicuramente in acqua se i loro flebili guaiti non fossero stati sentiti da una cittadina che passava casualmente di lì.

Grazie alla sua tempestiva segnalazione, sono intervenuti gli agenti della Polizia Municipale di Seveso che si sono calati lungo la sponda del fiume trovando, incastrati tra i rovi e abbandonati probabilmente pochi minuti prima, due sacchi neri da cui spuntavano dei candidi musetti.

L’intervento rapido e veloce ha consentito di mettere in salvo i piccoli evitando una caduta nell’acqua che, per quanto fosse alta solo qualche dito, avrebbe comunque rappresentato un pericolo. Tenendosi uno all’altro, i due agenti sono riusciti a raggiungere i sacchi e portare in salvo i cuccioli che, una volta arrivati al comando, hanno ricevuto abbondanti razioni di acqua e coccole. Da qui sono stati recuperati dal servizio di zooprofilassi dell’ATS Monza e Brianza e portati al rifugio ENPA di via san Damiano.

ENPA Monza e Brianza ringrazia di cuore la signora che per prima ha soccorso i cuccioli e la Polizia Municipale di Seveso per il tempestivo e risolutivo intervento.

Un triste aggiornamento

Sottoposti immediatamente a visita veterinaria, i piccoli, due femmine e sei maschi di razza dogo argentino di circa 2 mesi e mezzo di età, erano risultati visibilmente denutriti e rachitici e per la loro estrema magrezza dimostravano almeno un mese in meno.

«Speriamo che ce la possano fare tutti» – si augurava il presidente dell’ENPA di Monza e Brianza Giorgio Riva, arrivato subito al canile dopo aver appreso la notizia del salvataggio – «Probabilmente sono stati alimentati solo con il latte della madre senza nessuna integrazione alimentare, benché dovessero essere già svezzati da un po’».

Purtroppo non è stato così: due cuccioli, quelli che versavano nelle peggiori condizioni e non pesavano nemmeno un chilo, non ce l’hanno fatta, nonostante tutte le cure prestate da veterinari, volontari e operatori.

Gli altri sei godono per il momento di buona salute, ma ricordiamo che non sono ancora fuori pericolo, non potendo cominciare, viste le attuali condizioni, una corretta profilassi vaccinale.

Nelle foto sopra e qui sotto, gli otto cuccioli il giorno del loro arrivo al rifugio di Monza.

Le indagini

Intanto sono state avviate le indagini per riuscire a risalire al responsabile per il quale, se fosse individuato, si profilerebbe l’ipotesi di reato penale di maltrattamento e abbandono di animali.

ENPA esprime viva preoccupazione anche per la sorte della madre dei piccoli: ignoriamo quali possano essere le sue condizioni, ma siamo sicuri che non poteva capitarle in sorte un proprietario peggiore.

Solo adozioni consapevoli!

ENPA ha ricevuto in questi giorni centinaia di mail e messaggi: nonostante le numerosissime richieste di adozione, alcune anche dall’estero, i piccoli non sono per ora in adozione; dovranno completare prima il loro recupero e terminare la profilassi vaccinale.

Ricordiamo che si tratta di cuccioli di dogo argentino, un cane di taglia grande che da adulto raggiunge i 40-45 chili, nato per la caccia al cinghiale e al puma e quindi forte, coraggioso e potente. Non è un cane di facile gestione se si è inesperti; per questo valuteremo solo affidi consapevoli dell’impegno che comporta l’adozione di un cane di questa razza.

Nella foto sotto, scattata l’11 aprile a tre giorni dal loro arrivo in canile, i sei cuccioli sopravvissuti in braccio a due volontarie ENPA; sopra, in primo piano, due dei sei rimasti.

Vi informeremo noi!

A seguito dei numerosissimi messaggi arrivati sui canali social e alla mail del canile, ringraziamo sia tutti quelli che hanno espresso viva preoccupazione per la salute dei piccoli, sia quanti si sono resi disponibili a una loro adozione.

Per non intasare i nostri canali di informazione (l’attività del rifugio non si è fermata per questo!) vi preghiamo gentilmente di non scrivere più chiedendo notizie dei piccoli: ENPA Monza fornirà aggiornamenti sui propri canali ufficiali quando ci saranno effettive novità.

Pubblicato l’11 aprile 2021

“Relazione uomo-cane. Menti interconnesse”: webinar organizzato da ENPA martedì 20 aprile

Era il 19 febbraio 2020 quando presso il rifugio di Monza abbiamo tenuto una conferenza sul linguaggio dei gatti, con relatrice Laura Borromeo. Mai avremmo immaginato che quello sarebbe stato l’ultimo degli appuntamenti in calendario per quell’anno, perché il Covid ci ha costretto ad annullare tutte le conferenze e i seminari in programma.

Come ben sapete, però, ENPA Monza e Brianza non si è mai fatta scoraggiare dall’emergenza Covid e ha tirato fuori dal cappello l’idea di organizzare un webinar, ovvero un seminario via web la cui partecipazione avviene in forma remota.

A fare da apripista, la sera di martedì 20 aprile, è il medico veterinario comportamentalista Federica Manunta con il webinar “Relazione uomo-cane. Menti interconnesse”. Uomo e cane vivono in una relazione familiare da millenni e l’accoglienza di un cane in famiglia stimola dinamiche diverse, portando a cambiamenti nei singoli individui e nel sistema famiglia stesso. L’ambiente relazionale plasma le menti degli animali sociali e permette che si realizzi la potenzialità espressa nel codice genetico.

In un viaggio personale e professionale, Federica Manunta racconterà questi ultimi 20 anni di cinofilia e come l’interpretazione della relazione uomo-cane sia cambiata negli anni fino ad oggi, ponendo l’accento sul dialogo e menti interconnesse, sulla relazione familiare, e come anche gli studi scientifici ci supportano in tal senso.

La serata sarà moderata da Cristina Ferrari, educatrice cinofila e volontaria ENPA Monza, e ci sarà naturalmente uno spazio per le domande dei partecipanti.

A chi è rivolto il seminario

Questo webinar è pensato per gli “addetti al lavoro”, ovvero istruttori ed educatori cinofili, medici veterinari, operatori e volontari di canile e studenti di scienze veterinarie e benessere animale. Ma sarà sicuramente di interesse anche a tutti coloro, proprietari di cani e non, interessati al tema del comportamento del cane e della sua relazione con l’uomo.

Costo e modalità di iscrizione al webinar

Il webinar verrà trasmesso su piattaforma Zoom martedì 20 aprile alle ore 20,30 e durerà circa 2 ore.

La quota di partecipazione al webinar è 10 euro a persona e il ricavato sarà interamente devoluto a ENPA di Monza e Brianza.

ISCRIZIONI CHIUSE Compilare il form di iscrizione sul nostro sito e procedere al versamento della quota. Successivamente gli iscritti riceveranno le istruzioni di partecipazione tramite email (N.B. controllare anche nella cartella spam).

Il pagamento potrà essere effettuato con carta di credito, Paypal, tramite Satispay o bonifico bancario.

Per info: prenotazioni@enpamonza.it

Identikit della relatrice

Federica Manunta è medico veterinario esperto in comportamento, educatore e istruttore cinofilo. Si occupa di formazione, collaborando con scuole private, università e istituti zooprofilattici con corsi e seminari rivolti a medici veterinari, operatori cinofili e di canile.

È autrice del recente manuale “Prendersi cura del cane attraverso la relazione. Dal Cognitivo-Relazionale alla Referenza-Relazionale.”

Pubblicato l’8 aprile 2021

Una sorpresa di Pasqua: 7 caprette arrivano al rifugio di Monza!

La zona è sempre la stessa, quei campi sul confine tra Brugherio (MB) e Cologno Monzese (MI) costellati di baracche fatiscenti e di campi nomadi. Proprio in uno di questi campi la vigilia di Natale di tre anni fa era stato recuperato dal Nucleo Antimaltrattamenti dell’ENPA monzese un american staffordshire terrier, chiamato poi Natalino.

Ancora una volta si sono rivelate preziosissime le segnalazioni di privati cittadini che informavano della presenza di diverse capre tenute in maniera non adeguata e abbandonate a loro stesse.

Giunti sul posto, i volontari del Nucleo Antimaltrattamento hanno effettivamente trovato sette capre, tre esemplari adulti e quattro piccoli, tutte prive delle regolari marche auricolari, anche se in apparente buono stato di salute.

Timore per il loro futuro

È poi sopraggiunto il proprietario del terreno che ha giustificato la presenza dei caprini affermando di averli trovati legati fuori dalla sua proprietà e di averli messi all’interno per tenerli al sicuro. L’impressione era invece quella di una sorta di supermercato di animali vivi pronti a essere ceduti al miglior offerente.

Considerate le condizioni ambientali estremamente precarie e il timore che le capre, più che a brucare l’erba, potessero finire in una pentola (viste le vicine feste pasquali), per la loro sicurezza gli animali sono stati caricati sui mezzi dell’ENPA e portati nel rifugio di via San Damiano. Il presunto proprietario non si opponeva, forse per paura di incorrere in una denuncia visto che le capre erano confinate in una stalla molto piccola, appena un metro e mezzo per due, e venivano liberate solo due ore al giorno. 

Nomi in onore dell’eroe dei due mondi

Giunte al rifugio di Monza, le capre sono state visitate da un veterinario, regolarmente denunciate al servizio veterinario ATS e sono andate a infoltire il già numeroso gregge dell’ENPA di Monza. Hanno trascorso le feste pasquali a pascolare in tutta serenità, così come faranno per il resto dei loro giorni.

Per ricordare che il giorno del loro salvataggio (il primo aprile) è coinciso con i 150 anni della fondazione dell’ENPA da parte di Giuseppe Garibaldi, le caprette sono state battezzate con nomi famigliari all’eroe dei due mondi: Garibaldi, Ricciotti, Menotti, Manlio (o Manny), Timoteo (o Timmy) i cinque maschi; Anita e Winter le due femmine.

Cosa dice la legge

ENPA di Monza e Brianza ricorda che non è possibile impossessarsi di animali che vengono trovati vaganti sul territorio e che la legge prevede che vengano contattate le autorità competenti (in questo caso l’ATS).

Si ricorda, inoltre, che per possedere caprini e ovini è necessario avere un’autorizzazione specifica e il codice di stalla, oltre a disporre dello spazio idoneo alle loro necessità etologiche.

ENPA di Monza invita chi voglia adottare una o più di queste caprette a contattarci scrivendo alla casella selvatici@enpamonza.it. Ovviamente verranno richieste tutte le normali garanzie che ENPA chiede per l’affido di qualunque animale.

Pubblicato il 6 aprile 2021

Raccolta alimentare sabato 10 aprile all’Esselunga

La Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente, di cui fa parte anche ENPA, in collaborazione con Esselunga promuove una raccolta alimentare per aiutare i cani e i gatti in difficoltà sul territorio sabato 10 aprile.

ENPA di Monza e Brianza sarà presente “virtualmente” nei punti vendita di Monza in Via Buonarroti (angolo Viale Ugo Foscolo) e presso il centro commerciale Esselunga di Lissone (MB) in Via Novelli 20.

La nostra richiesta è principalmente di cibo per gatti di media qualità, preferibilmente umido in lattine, adatto per alimentare grandi quantità di mici, come quelli delle colonie feline accudite da ENPA, e di cibo per gattini tipo “kitten”.

Zona rossa? Carrello sospeso!

La raccolta alimentare tiene conto delle limitazioni dovute al fatto che siamo in zona rossa e avverrà con la modalità del “carrello sospeso”. La raccolta quindi sarà gestita come “spesa sospesa” (senza la presenza dei volontari) con carrello di beneficienza apposto in entrata e in uscita dal negozio in modo che i clienti possano lasciare le loro donazioni.

Come sempre ENPA di Monza e Brianza ringrazia Esselunga per la sensibilità dimostrata.

Pubblicato l’8 aprile 2021

Progetto Tiki Taka, c’è anche ENPA

Nell’ambito del Progetto Tiki Taka, rivolto al mondo del volontariato e della disabilità, sono stati organizzati quattro incontri tematici dal tema “Il lavoro Abilita l’uomo”: per parlare di opportunità di crescita, interazione ed evoluzione personale in ambito lavorativo.

Lunedì 12 aprile al tavolo “Anch’io volontario: esperienze di cittadinanza attiva” interverrà anche Giorgio Riva, presidente dell’ENPA di Monza e Brianza, per parlare dell’opera di volontariato dei disabili nel rifugio di via San Damiano. Durante la trasmissione interverrà anche Mattia, giovane volontario dell’ENPA di Monza, per raccontare la sua esperienza.

Tutti gli incontri si terranno dalle 17:30 alle 18:30 e saranno trasmessi in diretta sul canale Facebook, Youtube e Twitch di Radio Binario 7, oltre che sulla pagina Facebook di Progetto Tiki Taka.

TikiTaka – Equiliberi di essere” è il progetto del distretto di Monza-Desio che ha vinto la selezione della 3^ edizione del Bando Welfare in Azione.

Pubblicato l’8 aprile 2021

Diana

Scheda numero: 08/2021
Età:
Nata il 1 Dicembre 2017
Sesso:
Femmina

Sterilizzato/a:
SI

Taglia:
Media
Nel rifugio dal:
Non è in canile ma cerca casa
Generalità:

Microchippata e vaccinata, meticcio pelo corto tigrato con bavaglino e calzini bianchi

Provenienza:

Il proprietario deve cederla in quanto si trasferisce all’estero per lavoro

Carattere:

Diana è un cane socievole con le persone, abituata a convivere anche con bambini. A guinzaglio tira un po’. Non sembra essere possessiva.

Adozione ideale:

Per Diana cerchiamo una famiglia che abbia tempo da dedicarle, è un cane giovane e sicuramente ha bisogno di fare la giusta attività fisica. Per quanto abbiamo potuto vedere in fase di valutazione sarebbe meglio l’affido in una famiglia dove non siano presenti cani, gatti o altri animali. Bene sia in appartamento che casa con giardino vivendo però in casa con la famiglia e garantendogli le dovute passeggiate giornaliere.

Per info contattare:

In questo periodo le visite e i colloqui al rifugio di Monza vengono effettuati esclusivamente su appuntamento.
E’ obbligatorio l’uso della mascherina.
Per fissare un appuntamento o per informazioni sui cani ospitati, si prega di scrivere a canile@enpamonza.it oppure telefonare al numero 039-835623, operativo ogni pomeriggio dalle 14.30 alle 17.30.
Normalmente il rifugio di Via San Damiano 21 è aperto al pubblico tutti i pomeriggi dalle 14.30 alle 17.30 escluso il mercoledì.
Il ritorno alla regolare apertura libera verrà comunicato sul sito e su Facebook.

BUONA PASQUA!

Gli ospiti del rifugio, cani / gatti & Co. augurano agli amici a 2 e 4 zampe una serena Pasqua nel rispetto di tutti gli animali senza distinzione alcuna.

PASQUA 2021

Sabato 3 aprile: nuova raccolta alimentare all’Oasipet di Albiate

Anche questo sabato ENPA sarà ospitato presso il supermercato per animali Oasipet.

Le volontarie ENPA e lo staff del punto vendita di Albiate (MB) in via Milano 3 vi aspetteranno sabato 3 aprile dalle 9,30 alle 18,30 orario continuato. Ricordiamo che c’è un comodo parcheggio nel cortile interno.

Obiettivo dell’iniziativa è quello di raccogliere alimenti per i numerosi gatti liberi delle colonie feline sul territorio seguite da ENPA e da diversi tutori, 365 giorni all’anno, Natale e Pasqua compresi.

La nostra richiesta è pertanto principalmente di cibo per gatti preferibilmente “umido” di media qualità in lattine, ideale per riuscire a sfamare numeri elevati di mici.

Come funziona la raccolta?

Mentre fate la vostra spesa, potete mettere nel carrello una o più scatole di alimenti adatti ai mici di colonia, e per questo suggeriti sia sugli scaffali sia alla cassa.

Vanno pagate regolarmente alla cassa e poi consegnate alla volontaria al banco ENPA all’uscita del negozio dove verranno smistate e registrate.

Chi dona anche una sola scatola o busta di cibo potrà scegliere una delle figurine di ringraziamento  che ritraggono alcuni dei gatti delle colonie aiutate grazie alla raccolta.

L’evento si svolgerà naturalmente nel pieno rispetto delle norme anti-Covid.

ENPA ringrazia Oasipet per questa iniziativa solidale, e naturalmente i clienti che vorranno dare una mano ai tanti animali che non hanno la fortuna di avere una famiglia.

Sito: www.oasipet.it

Pubblicato il 2 aprile 2021

1871-2021: 150 anni di attività animalista. Auguri ENPA!

Due lettere, entrambe datate 1871, hanno letteralmente cambiato la vita degli animali nel nostro Paese. La prima è di una nobildonna inglese, lady Anna Winter, che sollecita Giuseppe Garibaldi a costituire una Società di protezione degli animali in Italia.

La seconda, datata 1 aprile 1871, è di Giuseppe Garibaldi che dà incarico al suo medico e amico Timoteo Riboli di occuparsi della tutela e della difesa delle specie animali nel nostro Paese.

Proprio al primo aprile 1871 viene fatta risalire la costituzione della più antica società zoofila italiana, quando, a Torino, Giuseppe Garibaldi, Anna Winter e Timoteo Riboli costituiscono la “Società Protettrice degli Animali contro i mali trattamenti che subiscono dai guardiani e dai conducenti”. Alla contessa Anna Winter viene affidata la presidenza onoraria; Garibaldi viene iscritto come socio fondatore.

Le due lettere vengono pubblicate l’11 aprile nella Gazzetta di Torino, insieme alle prime adesioni che intanto stavano arrivando al comitato costitutivo.

I soci, che si distinguevano in effettivi, benemeriti e onorari, dovevano portar “seco un distintivo per farsi conoscere e rispettare dai conduttori genti municipali e dalla forza pubblica, onde aver diritto di ammonire i trasgressori e mano forte contro di essi a denunziare alle rispettive autorità i trasgressori punibili con: a) Multe b) Sequestri dei veicoli c) Arresto personale”.

Sul modello di questa prima società zoofila, altre istituzioni analoghe si diffondono nel nostro paese, nelle principali città. Nel 1938 esse vengono tutte raggruppate e unificate sotto un’unica organizzazione che prende il nome di Ente Nazionale per la Protezione degli Animali, diretta emanazione dello Stato.

Garibaldi, animalista ante litteram

Il grande amore di Garibaldi per gli animali continuò per tutta la sua vita e soprattutto nei lunghi periodi passati a Caprera. Nel suo rifugio in Sardegna si circondò di capre, pecore e di quattro asinelli. Il suo animale preferito fu però la cavalla Marsala, donatagli dai Siciliani e che lo accompagnò in tutta la risalita fino a Teano. L’amava talmente tanto che, alla sua morte, fece realizzare una tomba con lapide ed epitaffio.

Durante tutta la sua vita Garibaldi si cibò raramente di carne (il suo alimento preferito era pane, formaggio con le olive o con le fave) e negli ultimi anni divenne vegetariano.

Non solo animalista ma anche ambientalista

Fino al 1979 l’ENPA è stato un “ente morale di diritto pubblico” sotto il controllo del Ministero degli Interni. Il 1° marzo 1979 diventa un ente di diritto privato (non più ente pubblico), perdendo così anche le modeste sovvenzioni dello Stato di cui godeva.

Dal 2004 ENPA è una ONLUS, Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale, un’associazione apartitica, che non riceve finanziamenti governativi, ma opera solo grazie all’aiuto di chi condivide le sue finalità.

Il 17 novembre 2018 viene approvato il nuovo statuto, con un cambiamento epocale: ENPA non ha più tra i suoi obiettivi soltanto la difesa degli animali, ma una più generale tutela della natura e dell’ecosistema ed è pronta, quindi, ad affrontare le importanti sfide del nuovo millennio.

2021: abbiamo dovuto fare i conti con una pandemia a livello mondiale, ma ENPA c’è ancora, a portare avanti le istanze in difesa degli animali su tutto il territorio, proprio come era negli intenti di Anna Winter e di Giuseppe Garibaldi, il primo animalista italiano.

Gli imperdibili da collezionare

Per celebrare degnamente questo importante anniversario saranno disponibili su richiesta:

1. francobollo celebrativo dei 150 anni di fondazione emesso per Poste Italiane dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato;

2. cartolina celebrativa con francobollo e annullo dedicato;

3. medaglia celebrativa, copia della medaglia originale che veniva portata dai primi soci della Reale Società Zoofila per la Protezione degli Animali nel 1871.

La moneta celebrativa: rappresenta il legame ideale fra il passato (non vecchio e polveroso, ma prezioso bagaglio di esperienza e storia) e il presente di ENPA; all’attuale logo colorato si contrappone, nel retro, la riproduzione della prima originale medaglia al merito zoofilo emessa dall’allora Società Protettrice degli Animali.

Per info e richieste, contattarci a: info@enpamonza.it.

ENPA Monza, festeggiamo anche noi!

Presso la sala conferenze del rifugio di Monza è stata allestita una bacheca con preziosi cimeli garibaldini (immagini in alto): stampa di Giuseppe Garibaldi con firma autografa, gavetta a lui attribuita, copia della lettera datata 1 aprile 1871.

È stata anche allestita una piccola mostra fotografica sulla nascita e i primi anni dell’ENPA di Monza, con foto d’epoca, perché la festa di ENPA è anche la festa dell’ENPA monzese.

La delegazione monzese dell’ENPA nasce infatti nel 1940 ad opera di Don Giuseppe Baraggia, cappellano degli alpini, maestro organista del Duomo di Monza, insegnante di musica e grande amante degli animali. A lui si devono la nascita del canile municipale di Monza e tante attività di soccorso agli animali in un’epoca, quella delle seconda guerra mondiale, nella quale era difficile procurare cibo anche per la popolazione. Famoso un suo articolo dal titolo “Perché no i cani in chiesa?” che venne pubblicato anche dalla Domenica del Corriere. Sotto a sinistra, la sua domanda per diventare Guardia Zoofila nell’esposizione presso il rifugio.

La delegazione di Monza conosce però un momento di grave crisi nei primi anni ’70 e viene addirittura retrocessa a semplice fiduciariato. È in questi anni che un gruppo di giovani volontari, capitanati da Giorgio Riva, rilancia le attività della sezione, riuscendo in pochi anni a fare dell’ENPA di Monza un esempio di grande efficienza in campo animalista.

Fondamentali in questo percorso la trasmissione “Qua la zampa” su Tele Monza Brianza (1978 – 1981), che fa conoscere al grande pubblico i principi fondamentali del protezionismo. E nel 1983 la gestione diretta da parte di ENPA del vecchio canile municipale di Monza, le cui competenze erano nel frattempo passate agli otto comuni della USSL 64 (antenata della attuale ATS). 

Lunghi anni di incessante lavoro a favore degli animali, con l’impegno di centinaia di volontari che si sono avvicendati per raggiungere gli obbiettivi e la realtà che oggi tutti gli zoofili di Monza e Brianza conoscono ed apprezzano.

Una testimonianza preziosa che sarà visibile ai numerosi volontari del rifugio e ai visitatori affinché abbiano conoscenza della storia della nostra associazione e se ne sentano partecipi e orgogliosi.

L’esposizione è visitabile presso il rifugio di Monza, in via San Damiano 21, tutti i pomeriggi dalle 14,30 alle 17,30, con tutte le precauzioni anti-covid.

Pubblicato il 31 marzo 2021

Sosteniamo una Pasqua senza carne: le ricette targate ENPA Monza!

Festeggiare la Pasqua in modo alternativo, ma senza sacrificare gusto e appetito si può!

Non potendo essere fisicamente presente in centro Monza quest’anno, ENPA ripropone una serie di suggerimenti per il vostro pranzo pasquale.

Golose ricette, con un menù vegano e uno vegetariano, dall’antipasto al dolce, adatte a grandi e piccini con le nostre idee e qualche spunto su come impiattarle.

Clicca qui per scaricare il pdf illustrato dei due menù con tutte le ricette!

E perché non chiudere il pasto con un dolce targato ENPA? Leggi qui come acquistare le nostre colombe tradizionali e vegane o i nostri dolcetti di cioccolato.

Pubblicato il 29 marzo 2021

ENPA Monza: diamo i numeri! Le nostre attività nel 2020

Sapete quanto è stato difficile il 2020, per tutti, anche per noi. Nonostante tutto, nonostante le gravi difficoltà dovute al Covid, nonostante le limitazioni imposte dai vari DPCM, siamo riusciti a chiudere l’anno con un bilancio assolutamente positivo. Tutte le attività in soccorso degli animali non si sono fermate, ma sono andate avanti come sempre, e questo grazie alla generosità di volontari, operatori e veterinari.

È per questo che con comprensibile orgoglio presentiamo ai nostri amici e sostenitori “ENPA MONZA – un anno in numeri” (scaricare qui il PDF), 11 pagine che riassumono le attività dell’anno appena trascorso, un anno come mai ricco di sfide, di difficoltà e di duro lavoro, ma altrettanto ricco di soddisfazioni.

I successi li possiamo misurare non solo in termini di animali che abbiamo potuto salvare o aiutare, spesso grazie alla sensibilità di privati cittadini, ma anche dell’impegno per promuovere la cultura zoofila e sensibilizzare la gente nonostante i lunghi periodi di lockdown.

Abbiamo dovuto rinunciare a tanti appuntamenti, seminari e conferenze, ma non ci siamo dati per vinti. Non è stato possibile organizzare la marcia 4 Passi a 4 Zampe al parco di Monza? La creatività di volontari e operatori, un punto di forza della sezione brianzola, ha permesso di organizzare la versione virtuale, che ha avuto analogo successo. Come ha riscosso successo il concorso fotografico a premi WebStar 2020, abbinato al concorso (in presenza) Cane Fantasia 2020 tenuto al rifugio in occasione della Benedizione degli Animali a ottobre, che ha visto la partecipazione anche di gatti, conigli e co.

Un impegno a 360°

Ma ENPA Monza da sempre guarda anche al di fuori del piccolo mondo brianzolo, oltre i confini del rifugio di Via San Damiano dove tutti gli anni accudiamo e affidiamo a nuove famiglie centinaia di animali. E anche nel 2020 ENPA non è mancato a importanti appuntamenti nazionali e regionali, dal presidio antibracconaggio a Milano davanti al Pirellone, alla partecipazione al corteo a Trento “Smontiamo la gabbia” per la liberazione degli orsi del Casteller.

Non è facile riassumere in pochi numeri tutto il lavoro e l’amore che mettiamo in quello che facciamo né i valori che ci guidano. Sono dati importanti, sì, ma dietro a quei freddi dati non manca una determinazione costante e la volontà di fare sempre meglio, grazie non solo all’impegno dei nostri volontari di ogni settore, ma anche grazie al sostegno e alla vicinanza di tutti voi.

Buona lettura!

Pubblicato il 23 marzo 2021

Regione Lombardia: fauna selvatica nel mirino. Si prospetta una raffica di modifiche alla Legge Regionale 26/93.

Impedimento dei controlli, norme a favore del bracconaggio, caccia in deroga anche al cardellino.

Giorno dopo giorno uno sparuto gruppo di politici regionali che rappresenta una minoranza irrilevante dei lombardi lavora per emanare leggi e delibere in palese e conclamata violazione delle norme di tutela dell’ambiente e degli animali, Direttive UE comprese, per tutelare gli interessi privati delle frange più estremiste di cacciatori “sparatutto”. Deroghe per uccidere i piccoli uccelli protetti, norme che favoriscono il bracconaggio e il commercio illegale di specie protette, e l’approvazione pochi giorni fa di una Delibera per continuare a consentire la caccia degli uccelli migratori nei valichi montani che per legge devono essere vietati alla caccia. Il tutto calpestando e disprezzando le leggi e le plurime sentenze di giustizia amministrativa.

Inaccettabile questo servilismo nei confronti di una lobby venatoria pronta a chiedere di violare la legge pur di uccidere sempre di più. I legislatori sanno benissimo, ad esempio, che la protezione nei valichi non è una facoltà ma un obbligo derivante dalla legislazione comunitaria e dalla Legge 157 del 1992 sulla protezione della fauna e regolamentazione della caccia. Eppure in Lombardia ancora si compiono massacri di uccelli in luoghi che sono passaggi obbligatori durante la loro migrazione e trent’anni di battaglie da parte delle Associazioni ambientaliste e di sentenze non sono bastati a renderli, come dovrebbe essere, luoghi di protezione assoluta.

Come se non bastasse, le associazioni venatorie, firmatarie di una lettera unitaria indirizzata alla Regione, esercitano forti pressioni per chiedere alla Giunta di modificare le norme che regolano il possesso di richiami vivi per la caccia (foto sopra), agevolando così il commercio illegale di uccelli e il bracconaggio. Per le Associazioni venatorie lombarde, i controlli delle forze dell’ordine “provocano sconcerto e forte insicurezza” tra i loro affiliati, come se questa fosse una ragione accettabile per limitarli; le modifiche richieste agevolerebbero un mercato illegale che genera profitti per milioni di euro.

A rischio piccoli uccelli protetti come il cardellino

All’ordine del giorno un’altra raffica di modifiche alla Legge Regionale 26/93, la legge probabilmente più “manipolata” della storia, sempre con l’intento di stravolgere il necessario equilibrio tra la necessità di tutela della fauna selvatica e l’attività venatoria.

Per finire, la volontà di riaprire gli impianti di cattura con le reti (roccoli – foto sopra) e sparare in deroga ai piccoli uccelli protetti. Sulla caccia in Deroga arriva la proposta del Consigliere e cacciatore Floriano Massardi (Lega) di permettere la caccia al cardellino, verdone, lucherino, fringuello, peppola, frosone, pispola, storno e tordela.

Un’eventualità del genere ci riporterebbe indietro di 50 anni, permettendo l’uccisione di piccoli uccelli canori, le cui popolazioni sono in costante declino.

Sparare al cardellino, uccello tra i più conosciuti ed amati, simbolo della Passione (la leggenda narra che il cardellino si fosse messo ad estrarre le spine dalla corona di Cristo e ferito rimase per sempre macchiato del Suo sangue), raffigurato in moltissime­­ opere d’arte a partire dal medioevo (tra le più famose basti citare la “Madonna del cardellino” di Raffaello), di cui Antonio Vivaldi cercò di imitare il melodioso canto nel concerto per flauto “Il Gardellino”, è un’offesa per la maggioranza dei lombardi, stanchi di essere ostaggi di proposte vergognose, e uno schiaffo alle politiche dell’Unione Europea e alla recente sentenza della Corte di Giustizia Europea (sulle catture in Francia) che rappresenta una pietra tombale sulla questione.

Ci appelliamo veramente a chi, per il ruolo istituzionale che rappresenta, dovrebbe lavorare per il rispetto delle leggi: i consiglieri, i dirigenti e i funzionari ai quali chiediamo il ritorno alla legalità, ognuno per il proprio ruolo. Dopo anni di sudditanza nei confronti dell’estremismo venatorio, la Regione Lombardia metta al centro della sua azione le politiche ambientali e sulla tutela della fauna, bene indisponibile dello Stato, e non accontenti uno sparuto gruppo di cittadini, portatori di interessi privati, e allergici alle regole e alla civiltà.

23/03/2021 – Le Associazioni: Associazione Vittime Caccia – CABS – CAI Lombardia – ENPA – GAIA – GOL – Gruppo Intervento Giuridico – LAC – LAV – LEAL – Legambiente – LEIDAA – LIPU – Pro Natura – WWF

Pubblicato il 25 marzo 2021

Anche quest’anno niente banco pasquale

… ma tornano i nostri dolci!

Nel 2020 il lockdown, nel 2021 la zona rossa: anche quest’anno, purtroppo, non potremo essere presenti con i nostri tradizionali banchi pasquali che erano in calendario sabato 20 e sabato 27 marzo in centro Monza.

Rimane intatto, però, il nostro impegno nel mantenere viva l’attenzione sulla mattanza che si ripete ogni Pasqua. Perché se è vero che, secondo i dati Istat, negli ultimi dieci anni le macellazioni degli agnelli in Italia si sono dimezzate (da 4.588.780 del 2010 a 2.303.761 del 2019), è anche vero che sono ancora tanti, troppi, gli agnelli e i capretti che finiscono sulle tavole degli Italiani.

Sosteniamo una Pasqua etica senza carne

Proprio per questo ENPA si unisce al coro delle altre associazioni animaliste ricordando, ancora una volta, che mangiare carne di agnello o di capretto vuol dire essere responsabili dell’uccisione di cuccioli di pochi mesi di vita, strappati prematuramente alle loro madri per imboccare la via senza ritorno dei mattatoi dove molto spesso arrivano al termine di viaggi allucinanti e dove vengono uccisi davanti agli occhi smarriti dei loro fratelli di sventura.

È bene che la gente sappia tutto questo, ed è il motivo per cui diciamo basta a queste crudeltà e scegliamo, almeno per Pasqua, di non mangiare animali, di nessun tipo!

Le ricette ENPA Monza

Non potendo essere presente fisicamente in centro Monza quest’anno, ENPA ripropone una serie di suggerimenti per il vostro pranzo pasquale e golose ricette pasquali, con un menù vegano e uno vegetariano, dall’antipasto al dolce, adatte a grandi e piccini. 

Li potete trovare sui nostri social Facebook e Instagram o scaricare il PDF illustrato con i due menù cliccando QUI.

Nelle foto sopra, qualche anticipazione!

Una Pasqua solidale ma anche golosa!

La zona rossa rende difficile per i nostri soci e simpatizzanti recarsi al rifugio ad acquistare i tradizionali e immancabili dolci targati ENPA Monza. Però, se magari tornate dal lavoro o dal supermercato e siete di passaggio, o se vi capita di passare dal rifugio per fare un’adozione, potete dare un’occhiata al nostro corner pasquale pieno di golosità.

Potete scegliere tra le squisite ColomBÉE disponibili in quattro versioni, tutte da 750 g:

– tradizionale con glassa alle nocciole con un’offerta di 10 euro

– senza canditi con un’offerta di 10 euro

– dolce vegano classico con canditi con un’offerta di 16 euro

– dolce vegano con gocce di cioccolato fondente con un’offerta di 16 euro.

Oppure altre goloserie come:

– gli ovetti di cioccolato al latte da 25 g con sorpresa e matita con un’offerta di 5 euro

– i pulcini di cioccolato al latte con un’offerta di 3 euro.

Info e prenotazioni: In alternativa, possiamo provvedere noi alla consegna, a Monza e comuni limitrofi, per ordini di almeno 30 euro. È possibile fare le ordinazioni o chiedere informazioni scrivendo a prenotazioni@enpamonza.it

Pubblicato il 19 marzo 2021

Un lieto fine … regale! Queen va a casa dopo quasi 4 anni

Proprio così: dopo ben 1429 giorni, quasi quattro anni, è finalmente terminato il soggiorno nel rifugio di via San Damiano della nostra splendida regina, ovvero Queen, american staffordshire terrier di quasi sette anni.

Queen era arrivata al canile di Monza il 13 aprile 2017, sequestrata per maltrattamento insieme ad altri due amstaff (Loki e Thor, adottati da tempo) a seguito di un intervento congiunto del Nucleo Antimaltrattamento ENPA, un Veterinario ATS e i Carabinieri di Lissone (MB).

Queen, quanti progressi!

Queen è la conferma che, se i cani vengono seguiti con amore e competenza, anche quelli un po’ “tosti” possono migliorare, come ci spiega Ilaria, l’educatrice cinofila ENPA che ha seguito il suo percorso in canile: «Arrivata testarda, leggermente diffidente con gli estranei, possessiva sui giochi e con un forte predatorio, in quasi quattro anni di canile Queen ha instaurato ottime relazioni con i volontari che si sono occupati di lei, fidandosi e dimostrandosi molto affettuosa.»

Queen era stata anche inserita nel Progetto Famiglia a Distanza e aveva un buon numero di famiglie adottive che seguivano con affetto i suoi progressi.

Amore a prima vista

Per Queen è stato fatale il mese di dicembre dell’anno scorso: Santino, carabiniere di professione che da tempo sta pensando di adottare un cane in un canile, vede nel sito dell’ENPA di Monza la sua foto. È amore a prima vista. Un amore che si rafforza in occasione del primo incontro, quando comincia a farsi strada l’idea di adottarla. Queen viene da una situazione particolare, ma Santino non si demoralizza e comincia un percorso di affiancamento per conoscerla e imparare a gestirla al meglio.

Giovedì 11 marzo, finalmente, Queen abbandona per sempre il canile per diventare un cane di famiglia. E adesso l’innamoramento è reciproco: Queen e Santino vivono ormai in simbiosi e Santino ammette che, con lei in casa, la sua vita è cambiata al 100%. Queen con lui è gestibilissima, va d’accordo con tutti e tra i suoi amici è ormai diventata la mascotte.

Be’, non sarà Buckingham Palace, ma possiamo dire che la nostra regina ha trovato una casa degna di lei!

Nelle foto, dall’alto: foto di gruppo, al canile di Monza il giorno dell’adozione con Santino (centro), Simone (sx), co-responsabile del canile di Monza e responsabile del Nucleo Antimaltrattamento, e Ilaria, educatrice cinofila; Santino e Queen con Ilaria; Queen con Santino a casa e al Parco di Monza; qui sopra, i compagni di sventura di Queen con i rispettivi adottanti: a sinistra Loki, a destra Thor (a sinistra nella foto).

Pubblicato il 18 marzo 2021

Al via la campagna “Basta gridare al lupo al lupo”!

Per fermare le continue richieste di abbattimenti dei lupi, il “Tavolo Animali & Ambiente“, costituito dalle associazioni animaliste e ambientaliste ENPA, LAC, LAV, Legambiente Piemonte, LIDA, LIPU, OIPA, Pro Natura e SOS Gaia, ha richiesto e ottenuto un Tavolo di Confronto Permanente con il Garante dei Diritti degli Animali della Regione Piemonte, il Dott. Enrico Moriconi. Nei primi due incontri, tenutisi online, è stata messa a punto la campagna “BASTA GRIDARE AL LUPO AL LUPO” per salvare il lupo dal rischio di abbattimenti.

Un rapporto difficile con l’uomo

Nel secolo scorso i lupi italiani sono arrivati sull’orlo dell’estinzione ma fortunatamente, negli anni ‘70, è stato loro riconosciuto lo status di “specie particolarmente protetta”. Questo ha consentito un parziale e naturale ripopolamento delle montagne, ma la specie non è ancora del tutto fuori pericolo. La presenza del lupo è sinonimo di un ecosistema sano ma si sono verificati, e si verificano tuttora, conflitti con l’allevamento zootecnico allo stato brado, tanto che recentemente sono purtroppo emerse di nuovo posizioni in favore dell’abbattimento di tale animale.

Ricordiamo che sono stati investiti fondi pubblici europei per il progetto “Life Wolfalps EU“, che ha come obiettivo la convivenza tra il lupo e le attività economiche dell’uomo in montagna. La Regione Piemonte dovrebbe promuovere le attività di prevenzione alla predazione, garantire in tempi brevi i rimborsi per gli animali predati e l’assistenza veterinaria.

Una società civile deve trovare una adeguata convivenza a tutela del lupo e dei pastori. Pertanto, il Tavolo Animali & Ambiente chiede al Ministro della Transizione Economica, Roberto Cingolani, al Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e al suo Vice, Fabio Carosso, ciascuno per la parte di propria competenza:

– il pieno supporto al progetto Life Wolfalps EU, in particolare alle strategie per assicurare una convivenza stabile tra il lupo e le attività economiche tradizionali;

– il sostegno a un piano nazionale di conservazione e gestione del lupo che non preveda abbattimenti;

– l’organizzazione di incontri con le comunità locali di cittadini, in collaborazione con le Province piemontesi, la Città metropolitana di Torino e i Sindaci, per promuovere una cultura scientifica e corretta della convivenza con gli animali selvatici, anche nelle scuole, con la partecipazione di rappresentanti delle associazioni per la tutela degli animali e dell’ambiente.

Aderisci alla petizione

La campagna “Basta gridare al lupo al lupo” è già iniziata con il lancio della omonima petizione, sia cartacea che online sulla piattaforma Change.org. È prevista poi una conferenza stampa sull’argomento, con la partecipazione di vari esperti, nonché presidi davanti alla sede della Regione Piemonte, tavoli di informazione e di raccolta firme e distribuzione di volantini informativi in tutta la Regione.

Per aderire alla petizione online, cliccare QUI.

LE FOTO: le immagini sono del fotografo Paolo Rossi, autore tra gli altri del libro fotografico Lupi Estremi, e relatore alla conferenza “Attenti al lupo! … o forse no?”, tenuta presso il rifugio di Monza il 22 e 23 aprile 2017.

Pubblicato il 12 marzo 2021

Diciamo basta all’importazione di carne di cavallo

Negli Stati Uniti il cavallo è considerato alla stregua di un animale domestico; la Grecia ha detto addio alla carne di cavallo l’anno scorso; quanto all’Italia, sebbene il consumo sia in calo, continua a essere il primo consumatore di carne equina nel vecchio continente.

Ma sapete la provenienza della carne equina che arriva nei piatti degli italiani? Molta arriva da Argentina, Australia, Canada e Uruguay, Paesi nei quali le indagini delle ONG e gli audit condotti dall’Unione europea a partire dal 2010 hanno dimostrato la mancanza di conformità ai requisiti comunitari in materia di benessere degli animali e tracciabilità dei cavalli.

Condizioni di vita e di trasporto allucinanti

In questi Paesi i cavalli vengono sistematicamente trascurati e maltrattati in ogni fase della filiera produttiva, picchiati, presi a calci e torturati con scariche elettriche. Sono malnutriti ed esposti a condizioni climatiche allucinanti nei recinti dei mattatoi e dei centri di raccolta. Quelli feriti, malati e deboli non ricevono alcun trattamento medico e vengono lasciati morire senza nessuna assistenza.

Attualmente i requisiti UE in materia di benessere degli animali si applicano solo ai mattatoi, mentre i centri di raccolta e il trasporto non sono regolamentati dalla normativa. I cavalli vengono trasportati per lunghe distanze senza poter mai abbeverarsi, stipati in rimorchi per il trasporto di bestiame non idonei e molti non sopravvivono al viaggio verso il mattatoio.

A rischio anche la salute umana

Al di là delle condizioni allucinanti, è importante sottolineare che in questi Paesi i cavalli non sono considerati animali destinati alla produzione di alimenti e vengono solitamente trattati con farmaci vietati in Europa per i cavalli destinati al consumo umano.

Nell’Unione europea, i cavalli sono muniti di microchip e hanno un passaporto in cui viene riportata la loro storia clinica. Nei paesi esportatori, gli vengono applicati dei cartellini poco prima di essere inviati al macello. A causa della mancanza di sistemi di tracciabilità, non è dato conoscere la provenienza e la storia clinica dei cavalli e i cavalli rubati entrano nella catena alimentare, rappresentando un rischio in materia di sicurezza alimentare per i consumatori europei.

Firma la petizione!

È già stata imposta la sospensione delle importazioni di carne di cavallo dal Messico e dal Brasile a seguito degli audit condotti dall’UE in questi Paes. Oggi l’associazione Animal Welfare Foundation ha lanciato questa petizione sulla piattaforma change.org chiedendo ai commissari europei Stella Kyriakides (DG SANTE) e Valdis Dombrovskis (DG Trade):

– di rimuovere l’Argentina, l’Australia, l’Uruguay e il Canada dall’elenco dei paesi terzi dai quali è consentita l’importazione di carne di cavallo, poiché questi paesi non possono garantire il rispetto delle norme vigenti nell’Unione europea in materia di benessere degli animali;

– di richiedere norme equivalenti in materia di benessere degli animali nei paesi esportatori, non solo per quanto attiene alla macellazione, ma anche al trasporto e ai centri di raccolta;

– di sospendere le importazioni di carne di cavallo da paesi in cui il sistema di tracciabilità utilizzato si basa esclusivamente sulle dichiarazioni dei proprietari e dei commercianti di cavalli.

Per aderire, va direttamente sulla petizione QUI.

NELLE FOTO: alcuni dei cavalli e pony salvati da ENPA Monza.

Pubblicato il 15 marzo 2021

Monza, recuperato un piccione appeso a testa in giù!

Così è stato trovato un piccione, impigliato ai rami di un albero presso la scuola primaria Don Lorenzo Milani di via Monte Bisbino, nel quartiere di San Rocco a Monza: i fili che aveva attorcigliati alle zampe, infatti, si erano impigliati al ramo dell’albero su cui si era posato e cercando di riprendere il volo era finito appeso a testa in giù. Fortunatamente per lui, se ne è accorto un operatore scolastico che ha subito fatto la segnalazione a ENPA di Monza e Brianza.

Federica, operatrice del rifugio di via San Damiano, si è prontamente recata sul posto: il piccione si divincolava e sbatteva le ali, ma senza riuscire a liberarsi.

Un recupero complicato

Purtroppo il ramo a cui era legato si trovava a un’altezza considerevole e sporgeva su un terreno in discesa. L’Impossibilità di poter arrivare al ramo con una scala ha indotto Federica ad allertare i Vigili del Fuoco, che sono tempestivamente usciti con una pattuglia.

Esperti ed efficienti come al solito, in men che non si dica sono riusciti a raggiungere il povero piccione, consegnandolo nelle mani di Federica.

Arrivati al rifugio, Federica ha provveduto a togliere pazientemente tutti i fili, probabilmente di una lenza da pesca, attorcigliati alle zampe. Il piccione è stato poi messo al caldo in una spaziosa voliera e monitorato e, quando si sarà completamente ripreso, verrà rimesso in libertà.

Nelle foto sopra, il filo attorcigliato attorno alle zampe e finalmente libere.

Le cattive abitudini non muoiono mai

ENPA Monza ringrazia l’operatore scolastico per la segnalazione e i Vigili del Fuoco per il sollecito intervento. Ricorda che lenze da pesca, laccetti dei sacchi della pattumiera, mascherine, insomma tutto quello che gettiamo incautamente a terra può costituire un pericolo per gli animali, domestici e non, e spesso può avere conseguenze letali. E non è la prima volta, purtroppo, che ENPA deve intervenire per liberare animali vittime di questi atti di inciviltà. Di seguito alcuni nostri articoli pubblicati in precedenza.

In fin dei conti, un po’ di senso civico non guasta.

Pubblicato l’8 marzo 2021

Ciao Jasmine! Termina il viaggio della cagnolina dalle tre vite.

La prima vita della piccola Jasmine è iniziata in un grande campo a Besana in Brianza (MB) assieme a decine di altri cani dell’anziano agricoltore Beppe Spinelli. Il destino poi le fa vivere la seconda, dopo la scomparsa di “papà” Beppe, al canile di Monza, dove la cagnolina timida e paurosa conquista il cuore di Lorena, volontaria ENPA. E così comincia, all’età di 12 anni, la sua terza vita, quella in famiglia. 

Nei sei anni vissuti con Lorena e Alberto, tra le passeggiate al Parco e i pomeriggi trascorsi dalla nonna, Jasmine trova il tempo di scrivere (coadiuvata da mamma Lorena) il libro autobiografico “La terza vita di Jasmine” (acquistabile presso il rifugio; tutti i proventi devoluti all’ENPA). E, a dispetto del carattere piuttosto schivo, diventa protagonista di incontri, come la conferenza sui “cani invisibili” tenuta presso la sede ENPA a febbraio 2018, o la serata “Amici animali e convivenza civile: conoscenza, responsabilità e rispetto”, organizzata da ENPA in collaborazione con il Comune di Besana e l’ATS Veterinaria a maggio 2018. Ed è spesso presente alle nostre manifestazioni quale “Cane Fantasia” o “4 Passi a 4 Zampe”.

Il 2 marzo Jasmine, ultimo dei 19 “Spinellini” a trovare casa, se n’è andata, lasciando nella tristezza non solo la sua famiglia umana ma anche tutti i volontari e operatori ENPA che l’avevano conosciuta e seguita, prima nel campo con tutti i suoi compagni a quattro zampe e poi nella sua seconda vita in canile.

La lettera di Lorena.

Lorena ha voluto dedicare a lei questa bellissima e commovente lettera.

«Ciao Jasmine, che viaggio fantastico è stato il nostro! Ci siamo regalati sei anni, difficili all’inizio e per questo ancora più belli.

Abbiamo anche scritto un libro a due mani e quattro zampe sulle nostre avventure, le tue di cane che imparava a stare al mondo, le mie di mamma alle prese con un cane che le aveva tutte per essere definito difficile e problematico.

Le nostre battaglie, contro i cancelli, il traffico, la paura della gente, degli altri cani, di stare senza di me, le abbiamo vinte tutte e più tu miglioravi più cresceva la mia ammirazione verso di te, piccola guerriera.

Ma anche i bei viaggi finiscono e il nostro viaggio insieme è arrivato al capolinea, è arrivato il momento di lasciarti andare da sola, senza di me.

Buon viaggio, piccola principessa, e grazie per avermi scelto come mamma.»

LE IMMAGINI, dall’alto: Jasmine e Lorena al vecchio canile di Monza in Via Buonarroti nel suo box e al momento dell’adozione e l’articolo pubblicato il 13/1/2015 sul Giornale di Carate che ha seguito dall’inizio la vicenda del contadino e i suoi cagnolini; la copertina del libro “La terza vita di Jasmine” e la locandina della conferenza; Jasmine partecipante alla 4 Passi a 4 Zampe al Parco di Monza e a quella virtuale dell’anno scorso; qui sopra a sinistra, alla Benedizione degli Animali presso il (nuovo) rifugio di Monza nel 2017 e, a destra, l’ultima foto di Jasmine, pochi giorni prima di andarsene.

Pubblicato il 3 marzo 2021

Triuggio, aiutiamo i rospi ad arrivare al laghetto

A Canonica di Triuggio (MB) ci sono circa 500 esemplari di rospo comune (Bufo bufo) che ogni anno, puntualmente, abbandonano il bosco per raggiungere lo stagno di Canonica, conosciuto come “Laghettone”. Peccato che tra il bosco e la pozza d’acqua ci siano strade molto trafficate. È per questo che l’associazione Amici della Natura di Triuggio invita, per il secondo anno consecutivo, a munirsi di secchiello e a trasportare gli anfibi da una parte all’altra della strada o a liberare quelli che rimangono prigionieri tra le barriere, dall’inizio alla fine della migrazione, che va grosso modo dal 24 febbraio al 10 aprile, aiutandoli sia all’andata che al ritorno.

Un viaggio in tempo di Covid

A parte la buona volontà, occorre fare i conti con le restrizioni imposte dal fatto che la regione Lombardia è attualmente in zona arancione. Per questo l’associazione Amici della Natura, nel rispetto delle disposizioni vigenti, sta cercando volontari che siano residenti nel comune di Triuggio disposti a effettuare almeno un turno settimanale di salvataggio. L’invito è rivolto anche a tutti i volontari dei comuni limitrofi, ma solo quando e se l’emergenza lo permetterà.

Invito alla prudenza

L’associazione, che ha già provveduto ai lavori di posa delle barriere e dei cartelli “attraversamento rospi” nelle vie di Canonica interessate dall’attraversamento, rivolge un invito anche agli automobilisti che si trovassero a transitare lungo le vie Taverna, Monte Faito, Monte Rosa, Delle Grigne e Del Castelletto di moderare la velocità e prestare attenzione per non investire i rospi, dal crepuscolo fino al coprifuoco, per tutto il mese di marzo e aprile.

Per info o per aderire all’iniziativa clicca qui. Vedi anche la pagina Facebook con tante bellissime foto qui.

Pubblicato l’8 marzo 2021

Larry, acchiappatopi del governo britannico, festeggia 10 anni al “potere”.

Sono passati dieci anni – e tre primi ministri – da quando il micio bianco e tigrato ha preso alloggio al numero 10 di Downing Street, la residenza ufficiale del premier britannico.

C’è una lunga tradizione di felini incaricati di sterminare l’esercito di topi che altrimenti la farebbero da padroni nella sede del primo ministro. Era il 15 febbraio del 2011 quando arrivava Larry, trovatello di tre anni, dal grande rifugio londinese, Battersea Dogs and Cats Home, raccomandato proprio per le sue abilità da cacciatore.

Larry vanta l’altisonante titolo di “Chief Mouser to the Cabinet Office“, tuttavia è anche eclettico: a dicembre 2020, nel pieno della vicenda Brexit, è rimasto coinvolto in uno scontro, immortalato dagli obiettivi della stampa, con un malcapitato piccione.

La popolarità di Larry tra cronaca e leggende

Amatissimo sia dal pubblico sia dallo staff del Number 10 che se ne prende cura, Larry è benvoluto anche dai rappresentanti della stampa che, frequentemente “parcheggiati” davanti allo storico indirizzo, gli hanno dedicato numerosi servizi fotografici in attesa dell’arrivo di qualche politico o di un comunicato ufficiale, nonché dagli agenti di polizia in servizio.

Il suo ingresso ufficiale a Downing Street ha avuto un effetto positivo anche sulle adozioni di gatti, che secondo il rifugio londinese sono aumentate del 15%.

I racconti e le voci sui suoi fatti e misfatti abbondano, come quelli sui rapporti con figure della politica nazionale e internazionale. Si dice, ad esempio, che pur non amando molto gli uomini – forse per qualche abuso subito prima di finire in gattile – Larry non abbia respinto le attenzioni del presidente Barack Obama durante una visita al premier David Cameron (foto sotto a sinistra; sotto a destra, il primo ministro Theresa May col marito Philip e i coniugi Trump, mentre sul davanzale Larry si lava accuratamente le zampe).

Il primo aprile 2019 è apparso sul quotidiano Daily Mail un articolo, con tanto di immagini, sull’installazione di una gattaiola nella famosa porta nera per permettere al gattone di entrare e uscire a piacimento (sotto). Naturalmente si trattava di un pesce d’aprile, rivelato dai giornalisti il giorno seguente!    

Larry e i social

Il micione, ormai 13enne, è molto attivo anche sui social: ha la sua pagina Facebook (Larry The Downing St Cat) ma ora preferisce Twitter dove commenta con tono ironico i fatti del giorno e posta foto e selfie. Naturalmente c’è anche una nutrita pagina su Wikipedia dedicata a lui.

È suo anche il divertente libro autobiografico “The Larry Diaries. The First 100 Days as Chief Rat Catcher” che racconta i suoi primi 100 giorni a Downing Street, sede che adesso deve condividere con Dylin, il cagnolino adottato dall’attuale premier Boris Johnson presso l’associazione Friends of Animals Wales.

Pubblicato il 15 febbraio 2021

Villasanta, recuperato e subito rilasciato un gheppio

Il gheppio (Falco tinnunculus) è uno dei rapaci diurni più piccoli e più diffusi in Italia, ben presente anche nella nostra città, dove spesso nidifica sugli edifici più alti, come la Torretta della Villa Reale di Monza.

Si tratta di un rapace particolarmente facile da individuare per la sua capacità di restare fermo in aria battendo velocemente le ali o sfruttando il vento, facendo quello che viene chiamato “Spirito Santo”, la tecnica di caccia che gli consente di vedere tutto ciò che si muove a terra e che può costituire una fonte di alimentazione.

Chissà, forse proprio inseguendo una preda (sue prede abituali sono topi, lucertole, piccoli serpenti, piccoli uccelli e grossi insetti), un bell’esemplare di gheppio si è infilato in una bocca di lupo (una sorta di apertura di aerazione per locali interrati) in una villetta a schiera a Villasanta (MB), senza poterne più uscire.

Sul posto, chiamati in seguito a una segnalazione dei Vigili del Fuoco di Monza, lunedì 15 febbraio si sono recati Giorgio Riva, presidente dell’ENPA di Monza e Brianza, accompagnato dagli operatori ENPA Federica e Sergio.

Scoperto… grazie a un gatto!

Incredibilmente il gheppio deve la sua vita a un gatto. Infatti, se il proprietario della villetta non avesse deciso di installare una gattaiola nella porta di casa, lavorando nello scantinato adiacente alla bocca di lupo in cui l’animale era imprigionato, non si sarebbe mai accorto del gheppio prigioniero con tutte le conseguenze immaginabili.

Recuperato con grande delicatezza per mezzo di retini, il gheppio è stato inserito in un trasportino (foto sotto), dopo averne verificato le ottime condizioni.

Per l’immediato rilascio è stato scelto un posto veramente regale: il vicinissimo Parco di Monza (video sotto). Il piccolo falco è stato così liberato al centro del viale dei Carpini, a quell’ora deserto, uno dei punti più scenografici del parco che ha sullo sfondo la Villa Reale, tornando così a essere padrone dei cieli della verde Brianza.

Pubblicato il 18 febbraio 2021

Monza, il difficile recupero di due giovani cavie

Le segnalazioni di animali vaganti sul territorio sono sempre preziose e anche questa volta dobbiamo dire grazie alla signora Flavia, che lunedì 8 febbraio si era accorta della presenza di due animaletti che, fotografati, venivano identificati come cavie, nel giardino condominiale di un palazzo nel quartiere San Rocco, a Monza.

Un tronco come tana

Federica e Marica, rispettivamente operatrice e volontaria ENPA, esperte di animali domestici non convenzionali, si sono recate sul posto portando del cibo per attirare le cavie, ma i due animaletti si avvicinavano, mangiavano per allontanarsi subito dopo e scomparire completamente tra i cespugli.

Dopo svariati tentativi con tunnel e trappola, l’occhio di falco, è il caso di dirlo, della signora Flavia è riuscita a notare un minuscolo ciuffo di pelo nel tronco di un albero che si trovava al di là di una rete, che evidentemente i due animali hanno usato come rifugio per ripararsi dalla pioggia e dal freddo.

Passando non senza difficoltà sotto la rete, le due “eroiche” salvatrici hanno raggiunto il tronco, tappando uno dei due buchi nell’albero. Infilando la mano nell’unica apertura rimasta, sono riuscite a estrarre le due cavie.

Una volta messe in sicurezza in un trasportino, le due cavie sono state portate al rifugio di Monza in via San Damiano. Si tratta di due esemplari di giovane età, magri e decisamente sporchi, ma tutto sommato in buona salute: probabilmente sono state abbandonate o fuggite da chissà dove.  

Una sistemazione adeguata

Per queste due deliziose caviette cerchiamo un affido in coppia, dal momento che si tratta di animali sociali che soffrono molto la solitudine.

Per informazioni o richieste di adozione, potete scrivere a selvatici@enpamonza.it

Pubblicato il 18 febbraio 2021

Sabato 27 febbraio: ENPA torna all’Oasipet di Albiate per una raccolta alimentare

Questo weekend ENPA sarà di nuovo ospitato presso il supermercato per animali Oasipet. Le volontarie ENPA e lo staff del punto vendita di Albiate (MB) in via Milano 3 vi aspetteranno sabato 27 febbraio dalle 9,30 alle 18,30 orario continuato. Ricordiamo che c’è un comodo parcheggio nel cortile interno.

Obiettivo dell’iniziativa è quello di raccogliere alimenti per i numerosi gatti liberi delle colonie feline sul territorio seguite da ENPA e da diversi tutori, 365 giorni all’anno, Natale e Pasqua compresi.

La nostra richiesta è pertanto principalmente di cibo per gatti preferibilmente “umido” di media qualità in lattine, ideale per riuscire a sfamare numeri elevati di mici.

Come funziona la raccolta?

Mentre fate la vostra spesa, potete mettere nel vostro carrello una o più scatole di alimenti più adatti alle nostre esigenze e per questo suggeriti sia sugli scaffali sia alla cassa.

Vanno pagate alla cassa e poi consegnate alle volontarie al banco ENPA all’uscita del negozio dove verranno smistate e registrate.

Chi dona anche una sola scatola o busta di cibo potrà scegliere una delle figurine di ringraziamento  che ritraggono alcuni dei gatti delle colonie aiutate grazie alla raccolta.

L’evento si svolgerà naturalmente nel pieno rispetto delle norme anti-Covid.

ENPA ringrazia Oasipet per questa iniziativa solidale, e naturalmente i clienti che vorranno dare una mano ai tanti animali che non hanno la fortuna di avere una famiglia.

Sito: www.oasipet.it

Pubblicato il 23 febbraio 2021

Festa del Gatto, banco in centro Monza sabato 20 febbraio e video sui social

Dopo l’inevitabile, ahimè, annullamento del tradizionale appuntamento della Befana a gennaio, ENPA di Monza e Brianza è felice di poter festeggiare la Giornata Mondiale del Gatto, il nostro miglior modo per scaldare il cuore in queste fredde giornate.

Per la festa dedicata agli amici baffuti, che ricorre ogni anno il 17 febbraio, ENPA ha messo in cantiere due iniziative.

Mercoledì 17, “Il mondo felino. Tra immagini e parole” sui social ENPA

La prima iniziativa, mercoledì 17 febbraio, è un evento “virtuale”: sui nostri social vi potrete gustare due bellissimi video-slideshow dal titolo “Il mondo felino. Tra immagini e parole”. Per ciascun video abbiamo selezionato 18 fotografie che pongono l’accento su una caratteristica o un aspetto particolare della vita dei gatti (tra cui molti addottati al gattile di Monza o appartenenti alla colonia felina di Via Buonarroti), abbinando a ogni immagine un celebre aforisma, battuta o proverbio.

Qualche esempio? L’incantevole Flavio che si gode una giornata soleggiata nel giardinetto del Gattile con l’aforisma “I gatti sono gli inquilini del sole: dove c’è il sole c’è un gatto.” Oppure Saya, ex gattina dell’Asilo dei Cuccioli, nascosta dietro una tenda con la frase, presa dal romanzo La fattoria degli animali di Orwell, “Fu chiaro fin dall’inizio che ogni qual volta c’era un lavoro da fare, il gatto si rendeva irreperibile”.  

I video, ognuno della durata di due minuti, saranno pubblicati uno al mattino e l’altro al pomeriggio su Facebook e Instagram.

Sabato 20, banco in centro Monza

Sabato 20 febbraio le volontarie ENPA saranno presenti dalle 9.30 alle 18.30 in Via Italia, nei pressi della Feltrinelli (vicino a Largo Mazzini), con il tradizionale banco stracolmo di imperdibili idee regalo a tema felino e una selezione di interessanti libri sui gatti.

Esposizione “Mondo felino”: in sei grandi cartelloni saranno riportate tutte le 36 immagini con aforismi proposti nei nostri video “Il mondo felino. Tra immagini e parole” descritti sopra.

Consigli felini: come è ormai nostra consuetudine, saranno a vostra disposizione per tutta la giornata le consulenti della relazione felina ENPA per rispondere alle richieste di informazioni e di consigli sul comportamento dei vostri gatti. Non mancheranno inoltre utili schede informative.

Naturalmente sarà possibile iscriversi (o rinnovare l’iscrizione) alla nostra associazione o fare un’offerta libera per aiutare gli animali che proteggiamo e curiamo 365 giorni all’anno.

L’evento si svolgerà nel pieno rispetto delle norme anti-covid.

Pubblicato il 14 febbraio 2021

Buon viaggio, Tarzan! Se ne va il pitbull adottato un anno fa a 15 anni.

Quanto siamo stati felici quando, giusto un anno fa, Stella, volontaria ENPA che fa parte del Nucleo Anti Maltrattamento, aveva deciso di adottare Tarzan.

Tarzan, pitbull già quindicenne, era arrivato al canile di Monza  il 12 marzo 2015, ritirato dal Nucleo Anti Maltrattamento da una ditta dove viveva praticamente abbandonato a se stesso, senza mai uscire dal suo recinto dove c’era solo un ricovero fatiscente.

Appena arrivato, da buon pitbull aveva mostrato un carattere forte e deciso ed era molto selettivo nello scegliere le persone a cui dare fiducia. Con pochissime persone, infatti, era capace di commoventi slanci di affetto, e tra queste c’era proprio Stella.

Sapevamo che l’adozione di Tarzan non sarebbe stata facile: era stato anche inserito nel Progetto Famiglia a Distanza nella speranza che un po’ di visibilità in più potesse dargli più chances di adozione. Ma sembrava uno di quei cani destinati a restare per sempre in canile, mentre, nel frattempo, arrivavano i primi acciacchi e qualche problemino di salute.

E mentre Tarzan invecchiava, nella testa di Stella – che in realtà non aveva mai pensato di prendere un cane – si faceva sempre più concreta l’idea di adottarlo. Un’idea che l’1 febbraio 2020 diventava una splendida realtà. Sotto a sinistra, il momento in cui Stella usciva dal canile di Monza con Tarzan. Sopra, Tarzan ancora ospite del canile.

Una lettera commovente

Dopo appena un anno insieme, Tarzan si è addormentato per sempre e Stella ha voluto scrivergli questa bellissima lettera:

Sai Stella, Tarzan non sta bene…” è iniziata così la nostra storia. Ti amavo già da volontaria, mi ero trasferita da poco e avevo ancora molte cose da sistemare ma era il tuo momento di avere qualcosa dalla vita. L’1 febbraio 2020 sono venuta a prenderti per portarti a casa con me, era da tanto che non ti vedevo, il peso degli anni era invadente sul tuo corpo e nel tuo sguardo.

Ricordo bene la prima sera arrivati a casa, i tuoi passi lenti entrando e d’improvviso uno scatto degno del miglior velocista per andare a cantarne quattro a quel cagnaccio nello specchio… che inizio! Non ti sei reso conto subito del cambiamento, ci sono voluti giorni per iniziare a interagire veramente e piano piano abbiamo creato qualcosa di meraviglioso, una complicità straordinaria.

Ti ho viziato, sì, più che ho potuto. È stato solo un anno ma così intenso da sembrare una vita intera: mille ricordi, mille emozioni, mi hai dato così tante soddisfazioni, mi hai anche imbarazzato … (no, non ci si può fiondare sulle buste della spesa dei passanti!). Ma per te era tutto lecito quindi sorrisone e via!

Le nostre passeggiate le porterò nel cuore sempre, come ogni momento vissuto con te. Non è stato sempre facile ma mai c’è stato un solo attimo di pentimento, mi hai preso tanta energia e me ne hai resa di più. Un grande grazie va ai nonni, soprattutto la nonna (foto sopra), sempre con te quando ero a lavoro; hai dovuto educarla perché a volte non capiva di doverti dare il biscotto e allora le pizzicavi i piedi (avevi ragione tu).

Abbiamo toccato il traguardo inaspettato dei tuoi 16 anni, abbiamo ingannato il tempo e gli abbiamo rubato un anno da passare insieme in una casa che non era più solo mia ma sempre più nostra.

Ho dovuto lasciarti andare, accompagnarti dall’altra parte del cielo su quel famoso ponte; l’amore purtroppo non bastava più a farti stare bene. Sai cucciolo, tutti mi ringraziano per quello che ti ho dato… io continuo a pensare a quanto invece tu abbia dato a me.

Con infinito amore e gratitudine… tua Stella.

Pubblicato il 14 febbraio 2021

SOS Gatto: il film che racconta la vita di chi si prende cura dei gatti senza famiglia, con il patrocinio dell’ENPA

In occasione della Giornata del Gatto esce in Italia, con il patrocinio dell’Ente Nazionale Protezione Animali, il film SOS Gatto.

Maffy, Donald, Scott e Blake sono solo quattro delle centinaia di gatti di strada che vivono a New York. Ma c’è chi se ne prende cura: un esercito di volontari li nutre, li cura e, quando possibile, cerca loro una casa. Tra questi spiccano l’energica Sassee, la dolce Claire, l’appassionato Stu e la dedita Tara.

SOS Gatto mostra, in 87 minuti, la loro indomita forza, la pazienza e la passione che li guida in questa sfida e come siano disposti a sacrificarsi e a cambiare le loro vite per salvare quanti più mici possibile.

Il documentario, distribuito da Wanted Cinema, società italiana fondata nel 2014, segue i quattro protagonisti umani giorno e notte mentre pattugliano le strade, i cortili e i vicoli di Brooklyn per salvare i felini. Nel corso del film, impariamo ad ammirare la loro straordinaria abilità e resilienza ma anche l’humour di questi appassionati eroi urbani che portano avanti un’attività encomiabile ma impegnativa. Una favola metropolitana di coraggio e voglia di cambiamento.

Guarda il trailer italiano:

Girato nel 2018, la pellicola nasce dalla scoperta quasi casuale da parte dei due registi, Rob Fruchtman e Steven Lawrence, del problema del randagismo felino a New York, in particolare a Brooklyn.

La presentazione in diretta su Facebook

SOS Gatto verrà introdotto in diretta live mercoledì 17 febbraio alle ore 19 da Marco Bravi, presidente del consiglio nazionale ENPA, e da Silvia Tresoldi di ENPA sezione di Milano. Organizzato da Wanted Cinema e Wanted Clan, l’evento potrà essere seguito sulle pagine Facebook di Wanted Cinema, di Wanted Clan e di ENPA.  

Dove vedere SOS Gatto

Il film, in lingua originale sottotitolato in italiano, sarà disponibile a partire dal 17 febbraio sulle principali piattaforme di streaming on demand e verrà programmato in oltre 40 sale virtuali. Per ulteriori informazioni, clicca qui.

Il ricavato degli incassi contribuirà al finanziamento del crowdfunding “CineMarmocchi”, una raccolta fondi sulla piattaforma Produzioni dal Basso per aprire la prima sala cinematografica a misura di bambino a Milano, nel quartiere Giambellino.

Pubblicato il 14 febbraio 2021

Boom di adozioni ai tempi del Covid: l’ENPA di Monza al TG1.

Lunedì 1 febbraio è andato in onda sul TG1 delle 20 un bel servizio, a cura di Elena Fusai, sul boom di adozioni ai tempi del Covid: nel 2020, infatti, nei rifugi ENPA sono stati adottati ben 8.100 cani e 9.500 gatti.

E a dare un’idea concreta di questa felice situazione, non poteva che essere preso ad esempio il rifugio di Monza: la vicenda del “canile vuoto”, balzato agli onori della cronaca dopo che ne hanno parlato abbondantemente i media locali (Giornale di Monza, Cittadino), nazionali (Corriere della Sera) e anche settimanali (l’inserto di Io Donna) è arrivata così anche in TV!

In linea con la situazione nazionale, infatti, le numerose adozioni hanno di fatto svuotato parecchi box della struttura di via San Damiano, come ha confermato con una legittima punta di orgoglio Giorgio Riva, presidente della sezione monzese.

Questo ha, tra l’altro, permesso l’arrivo di diversi cani da alcune strutture più disagiate del sud Italia che, manco a dirlo, vengono adottati alla velocità della luce.

ENPA di Monza e Brianza ringrazia i giornalisti della carta stampata, del web e della TV che hanno voluto dare ampio spazio a questa notizia bella e positiva.

Il video: guarda qui sotto il servizio trasmesso dal TG1.

L’articolo: leggi qui l’articolo “Boom di adozioni di cani e gatti durante il lockdown ….”, pubblicato il 13/01/2021 sul sito nazionale ENPA, con i commenti della nostra presidente nazionale, Carla Rocchi.

Pubblicato il 2 febbraio 2021

San Valentino: fiori e cioccolatini? Meglio un’adozione a distanza!

Mazzi di rose rosse? Scatole di cioccolatini? Senza offesa, ma sono un po’ banali! Che poi, diciamolo francamente, i cioccolatini sono un attentato alla linea e le i fiori recisi un attentato alla natura. Noi offriamo agli innamorati di tutte le età una valida alternativa: un’adozione a distanza.

Regalare un’adozione a distanza è un modo insolito, ma sicuramente solidale, per fare un dono doppiamente generoso: per la persona a cui si vuole bene ma anche per sostenere tutte le attività della nostra sezione.

E non temete di essere arrivati tardi: ad adottare a distanza online c’è sempre tempo!

Loro vi stanno aspettando!

Con il Progetto Famiglia a Distanza (PFD) è possibile adottare a distanza uno o più degli ospiti del parco rifugio di Monza: si può scegliere tra cani, gatti o, ancora, l’intera banda degli erbivori (cavallo, pony, conigli, caprette ….).

La persona amata riceverà un bellissimo biglietto di auguri e l’attestato d’adozione personalizzato e poi, mensilmente, aggiornamenti e foto dell’amico (o amici) scelto. Inoltre, se lo vorrà, avrà la possibilità di venirlo a trovare su appuntamento.

Gli appuntamenti, infatti, sono ripresi proprio di recente dopo la forzata interruzione dovuta al Covid. Quindi tutti gli animali inseriti nel Progetto vi stanno aspettando, pronti a giocare, andare in passeggiata insieme a uno dei volontari del Progetto, oppure ricevere dosi extra di coccole e biscottini.

Come fare

Per maggiori informazioni andate sul nostro sito, sulla pagina Facebook dedicata, o scrivete ad adozioni.distanza@enpamonza.it.

Una sorpresa per gli innamorati e non solo…

Per festeggiare a nostro modo San Valentino, abbiamo organizzato una sorpresa: seguiteci sui nostri social (Facebook e Instagram) nelle giornate di sabato 13 e domenica 14 febbraio e la scoprirete!

Nelle foto, alcuni degli ospiti del rifugio di Monza nel PFD. Dall’alto: il maremmano Ghost; l’anziano micio (new entry); Piero; il cane Garage; e il maiale Heidi; poi e la “strana coppia” del rifugio di Monza, ovvero il maremmano Gwen con l’oca Mario, e infine la dolcissima micia Lola.

Pubblicato il 9 febbraio 2021

Amici Cucciolotti 2021, i bambini hanno riempito più di un milione di ciotole di cibo per gli animali abbandonati

In un momento così difficile per tutti, sono già più di 1.000.000 le ciotole di cibo riempite per i trovatelli accuditi dai volontari dell’Ente Nazionale Protezione Animali, grazie ad Amici Cucciolotti 2021, la raccolta di figurine che salva gli animali. Ad indicarlo è il “Ciotolometro”, un simpatico strumento che permette di vedere in tempo reale sul sito della Pizzardi Editore quante ciotole si stanno riempiendo grazie ai piccoli collezionisti che stanno facendo la nuova collezione.

Bastano infatti 8 bustine di figurine per riempire una ciotola! Un gesto generoso, oggi più importante che mai, per aiutare i tanti volontari ENPA che ogni giorno si prendono cura di oltre 30.000 animali in tutta Italia.

«Amici Cucciolotti – afferma Carla Rocchi, Presidente nazionale ENPA – è, e sarà sempre, un sostegno fondamentale per il lavoro che i nostri volontari svolgono sul campo ogni giorno per aiutare gli animali. Lo è in maniera diretta, perché grazie ai milioni di figurine che i bimbi collezionano possiamo riempire milioni di ciotole per dargli da mangiare, ma lo è anche indirettamente perché attraverso questa straordinaria raccolta insegna ai bambini, fin da piccoli, il rispetto per gli animali e che tutti possiamo fare la differenza, anche attraverso piccoli gesti.»

Ricordiamo che l’album e le figurine sono in vendita esclusivamente nelle edicole. Leggi il nostro articolo del 3 gennaio 2021 qui.

Pubblicato il febbraio 2021

Grave incidente sulla A14: muoiono “staffettisti” che portavano animali agli adottanti.

ENPA: «Un dolore per tutto il mondo animalista. Il loro impegno ha fatto la differenza»

Un risveglio tristissimo domenica 7 gennaio: il grave incidente avvenuto alle 5,30 di mattina sulla A14 (tra Pesaro e Cattolica verso Bologna) è costato la vita a Elisabetta Barbieri, nota staffettista di Rho (MI), e Federico Tonin di Arconate (MI) (nella foto sotto). Una terza persona che era nel furgone con loro, partita da San Severo (FG), è rimasta gravemente ferita nell’incidente in cui il loro furgone giallo è rimasto coinvolto in uno schianto con due Tir.

Non ce l’ha fatta anche un cucciolo di pastore tedesco (nella foto) in viaggio verso la sua nuova famiglia, e un secondo cane è morto in seguito. Subito dopo lo schianto tre gatti si erano dispersi, ma giro di poche ore due sono stati recuperati e il terzo è stato catturato in un’apposita trappola il giorno seguente, grazie alla dedizione e competenza di un piccolo gruppo di volontari esperti. (Nelle foto in fondo, le prime operazioni di verifica).

I volontari e le Guardie Zoofile dell’ENPA di Pesaro si sono subito recati sul posto per aiutare a mettere in sicurezza gli animali e aiutare l’ASL, e tanti volontari di tutte le associazioni animaliste sono accorsi immediatamente.

Un camionista spagnolo (Jon Juaregi Transportes) si è offerto di portare i cani in direzione di Milano. L’uomo non ha voluto alcun compenso. In questi momenti di estremo dolore è importante vedere come la solidarietà e l’empatia riescano a cancellare ogni barriera. Grazie a tutte le persone che si sono adoperati in questa difficile situazione, ivi comprese le forze dell’ordine.

ENPA in lutto

Carla Rocchi, Presidente nazionale ENPA, ha espresso il cordoglio dell’Associazione: «Tutto il mondo animalista è straziato da questa enorme tragedia. L’impegno di Elisabetta Barbieri ed il suo staff è sempre stato sincero, costante, mettendo al primo posto il benessere degli animali.

Troppo spesso si dimentica il ruolo fondamentale di persone che, come Elisabetta, trasportano ogni giorno animali per portarli a centinaia di chilometri per dargli la possibilità di iniziare una nuova vita. Elisabetta e il suo staff hanno collaborato con l’ENPA in moltissime occasioni, aiutando le nostre Sezioni.

Sono centinaia gli animali che oggi vivono felici nelle loro nuove famiglie anche grazie a lei. Il suo impegno ha fatto la differenza. Ci mancherai Elisabetta. La nostra Associazione ti ricorderà sempre con immensa gratitudine».

Il Comune di Arconate ha ricordato sulla sua pagina Facebook Federico Tonin: «Federico era un uomo solare e pieno di energie. Ci rimarranno nel cuore la sua ironia, la sua vitalità e la grande generosità. La sua morte ci lascia attoniti e sgomenti».

Il servizio sul TG3 regionale

Domenica sera, nell’edizione delle 19,30, il TG regionale della Lombardia ha dedicato un ampio servizio alla disgrazia, compresa una breve intervista a Giorgio Riva, presidente dell’ENPA monzese e coordinatore regionale per la Lombardia.

Riva ha ricordato il prezioso impegno di Elisabetta che ha permesso a numerosi animali a trovare una casa e cambiare vita, in modo particolare in Lombardia. Il servizio del TG regionale si può rivedere qui sotto.  

Pubblicato il 7 febbraio 2021, aggiornato il 9 febbraio con le notizie dei gatti recuperati e della morte del secondo cane.

LotterENPA 2021: ecco i fortunati vincitori! 10.000 volte grazie.

Anche quest’anno si è conclusa la lotteria benefica dell’ENPA di Monza e Brianza. Domenica 31 gennaio, presso la sede operativa dell’ENPA di Monza in Via Lecco 164, è stata effettuata l’estrazione dei 74 numeri vincenti.

LotterENPA sold out!

Lanciata a ottobre 2020 in occasione della Benedizione degli Animali, la quarta edizione della lotteria benefica dell’ENPA di Monza e Brianza ha registrato un successo davvero insperato. Sì, perché, nonostante l’anno particolarmente complicato, già a una settimana prima dell’estrazione dei numeri vincenti, per la prima volta i biglietti della LotterENPA erano tutti esauriti!

Un grande contributo a questo risultato lo ha dato sicuramente la vendita online – quasi 2.500 biglietti su 10.000 – modalità particolarmente preziosa in questo periodo, considerati le limitazioni sugli spostamenti e l’annullamento di alcune manifestazioni, come la tradizionale Befana degli Animali.

Il nostro caloroso GRAZIE va quindi a tutti coloro che, malgrado il periodo difficile, hanno partecipato, consentendoci di accudire sempre meglio i tanti animali soccorsi e ospitati presso il nostro rifugio:

  • i commercianti, le aziende e i professionisti che hanno generosamente offerto i numerosi e ricchissimi premi
  • tutte le persone che hanno acquistato i biglietti
  • i negozianti, i volontari e anche i tanti sostenitori che si sono improvvisati venditori di biglietti, convincendo clienti, amici, parenti e colleghi a tentare la sorte.

Vincitori e ritiro premi

Ecco l’elenco dei 74 biglietti vincenti con il relativo premo (cliccare sul numero a sinistra per aprire la cartolina virtuale). Tutti i fortunati vincitori saranno comunque contattati telefonicamente nei prossimi giorni per ricevere indicazioni circa la riscossione del proprio premio.

Per info: lotterenpa@enpamonza.it

1. Biglietto n. 2003 – Materasso singolo Memory “Evoke”, offerto da Dorelanbed, Lissone 

2.  Biglietto n. 2793 – Ritratto da fotografia in primo piano di una persona o un animale, offerto da I Dalla Rovere_Luciana Tonetto 

3.  Biglietto n. 3981 – Flama lampada Danese Milano, offerto da Caprotti, Monza 

4.  Biglietto n. 4176 – Percorso alimentare dimagrimento di 10gg, offerto da Diètnatural Dott.ssa Maria Cristina Vichi, Monza

5.  Biglietto n. 4213 – Bracciale Calvin Klein PVD argento, oro giallo, oro rosa, offerto da ENPA Sezione di Monza e Brianza

6.  Biglietto n. 7441 – Orologio Swatch modello Skin, offerto da ENPA Sezione di Monza e Brianza

7.  Biglietto n. 891 – Test intolleranze alimentari + impedenziometria, offerto da Diètnatural_Dott.ssa Maria Cristina Vichi, Monza  

8.  Biglietto n. 651 – Orologio Pryngeps da polso in acciaio, offerto da Castignoli Orologeria Gioielleria, Monza 

9.  Biglietto n. 1625 – Orologio Swatch modello Skin con bracciale in silicone, offerto da ENPA Sezione di Monza e Brianza 

10.  Biglietto n. 9572 – Consulenza comportamentale felina a domicilio, offerto da Juliet Berry

11.  Biglietto n. 5784 – cena per 4 persone, offerto da Spaltodieci, Monza 

12.  Biglietto n. 8301 – Consulenza comportamentale felina a domicilio, offerto da Laura Tassi

13.  Biglietto n. 2820 – Fotografia d’autore animale/natura,  su pannello PVC 40x60cm, offerto da Samuele Parentella, Besana in Brianza 

14.  Biglietto n. 682 – Guanciale in Myform Reactive, offerto da Dorelanbed, Lissone 

15.  Biglietto n. 7400 – Consulenza nutrizionale umana a domicilio, offerto da Colombo Nutrizione_Dott. Mattia Colombo, Monza

16.  Biglietto n. 7683 – Bijoux Swatch_Anello in acciaio colore argento con Swarovski, offerto da ENPA Sezione di Monza e Brianza

17.  Biglietto n. 3667 – Orologio Swatch modello New Gent con cinturino in silicone glittered rosso, offerto da ENPA Sezione di Monza e Brianza

18.  Biglietto n. 2611 – Bijoux Swatch in acciaio colore argento con pendenti bianchi, offerto da ENPA Sezione di Monza e Brianza

19.  Biglietto n. 5330 – Cuffie monitor chiusa over-ear nera AKG K99, offerto da Leading Technologies, Monza

20.  Biglietto n. 6546 – Mangime Amanova a scelta tra cane (10 kg) o gatto (2×6 kg), offerto da Oasipet, Seregno_Albiate

21.  Biglietto n. 8058 – Ciondolo in bronzo “Risveglio nello Stagno”_ Ciondolo con smalto, colori assortiti secondo disponibilità, offerto da Isabeau Gioielli, Monza

22.  Biglietto n. 287 – Ciondolo in bronzo “Risveglio nello Stagno”_ Ciondolo con smalto, colori assortiti secondo disponibilità, offerto da Isabeau Gioielli, Monza

23.  Biglietto n. 490 – Buono pranzo o cena per due persone da 60 €, offerto da Osteria Da Bacco, Monza

24.  Biglietto n. 2306 – Cuffie monitor chiusa over-ear nera AKG K77, offerto da Leading Technologies, Monza

25.  Biglietto n. 856 – Travel Gift Card da 50€ utilizzabile per tutti i prodotti e servizi, offerto da Destinazione Sole, Brugherio

26.  Biglietto n. 5988 – Tattoo_buono da 50 € da utilizzare per un tatuaggio, offerto da Dragonspawn Studio, Bussero

27.  Biglietto n. 5436 – Travel Gift Card da 50€ utilizzabile per tutti i prodotti e servizi, offerto da Destinazione Sole, Brugherio

28.  Biglietto n. 2847 – Lezione di Urban Mobility, offerto da Claudia Vaccari_Educatrice Cinofila 

29.  Biglietto n. 9633 – Orologio Swatch modello Gent con cinturino in silicone, offerto da ENPA Sezione di Monza e Brianza

30.  Biglietto n. 4554 – Orologio Bimbo Flik Flak Power Time con cinturino in silicone, offerto da ENPA Sezione di Monza e Brianza

31.  Biglietto n. 6318 – Abbonamento digitale annuale al Giornale di Monza / testata locale di riferimento, offerto dal Giornale di Monza_Gruppo Netweek 

32.  Biglietto n. 5134 – Abbonamento digitale annuale al Giornale di Monza / testata locale di riferimento, offerto dal Giornale di Monza_Gruppo Netweek 

33.  Biglietto n. 640 – Cena per 2 persone_Buono per 2 Hamburger (tradizionali o vegan) + 2 patatine + 2 birre bionde, offerto da Heaven Door Pub, Seregno

34.  Biglietto n. 190 – Stampa su tela 70x100cm di una fotografia, offerto da FDF / Fotolaboratorio Digital Service, Monza

35.  Biglietto n. 5203 – Cena per 2 persone_Buono per 2 Hamburger (tradizionali o vegan) + 2 patatine + 2 birre bionde, offerto da Heaven Door Pub, Seregno

36.  Biglietto n. 723 – Seduta di Massoterapia a scelta tra decontratturante, rilassante o linfodrenante, offerto da New Kinesis, Cabiate

37.  Biglietto n. 4763 – Toelettatura professionale cane con operatore specializzato, offerto da Beauty Dog, Monza

38.  Biglietto n. 2905 – Candela profumata Arhome, realizzata in cera di elevata qualità in contenitore di vetro colorato, offerto da Dorelanbed, Lissone

39.  Biglietto n. 1316 – Stampa su pannello 50x70cm di una fotografia, offerto da FDF / Fotolaboratorio Digital Service, Monza

40.  Biglietto n. 5491 – _Rose di carta realizzate a mano e custodite in mini cappelliera, offerto da Hobby and Papers / Brivio, Monza

41. Biglietto n. 2164 – Buono acquisto da 30 € per l’acquisto di libri, offerto da Virginia e Co., Monza

42.  Biglietto n. 6162 – Cassa di sei bottiglie da 75 cl di vino Cannonau “Nois”, offerto da Cooperativa Agricola Gesuina Onnis, Monza

43.  Biglietto n. 4515 – Manicure con gel semi-permanente, offerto da Naturalmente Beauty, Monza

44.  Biglietto n. 4904 – Buono da 30€ per aperitivo con tagliere tradizionale o vegetariano / vegano + 2 consumazioni alcoliche o analcoliche, offerto da Moss, Monza

45.  Biglietto n. 6812 – Cassa di sei bottiglie da 75 cl di vino Vermentino di Sardegna, offerto da Cooperativa Agricola Gesuina Onnis, Monza

46. Biglietto n. 5018 – Bottiglia termica “Life Bottle” in acciaio inox, capacità 50 cl, offerto da Alternativa Sfusa, Monza

47.  Biglietto n. 4018 – Buono per shampoo, impacco e piega, offerto da Sonia Hair, Monza

48.  Biglietto n. 895 – Una bottiglia da 70 cl di Prosecco Extra Dry premiato, offerto da Shaker Club Café, Seregno

49. Biglietto n. 9574 – Buono acquisto da 20€ sulla merce disponibile in negozio, offerto da Alternativa Sfusa, Monza

50.  Biglietto n. 3323 – Teglia di Pizza Margherita d’asporto, impasto artigianale con 36 ore di lievitazione, offerto da Pizzeria–Birreria Il Coccio, Brugherio

51.  Biglietto n. 3252 – Mezza giornata presso l’Asilo Diurno per il tuo cane (previa prenotazione), offerto da Fido Village, Lissone

52.  Biglietto n. 9423 – Teglia di Pizza Margherita d’asporto, impasto artigianale con 36 ore di lievitazione, offerto da Pizzeria–Birreria Il Coccio, Brugherio

53.  Biglietto n. 3084 – Gift card per 1 cocktail & 1 tapas, offerto da Liquors, Monza

54.  Biglietto n. 4767 – Gift card per 1 cocktail & 1 tapas, offerto da Liquors, Monza

55.  Biglietto n. 3100 – Gift card per 1 cocktail & 1 tapas, offerto da Liquors, Monza

56.  Biglietto n. 3945 – Gift card per 1 cocktail & 1 tapas, offerto da Liquors, Monza

57.  Biglietto n. 4145 – Gift card per 1 cocktail & 1 tapas, offerto da Liquors, Monza)

58.  Biglietto n. 6736 – Libri – CD – DVD – cartoleria_Buono da 20€ spendibile nei 2 punti vendita Libraccio di Monza, offerto da Libraccio, Monza 

59.  Biglietto n. 7703– Libri – CD – DVD – cartoleria_Buono da 20€ spendibile nei 2 punti vendita Libraccio di Monza, offerto da Libraccio, Monza 

60.  Biglietto n. 8998 – Stampa su tela 30×40 cm di una fotografia, offerto da FDF / Fotolaboratorio Digital Service, Monza

61.  Biglietto n. 1266 – “Enerbiotic” Vitality Drink Petformance, mangime complementare per cani, offerto da Farmacia Buonarroti, Monza

62.  Biglietto n. 4573 – Buono take away gastronomico da 15€ a scelta tra le pietanze giornaliere, offerto da Gastronomia Sosta & Gusta, Macherio

63.  Biglietto n. 577 – Bottiglia di birra artigianale da 75 cl, offerto da La Pentola Vegana, Monza

64.  Biglietto n. 5299 – Abbonamento digitale annuale (10 numeri) alla rivista “Il Mio Cane”, offerto da Sprea Editori

65.  Biglietto n. 1898 – Buono da 14 € per aperitivo per due persone, offerto da Shaker Club Café, Seregno 

66.  Biglietto n. 3142 – Gift card da €10, offerto da Coffee House, Monza

67.  Biglietto n. 3932 – Gift card da €10, offerto da Coffee House, Monza

68.  Biglietto n. 4154 – Gift card da €10, offerto da Coffee House, Monza

69.  Biglietto n. 3149 – Gift card da €10, offerto da Coffee House, Monza

70.  Biglietto n. 1198 – Gift card da €10, offerto da Coffee House, Monza 

71.  Biglietto n. 8027 – Mangime Toto Diet Dermatologico_Confezione da 500 gr a scelta tra cane e gatto, offerto da Fido Village, Lissone

72.  Biglietto n. 9578 – Cuffie JBL T110 intra-auricolari con comando e microfono universale, offerto da Leading Technologies, Monza 

73.  Biglietto n. 6249 – Abbonamento digitale annuale (6 numeri) alla rivista “Gatto Magazine”, offerto da Sprea Editori

74.  Biglietto n. 1910 – Medaglietta colorata personalizzabile con incisione laser, offerto da Beauty Dog, Monza

Pubblicato il 31 gennaio 2021

Un’adozione del cuore per Scilla e Cariddi

Per la mitologia greca Scilla e Cariddi erano due mostri marini che vivevano nello stretto di Messina; per la geografia Scilla è un promontorio sulla punta della Calabria, Cariddi è una località collocata sulla punta messinese della Sicilia.

Ma Scilla e Cariddi è anche il nome di due pastori tedeschi, e la loro storia comincia molto tempo fa, quando il canile di Monza era ancora nella vecchia sede di via Buonarroti. Nel 2013, infatti, Scilla e Cariddi vengono accalappiate diverse volte perché riescono spesso a evadere dal luogo di custodia per andare a zonzo per le strade della città.

È evidente che il proprietario non si occupa molto di loro: un vero peccato perché, come hanno avuto modo di constatare gli operatori del canile ogni volta che arrivano, Scilla e Cariddi dimostrano di avere uno splendido carattere, aperto e socievole, con tutti i volontari.

Qui sotto, tre foto di Scilla al parco canile di Monza.

Voglia di casa…

Ora Scilla e Cariddi hanno fatto di nuovo ritorno in struttura perché il proprietario ha deciso di cederle definitivamente al canile. E, nonostante i numerosi peli bianchi sui musi ormai siano evidenti, la loro voglia di trovare una famiglia è esattamente come quella di un cucciolo di pochi mesi.

Non è la prima volta che facciamo appelli per cani anziani, e abbiamo assistito tante volte a sorprendenti lieto fine. Per questo siamo sicuri che da qualche parte c’è un cuore grande che saprà dare a queste due splendide, dolci cagnolone ormai avanti negli anni la serenità che si meritano.

Qui sotto, tre foto di Cariddi al parco canile di Monza.

Consultare la scheda di Scilla qui. Consultare la scheda di Cariddi qui.

Pubblicato il 29 gennaio 2021

FotoCiotola Day fa il bis, e il successo raddoppia!

Dopo il grande successo del 20 dicembre, FotoCiotola Day ha fatto il bis al rifugio di Monza domenica 24 gennaio, ottenendo un analogo riscontro, a conferma che l’iniziativa è piaciuta a tantissimi proprietari di cani e di gatti.

Nata dal desiderio della fotografa ritrattista Claudia Rocchini di sostenere le attività dei rifugi per animali tramite raccolte alimentari, l’iniziativa ha visto la collaborazione di Foto Tecnica Trentani, Sony Italia, EIZO, EIZO Academy, Profoto PM Studio News e la rivista Fotografare.

Modelli per un giorno

Anche questa volta c’è stato il tutto esaurito già dopo pochissimo tempo. Davvero tanti i proprietari che hanno voluto vedere i loro amici dei modelli per un giorno e usufruire di una sessione fotografica professionale e una stampa dell’animale, cm 15×20, offerta da Foto Tecnica Trentani di Pavia.

La giornata è stata ricca di emozioni e di ospiti: è venuta a trovarci Stefania Cavallaro, conduttrice TG4 delle ore 12, accompagnata dalla figlia e da Berta (foto sotto), uno splendido golden retriever adottato. Stefania conosceva già il rifugio di Monza per essere stata due anni fa una mamma a distanza nel Progetto Famiglia a Distanza dell’ENPA. 

Un momento emozionante è stata la consegna da parte di Claudia Rocchini delle splendide fotografie di Nonno Nando (ora ribattezzato Diego), a Marianna e Cristian, la coppia che l’ha adottato dopo aver visto l’appello e le foto fatte nel primo appuntamento di dicembre del Fotociotola (foto sotto).

Cristian tra l’altro ha mostrato Diego nella sua cuccia in tempo reale, grazie alla telecamera a distanza “comprata apposta per tenerlo d’occhio quando siamo fuori casa”. Si è ripreso molto bene e mangia con grandissimo appetito nonostante l’età.

«Mi hanno commossa – racconta Claudia – credetemi: non è da tutti adottare un micio anziano, sordo, malato e con un’aspettativa di vita breve. Ringrazio tutti i partecipanti per le generose donazioni di pappe e un grazie particolare ai volontari del Rifugio per il loro lavoro.»

C’eravamo anche noi!

Come il 20 dicembre, anche questa volta hanno posato come veri “pet model” due ospiti del rifugio di via San Damiano (foto sotto): Irlanda, una dolcissima coniglia New Zealand albina, dal manto bianco e occhi rossi, e Garage, un akita dal folto e bellissimo candido pelo bianco con una storia particolare alle spalle (leggi l’articolo qui). Entrambi cercano una famiglia e chissà che la loro incursione sul set fotografico non porti fortuna come a nonno Nando!

ENPA di Monza Brianza ringrazia nuovamente Claudia Rocchini e il suo entourage per il prezioso aiuto che ci ha voluto donare.

Visita la photogallery con i ritratti fatti al rifugio qui.

Pubblicato il 29 gennaio 2021

Pappa per cani e gatti, arrivi e partenze

In quest’ultimo periodo ENPA di Monza e Brianza ha ricevuto tanta pappa per cani e per gatti, grazie a donazioni di privati e di aziende. Una parte degli alimenti che arrivano, in virtù di un progetto solidale, viene destinata da ENPA ad altre sezioni del Sud più disagiate che devono far fronte alle esigenze alimentari di centinaia di cani rinchiusi nei canili ma anche stanziali sul territorio. Oltre a ciò, nei limiti del possibile, ENPA cerca di aiutare anche realtà che operano al di fuori dei nostri confini.

Arrivi….

Di pochi giorni fa un arrivo di cibo per cani e gatti avvenuto grazie ad Almo Nature, linea di pet food che tramite la Fondazione Capellino aiuta gli animali attraverso diversi progetti, come Companion Animal For Life, a cui da tempo ha aderito anche ENPA Monza e Brianza. Si tratta di un progetto europeo che mira a eliminare gli abbandoni, il randagismo e a trasformare i rifugi in luoghi di transito temporaneo in vista dell’adozione. Il progetto prevede, per ogni animale adottato, la donazione di un mese di pappa gratis all’adottante e lo stesso quantitativo per il rifugio.

I cani e i gatti adottati nell’anno 2020 hanno consentito l’arrivo di due preziose forniture di cibo: la prima consegnata l’8 giugno 2020 e la seconda (nella foto grande in alto) sabato 16 gennaio.

… e partenze, persino oltreconfine!

ENPA Monza non dimentica chi ha più bisogno: proprio In questi giorni, infatti, un bancale di alimenti sta partendo alla volta della sezione di Gioia Tauro (RC), da cui, grazie al progetto solidale, provengono alcuni cani. Tanti di loro sono già stati adottati, altri sono ancora in attesa di trovare una famiglia, come Collier, la sfortunata cagnolina trovata con la gola tagliata (leggi l’articolo qui), nella foto grande in alto con Leo (a sinistra) e le volontarie ENPA Arianna F. e Arianna T.).

Un altro bancale di pappe è stato infine caricato sabato 16 gennaio sul furgoncino di amici di Miriam Dellialisi, destinazione Albania. Qui opera Miriam, insieme a sua mamma. Questa coraggiosa ragazza, che ha il papà albanese, ha deciso di trasferirsi dall’Italia in Albania proprio conoscendo la situazione degli animali in quel Paese, e non si è più mossa. Attualmente segue 30 cani e una ventina di gatti, recuperati in mezzo ai rifiuti e grazie a lei sterilizzati, ma sfama anche tanti randagi e diversi cani di privati privi di possibilità economiche. Aiutando lei, aiutiamo decine e decine di animali che vivono in un Paese dove ad oggi non esistono leggi a loro tutela.

Pubblicato il 20 gennaio 2021

Collier ha già trovato casa!

Vi ricordate di Collier, la sfortunata cagnolina trovata in un lago di sangue con la gola tagliata nella tendopoli di San Ferdinando, nella Piana di Gioia Tauro (RC)?   

Dopo il suo ritrovamento a novembre è cominciata per lei una nuova vita fatta di tanti piccoli momenti che le hanno fatto scoprire il lato bello dell’essere umano: i veterinari che sono riusciti a salvarla con una complessa operazione, i volontari della sezione ENPA di Gioia Tauro che l’hanno premurosamente seguita durante la sua lunga convalescenza, e quelli che l’hanno accolta al suo arrivo il 10 gennaio al rifugio di Monza.

Il suo soggiorno da noi è stato breve quanto speravamo: dopo una settimana la dolce Collier era già prenotata e dopo appena 12 giorni è andata nella sua nuova casa, adottata da una splendida famiglia che le riserverà un futuro fatto di amore e di coccole. Il brutto passato, ormai, è alle spalle.

Nelle foto sopra, all uscita del canile di Monza con la sua nuova famiglia, e appena salita in auto.

Collier è andata a casa non senza aver lasciato un’”impronta” di amore in tutti noi, insegnandoci che gli animali sanno fidarsi dell’uomo nonostante le brutte esperienze.

Un grande grazie per questo lieto fine va ai volontari per il lavoro svolto, a tutti i nostri amici e simpatizzanti che hanno condiviso l’articolo, aiutandoci a dare visibilità a Collier, e ai tanti media che hanno parlato di lei.

Pubblicato il 26 gennaio 2021

Morti centinaia di animali nell’Oasi del Busatello a causa del veleno sparso da un agricoltore.

ENPA: Un danno di gravità inaudita. I responsabili devono pagare.

Sono centinaia i corpi di animali morti ritrovati il 19 gennaio nell’Oasi di Busatello, a confine tra la provincia di Mantova e Verona. Una vera strage di nutrie, cicogne, anatre, uccelli, lepri, aironi e gallinelle d’acqua causata dai quintali di mais avvelenato sparsi su tre ettari di terreno da un agricoltore. Sul posto le Forze dell’ordine stanno cercando di bonificare e mettere in sicurezza il terreno e avrebbero già individuato il responsabile.

La dichiarazione di ENPA

«Si tratta – afferma Romano Giovannoni, coordinatore regionale ENPA del Veneto – di un atto criminale premeditato, l’uomo a quanto pare voleva colpire le nutrie per non farle avvicinare ai suoi terreni. Un comportamento di una gravità inaudita che ha come risultato una spirale di morte di centinaia di animali e che probabilmente non si fermerà a quelli ritrovati senza vita oggi. Un gesto omicida che è ancora più inaccettabile se pensiamo che gli strumenti per una concreta convivenza con gli animali esistono eccome, basti pensare ai dissuasori ad ultrasuoni.

Invece, ancora una volta, si sceglie la strada del veleno senza minimamente curarsi delle gravissime conseguenze che comporta! Gli animali, purtroppo, affamati a causa del clima particolarmente difficile di questi giorni hanno mangiato il mais in quantità. Confidiamo nel lavoro delle Forze dell’Ordine e delle Asl competenti per far emergere tutte le responsabilità. L’autore o gli autori di questa strage non devono restare impuniti!»

Pubblicato il 19 gennaio 2021

Campagna iscrizione ENPA 2021: 150 anni di amore per gli animali

Questo è un anno molto speciale per l’Ente Nazionale Protezione Animali:  la nostra associazione festeggia ben 150 anni! Ogni giorno, dal lontano 1871, salviamo e curiamo tutti gli animali. E diventando socio della più antica associazione animalista, ci aiuterai a continuare così.

Perché i soci sono la vera forza di ENPA, perché anche attraverso i loro contributi e il loro sostegno morale ENPA riesce a svolgere tutte le attività istituzionali: non solo il quotidiano accudimento degli animali ospitati nei rifugi e nei centri di recupero in tutto il Paese, ma anche campagne mirate e progetti qualificati su tutto il territorio. Nelle attività quotidiane così come nelle situazioni di emergenza.

Essere Socio ENPA non vuol dire solo dare un semplice contributo economico, ma anche partecipare alla realizzazione di importanti progetti e credere in quello che facciamo.

Le quote

Le quote sociali per l’anno 2021 sono rimaste invariate:

  • Socio ordinario: 25 euro;
  • Socio sostenitore: 50 euro;
  • Socio giovanile (fino a 17 anni):10 euro;
  • Socio perpetuo: 1000 euro (una tantum)
  • Tessera + peluche: aggiungere €50 alla quota – vedi “Iscrizione con peluche” sotto.

Dove iscriversi o rinnovare l’iscrizione

  • presso il rifugio di Monza in via San Damiano 21 (anche con Bancomat / carta di credito), negli orari di apertura al pubblico (dalle 14.30 alle 17.30 tutti i giorni della settimana), sempre nel rispetto delle norme anti-covid.
  • In posta, in banca o online. Tutte le info qui.   

N.B. In questo periodo, la sede operativa di Via Lecco 164 a Monza, normalmente aperta il giovedì sera dalle 21,15 alle 23 è chiusa. La riapertura sarà comunicata sul sito e sui social, come pure la ripresa dei regolari banchetti in centro Monza e altri eventi.

Iscrizione con peluche

Una bellissima alternativa alla normale iscrizione è l’iscrizione con peluche! Quest’anno il peluche è una mamma foca con il suo piccolo dal pelo candido (immagine sopra), che rappresenta tutti i cuccioli sottratti al mare per essere portati in acquari e zoo.

Mamma foca è lunga ben 41 cm, ha una morbida pelliccia ed è marchiata National Geographic. Con l’adozione di mamma foca e del suo piccolo sosterrai il progetto CURA di ENPA che ogni anno si occupa di migliaia di animali.

Per ricevere mamma Foca e il suo piccolo, basta aggiungere €50 alla normale quota (es. Socio Ordinario €25 + €50 = €75 euro). Occorre iscriversi (o rinnovare l’iscrizione) online qui, compilando tutti i campi. Verrai iscritto alla Sezione ENPA più vicina a te e la tua foca arriverà insieme alla tua tessera a casa tua.

Socio ENPA? Pet assicurato!

Il socio ENPA non solo fa del bene gli animali, ma si preoccupa anche dei propri amici di casa: ENPA di Monza e Brianza, in collaborazione con la compagnia Cattolica Assicurazioni, ha ormai da moltissimi anni stipulato una convenzione assicurativa per proteggere e tutelare i proprietari sotto l’aspetto economico, da eventuali danni a persone, animali o cose, causati dai loro amici a quattro zampe.

I soci ENPA in regola con il pagamento della quota associativa per l’anno in corso e muniti di tessera o di ricevuta di versamento si potranno recare, per la stipula della prima polizza assicurativa, presso gli uffici di Cattolica Assicurazioni, Agenzia di Brugherio in Via Vittorio Veneto, 34. Consigliamo di prendere accordi telefonici, chiamando il 039-2873634. Il costo della garanzia è di soli 15 euro all’anno ed è valida fino a tre animali domestici (cani, gatti, cavalli…). Tutti i dettagli qui.

Un motivo in più per iscriversi o rinnovare l’iscrizione!

Pubblicato il 23 gennaio 2021

 

 

Sgozzata e trovata agonizzante, ora Collier è a Monza, pronta per una nuova vita

Distrutta e ricostruita a più riprese, la tendopoli che sorge nel comune di San Ferdinando, nella Piana di Gioia Tauro (RC), ospita migranti e lavoratori stagionali in condizioni che è facile immaginare.

Proprio qui, nel novembre scorso, fuori da una delle tante baracche, una ragazza ha trovato un cane in una pozza di sangue a causa di una profonda ferita alla gola, molto probabilmente inferta con un coltello.

Il tempestivo intervento di ENPA di Gioia Tauro

Ha contattato quindi Walter, efficientissimo commissario della sezione ENPA di Gioia Tauro che, arrivato sul posto, si è trovato davanti una scena allucinante con il cane ormai agonizzante. Lo ha raccolto e immediatamente portato in clinica veterinaria dove è stato sottoposto a un intervento molto complesso, che ha richiesto l’applicazione di ben 260 punti di sutura tra interni ed esterni.

Nella foto sopra a sinistra, durante l’operazione. Abbiamo volutamente evitato di pubblicare immagini di Collier prima della suturazione perché troppo crude. A destra, Collier dopo la felice conclusione dell’intervento chirurgico.

Non si sa per quale motivo ci sia accaniti sul cane con tale crudeltà: una violenza fine a e stessa o un’uccisione per scopi alimentari? In ogni caso, è stata fatta immediatamente denuncia all’autorità giudiziaria e ai Carabinieri competenti per zona.

La convalescenza e il trasferimento al canile di Monza

Durante la convalescenza ci si è accorti che l’animale presentava anche una grave sofferenza al femore, probabilmente in seguito a un colpo inferto ed è stato operato per risolvere anche questo problema. Il cane, battezzato Collier, una femmina di media taglia di 5 anni, molto simile a un labrador, durante la sua lunga degenza è stato curato e assistito con amore dai volontari dell’ENPA di Gioia Tauro.

E il 10 gennaio è arrivato alla sezione di ENPA di Monza e Brianza, pronto per essere adottato, perché merita finalmente il calore di una famiglia. Leggi la sua scheda qui.

Foto sopra: a sinistra, Collier con Walter, commissario di ENPA di Gioia Tauro; a destra, Collier al rifugio di Monza con la volontaria Arianna.

Una collaborazione all’insegna della solidarietà

Da tempo la sezione di Monza porta avanti un progetto solidale: nella struttura, compatibilmente con la disponibilità ricettiva, vengono messi a disposizione dei box riservati a cani ritirati da alcune sezioni più sfortunate del sud Italia. Se Monza e la Brianza sono una isola felice per quanto riguarda randagismo e sensibilità zoofila, nel profondo Sud la situazione è spesso drammatica: canili sovraffollati quando non sono sotto sequestro, assenza di canili sanitari e penuria di adozioni. Qui i volontari sono veri eroi.

L’aiuto di ENPA Monza non si ferma qui ma si concretizza anche con l’invio di alimenti alle sezioni e ai rifugi che più hanno bisogno.

Grazie a questo progetto, Trixy, Jody, Toby, Riky, Bipsi, Cipsi, Betty, Mila, Lollo e altri, provenienti da varie province del Sud, hanno potuto dire addio a una vita randagia e si godono attenzioni e coccole in una casa vera.   

L’insegnamento di Collier

Puoi picchiarli, maltrattarli, abbandonarli, ma loro non perderanno mai la fiducia in te. È proprio questo che ci insegna questa storia per fortuna a lieto fine: nonostante tutto, nonostante l’incubo che l’ha quasi portata alla morte, la dolcissima Collier non ha per nulla paura dell’uomo e non ha perso quella fiducia nel genere umano che spesso l’uomo non si merita affatto.

Sopra: altre due immagini di Collier al canile di Monza.

Pubblicato l’11 gennaio 2021

Le due facce del Natale: quello solidale e quello che non lo è

C’è Natale e Natale. C’è regalo e regalo. Già, non tutti festeggiano il Natale all’insegna del “vogliamoci bene” e della solidarietà e così, proprio la sera della vigilia, un passante ha segnalato a una veterinaria la presenza di uno scatolone abbandonato all’ingresso dei box di un condominio in via Volturno, a Monza. Andata sul posto per verificare, per la dottoressa la sorpresa è stata tanta anche se c’erano pochi dubbi sul contenuto: sul coperchio, infatti, era stato scritto con un pennarello verde “c’è un coniglio chi vuole può prenderlo” (foto sotto).

Non sappiamo i motivi che abbiano indotto l’autore ad abbandonare in questo modo un coniglietto che è stato comunque molto fortunato: infatti la veterinaria che ringraziamo ha contattato ENPA Monza e l’ha portato al rifugio di via San Damiano la mattina di Natale.

Qui si è scoperto che il coniglio, un maschio stranamente già castrato che è stato chiamato Rudolph (una delle renne di Babbo Natale!) presenta qualche problema al cavo orale e per questo viene monitorato. Nelle foto sotto, Rudolph nel suo recinto al rifugio di Monza.

Questi conigli negli scatoloni…

Speriamo che non diventi una moda, ma Rudolph non è purtroppo l’unico coniglio trovato in uno scatolone in questo periodo (e parliamo solo dei casi più recenti!): a condividere la stessa modalità di abbandono, infatti, sono stati BatmanRobinJokerIvy e Harley, cinque cuccioli di coniglio nano testa di leone, nati ad agosto, rinvenuti lo scorso 20 settembre, che come tutti gli altri conigli ospiti del rifugio sono in adozione. Nelle foto sotto, nello scatolone in cui sono stati ritrovati, e poi nel rifugio di Monza.

Questi cuccioli, che inizialmente erano sei, sono arrivati in condizioni così critiche che uno, purtroppo, non ce l’ha fatta.

Per loro è stato fatto a suo tempo anche un appello per un alimento speciale a cui tanti nostri sostenitori hanno risposto, e grazie al quale i piccoli si sono ripresi (foto sotto).

Dulcis in fundo, sono stati ritrovati in uno scatolone anche i tenerissimi fratellini Pico ed Ezio, anche loro cuccioli nani testa di leone, nelle foto sotto.

Per info su tutti i conigli potete scrivere a selvatici@enpamonza.it

Un Natale pensando agli animali più sfortunati

È stato invece un Natale all’insegna della solidarietà quello di Gaia, Luca, Enea e Ambra, quattro bambini a giudicare dalla grafia del messaggio, che hanno fatto trovare sotto l’albero di Natale del rifugio di Monza un pacco pieno di cibo per gatti con la scritta “sperando di poter dare un pasto ai gattini meno fortunati”.

Chissà, magari questi bimbi hanno già in casa un micio a cui voler bene ma hanno voluto pensare anche a chi una casa non ce l’ha. Per questo gesto ENPA di Monza e Brianza li ringrazia di cuore, come ringrazia chi in questo periodo di feste ha avuto un pensiero per i tanti animali che sono ancora in attesa di trovare una famiglia.

Pubblicato l’11 gennaio 2021.

Domenica 24 gennaio: torna a Monza la FotoCiotola Day!

Dopo il grande successo del 20 dicembre (tutto esaurito già dopo pochissimi giorni), FotoCiotola Day fa il bis al rifugio di Monza! Tenetevi pronti per domenica 24 gennaio.

Nata dal desiderio della fotografa ritrattista Claudia Rocchini di sostenere le attività dei rifugi per animali tramite raccolte alimentari, l’iniziativa vede lacollaborazione di Foto Tecnica Trentani, Sony Italia, EIZO, EIZO Academy, Profoto PM Studio News e la rivista Fotografare.

Modelli per un giorno

La formula è semplice: domenica 24 gennaio – previo appuntamento e fino a esaurimento posti – sarà possibile recarsi al rifugio di Monza in via San Damiano 21 con il proprio pet (cane, gatto, coniglio o altro) per usufruire di 15 minuti di sessione fotografica professionale offerta da Claudia Rocchini e una stampa dell’animale, cm 15×20, offerta da Foto Tecnica Trentani di Pavia. 

Ai partecipanti è solo richiesto di portare almeno €25 di cibo per cani o gatti, che verrà donato a ENPA Monza. Per vostra comodità, in fondo trovate un elenco di alimenti che più servono agli ospiti del rifugio.

Come partecipare?

Per partecipare occorre registrarsi a questo link e compilare il form: ti verrà chiesto di indicare la tipologia di animale, la taglia e di inserire una sua fotografia, informazioni indispensabili per permetterci di organizzare al meglio gli appuntamenti, le riprese e l’allestimento del set. Attenzione: la sessione fotografica non prevede scatti a umani+animale, e verrà ritratto un solo animale per proprietario. Leggi le condizioni di partecipazione.  

Una volta chiuse le iscrizioni, verrai ricontattato e ti verrà comunicato l’orario di sessione che ti preghiamo di rispettare, sia per non creare assembramenti in sede sia per evitare incontri/scontri tra i modelli a quattrozampe. I lavori si svolgeranno a partire dalle ore 9,30.

Le stampe verranno inviate al Rifugio di Monza entro 15 giorni dallo svolgimento dell’evento, dove potranno essere ritirate.

L’evento si terrà nel rigoroso rispetto delle norme Covid: no assembramenti, obbligo di sanificare le mani con il gel, mascherina e distanziamento fisico.

Cosa aspetti? Collegati al link, e prenota la tua sessione fotografica!

Il set ha portato fortuna a Nonno Nando!

Vi ricordate che durante l’ultima edizione Claudia aveva fotografato alcuni degli ospiti del Rifugio di Monza? Uno, l’anziano micio Nando, aveva colpito in modo particolare la fotografa che aveva promesso di regalare una stampa a chi lo avesse adottato. Ebbene, il suo desiderio è stato esaudito, e il 2 gennaio Nonno Nando è andato a casa con una giovane coppia comasca, Marianna e Cristian! Nella sua casa Diego (questo il suo nuovo nome) sta bene e mangia come un leone!

Nelle foto sopra: un ritratto di Nando (ora Diego) fatto da Claudia; insieme a Marianna e Cristian mentre stanno per uscire dal rifugio; e una tenera foto di Diego nella sua nuova casa.

Anche Zorro, l’altro micio fotografato da Claudia a dicembre, è stato recentemente adottato, mentre il cane, Staff, cerca ancora casa.

Gli alimenti che più servono in questo periodo

Per gatti:

  • gastrointestinal umido
  • “kitten” umido di qualità per gattini (es. Almo Nature Kitten, Shesir Kitten, Royal Canin Kitten / Mother & Baby Cat, Select Gold Baby Cat & Mother, Oasy Kitten)
  • cibo per gatti adulti, stesse marche
  • scatole da 400g per adulti (adatte per colonie feline)

Per cani:

  • biscotti
  • cibo umido specifico per cuccioli
  • umido di marca per adulti

Grazie!

Nella locandina: il cagnolino Ridi di Jacopo e Marica; e Silvestro, mascotte del parco canile-gattile di Monza. Nelle altre foto, alcuni dei ritratti eseguiti da Claudia al rifugio di Monza a dicembre. 

Pubblicato il 13 gennaio 2021

LotterENPA 2021: comincia il countdown!

ATTENZIONE: dal 21 gennaio è sospesa la vendita online dei biglietti in quanto sono in via di esaurimento. Qualcuno è ancora disponibile presso il rifugio di Monza.

Buone notizie per i ritardatari: C’è ancora qualche giorno di tempo per accaparrarsi uno o più biglietti della LotterENPA, la lotteria benefica dell’ENPA di Monza e Brianza!

Il costo di ciascun biglietto è di €1, e in palio ci sono 74 bellissimi premi, a cominciare dal primo premio, un materasso in Memory, offerto da Dorelanbed di Lissone.

DOVE ACQUISTARLI

online sul nostro sito in multipli di 5 e pagandoli esclusivamente tramite PayPal.

presso il rifugio di via San Damiano 21 a Monza, ogni giorno dalle 14.30 alle 17.30.

FINO A QUANDO SI POSSONO ACQUISTARE?

Importante: l’estrazione avverrà domenica 31 gennaio, ma sarà possibile acquistarli online solo fino a venerdì 29 gennaio fino a esaurimento.

Al rifugio di Monza invece saranno disponibili fino a sabato 30 compreso, o fino a esaurimento.

TUTTI I PREMI DELLA LOTTERENPA 2021

Qui sotto, l’elenco completo dei premi. Clicca sul numero a sinistra di ciascun premio per aprire la cartolina virtuale con la descrizione del premio.

1. MATERASSO SINGOLO MEMORY “EVOKE”_Sonno profondo e rigenerante, all’insegna della massima ergonomia_ Offerto da_Dorelanbed_Lissone  (FB)

2. RITRATTO PERSONALIZZATO_Ritratto da fotografia in primo piano di una persona o un animale_ Offerto da I Dalla Rovere_Luciana Tonetto  (FB)

3. FLAMA LAMPADA DANESE MILANO_Lampada a led che si trasforma in porta candela. Design Martì Guixé_ Offerto da Caprotti_Monza  (Sito)

4. PERCORSO ALIMENTARE DIMAGRIMENTO 10gg_ Offerto da Diètnatural Dott.ssa Maria Cristina Vichi_Monza  (FB)

5. BRACCIALE CALVIN KLEIN_Bracciale con scritte in PVD argento, oro giallo, oro rosa_ Offerto da ENPA Sezione di Monza e Brianza

6. OROLOGIO SWATCH MODELLO SKIN_Orologio con bracciale in metallo_ Offerto da ENPA Sezione di Monza e Brianza

7. TEST INTOLLERANZE ALIMENTARI + IMPEDENZIOMETRIA_ Offerto da Diètnatural_Dott.ssa Maria Cristina Vichi_Monza   (FB)

8. OROLOGIO PRYNGEPS_Orologio da polso in acciaio_valore 100 €_ Offerto da Castignoli Orologeria Gioielleria_Monza  (Sito)

9. OROLOGIO SWATCH MODELLO SKIN_Orologio con bracciale in silicone_ Offerto da ENPA Sezione di Monza e Brianza 

10. CONSULENZA COMPORTAMENTALE FELINA_Incontro di valutazione del gatto a domicilio della durata di circa 2 ore_ Offerto da Juliet Berry

11. CENA PER 4 PERSONE_Buono per 4 pizze + 4 birre medie (o 4 bibite o 1 bottiglia di vino) + 4 dessert + 4 caffè_ Offerto da Spaltodieci_Monza  (Sito)

12. CONSULENZA COMPORTAMENTALE FELINA_Incontro di valutazione del gatto a domicilio della durata di circa 2 ore_ Offerto da Laura Tassi

13. FOTOGRAFIA D’AUTORE_Stampa diretta su pannello PVC 40x60cm_ Offerto da Samuele Parentella_Fotografo_Besana in Brianza  (Sito

14. GUANCIALE IN MYFORM REACTIVE_Comfort e Traspirabilità. Favorisce un progressivo rilassamento_ Offerto da Dorelanbed_Lissone  (FB)

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60. STAMPA FOTOGRAFICA PERSONALIZZATA_Stampa su tela 30×40 cm di una fotografia_ Offerto da FDF / Fotolaboratorio Digital Service_Monza  (Sito

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Pubblicato il 14 gennaio 2021; aggiornato il 19 gennaio per le modalità di pagamento online (solo Paypal, in quanto più immediato).

Zona rossa il 5 e 6 gennaio: ANNULLATA la tradizionale Befana del cane e del gatto

Con il prosieguo dell’emergenza sanitaria e il rientro nella zona rossa il 5 e 6 gennaio 2021, ma anche per senso di responsabilità, ENPA Monza e Brianza ha deciso di annullare quello che era diventato con gli anni un appuntamento irrinunciabile per gli amici e sostenitori della sezione: la Befana del cane e del gatto.

Questo tradizionale appuntamento sotto i portici dell’Arengario non era solo una festa per i più piccoli, che potevano fare rifornimento di caramelle offerte dalle befane dell’ENPA con tanto di scopa, ma era anche l’occasione per raccogliere fondi per la nostra associazione e aiutare così i numerosi animali ospitati nel nostro rifugio.

Grazie a tutti!

Vogliamo comunque esprimere la nostra gratitudine ai numerosissimi amici che ci sono stati di supporto in questo periodo, sia visitando il mercatino sotto l’Arengario e presso il canile, che hanno riscontrato un grandissimo successo (sempre nel rispetto delle norme anti-covid!), sia quanti hanno acquistato i biglietti della LotterENPA (tuttora in vendita online) o i nostri dolci solidali, sia, infine, le tante persone che hanno portato al rifugio alimenti per cani e per gatti.

La generosità di tanti di voi non poteva che avere ripercussioni anche sul nostro operato: abbiamo infatti deciso di condividere quanto ci è stato donato con alcune strutture per animali più disagiate e sfortunate, perché questo è, in fondo, il vero spirito del Natale appena passato.

Nelle foto: alcuni immagini di edizioni passate della manifestazione; il logo della vendita online dei biglietti della LotterENPA; e, sopra a destra, una gradita sorpresa natalizia da parte di un gruppo di cinofili (Raffaele, Ilaria, Mia e Valentina).

Pubblicato il 3 gennaio 2021

Benvenuto Concorezzo! Parte la nuova convenzione con ENPA.

Dal primo gennaio 2021 il comune di Concorezzo (MB) entra a far parte dei comuni convenzionati con il parco canile di Monza, gestito dall’ENPA di Monza e Brianza, andando ad aggiungersi ai 16 che lo sono già (Agrate Brianza, Biassono, Brugherio, Caponago, Carnate, Cernusco sul Naviglio (MI), Cornate d’Adda, Lissone, Macherio, Mezzago, Monza, Muggiò, Seveso, Sovico, Vedano al Lambro e Villasanta).

Per tutti questi comuni la convenzione non si limita alla semplice custodia dei cani trovati vaganti sul territorio, ma comprende anche una lunga serie di servizi aggiuntivi a favore degli animali che solo un’organizzazione articolata e ben strutturata come la nostra può offrire.

Primi arrivi…

Grazie alla nuova convenzione, mercoledì 30 dicembre sono arrivati al canile di Monza, scortati dai Vigili di Concorezzo, i primi cani: Puré, un incrocio jack russell di 8 anni trovato vagante (nelle foto), e Zeus, un dogo argentino.

Pubblicato il 3 gennaio 2021

“Amici Cucciolotti”: la collezione 2021 è già in edicola!

È tornata la raccolta di figurine che unisce scoperta, divertimento e conoscenza a gesti concreti di solidarietà per insegnare ai bambini, fin da piccoli, che tutti possiamo fare la differenza, anche nel nostro piccolo.

Quest’anno, gli album Amici Cucciolotti 2021 di Pizzardi Editore non verranno consegnati come da tradizione davanti alle scuole nel rispetto delle regole per salvaguardare la salute di tutti. Ma niente paura: sono disponibili in tutte le edicole! Potrete scegliere tra l’album classico con 6 figurine e una Cartolotta Fantasy, a un euro e, in un’edizione speciale per festeggiare i suoi 15 anni, l’album cartonato gommoso, con 12 figurine e due Cartolotte Fantasy, a tre euro.

La copertina dell’album 2021 che vede Westie, la “megadirettrice” di Amici Cucciolotti, abbracciare affettuosamente un cucciolo (sopra), ha un grande valore simbolico. Come spiega il fondatore della casa editrice Dario Pizzardi: «Vuole dimostrare che anche in un periodo difficile come questo, Amici Cucciolotti sostiene l’impegno dei volontari dell’Ente Nazionale Protezione Animali per non fare mancare cibo e affetto ai moltissimi animali abbandonati che vengono accuditi nei rifugi dell’Associazione. Ma vuole anche essere un messaggio di speranza e di augurio rivolto a tutti, affinché si torni al più presto alla normalità per poter finalmente riabbracciare i nostri cari e gli amici!»

Solo nel 2020 Amici Cucciolotti ha aiutato oltre 30 mila animali nei rifugi ENPA, riempiendo più di 4 milioni di ciotole di cibo. E negli ultimi 15 anni ha donato oltre 5,5 milioni di euro per iniziative in difesa degli animali e dell’ambiente e per sostenere progetti sociali rivolti ai bambini.

2021, le novità e le Missioni Possibili

L’album 2021 è una vera e propria ricarica di energia cucciolotta che farà divertire i bambini da 0 a 100 anni in su. Tante le novità, ma anche molte le conferme per “Amici Cucciolotti” 2021: il “Quizzolotto”, per imparare a conoscere meglio il cane e il gatto, la doppia pagina sul bullismo e le “Missioni Possibili” per mettersi alla prova attivamente, imparando l’importanza del rispetto e della protezione degli animali attraverso azioni concrete da realizzare.

Obiettivo per i piccoli collezionisti: divertirsi, esplorare, giocare e riempire più ciotole possibili. Otto bustine di figurine, infatti, riempiono una ciotola di cibo per i nostri amici trovatelli. Un modo concreto per aiutare i tanti volontari Enpa che ogni giorno si prendono cura di loro. E per controllare in ogni momento quante ciotole sono già state riempite, basterà andare sul sito www.pizzardieditore.it e cercare il Ciotolometro, o cliccare direttamente su questo link.

Altra Missione Possibileè quella a favore dei Plastic Busters, gli scienziati dell’Università di Siena che portano avanti un progetto di ricerca per salvare gli animali marini del mar Mediterraneo dall’inquinamento da microplastiche.

Infine, anche quest’anno gli album e le figurine degli Amici Cucciolotti verranno regalati ai bambini ricoverati negli ospedali dove svolgono la loro attività i volontari dell’Associazione per il Bambino In Ospedale (ABIO).

Pubblicato il 3 gennaio 2021

Caccia: solidarietà e sostegno per Flavio Insinna, ha solo espresso ciò che pensa la maggior parte degli italiani

L’Ente Nazionale Protezione Animali esprime pieno sostegno e solidarietà al celebre conduttore televisivo Flavio Insinna (foto sotto) per essersi espresso contro la caccia nella puntata del 27 dicembre del programma su Rai 1 L’eredità, e dunque per essere stato pesantemente attaccato dal mondo venatorio. La frase incriminata: «Io ve lo dico, è inutile girarci intorno, io sono totalmente contrario alla caccia.»

Un pensiero, tra l’altro, condiviso dalla maggior parte degli italiani già da molto tempo, come rilevato dall’Eurispes nel Rapporto Italia 2016, con il 68,5% contrario all’attività venatoria.

Attività che incredibilmente ha continuato ad essere praticata, grazie al sostegno delle Regioni, in disprezzo ai dettami dei DPCM, anche in questo momento di emergenza sanitaria. Insieme alle altre associazioni animaliste e ambientaliste, l’ENPA ha scritto al Governo proprio per sottolineare questa incoerenza, chiedere un intervento immediato delle istituzioni e ricordare la pericolosità di certe forme di caccia come le braccate che vedono la partecipazione anche di 70-80 cacciatori insieme, un vero insulto alla prudenza e ai sacrifici chiesti al resto degli italiani.

Vittime sia animali che persone

L’attività venatoria ogni anno produce un vero e proprio bollettino di guerra. Secondo l’Associazione Vittime della Caccia quest’anno sono morte 27 persone e rimaste ferite 64, molte delle quali vittime innocenti che si trovavano sul posto solo per caso.

Senza ovviamente tralasciare le vere vittime di questa attività, gli animali. E non parliamo solo di tutti quelli che muoiono per questa pratica assurda e retriva, ma anche delle migliaia maltrattati per permettere a questa attività di esistere. È il caso degli uccelli da richiamo, uno dei maltrattamenti sugli animali più diffusi dei nostri tempi (foto sotto a destra).

Gli interventi delle Guardie Zoofile ENPA hanno scoperchiato una realtà davvero inquietante che vede migliaia di uccelli vittime di sofferenze atroci. Basti pensare che solo in provincia di Vicenza almeno centomila animali sono ingabbiati per tutta la vita, costretti a vivere in una spazio minuscolo che non gli permetterà neanche di aprire le ali, spesso in mezzo ad escrementi e acqua putrida. 

Pubblicato il 3 gennaio 2021

Auguri davvero speciali: la parola agli ospiti del rifugio di Monza!

Da parte di tutti gli animali ospitati nel nostro rifugio, dai volontari, operatori e veterinari, tanti auguri per un 2021 sereno, che ci restituisca un po’ della  normalità che tanto è mancata nel 2020.

Per ENPA il 2021 sarà una anno ancora più importante perché festeggeremo i 150 anni dalla nostra nascita, la più antica associazione protezionistica in Italia sempre al servizio dei più bisognosi.

Questo breve video, con gli auguri in rima, è dedicato a tutti i nostri sostenitori e a chi ama e rispetta gli animali.

Pubblicato il 31 dicembre 2020

Festeggiare senza botti per proteggere ambiente e animali

In questo periodo, tra timori di una terza ondata, virus modificati e zone rosse e zone arancioni, c’è meno voglia di festeggiare il nuovo anno rispetto agli anni passati. Nonostante ciò gli ultimi giorni del 2020 sono stati caratterizzati da ingenti sequestri di botti illegali.

Vietati ormai in moltissimi comuni, tra cui anche quello di Monza, castagnole, mortaretti e fuochi d’artificio sono da sempre fonte di stress e pericolo per moltissimi animali, sia domestici che selvatici. E ancor di più ogni anno provocano un considerevole numero di feriti, se non di vittime, tra gli esseri umani.

Lo scoppio dei fuochi artificiali, specie in piena notte, provoca negli animali danni inimmaginabili. Agli uccelli causanouno spavento tale da indurli a fuggire dai loro rifugi e volare nel buio anche per chilometri per poi andare a morire sfracellandosi su muri, alberi o cavi elettrici. Quelli che riescono ad atterrare o a posarsi su qualche albero spesso muoiono assiderati per le rigide temperature invernali o per la mancanza di un riparo. Senza contare i tanti animali selvatici che per lo scoppio dei botti possono morire per lo spavento.

Nei gatti e nei cani, dotati di un udito estremamente sensibile, gli scoppi pirotecnici sono fonte di un forte stress: il terrore provato è tale che li spinge a fuggire da giardini e recinti, per allontanarsi il più possibile dal rumore per loro insopportabile. Il destino di questi animali è purtroppo spesso segnato: lontano da casa non sono in grado di ritornare sui loro passi, e spesso finiscono coinvolti in incidenti stradali con gravi danni per loro e pericolo per gli automobilisti.

Negli animali di allevamento come mucche, cavalli e conigli, lo spavento provocato dalle esplosioni può provocare nelle femmine gravide addirittura l’aborto.

Come ogni anno, ENPA fa appello alle Autorità e al senso di responsabilità dei cittadini al fine di evitare dannosi spettacoli pirotecnici e invita tutti a festeggiare il nuovo anno in modo più rispettoso per tutti gli esseri viventi.

Come proteggere il tuo pet: i consigli dell’ENPA

* È sicuramente consigliabile avere la sicurezza della leggibilità del microchip del cane (si può controllare presso il proprio veterinario) e verificare che riporti i vostri dati aggiornati (numero di telefono e indirizzo). Ricordiamo che in Lombardia, dal 1 gennaio 2020, il microchip è obbligatorio anche per i gatti.

* Utilizzare sempre una medaglietta identificativa o affine per i cani e per i gatti che sono abituati a uscire.

* Portare il cane in passeggiata sempre al guinzaglio – non slegarlo mai.

* Nei giorni cruciali delle feste, tenere gli animali (cani, gatti, conigli) temporaneamente chiusi in un luogo sicuro e protettivo, bloccando l’eventuale gattaiola o altro accesso all’esterno.

* Assicurarvi che abbiano delle comode “tane” dove ripararsi. Non costringeteli a stare vicino a voi se si sentono più al sicuro in un altro posto.

* Se il vostro animale vive abitualmente all’aperto, sistematelo se possibile in un locale chiuso (taverna o garage) privo di oggetti che potrebbero ferirlo. Mettetegli a disposizione il suo giaciglio e alcuni oggetti a lui familiari (i suoi giochi preferiti, le ciotole e qualcosa da rosicchiare).

* Se ha a disposizione un recinto, controllate che non possa scavalcarlo e che la chiusura sia integra.

* Può essere opportuno tenere il volume dello stereo o della tv leggermente più alto del solito per coprire altri rumori esterni.

* Mantenere un comportamento il più possibile calmo per non rinforzare le sue paure.

* Nel caso un cane abbia già dato prova in passato di temere botti e fuochi d’artificio, è possibile prevenire il problema somministrando anche qualche giorno prima calmanti naturali che hanno grandi effetti benefici. Sono integratori, quindi possono essere assunti da animali di tutte le età senza problemi. In questo caso è bene quindi rivolgersi al proprio veterinario in anticipo per farsi consigliare la terapia più adatta al cane.

* Infine, come raccomandazione generale, ricordiamo a tutti di non portare, per nessun motivo, i propri quattrozampe agli spettacoli pirotecnici. Oltre allo stress e allo spavento, può succedere di peggio. Un esempio per tutti? La morte della cagnolina Gemma il 31 dicembre del 2015 a Besana in Brianza (MB) per le ferite riportate in seguito allo scoppio di un petardo nel giardino condominiale. 

Botti inesplosi: attenzione alla prima passeggiata dell’anno!

I danni che possono causare i festeggiamenti di San Silvestro non si esauriscono la notte del 31 dicembre: spesso sottovalutati, anche i botti inesplosi sono molto pericolosi sia per i cani sia per gli altri animali che mettono il naso fuori casa il primo giorno dell’anno. Fate molta attenzione a lasciar liberi i cani anche nelle aree cani e prestate molta attenzione a dove vanno ad annusare, allungando un occhio in modo da verificare che non vi siano nelle vicinanze botti inesplosi.

I danni all’ambiente

I botti di Capodanno sono nocivi anche per quanto riguarda l’inquinamento ambientale. Sebbene in modo temporaneo, infatti, apportano un consistente contributo alle concentrazioni di PM10 (le famigerate polveri sottili), registrando picchi significativi proprio dalla mezzanotte alle primissime ore del mattino del primo giorno dell’anno.

L’esplosione dei fuochi, inoltre, libera nell’aria una gran quantità di sostanze nocive come potassio, stronzio, bario, magnesio, alluminio, zolfo, titanio, manganese, rame, cromo e piombo.

ENPA Monza e Brianza augura a tutti voi e ai vostri animali un fine d’anno sereno con la speranza di un nuovo anno ricco di “normalità”.

Qui sopra, il breve video realizzato da ENPA Monza e Brianza per sensibilizzare i cittadini sull’uso dei fuochi d’artificio.

Pubblicato il 29 dicembre 2020

Ministro Costa: no al lancio di palloncini e fuochi d’artificio

Arriva dal Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, l’invito a non partecipare a un’iniziativa pensata per festeggiare l’arrivo dell’anno nuovo.

Ecco le sue parole pubblicate in un post il 29 dicembre sulla sua pagina Facebook:

«Tra qualche giorno finirà questo anno complicato, difficile, e che ci ha posto di fronte a scelte impegnative anche nel nostro quotidiano: la voglia di festeggiare è tanta, lo immagino.

Però fate attenzione, ogni nostro comportamento, ogni nostra azione ha degli effetti sul nostro pianeta. Sta girando una catena che invita i cittadini a lanciare in aria palloncini colorati, per quanto possa sembrare un’iniziativa bella e lodevole, vi chiedo di NON farlo.

I palloncini – prosegue il Ministro – una volta in aria, scompaiono dalla nostra vista; il gioco finisce ma quei palloncini non si dissolvono nel nulla, continuano a volare, poi scendono e finiscono nell’ambiente o nei mari diventando una trappola di morte per molti animali.

Stessa cosa per i fuochi di artificio, oltre a essere vietati in molte città, sono un’enorme fonte d’inquinamento e possono terrorizzare tanti animali, sia in aria che in terra. Rendiamoci conto che non esistiamo solo noi umani in questo pianeta e dobbiamo avere rispetto per tutti.

Possiamo festeggiare e divertirci lo stesso – conclude Costa (nella foto sopra) – io lo faccio da tantissimi anni e possiamo farlo tutti.»

Pubblicato il 29 dicembre 2020

È arrivato il freddo, aiutiamo la fauna selvatica

E’ tempo di pensare a “dare una zampa” a questi figli della natura che le difficili condizioni climatiche mettono in seria difficoltà: la neve e il ghiaccio impediscono, infatti, qualsiasi forma di nutrimento sul terreno.

Ecco come aiutarli

Se il nostro quattrozampe può avere una cuccia comoda e calda per ripararsi dal freddo, altrettanto non si può dire per la fauna selvatica che popola le città; malgrado durante il giorno si possa intravedere un debole sole, di notte cominciano le prime gelate e presto i nostri piccoli amici si troveranno in grave difficoltà a trovare pozze di acqua non ghiacciata dove abbeverarsi e cibo per sfamarsi.

Per gli uccelli che frequentano i nostri giardini o i nostri balconi consigliamo di lasciare una ciotolina di acqua tiepida e pulita e qualche manicaretto sul davanzale o in altro luogo a prova di predatori come i gatti, che oltre a essere provvidenziale per qualche piccolo volatile stremato, restituirà uno spettacolo straordinario.

Se avete spazio su balconi, terrazzi o in giardino, potete installare mangiatoie per uccelli in modo da poter garantire loro un luogo sicuro dove trovare cibo in abbondanza, inserendovi i cibi idonei e premurandovi sempre di posizionarle in un luogo non raggiungibile dai predatori e dai nostri cani o gatti.

Ricordiamo però che, una volta installata la mangiatoia, dovrà essere rifornita sempre e comunque fino alla primavera successiva: non bisogna mai interrompere bruscamente la somministrazione di cibo poiché i volatili perderebbero un punto di riferimento molto importante durante l’inverno.

Anche una casetta per uccelli può essere utile agli uccellini per trovare un riparo dal vento, dalla neve e dal gelo e per passare la notte tranquilli; anche in questo caso però bisogna ricordarsi di posizionarla in un luogo a prova di predatori e non troppo esposta a traffico e via vai di persone, altrimenti rischiate che la vostra casetta rimanga disabitata.

Un menù tutto per loro…

È opportuno lasciare fuori una varietà di cibi per attrarre specie differenti di volatili:

– semi di girasole e di zucca

– piccole granaglie (miglio, canapa, riso, orzo, ecc)

– uvetta, pezzetti morbidi di fico, albicocca o dattero disidratato.

– cubetti di frutta fresca (mele, pere, banane, ecc)

– pezzetti di frutta secca non salata e non tostata (arachidi, nocciole, noci, pinoli, ecc)

– briciole di panettone, dolci o biscotti

– fiocchi di cereali (corn flakes, fiocchi d’avena, muesli, ecc)

– croste di formaggio non salato, tagliate a cubetti

– carne cruda a pezzetti e ritagli di grasso (per gli uccelli insettivori), ma anche cibo per cani e gatti

– riso bollito (senza sale)

– mangimi specifici per canarini, merli indiani, pappagalli

– acqua pulita, preferibilmente in contenitori di terracotta o plastica per evitare che si congeli.

Da evitare: briciole troppo secche, legumi crudi, pane, cioccolato e latte.

… e persino una torta!

Già, possiamo anche preparare una nutriente “torta” per i nostri amici alati, sciogliendo la margarina insieme a una gran varietà di ingredienti, come i semi (es. miglio, semi di girasole, semi di zucca), farina gialla, zucchero di canna, frutta secca, cereali, formaggio, avanzi di panettone, mela o pera tagliata a cubetti, uvette e pinoli.

Mescolare il tutto formando una palletta e lasciare a riposare in una terrina in frigo. Quando il composto sarà solidificato, potete posizionale le palline sul davanzale, sui tetti, infilzate tra i rami degli alberi, ecc. stando sempre attenti a posizionarle in alto, al sicuro da cani e gatti.

Esistono infine in commercio nei negozi specializzati oppure online, diverse miscele di mangimi altamente energetiche appositamente preparate per gli uccelli selvatici, alcune già pronte in reti o cestini da appendere.

Attenzione: ricordatevi di utilizzare le retine solo nei vostri giardini per poterle monitorare e rimuovere dall’albero una volta svuotate e quindi riutilizzarle o buttarle. Se lasciate nei boschi, infatti, oltre a inquinare l’ambiente potrebbero costituire un pericolo per eventuali animali che potrebbero impigliarsi – vedi immagine sotto a sinistra.

E i mammiferi?

Ghiri, pipistrelli, scoiattoli rossi, ricci… Durante l’inverno molti mammiferi selvatici invece vanno in letargo o semi-letargo per poter sopravvivere al grande freddo e allora tocca a noi cercare di tutelare questi piccoli animali che dormono indifesi nelle loro tane. Bisogna fare attenzione, ad esempio, a non spostare cataste di legno, rami o altri materiali depositati nel proprio giardino negli ultimi mesi, in cui potenzialmente potrebbe aver costruito la tana qualche ghiro o riccio. Anche i cassoni delle tapparelle potrebbero essere rifugio di pipistrelli, o altri pertugi che trovano nelle pareti o finestre delle abitazioni, i cui muri hanno temperature leggermente superiori al freddo dell’esterno, essendo scaldati internamente.

Se ci dovessimo imbattere in un riccio in questo periodo dell’anno sarà quasi sicuramente sottopeso e affamato e va soccorso. L’unica eccezione potrebbe essere rappresentata da quei ricci che vivono vicini a colonie feline dalle quali “rubano” cibo o nei giardini di persone che tutte le sere gli mettono a terra dei croccantini. Il consiglio è di continuare a farlo tutte le sere, anche d’inverno, e anche in questo momento in cui i ricci dormono e non vengono più a mangiare, perché potrebbe capitare che si sveglino di tanto in tanto e una bella ciotola di croccantini sarà sicuramente utile e gradita.

Se invece troviamo svegli ghiri o pipistrelli, sicuramente vanno soccorsi.

Indirizzi e contatti utili

Potrà capitare in questi mesi freddi di trovare un selvatico a terra, magari debilitato perché non trova cibo a causa della neve, o forse semplicemente perché troppo infreddolito. In questi casi è consigliabile raccoglierlo, metterlo in una scatola forata per permettere il passaggio dell’aria, con all’interno un panno di pile e portarlo al più presto in un CRAS o altra struttura idonea:

Parco Canile-Gattile di Monza (via San Damiano 21, Monza): 039-835623.

Pagina Facebook ENPA Monza e Brianza per consigli e informazioni

Polizia Provinciale di Monza e Brianza (Via Donegani 4, Cesano Maderno) / tel. 0362-641725.

Polizia Provinciale di Milano (via Principe Eugenio 53, Milano) / tel. 02-77405808.

ENPA di Milano (via Pietro Gassendi 11, Milano) – tel. 02-97064220 (tutti i giorni, domenica e festivi compresi, dalle 9.00 alle 24.00) / mail info@enpamilano.org / Sito.

LAC (Lega per l’Abolizione della Caccia) Milano (sede nazionale) Via Andrea Solari 40 – 20144 Milano / cell. 333-9206116 – tel. 02-47711806 / mail info@abolizionecaccia.it / Sito: SOS Fauna selvatica – LAC Lega Abolizione Caccia

CRFS (Centro Recupero Fauna Selvatica) “La Fagiana” della LIPU, Via Valle – 20013 Pontevecchio di Magenta (MI) cell: 338-3148603. Accettazione animali tutti i giorni dalle 10:00 alle 16:30, chiusura definitiva cancelli ore 17:00 / mail crfs.lafagiana@lipu.it / Sito.

CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) del WWF, in via Delle Tre Campane 21 a Vanzago (MI) – Tel 02-93549076 / Sito. Il CRAS è aperto tutti i giorni dell’anno nei seguenti orari: 1 novembre – 31 marzo: 10.00/17.00, 1 aprile – 30 ottobre: 9.00/18.00.

Per contattare il gruppo selvatici dell’ENPA di Monza e Brianza :

Per informazioni o consigli generici sui selvatici (NON per emergenze), o se siete interessati a collaborare con i volontari del gruppo selvatici dell’ENPA monzese, scriveteci a selvatici@enpamonza.it

Pubblicato il 27 dicembre 2020

Auguri da ENPA Monza e Brianza!

A tutti gli amici a due e a quattro zampe, auguriamo Buon Natale e Felice Anno Nuovo. Che il 2021 porti finalmente quella serenità che a tutti è mancata quest’anno.

24 dicembre 2020

Dispositivi anti-covid, smaltiamoli al meglio

In questi mesi, i dispositivi di protezione individuali (DPI), come le mascherine e guanti di lattice, sono divenuti parte integrante della nostra vita. Abbiamo imparato che indossare la mascherina può non solo tutelare la nostra salute ma che è anche un gesto di responsabilità verso gli altri.

Purtroppo non tutti sono altrettanto responsabili quando si tratta del loro smaltimento, abbandonandoli dove capita: per strada, nei giardini e persino nei boschi, in campagna e in mare, ignorando che questi strumenti, così utili per la nostra salute, sono invece dannosi alla natura.

È risaputo che l’inquinamento causato dai rifiuti di plastica e altri materiali è un problema globale che contamina la terra e avvelena i mari, provocando enormi danni agli animali selvatici. In quest’ultimo anno, ai “normali” rifiuti si sono aggiunti nostri DPI anti-covid.

Tra le centinaia di casi registrati tra gli animali selvatici, un giovane gabbiano soccorso con i cordini di una mascherina aggrovigliati attorno alle zampe (foto sotto) e un riccio avviluppato in un guanto di plastica

Un pericolo anche per gli animali domestici …

Il problema riguarda anche gli animali domestici: alcuni di loro hanno rischiato di morire dopo aver confuso le mascherine per cibo o giochi, con conseguenze molto serie. In Gran Bretagna, ad esempio, un cocker di nome Ralph è stato operato d’urgenza per asportare una mascherina che gli aveva bloccato l’intestino: la proprietaria se n’era accorta solo perché Ralph rifiutava stranamente i bocconcini-premio.

Benedict, un cucciolone di 6 mesi, aveva invece ingoiato ben tre mascherine le cui parti metalliche si erano incastrate nell’intestino. 

Ormai siamo abituati a tenere lontano i nostri pet da cibi come il cioccolato o alcune piante velenose, ma ora che è diventato il “nuovo normale” l’uso delle mascherine, dobbiamo abituarci anche a proteggerli da queste.   

Come smaltire i DPI

Quando possibile, consigliamo di adoperare preferibilmente le mascherine lavabili e riutilizzabili. In caso contrario, quelle monouso e i guanti di lattice vanno conferiti esclusivamente nei rifiuti indifferenziati.

Consigliamo inoltre, prima di gettarli, di tagliare le cordine o gli elastici delle mascherine, proprio per impedire incidenti come quelli già successi.

“Alla natura non serve”: la campagna del Ministero dell’Ambiente

È in corso una campagna promossa dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dalla Guardia Costiera per sensibilizzare i cittadini sui danni che possono arrecare all’ambiente e alla fauna selvatica i dispositivi se non smaltiti correttamente.

Titolo della campagna, il cui testimonial è l’attore comico e regista Enrico Brignano, è “Alla natura non serve”: «Agli animali non serve. Alle piante non serve. Al mare non serve. Alla natura non serve. Alle strade non serve. Al nostro ambiente non servono. Mascherine e guanti monouso stanno già inquinando il nostro ambiente. Non lasciarli mai in giro. Quando puoi adopera quelli riutilizzabili. Getta sempre tutto nell’indifferenziata. È il tuo aiuto quello che serve!».

Guarda (e diffondi) lo spot:

Guarda l’interessante backstage dello spot: 

Per maggiori info: consultare il sito del Ministero dell’Ambiente.

Pubblicato il 23 dicembre 2020

Rifugio di Monza, grande successo per l’iniziativa FotoCiotola Day

Dopo le tappe di Pavia e di Voghera, l’iniziativa Fotociotola Days, promossa dalla fotografa ritrattista Claudia Rocchini in collaborazione con Foto Tecnica Trentani, Sony Italia, EIZO, EIZO Academy, Profoto, PM Studio News e la rivista Fotografare, è approdata al canile-gattile di Monza domenica 20 dicembre. 

Nata per sostenere le attività dei rifugi per animali tramite raccolte alimentari, ai partecipanti è stato richiesto di offrire almeno €25 di cibo per cani o gatti, fornitura destinata a ENPA Monza e Brianza.

Domenica si sono presentati al rifugio di via San Damiano 21 dodici proprietari di pet desiderosi di vedere il proprio amico modello per un giorno. La prenotazione prevedeva una sessione fotografica professionale offerta da Claudia Rocchini ed una stampa della foto dell’animale, cm 15×20, offerta da Foto Tecnica Trentani di Pavia. I partecipanti hanno potuto anche conoscere il rifugio e fare acquisti solidali al mercatino natalizio allestito nella sala conferenze. Visto il successo (tutto esaurito già dopo pochissimi giorni!), l’iniziativa sarà replicata a gennaio; vi daremo i dettagli appena possibile.

Scatti d’autore anche per tre ospiti del rifugio!

Protagonisti del servizio fotografico a quattro zampe sono stati anche tre animali ospitati al rifugio: i mici Zorro e Nando e il cane Staff (questi ultimi due adottabili anche a distanza). Vediamo chi sono.

Nando (nei due ritratti qui sopra) è un tenerissimo nonnino (15/16 anni), arrivato in Gattile in condizioni disastrose: magrissimo, disidratato, con stomatite e tartaro e problemi di deambulazione con arti posteriori. Come se non bastasse, è ipovedente e parzialmente sordo e, dulcis in fundo, è FIV positivo.

Staff, al contrario, ha dalla sua la giovane età: è infatti un cagnolino di circa 3 anni, con il pelo candido e un nasino tutto nero, arrivato al rifugio dopo essere stato accalappiato. È un cane tendenzialmente socievole che sta a imparando adesso a stare al mondo e a fare quelle esperienze che gli sono mancate nel corso della sua breve vita. Nell’immagine sotto, un primo piano di Staff e una foto del cibo donato dai partecipanti all’evento.

Zorro è un giovanissimo micio tutto nero dal carattere stupendo (nelle foto sotto con la volontaria Elena). Zorro è atassico: ha difficoltà a camminare con le zampe posteriori per motivi in corso di accertamento (per questo la sua scheda non è ancora sul sito ENPA). A dispetto della sua disabilità, è energico, giocherellone e di un’affettuosità disarmante: destinato a portare gioia nella sua futura famiglia!

Nando, un incontro che lascia il segno

ENPA Monza ringrazia Claudia Rocchini per questa bellissima iniziativa e per la sua professionalità e sensibilità. Seppur abituata ad avere cani e gatti sul set fotografico, nonno Nando è rimasto nel suo cuore. Sul suo profilo Facebook Claudia descrive l’incontro con lui:

«Me lo portano sul set e mi si stringe il cuore, per la sua bellezza e perché capisco che non so per quanto ancora sarà tra noi. Mi si avvicina senza timore: lo accarezzo piano piano, quasi sfiorandolo e lui mi ricambia con una testata decisa alla mano. La cerca la mia mano, si struscia e parte con le fusa. A trattore. “É un micio grato per ogni carezza che riceve”, mi spiega la volontaria. E vabbè, occhi lucidi istantaneamente. Sul set cammina adagio, risponde al richiamo, ma faccio solo qualche scatto rapido perché non voglio affaticarlo.»

Claudia conclude il suo racconto con un appello e una promessa: «Questo micio non ha molto tempo e io vorrei tanto che trovasse una casa calda e un umano accogliente che stia con lui nei mesi che gli rimangono.» A chi lo adotterà Claudia donerà la stampa su pannello, pronta da appendere, di uno dei suoi ritratti fatti al rifugio.

Foto in alto, Silvestro, “mascotte” del Parco rifugio di Monza, anche lui immortalato da Claudia Rocchini.

Pubblicato il 23 dicembre 2020

Albero di Natale: dove metterlo a festa finita?

Forse quest’anno abbiamo avuto altri problemi per la testa, ma sicuramente c’è qualcuno tra di noi che si sarà posta la domanda: meglio un albero di Natale sintetico o uno vero?

Nonostante sia in crescita il numero delle persone che acquistano alberi di Natale naturali, nelle case degli italiani entrano di preferenza ancora gli abeti sintetici, realizzati in materiali vari: ci sono quelli in PVC, i più economici, quelli in polietilene, più costosi ma più simili ad alberi veri, e quelli in fibra ottica, spesso con aggiunta di led luminosi per creare combinazioni di luce (sopra a destra e sotto, alcuni esempi).

Per un albero di Natale di plastica di medie dimensioni occorrono 20 kg di petrolio e 23 kg di CO2 emessa nell’atmosfera. Come se non bastasse, è bene ricordare che non può essere riciclato nella plastica ma finisce nella raccolta indifferenziata. Per contro, un albero sintetico dopo l’uso può essere impacchettato e riposto per l’anno successivo.

Un albero vero può essere reimpiantato nel proprio giardino, purché abbia un apparato radicale integro, e purché durante le feste gli siano riservate le cure di cui ha bisogno, ad esempio mantenuto umido il terreno per non farlo seccare. Ovviamente questi abeti dovranno provenire esclusivamente da vivai specializzati e non prelevati in natura.

In caso di alberi tagliati (sempre provenienti da vivai), l’albero può essere riciclato conferendolo nelle apposite piattaforme ecologiche.

L’alternativa? Portatelo da noi!

Alcuni comuni vanno incontro alle esigenze di chi non ha spazio per reimpiantare abeti natalizi con l’allestimento di centri per la loro raccolta e recupero.

ENPA vi dà un’idea in più per un riciclo davvero solidale: portatelo da noi! Nel rifugio di Monza, infatti, un abete sarà più che gradito per abbellire le aree del parco canile e anche andare a infoltire il bosco dell’Oasi di Biodiversità adiacente.

Gli alberi possono essere consegnati al rifugio di via San Damiano 21 tutti i pomeriggi dalle 14,30 alle 17,30. Per info, telefonare allo 039-835623.

Grazie!

Pubblicato il 24 dicembre 2020

Chiusura anticipata del banco natalizio sotto l’Arengario. Vi aspettiamo fino a mercoledì 23 dicembre.

Nel rispetto dell’ultimo DPCM, il nostro banco natalizio allestito in centro Monza sotto i portici dell’Arengario, in Piazza Roma, chiuderà definitivamente mercoledì 23 dicembre.

Ultimi giorni!

Avete però ancora tempo per fare acquisti solidali al nostro banco tutti i giorni fino al 23 dicembre compreso, dalle 9.30 alle 18.30 orario continuato.

Per sapere alcune delle cose che potrete trovare, comprese le imperdibili novità gastronomiche, leggete il nostro precedente articolo qui.

Niente Befana …  ma le calze ci sono!

Purtroppo abbiamo dovuto cancellare anche la nostra tradizionale manifestazione “La Befana del Cane e del Gatto”, prevista per il 5 e 6 gennaio sotto l’Arengario di Monza.

Ma niente paura: al nostro banco natalizio potrete trovare comunque le bellissime calze per i vostri quattrozampe (foto sopra). Sono disponibili in due versioni: per i cani sono vuote con un’offerta di €7 (da riempire a piacimento), mentre quelle per i gatti sono disponibili sia vuote (offerta €7) sia già riempite di giochini e leccornie (offerta €10). 

Biglietti della LotterENPA online

Ricordiamo infine che i biglietti della LotterENPA 2021 sono ancora in vendita online (a un euro l’uno). E per chi li desidera regalare ad amici, colleghi o parenti, è possibile scaricare gratuitamente gli speciali biglietti d’auguri per presentarli come si conviene (foto sotto)! L’estrazione dei biglietti vincenti è il 31 gennaio 2021.

Pubblicato il 20 dicembre 2020

“Non ti porterà via il vento”, un libro per ricordare un amico che non c’è più

Dopo Osso (“Osso e la luna”) e Jasmine (“La terza vita di Jasmine”), anche Fido, un altro quattrozampe adottato al canile di Monza è diventato il protagonista di un libro dal titolo “Non ti porterà via il vento” scritto dalla sua mamma adottiva, Cinzia Martiniello.

L’arrivo di Fido al rifugio di Monza, in seguito a sequestro, è stato per lui una salvezza: era il 30 gennaio 2016, quando il Nucleo Antimaltrattamento del’ENPA di Monza e Brianza trovava in un’abitazione di Giussano (MB), tre cani, o meglio tre mucchi d’ossa con un po’ di pelle attaccata che, per i loro proprietari, erano “solo” un po’ magri (foto sotto, scattate al momento del sequestro).

In canile Fido recupera salute e peso e l’inserimento nel Progetto Famiglia a Distanza gli consente un pieno recupero anche dal punto di vista comportamentale (sotto, Fido al canile di Monza).

Dall’adozione a distanza a quella vera

Tra i tanti “genitori a distanza”, è soprattutto con Cinzia che instaura un rapporto speciale che si fa sempre più stretto fino alla sua decisione, insieme a suo marito Roberto, di adottarlo definitivamente il 13 gennaio 2017.

Fido però è volato sul ponte dell’arcobaleno dopo poco più di anno dall’adozione, e Cinzia ha deciso di dedicargli un bellissimo libro, con l’intento di aiutare altri compagni sfortunati come lui. (Foto sotto, al momento dell’affido in canile e la copertina del libro).

«Ho amato gli animali – sono le sue parole – in particolari i cani, sin da bambina, senza però poterne avere uno e quando mi sono imbattuta, quasi per caso, in episodi di maltrattamenti perpetrati verso di loro, ho preso così coscienza della loro sofferenza e l’amore è rinato dentro di me.

Mi sono imbattuta in Fido cercando un cane sfortunato a cui dare la possibilità di un riscatto, ma inizialmente doveva rimanere una adozione a distanza; mio marito Roberto e io non credevamo di essere in grado di gestirne uno, non avendone mai avuti. Al cuore però non si comanda e domenica dopo domenica, andando a fargli visita in canile, abbiamo preso la decisione di adottarlo definitivamente.»

Amico speciale e maestro di vita.

«I primi tempi non sono stati facili – prosegue Cinzia. – Un conto è la visita sporadica, un altro la convivenza. Così io sono andata in crisi, Fido era un cane molto buono ma con un triste passato e la sua gestione non era per niente semplice. Dopo i primi momenti di sconforto, però, ho deciso di non mollare. Così con la pazienza e la giusta organizzazione tutto è andato a posto (foto sotto, Fido a casa).  

Fido è stato un cane straordinario, legato da un sentimento profondo a Roberto ma affettuoso anche con me. Per noi è stato un maestro, ci ha insegnato ad amare incondizionatamente e ad avere ancora fiducia nel prossimo. Lui dopo tutti i maltrattamenti subiti ha deciso di fidarsi ancora dell’essere umano.

Quando ci ha lasciati, dopo soli 14 mesi dalla sua adozione, il dolore è stato così forte che ho voluto scrivere la sua storia. Inizialmente volevo solo metabolizzare il lutto, ma col tempo ho pensato di farla conoscere. Vorrei che il mio libro sensibilizzasse le persone a rispettare gli animali e che le spingesse ad adottare anche cani grandi, ma soprattutto a non mollare alle prime difficoltà. Gli animali sono esseri senzienti, – conclude Cinzia – provano esattamente i sentimenti che proviamo noi, solo che i loro sono molto più sinceri dei nostri.»

Potete trovare “Non ti porterà via il vento” nel nostro corner libri presso il rifugio di via San Damiano 21 e nei nostri banchetti in centro a Monza. Il ricavato di queste vendite sarà devoluto a ENPA di Monza e Brianza.

Pubblicato il 19 dicembre 2020

Addio alla “Capra” del Lambro

Si chiamava semplicemente “Capra” perché nessuno le aveva mai dato un nome. E nemmeno si sa da quanto tempo vivesse in quella specie di giungla a ridosso del Lambro in centro Monza, che per lei era diventato un vero paradiso, con cespugli da brucare a volontà e rifugi dove nascondersi dalla presenza umana. Quel che è certo è che era considerata una sorta di mascotte da tutti i condomini dei palazzi lì vicino.

Quest’estate, dopo anni trascorsi nell’anonimato, Capra aveva avuto il suo piccolo momento di celebrità: il signor Luca, che da tempo le riservava premurose cure e le aveva anche costruito una confortevole casetta di legno, aveva notato una vistosa zoppia alla zampa sinistra e si era rivolto a ENPA di Monza e Brianza per decidere il da farsi.

Una rocambolesca cattura…

Dopo un lungo mese di tentativi andati a vuoto per catturarla (Capra era furbissima entrava nella gabbia-trappola ma riusciva anche a uscire dopo aver mangiato il mangime usato come esca) finalmente nella penultima settimana di maggio l’operazione recupero era andata a buon fine. (Leggi l’articolo qui.)

Foto sopra, durante l’operazione di recupero; sotto, durante la breve permanenza al rifugio di Monza).

… poi il ritorno a casa

Arrivata al rifugio di via San Damiano, la visita veterinaria a cui è stata sottoposta confermava che la zoppia era dovuta solo all’inesorabile passare del tempo. Capra era così tornata nel suo paradiso sulla riva del fiume, sempre seguita con amore dal signor Luca.

Purtroppo l’artrosi sempre più invalidante, il freddo e la pioggia dei giorni scorsi hanno dato il colpo di grazia al suo fisico già debilitato dall’età. Dopo giorni passati completamente immobile all’interno della sua casetta, Capra è stata trovata agonizzante dal suo amico e custode di una vita e si è poi spenta serenamente.

Ora quell’oasi di pace e serenità, senza la sua silenziosa presenza, non sarà più la stessa.

Pubblicato il 15 dicembre 2020

“Semmo tutti ‘n pö sarvæghi”. Un inno alla fauna ligure e alla libertà per sostenere il CRAS ENPA di Genova.

Siamo tutti un po’ selvatici! Anzi Semmo tutti ‘n pö sarvæghi! Parola del rapper genovese Mike fC che per un giorno indossa i panni dei volontari del CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) dell’ENPA di Genova, imbraccia la sua chitarra e dedica un inno agli abitanti dei boschi e delle terre liguri, alla libertà e al rispetto della biodiversità.

«Caprioli, cinghiali, ghiri, aquile reali, il mondo è un tesoro di piante e animali, siamo tutti un po’ selvatici e tutti vogliamo la libertà.» Con queste parole il cantante riporta l’attenzione, attraverso la sua musica, alla preziosa risorsa della fauna selvatica in Liguria e invita tutti i suoi conterranei a sostenere il grande lavoro dei volontari del CRAS di Genova. Un lavoro che solo quest’anno ha portato ad accudire e recuperare oltre 2.100 animali selvatici di 122 specie diverse, di cui 17 particolarmente protette, compresi 21 civette, 9 assioli, 4 falchi pecchiaioli, 3 falchi pellegrini, 11 sparvieri e tanti altri.

Poter restituire la libertà: l’obiettivo dei CRAS 

Un CRAS è una struttura in cui tutta la fauna selvatica in difficoltà può trovare rifugio, venire curata e riabilitata alla vita in libertà. Perché è proprio il rilascio il fine ultimo di ogni operazione del CRAS, nella salvaguardia del patrimonio naturalistico della regione e nel rispetto delle esigenze dei selvatici. Per questo, i CRAS offrono un servizio alla biodiversità, per bilanciare per quanto possibile il danno dovuto alle attività antropiche.

Circa il 68% degli animali accolti dal CRAS ENPA di Genova è stato rimesso in libertà. E proprio la “Libertà” è un punto fondamentale di questo appello canoro e dell’impegno quotidiano del CRAS di Genova. «Libertà è il mio habitat», afferma Mike fC indossando la maglietta ENPA.

Come nasce il progetto

Il progetto – la bellissima canzone cantata in dialetto genovese e l’emozionante video con filmati degli animali curati e rimessi in libertà – è nato proprio dall’amore e dalla dedizione per il territorio ligure. Alcune volontarie del CRAS, ascoltando i pezzi dedicati a Genova di Mike fC, hanno iniziato a immaginare come sarebbe stato raccontare in musica la ricchezza della fauna che curano ogni giorno. Gli animali sono emozione pura e quale modo migliore della musica per comunicarla?

Grazie a Mike fC per aver raccontato un pezzo della nostra storia, del nostro mondo e per averci sostenuto con tutta la sua energia e la sua positività!

Puoi vedere il video e ascoltare la canzone qui sotto. Le immagini sono tutte estrapolate dal video. Per info e donazioni: www.enpagenova.org.

Pubblicato il 15 dicembre 2020

Caro Babbo Natale … l’iniziativa solidale del Giornale di Monza a cui aderisce ENPA Monza

Partita a novembre, «Caro Babbo Natale vorrei…» è l’iniziativa editoriale del Gruppo Netweek pensata per dare una mano alle persone bisognose, soprattutto in vista delle prossime festività.

L’idea è semplice: tutti i lettori (dai più piccoli ai più grandi), ma anche le associazioni e istituzioni, sono invitati a scrivere una letterina a Babbo Natale, esprimendo il desiderio che portano nel cuore. Per ogni letterina che verrà scritta e inviata, i settimanali del Gruppo Netweek – Giornale di Monza, Giornale di Seregno, Giornale di Desio, Giornale di Carate e Giornale di Vimercate – doneranno a Banco Alimentare un pasto per una persona bisognosa. Le letterine più emozionanti saranno pubblicate.

Banco Alimentare è una realtà da tempo impegnata nel combattere lo spreco alimentare e nell’aiutare le persone in difficoltà: nel 2019 sono state quasi un milione e mezzo.

La letterina dei volontari ENPA Monza e Brianza

Il Gruppo Netweek è da sempre vicino a ENPA, scrivendo spesso delle nostre iniziative. E quest’anno offre anche dei premi per la nostra lotteria benefica: due abbonamenti digitali annuali a una delle testate settimanali del Gruppo. Anche per questo, quando il caporedattore del Giornale di Monza, Diana Cariani, ci ha invitati a partecipare, abbiamo aderito con entusiasmo!

Ecco la nostra letterina, pubblicata sul Giornale di Monza l’8 dicembre (sotto, e sopra a destra, la pagina intera):

«Caro Babbo Natale, è stato un anno difficile per tutti, soprattutto per noi volontari che, pur con le limitazioni dovute all’emergenza Covid, non abbiamo mai smesso di accudire tutti gli animali del nostro rifugio.

Con il primo lockdown abbiamo visto con gioia gli animali selvatici riappropriarsi dei propri spazi e conquistarne di nuovi. Ma finita l’emergenza tutto sembrava essere tornato come prima.

Sarebbe davvero un bel regalo di Natale se le persone si fermassero a pensare anche solo un attimo alle condizioni del nostro pianeta; se avessero più rispetto per tutti gli animali, sia quelli selvatici sia quelli domestici; se mostrassero più sensibilità nei confronti di chi è più debole, senza fare una gara a chi lo merita di più; se provassero a respirare all’unisono con la natura, sentendosene parte e non proprietari col potere di trattarla a proprio piacimento.

Viviamo tutti su uno stesso pianeta, caro Babbo Natale: dona un po’ di memoria anche a chi se lo dimentica troppo spesso

Partecipa anche tu – e dona un pasto a una persona in difficoltà!

Basta collegarti alla bellissima pagina dedicata e scrivere un tuo desiderio, sogno o speranza indirizzato a Babbo Natale. Compila il form, selezionando anche il Giornale di pubblicazione di tua scelta, e invia!

Hai tempo fino al 21 dicembre, quindi affrettati!

Grazie alla bella iniziativa, tutti possiamo donare solidarietà e speranza questo Natale a chi ne ha davvero bisogno.

Pubblicato l’11 dicembre 2020

Domenica 20 dicembre: Fotociotola Day arriva a Monza!

Fotociotola Days è un’iniziativa della fotografa ritrattista Claudia Rocchini in collaborazione con Foto Tecnica Trentani, Sony Italia, EIZO, EIZO Academy, Profoto PM Studio News e la rivista Fotografare, nata per sostenere le attività dei rifugi per animali tramite raccolte alimentari.

 Dopo gli appuntamenti dedicati all’ENPA di Pavia e Voghera, è la volta della sezione di Monza e Brianza.  

Modelli per un giorno

La formula è semplice: domenica 20 dicembre 2020 – previo appuntamento e fino a esaurimento posti – sarà possibile recarsi al rifugio di via San Damiano 21 a Monza con il proprio animale (cane, gatto, coniglio o altro) per usufruire di 15 minuti di sessione fotografica professionale  offerta da Claudia Rocchini e una stampa dell’animale, cm 15×20, offerta da Foto Tecnica Trentani.

Ai partecipanti è solo richiesto di portare almeno €25 di cibo per cani o gatti. La fornitura alimentare verrà donata a ENPA Monza. Per vostra comodità, in fondo trovate un elenco di alimenti che più servono agli ospiti del rifugio di Monza.

Come partecipare?

La partecipazione è solo previo appuntamento e fino ad esaurimento posti, tramite registrazione a questo link:  www.lafotografadeigatti.it/fotociotoladay

Leggi le condizioni di partecipazione e compila il form: ti verrà chiesto di indicare la tipologia di animale, la taglia e di inserire una sua fotografia, informazioni indispensabili per permetterci di organizzare al meglio gli appuntamenti, le riprese e l’allestimento del set.

Una volta chiuse le iscrizioni, verrai ricontattato e ti verrà comunicato l’orario di sessione che ti preghiamo di rispettare, sia per non creare assembramenti in sede sia per evitare incontri/scontri tra i modelli a quattrozampe.

I lavori si svolgeranno domenica 20 dicembre a partire dalle ore 9,30.

Le stampe verranno inviate al Rifugio di Monza entro 15 giorni dallo svolgimento dell’evento, dove potranno essere ritirate.

L’evento si terrà nel rigoroso rispetto delle norme Covid: no assembramenti, obbligo di sanificare le mani con il gel, mascherina e  distanziamento fisico.

Cosa aspetti? Collegati al link, e prenota la tua sessione fotografica!

Gli alimenti che più ci servono in questo periodo

Per gatti:

  • gastrointestinal umido
  • “kitten” umido di qualità per gattini (es. Almo Nature Kitten, Shesir Kitten, Royal Canin Kitten / Mother & Baby Cat, Select Gold Baby Cat & Mother, Oasy Kitten)
  • cibo per gatti adulti, stesse marche
  • scatole da 400g per adulti (adatte per colonie feline)
  • ipoallergenico (piccola quantità)

Per cani:

  • biscotti
  • cibo umido specifico per cuccioli
  • umido di marca per adulti

Grazie!

Pubblicato l’8 dicembre 2020

LotterENPA: un bel biglietto d’auguri per regalare … biglietti!

Tanti i soggetti diversi da scaricare e stampare!

Come sapete l’obiettivo della LotterENPA dell’ENPA di Monza e Brianza, giunta al suo quarto anno, è quello di raccogliere fondi per aiutarci a sostenere le spese che sosteniamo per accudire, nutrire, curare e soccorrere tutti gli animali, 365 giorni all’anno.

Anche quest’anno anno i premi della nostra lotteria sono davvero tanti, ben 74, e tra questi ci sono diverse novità, a cominciare dal top prize, un materasso in Memory offerto da Dorelanbed di Lissone (MB). (Ricordiamo che i biglietti sono anche acquistabili online.)

Ma c’è un’altra simpatica novità! Col Natale alle porte, abbiamo pensato che tanti di voi magari vorrebbero fare dono ad amici, colleghi e parenti dei nostri biglietti della lotteria. Ma per fare un regalo coi fiocchi ci voleva la giusta presentazione, e così… voilà, ecco i nostri bellissimi biglietti di auguri per accompagnare il dono più solidale che c’è!

Noi non conosciamo mezze misure, però! Già, perché il nostro team creativo ha realizzato ben sette soggetti diversi (tra cui i quattro sotto), ciascuno in due versioni: a colori e in bianco e nero. Accompagnati da una simpatica poesia in rima e con degli accattivanti disegni di vari animali (cane, due gatti – uno che gioca con le luci dell’albero, l’altro che dorme, topo, coniglio, gallina, tartaruga), sono in pratica fogli facilmente stampabili che, piegati opportunamente, diventano delle bellissime e originali confezioni per accludere i biglietti della lotteria.

Ecco come averli

I 14 soggetti sono scaricabili gratuitamente in PDF qui in fondo, ma stiamo lavorando per metterli fissi online sulla home page del sito per maggiore comodità.

Abbiamo anche creato una pagina di istruzioni illustrata (vedi sotto) su come piegare il foglio per ottenerne un biglietto stampato sui quattro lati (ma vi assicuriamo che è facilissimo!).

I soggetti in bianco e nero possono naturalmente essere colorati da voi, o dai vostri figli, per creare un biglietto davvero unico. Non manca infine un apposito spazio per il vostro messaggio personale al destinatario del vostro bellissimo pensiero solidale.

Ecco tutti i biglietti d’auguri da scaricare, stampare e piegare – a voi la scelta!

CONIGLIO colori

CONIGLIO B&N

CANE colori

CANE b&n

GATTO albero Natale colori

GATTO albero Natale b&n

GATTO dorme colori

GATTO dorme b&n

TOPO colori

TOPO b&n

TARTARUGA colori

TARTARUGA b&n

GALLINE colori

GALLINE b&n

ISTRUZIONI

Pubblicato l’8 dicembre 2020

Caponago, storia di un ladro di crocchette

Ladri, o meglio ladro, di crocchette! Già, questa volta il furto non è di biciclette come nel celebre film di Vittorio De Sica ma di crocchette per gatti!

Erano parecchie settimane che da una colonia felina di Cascina Seregna a Caponago (MB) spariva regolarmente il cibo. Giorno dopo giorno un misterioso ladro non solo sottraeva interi sacchi di crocchette da 5 o 10 kg (custoditi per scorta) e materiali usati per tenere in ordine le casette, ma arrivava addirittura a svuotare le ciotole lasciate per i circa 15 gatti liberi.

A fare la segnalazione alle Forze dell’Ordine è stata la tutrice della colonia, Milena Rosellini (foto sopra), volontaria dell’ENPA di Monza e Brianza e responsabile colonie feline. Esasperata e amareggiata per i continui furti, con l’autorizzazione dei Carabinieri, Milena posiziona nella zona alcune fototrappole che riprendono le attività del ladro senza, però, riuscire a identificarlo con certezza. Chiude le casette, da lei realizzate, con lucchetti e lascia in vista un cartello cortese: “Se hai bisogno di cibo, lascia un messaggio e cercherò di aiutarti. Ma non rubare il cibo a questi poveri gatti che non hanno nient’altro da mangiare. Grazie.” La preghiera rimane però inascoltata, i lucchetti vengono forzati e i furti continuano come se niente fosse.

Entra in azione la Polizia

Nel frattempo la segnalazione viene passata alla Polizia Locale di Caponago il cui Comandante, Gabriele Garberoglio, prende subito a cuore la questione. Insieme a Milena individua la posizione migliore dove collocare le fototrappole, che finalmente fanno il loro dovere, dando un volto al ladro, ripreso in modo chiaro di prima mattina, intento nelle sue attività illecite.

Ed è proprio il Comandante Garberoglio, alle 8,30 del 26 novembre, a cogliere il ladro letteralmente – è il caso di dirlo – con le mani nel sacco.

La compassione della volontaria … e del comandante!

Si tratta di un pensionato di Carugate (MI), comune al confine con Caponago. Davanti agli agenti l’anziano si spaventa mostrandosi dispiaciuto per quanto è successo e raccontando di non avere abbastanza cibo per sfamare i suoi animali. Riceve una reprimenda verbale e promette di non farlo più. Non scattano, invece, ulteriori provvedimenti, poiché la volontaria dell’ENPA, conosciuta la situazione dell’anziano, è colta da compassione e decide, in accordo con la Polizia, di non sporgere alcuna denuncia. Non solo: ENPA di Monza si impegna ad aiutare l’uomo donandogli mangimi per i suoi animali. Un ulteriore visita alla casa dell’anziano accerterà che presso il suo orto vivono numerosi gatti provenienti dalle colonie degli orti circostanti.

Il ringraziamento di ENPA

Al Comandante Gabriele Garberoglio, che ha svolto attività di volontariato in un canile in provincia di Alessandria, va la nostra gratitudine per la grande disponibilità e sostegno dimostrati. Caponago, teatro della vicenda, è un comune animal-friendly con cui ENPA collabora da tempo in modo proficuo, e lo stesso Sindaco Monica Buzzini, nel ringraziare tutti gli attori coinvolti in questa delicata situazione, ha voluto ricordare che la tutela delle colonie feline è responsabilità del primo cittadino e della Polizia Locale.

Un via vai felino…

ENPA terrà monitorata la situazione nella zona, dove vivono moltissimi gatti liberi che i proprietari degli orti – frequentati dai mici – si rifiutano di far sterilizzare (come invece prevede la legge), convinti, erroneamente, che gatti sterilizzati non siano in grado di catturare i roditori. Naturalmente ciò comporta una nascita incontrollata di gattini che, una volta svezzati, vanno ad alimentare le colonie vicine con tutte le conseguenze che ne derivano.

Nelle immagini: la colonia di Cascina Seregna; Milena con alcuni dei gatti della colonia; le casette aperte e svuotate e il lucchetto forzato; il biglietto lasciato per il ladro; l’ampio servizio giornalistico pubblicato sulla vicenda dal Giornale di Vimercate il 1/12/2020.

Pubblicato il 4 dicembre 2020

Fortunata di nome ma non di fatto

Salvare una pecora trovata vagante significa, quasi sempre, salvarla dalla macellazione clandestina. Nel caso di Fortunata, arrivata nel nostro rifugio il 2 agosto, la soddisfazione è stata doppia, perché quella rotondità sospetta dell’addome nascondeva una piccola creatura. Il 7 settembre, infatti, è nato il suo agnellino, chiamato Brembo a ricordare le origini orobiche della razza (la mamma è una pecora gigante bergamasca).

Poteva sembrare un bellissimo lieto fine, perché per mesi, inseriti nel nostro gregge di pecore, mamma e piccolo hanno formato un tenerissimo quadretto famigliare che era una gioia per operatori e volontari.

La salute di mamma Fortunata peggiora

Quel nome che le avevamo dato a ricordare il suo miracoloso e rocambolesco salvataggio adesso sembra stridere con il suo destino: Fortunata, purtroppo, dopo il parto del piccolo, ha iniziato a mostrare i sintomi di un’inarrestabile declino fisico. A nulla sono valsi i ripetuti esami veterinari a cui è stata sottoposta né le cure amorevoli e attente prestate dalle operatrici e volontarie del settore erbivori. Alcuni giorni fa le sue condizioni sono precipitate tanto da richiedere la decisione, pur sofferta, di addormentarla per sempre.

È stata dura accettare la sua scomparsa, ma ora c’è da pensare al suo piccolino rimasto orfano, a cui sicuramente non mancheranno le amorevoli cure e le attenzioni di tutti.

Pubblicato il 4 dicembre 2020

Cesare, Giacomo e quei gatti anziani tutti da amare …

Nella scelta di un micio da adottare e accudire è risaputo come l’età sia un fattore determinante ed è quindi piuttosto comune propendere per un cucciolo, piuttosto che per un micio senior. Non è il caso di Cesare e Giacomo, però.

La coppia di Seregno ha infatti adottato da qualche mese la nostra Simba che, dopo tanti spiacevoli trascorsi, e nonostante l’età avanzata, ha finalmente trovato una famiglia per sempre.

Simba, però, non è la prima micia senior adottata da Cesare e Giacomo: la loro consapevolezza delle difficoltà che i gatti anziani hanno nel trovare una casa li ha portati a scegliere sempre questi ultimi, donando loro tutto l’amore e le cure possibili fino all’ultimo. I gatti anziani sono affettuosi e coccoloni e cercano le attenzioni dei loro umani talvolta anche più dei mici giovani, a dispetto della loro età avanzata e delle patologie che spesso possono presentare.

Ecco, quindi, come inizia il racconto di Cesare e Giacomo:

“A giugno del 2019, quando la nostra dolce Mia (sempre adottata già senior in ENPA) ha attraversato il Ponte dell’Arcobaleno dopo tanti anni insieme, abbiamo deciso che, nonostante il dolore della sua perdita, volevamo comunque aprire la nostra casa a un altro micio. E volevamo che fosse un nonnino o una nonnina “.

Una scelta da ammirare, che ha condotto la coppia a trovare proprio ciò che cercavano all’interno del nostro rifugio. Dopo aver conosciuto i mici ospiti del gattile (tra cui la tricolore Simba, che si è lasciata coccolare a dispetto delle sue consuetudini), Cesare e Giacomo optano per Nonna Kikka, un’anziana micia di 17 anni, che forse avrebbe maggiori difficoltà a trovare casa anche per il fatto di essere tutta nera. Già, perché oltre alla credenza che li ritiene ancora oggi veicoli di sfortuna, c’è pure chi addirittura preferisce non avere un gatto nero perché “poco fotogenico” in quest’era così “social”.

Una nuova compagna per Kikka

Kikka (foto sopra, con Giacomo) si ambienta bene nella nuova casa ma tende tuttavia a piangere quando si trova da sola. Così Cesare e Giacomo, dopo un percorso fatto con le volontarie ENPA per capire quale gatto fosse il compagno migliore per lei, adottano Scarlett, un’altra gatta anziana (foto in alto e sotto, con Kikka e Cesare).

È un periodo, quello trascorso con Kikka e Scarlett, fatto di tante cure e tanto amore, che tuttavia purtroppo si conclude dopo pochi mesi: a febbraio attraversa il Ponte Kikka, seguita ad aprile da Scarlett, lasciando un grande vuoto.

Intanto Simba li aspetta ancora!

Inizialmente Cesare e Giacomo avevano deciso di prendersi un po’ di tempo, ma una sera, guardando il sito di ENPA Monza, vedono che tra i gatti in gattile c’è ancora Simba. “Sembrava fosse destino, come se da quasi un anno ci avesse aspettati” raccontano.

Oggi vivono felicemente con Simba che, seppur con i suoi problemi di salute legati ai reni, si gode la sua vita nella sua nuova amorevole famiglia – particolarmente felice quando la coppia lavora in smartworking (foto sotto)! La micia sta bene ed è davvero molto affettuosa; ha anche partecipato alla nostra “4 Passi a 4 Zampe” virtuale a maggio. Non può fare a meno dei suoi due umani, che la riempiono di cure e attenzioni: “d’altronde… è stata proprio Simba a sceglierci!

Pubblicato il 2 dicembre 2020

Il periodo è brutto, addolciamolo un po’! Partono le prenotazioni per i dolci natalizi ENPA

Ripiombati ormai in piena emergenza, sicuramente ben pochi stanno pensando all’imminente Natale e come festeggiarlo.

Noi, nel nostro piccolo, possiamo solo suggerirvi di addolcire un po’ quest’atmosfera. Come? Con i tradizionali dolci solidali dell’ENPA di Monza e Brianza, da regalare o da gustare in famiglia. Acquistandoli, non solo vi leccherete i baffi, ma ci aiuterete ad accudire, curare e dare un rifugio sicuro a tutti gli animali bisognosi.

Anche quest’anno la scelta è molto ricca, con quattro dolci in versione “tradizionale” e due in versione vegana.  

I tradizionali…

I dolci tradizionali, disponibili sono presentati in un’elegante confezione arricchita da un simpatico ornamento natalizio e dall’immancabile targhetta ENPA.

Potete scegliere tra:

  • CANEttone – il panettone tradizionale con uvetta e canditi, con un’offerta di 10 € e del peso di 750g
  • MICIOne – il panettone senza canditi, con un’offerta di 10 € e del peso di 750g
  • PanCONIGLIO – il pandoro classico, con un’offerta di 10 € e del peso di 750g
  • CUCCIOLOne – il morbido panettone Tutti Frutti con frutta esotica non candita, con un’offerta di 14 € e del peso di 1 kg

… e i vegani!

Anche quest’anno non mancano i dolci vegani, prodotti in modo artigianale da un’importante dolciaria, disponibili in due varietà, anch’essi arricchiti da un ornamento, disponibili con un’offerta di 16 € e del peso di 750g.

Potete scegliere tra:

  • PanRICCIOveg – il dolce natalizio vegano con uvetta e canditi;
  • PanGUFOveg – il dolce natalizio vegano con gocce di cioccolato.

Dove trovarli?

In calendario il nostro mercatino di Natale sotto l’Arengario di Monza avrebbe dovuto iniziare domenica 29 novembre; purtroppo la situazione attuale non ci consente di dirvi con esattezza se ci sarà o meno. Tutto dipende da quando, e soprattutto se, finirà il lockdown. In ogni caso tenete d’occhio i nostri social su cui comunicheremo ogni novità.

Come prenotarli on line

In alternativa potete prenotarli scrivendo a prenotazioni@enpamonza.it, specificando la vostra città di residenza. Nel caso il lockdown proseguisse a lungo, ENPA di Monza e Brianza farà il possibile per consegnare, in un ragionevole perimetro intorno alla città di Monza, i dolci da voi prenotati.

I calendari dell’ENPA monzese

Vi ricordiamo che sono disponibili anche i calENPAri 2021 nelle versioni da muro (€10) e da scrivania (€6), con le immagini degli animali accuditi da ENPA monzese. Leggi l’articolo qui.

Ricordiamo infine che le donazioni sono fiscalmente deducibili.

Pubblicato il 23 novembre 2020

La carica dei piccoletti

Ogni giorno al canile di Monza riceviamo diverse telefonate ed e-mail di famiglie interessate a un’adozione e una percentuale altissima di queste è in cerca di cani di taglia piccola.

Non è un mistero che, anche se la maggioranza dei quattrozampe in cerca di casa è di taglia media o grande, arrivino in canile anche diversi cani di taglia piccola, molto spesso ceduti dalle famiglie per difficoltà di gestione o mancanza di tempo.

Spesso, infatti, si pensa che un cane piccolo sia più semplice da gestire o che richieda meno tempo da dedicare a passeggiate ed educazione: nulla di più sbagliato, perché ogni cane, di qualsiasi taglia, razza o mix di razze, ha bisogno di regole chiare, quali, ad esempio, una buona gestione dei giochi, del cibo, delle passeggiate, degli spazi dentro e fuori casa. E soprattutto ha bisogno di potersi esprimere appagando quelle che sono le proprie motivazioni di razza. Lasciare tutto al caso è il modo migliore per far sì che insorgano problemi più o meno gravi che portano poi a fidarsi meno del cane e a decidere spesso di non volerlo più…

Saper andare oltre l’apparenza

Fortunatamente ci sono anche splendide famiglie che decidono di adottare pelosi dal carattere non facilissimo e di lavorare con loro, superando l’iniziale diffidenza che magari traspare a una prima visita in canile.

È questo il caso del nostro splendido simil-pinscher Foulard, adottato qualche settimana fa da Marco e Nadia insieme ai loro bimbi e all’altra cagnolina di casa (nella foto in alto con lui all’ingresso del canile e sul divano), e del nostro chihuahua Otto, adottato dalla signora Lidia (sotto, in canile e al momento dell’affido). Entrambi i cani in canile erano diffidenti, ma per fortuna le famiglie hanno saputo andare oltre l’apparenza e, ascoltando i consigli degli operatori e degli educatori ENPA, sono riusciti a conquistare la loro fiducia.

Speriamo che le loro storie siano d’esempio a molti. Ogni cane che passa per il canile ha una storia diversa, un passato che non si può cambiare e che si deve tenere in considerazione. Sicuramente non è possibile stravolgere il carattere e i comportamenti di un cane, ma ci si può lavorare con costanza, ottenendo molti miglioramenti e regalandogli così un futuro più luminoso!

Loro stanno ancora aspettando …

Vi sentite pronti per un’esperienza simile? Contattateci per conoscere gli altri ospiti del canile – come Luino, Jack e Tenente Dan (sopra, da sinistra a destra). Per info scrivere a canile@enpamonza.it o telefonare al 039-835623 (tutti i pomeriggi dalle 14.30 alle 17.30).

Pubblicato il 19 novembre 2020

Nella Chinatown di Agrate, in salvo tre minuscole micette!

Ancora una volta una segnalazione arrivata al Nucleo Antimaltrattamento dell’ENPA di Monza e Brianza ha permesso di salvare delle vite.

Il 5 novembre alcuni clienti che si erano recati in un megastore di Agrate Brianza (MB) gestito da un commerciante di origine cinese avevano sentito dei miagolii provenire dal retro di un negozio. Incuriositi, avevano chiesto informazioni e scoperto che, dentro uno scatolone, c’erano tre minuscoli gattini, sporchi e visibilmente bisognosi di cure. Ciononostante il proprietario del negozio sosteneva di seguirli da diverso tempo e che, a suo dire, godevano di ottima salute.

Per niente convinti delle sue parole e preoccupati per le condizioni dei piccoli, i clienti hanno contattato l’ENPA di Monza che ha inviato sul posto immediatamente il Nucleo Antimaltrattamento al fine di verificare le condizioni degli animali. I volontari dell’ENPA si sono però trovati davanti un proprietario poco collaborativo che non intendeva far vedere i gattini.

Temendo che le condizioni degli animali potessero peggiorare, i volontari hanno contattato i Carabinieri di Agrate (che ringraziamo per il loro tempestivo intervento) che sono arrivati con una pattuglia, mentre invece iniziava da parte di ENPA una laboriosa discussione per far capire al commerciante quali avrebbero dovuto essere le corrette modalità di accudimento.

Una gestione allucinante

Nel corso dell’ispezione, i carabinieri, rendendosi conto che i mici erano detenuti in un ambiente non idoneo e con cure insufficienti, stabilivano il loro ritiro. I volontari quindi li hanno immediatamente portati al rifugio di Monza, dove sono stati sottoposti a un’accurata visita veterinaria che confermava la giovanissima età (15 giorni), le pessime condizioni generali, il mantello intriso di urina e feci, la cute infiammata in più punti, disidratazione e condizione di sottopeso. Unico punto a favore del proprietario, aver procurato il latte corretto, quello specifico per gattini piccoli (non quello vaccino, altamente dannoso), con cui alimentarli.

Ora i micini – in realtà tre femminucce – sono stati affidati alle cure esperte e amorevoli di una volontaria dell’Asilo dei Cuccioli ENPA Monza. Considerata la loro età e le condizioni tuttora precarie, le gattine, chiamate Lea, Rosy e Minna, NON sono ovviamente in adozione. ENPA ricorda però che in gattile ci sono tanti altri mici già adottabili in cerca di famiglia. 

La buona volontà non basta!

Secondo quanto sostenuto dal commerciante, le gattine sono state rinvenute vicino alla sua automobile e lui le ha prelevate per portarle in salvo. Non sempre, però, la buona volontà è sufficiente, se poi non si è in grado di detenere un animale in modo responsabile e soprattutto non si è in grado di riservargli, come in questo caso, le cure di cui ha bisogno. Accudire gattini piccoli è estremamente complesso e non ci si può quindi improvvisare balie.

Altrettanto importante è verificare che siano effettivamente orfani e non in attesa del ritorno della mamma, provvisoriamente assente.

Pubblicato il 13 novembre 2020

Abbiamo bisogno di voi: la Wish List per i cuccioli è online!

ENPA Monza torna a chiedere ai propri sostenitori e agli amanti degli animali un aiuto particolare attraverso una nuova Wish List (lista dei desideri) appositamente creata su Amazon.

Dopo quella per cibo kitten (tuttora attiva), e per integratori per conigli debilitati (chiusa), la nuova raccolta riguarda il cibo specifico per cuccioli di cani da uno a tre mesi (alimenti denominati “starter”) e per le mamme in lattazione.

L’appello è stato lanciato per far fronte alle diverse necessità verificatesi nelle ultime settimane, tra cui l’arrivo a Monza, tramite la Rete Solidale ENPA, di tanti cuccioli, spesso fortemente debilitati, provenienti da strutture in sud Italia.

Riceviamo inoltre frequenti richieste di aiuto da altre sezioni ENPA, ubicate in zone meno fortunate della nostra, che non possono contare su una rete di solidarietà capillare come la nostra. 

La nostra sezione, infine, si occupa di diverse situazioni critiche sul territorio, anche di cucciolate di pochissimi giorni con una mamma indebolita dalla gravidanza. In molti casi i cagnolini sono debilitati o sottopeso e le mamme davvero stremate e tutti hanno un urgente bisogno dei nutrienti particolari che si trovano solo negli alimenti specifici, oggetto del nostro appello.

Ecco come darci una mano

Potete trovare QUI la Wish List con un’ampia selezione di cibo umido che secco, sia di tipo “starter per cani” (per cuccioli da uno a tre mesi),  sia “mother & baby” (per mamma e cuccioli), che aiuteranno i piccoli a crescere sani e forti e le mamme a riprendersi dalle fatiche del parto.


I prodotti da voi scelti dall’elenco verranno recapitati direttamente alla nostra struttura di Via San Damiano 21, con l’aggiunta – se lo desiderate – di un biglietto con il vostro nome. (Attenzione: non è possibile inglobare i prodotti della Wish List in un altro ordine – occorre fare un ordine separato.)

È possibile ricorrere al metodo più “tradizionale” e portare personalmente le scatole o buste al rifugio di Monza: sarebbe anche un’occasione per ringraziarvi personalmente, ma vista la criticità della situazione in questo periodo è preferibile ricorrere al sistema online.

ENPA vi ringrazia per ogni piccola donazione!

NB. I cuccioli in questione NON sono ancora pronti per l’adozione.

Nelle immagini: alcuni dei prodotti tra cui scegliere nella Wish List.

Pubblicato il 9 novembre 2020

Monza, la bimba è allergica? Il cane finisce nel box.

Succede a pochi passi dal centro di Monza. Una coppia cinese, dopo la nascita della loro bambina, decide di recludere nel box il proprio cane, un bel meticcio di sei anni dal mantello candido, perché a loro dire (ma senza alcun certificato medico ad attestarlo) la piccola risulta essere allergica.

Così il povero animale finisce per trascorrere ben cinque mesi in uno misero spazio buio e angusto, potendo contare su un po’ di aria fresca solo la sera, quando il proprietario, rientrato dal lavoro, lo portava fuori per una breve passeggiata.

Dopo aver individuato il box, non senza difficoltà, il cane, ormai così abituato alla sua condizione di recluso da non lamentarsi nemmeno più, è stato monitorato per alcuni giorni e in diverse fasce orarie. 

Foto sotto, il box dove viveva, e la vista del cane attraverso una fessura

L’imbottitura del cuscino fatta a pezzi che hanno trovato i volontari del Nucleo Antimaltrattamento dell’ENPA di Monza e Brianza (intervenuti in perfetta sinergia con la Polizia Locale di Monza, che ringraziamo per il pronto intervento e la preziosa collaborazione) quando sono riusciti a entrare nel box la dice lunga sulle condizioni di frustrazione e di stress subite dal cane, passato, in modo del tutto incolpevole, dalla vita in famiglia a una condizione di deprivazione socio sensoriale decisamente contro natura.

Per sua fortuna, nonostante la clausura e l’isolamento forzati, ha mantenuto un carattere socievole e risultava affezionato ai proprietari, il che rende ancora più incredibile la situazione, visto il vergognoso trattamento ricevuto.

Una nuova vita per Garage

Arrivato al canile di Monza, l’animale, che non vedeva un veterinario né veniva vaccinato dal 2016, è stato visitato (fortunatamente è in buone condizioni fisiche) e battezzato, guarda caso, “Garage”. (Nelle foto sopra e sotto, Garage al canile di Monza e con dei volontari ENPA.)

E ora Garage, dopo cinque mesi di reclusione in un box, si merita una nuova famiglia che sappia dargli attenzioni e affetto e, soprattutto, una casa vera. Per info: canile@enpamonza.it

Un lieto evento, ma non per il cane!

Spesso la nascita di un bambino sconvolge gli equilibri familiari: vuoi perché si ha paura che il cane possa far male al bambino, vuoi perché quel vuoto che prima era colmato dal cane ora è colmato dal bambino, vuoi perché non si ha più tempo da dedicargli, spesso la soluzione migliore, per molti, è quella di allontanare il cane dal contesto familiare (abbandonarlo, portarlo in canile o, come in questo caso, rinchiuderlo in un garage), senza tener conto quanto questo possa essere traumatico per un animale vissuto in famiglia fino al giorno prima.

È proprio vero: è fin troppo facile diventare proprietari di un cane, ma è ben diverso meritarsi il suo amore.

Pubblicato il 30 ottobre 2020

Biglietti della LotterENPA? Ecco tutti i negozi dove li trovate!

Lanciata all’inizio di ottobre, la quarta edizione della lotteria solidale della sezione di Monza e Brianza conferma il gradimento degli anni passati. Nonostante la crisi e tutte le incertezze dovute al Covid, i premi sono ben 74, belli, utili e ricchi. Per consultare l’elenco completo dei premi, vai sul nostro sito qui. Cliccando sui numeri a sinistra, si aprono le cartoline virtuali descrittive.

Ormai sono quasi 30 gli esercizi commerciali (negozi, bar, ristoranti, parrucchiere, agenzie di viaggi …) di Monza e provincia (Lissone, Brugherio, Macherio, Albiate, Seregno, Sovico, Carate Brianza) e Bussero (MI), che hanno aderito all’iniziativa di tenere a disposizione i biglietti (€1 l’uno) per chi li volesse acquistare.

Ecco dove trovare i biglietti della LotterENPA:

Elenco in continuo aggiornamento. Contattaci all’indirizzo lotterenpa@enpamonza.it se anche tu sei interessato a vendere i biglietti presso il tuo negozio, bar o esercizio commerciale!

N.B. Consigliamo di verificare i giorni/orari di apertura dei singoli negozi in quanto devono rispettare quanto previsto dai provvedimenti, emessi di volta in volta dell’ATS Lombardia e/o del Consiglio dei Ministri, in base all’andamento dell’epidemia.

Si può anche consultare il sito della Regione Lombardia qui.

I biglietti sono naturalmente in vendita anche qui:

  • online: anche quest’anno sarà possibile acquistare i biglietti comodamente sul nostro sito cliccando qui.  Si può pagare tramite carta di credito, PayPal, Satispay o bonifico bancario.
  • presso il rifugio di Monza in Via San Damiano 21, aperto tutti i giorni dalle 14.30 alle 17.30 (N.B. A differenza delle visite/colloqui d’adozione, non occorre prendere un appuntamento)
  • presso la sede operativa ENPA di Via Lecco 164 (aperta il giovedì sera dalla 21 alle 23), anche in questo caso senza appuntamento
  • al banco ENPA sabato 7 novembre in Via Italia, centro Monza (N.B. controllare il sito o facebook per la conferma dell’evento)
  • ai mercatini natalizi ENPA sotto i portici dell’Arengario in centro Monza tutti i giorni da domenica 29 novembre in avanti (controllare sito o facebook per conferma date e orari).

Pubblicato il 26 ottobre 2020; elenco negozi aggiornato il 30 ottobre

LotterENPA 2021: vincere bellissimi premi aiutando gli animali!

Vuoi aiutare gli animali accuditi dall’ENPA e avere la possibilità di vincere un bellissimo premio? Allora compra un biglietto della LotterENPA 2021, la lotteria benefica dell’ENPA di Monza e Brianza!

Obiettivo della lotteria, giunta al suo quarto anno, è quello di raccogliere fondi per aiutarci a sostenere le spese che sosteniamo per accudire, nutrire, curare e soccorrere tutti gli animali, 365 giorni all’anno.

Anche quest’anno anno i premi sono davvero tanti, ben 74, e ringraziamo i tanti amici e sostenitori di ENPA che nonostante il momento difficile che stiamo vivendo hanno voluto ugualmente darci una mano offrendo bellissimi premi.

Tra questi ci sono diverse novità, a cominciare dal top prize, un materasso in Memory offerto da Dorelanbed di Lissone (MB). Altre new entry comprendono stampe su tela della tua foto preferita, abbonamenti digitali al Giornale di Monza e alle riviste Il Mio Cane e Gatto Magazine, cocktail e pizza, cibo per il tuo quattrozampe, e ancora, la possibilità di portare il proprio cane a un asilo diurno …

Dove si possono comprare i biglietti?

I biglietti della LotterENPA costano appena 1 euro ciascuno e sono disponibili:

  • Vendita online: è possibile acquistare i biglietti comodamente sul nostro sito cliccando qui.  Si può pagare tramite carta di credito, PayPal, Satispay o bonifico bancario.
  • al banco ENPA sabato 7 novembre in Via Italia, centro Monza (N.B. controllare il sito o facebook per la conferma dell’evento)
  • ai mercatini natalizi ENPA sotto i portici dell’Arengario in centro Monza tutti i giorni da domenica 29 novembre in avanti (controllare sito o facebook per conferma date e orari)
  • presso il rifugio di Monza in Via San Damiano 21, aperto tutti i giorni dalle 14.30 alle 17.30 (N.B. A differenza delle visite/colloqui d’adozione, non occorre prendere un appuntamento)
  • presso la sede operativa di Via Lecco 164 (aperte il giovedì sera dalla 21 alle 23), anche in questo caso senza appuntamento

Esercizi commerciali dove si possono acquistare i biglietti della LotterENPA:

Elenco in continuo aggiornamento. Contattaci all’indirizzo lotterenpa@enpamonza.it se anche tu sei interessato a vendere i biglietti presso il tuo negozio, bar o esercizio commerciale!

N.B. Consigliamo di verificare i giorni/orari di apertura dei singoli negozi che devono rispettare quanto previsto dai provvedimenti in materia di prevenzione contagio Coronavirus, emessi di volta in volta dell’ATS Lombardia e/o del Consiglio dei Ministri, in base all’andamento dell’epidemia.

Un premio più bello dell’altro!

Ma veniamo al dunque, ovvero cosa potete vincere! Ecco l’elenco completo dei 74 premi in palio e il nome di chi li ha gentilmente offerti. Cliccate sul numero a sinistra per aprire la cartolina virtuale con la descrizione del premio, mentre a destra troverete il link al sito web o Facebook.

L’estrazione dei biglietti vincenti avverrà 31 gennaio 2021 alle 11.00 presso la Sede Operativa di via Lecco 164 alla presenza di un funzionario del Comune di Monza. Tutti i numeri vincenti verranno comunicati direttamente ai fortunati vincitori, sul sito ENPA Monza e su tutti i nostri canali social.

TUTTI I PREMI DELLA LOTTERENPA 2021

Ma veniamo al dunque, ovvero cosa potete vincere! Ecco l’elenco completo dei 74 premi in palio e il nome di chi li ha gentilmente offerti. Cliccate sul numero a sinistra di ciascun premio per aprire la cartolina virtuale con la descrizione del premio (quelle delle immagini qui in pagina), mentre a destra troverete il link al sito web o Facebook.

1. MATERASSO SINGOLO MEMORY “EVOKE”_Sonno profondo e rigenerante, all’insegna della massima ergonomia_ Offerto da_Dorelanbed_Lissone  (FB)

2. RITRATTO PERSONALIZZATO_Ritratto da fotografia in primo piano di una persona o un animale_ Offerto da I Dalla Rovere_Luciana Tonetto  (FB)

3. FLAMA LAMPADA DANESE MILANO_Lampada a led che si trasforma in porta candela. Design Martì Guixé_ Offerto da Caprotti_Monza  (Sito)

4. PERCORSO ALIMENTARE DIMAGRIMENTO 10gg_ Offerto da Diètnatural Dott.ssa Maria Cristina Vichi_Monza  (FB)

5. BRACCIALE CALVIN KLEIN_Bracciale con scritte in PVD argento, oro giallo, oro rosa_ Offerto da ENPA Sezione di Monza e Brianza

6. OROLOGIO SWATCH MODELLO SKIN_Orologio con bracciale in metallo_ Offerto da ENPA Sezione di Monza e Brianza

7. TEST INTOLLERANZE ALIMENTARI + IMPEDENZIOMETRIA_ Offerto da Diètnatural_Dott.ssa Maria Cristina Vichi_Monza   (FB)

8. OROLOGIO PRYNGEPS_Orologio da polso in acciaio_valore 100 €_ Offerto da Castignoli Orologeria Gioielleria_Monza  (Sito)

9. OROLOGIO SWATCH MODELLO SKIN_Orologio con bracciale in silicone_ Offerto da ENPA Sezione di Monza e Brianza 

10. CONSULENZA COMPORTAMENTALE FELINA_Incontro di valutazione del gatto a domicilio della durata di circa 2 ore_ Offerto da Juliet Berry

11. CENA PER 4 PERSONE_Buono per 4 pizze + 4 birre medie (o 4 bibite o 1 bottiglia di vino) + 4 dessert + 4 caffè_ Offerto da Spaltodieci_Monza  (Sito)

12. CONSULENZA COMPORTAMENTALE FELINA_Incontro di valutazione del gatto a domicilio della durata di circa 2 ore_ Offerto da Laura Tassi

13. FOTOGRAFIA D’AUTORE_Stampa diretta su pannello PVC 40x60cm_ Offerto da Samuele Parentella_Fotografo_Besana in Brianza  (Sito

14. GUANCIALE IN MYFORM REACTIVE_Comfort e Traspirabilità. Favorisce un progressivo rilassamento_ Offerto da Dorelanbed_Lissone  (FB)

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34. STAMPA FOTOGRAFICA PERSONALIZZATA_Stampa su tela 70x100cm di una fotografia_ Offerto da FDF / Fotolaboratorio Digital Service_Monza (Sito

35. CENA PER 2 PERSONE_Buono per 2 Hamburger (tradizionali o vegan) + 2 patatine + 2 birre bionde_ Offerto da Heaven Door Pub_Seregno   (FB)

36. SEDUTA DI MASSOTERAPIA_Massaggio a scelta tra decontratturante,rilassante o linfodrenante_ Offerto da New Kinesis_Cabiate  (Sito

37. TOELETTATURA PROFESSIONALE_Lavaggio cane con operatore specializzato_ Offerto da Beauty Dog_Monza  (FB)

38. CANDELA PROFUMATA ARHOME_Candela realizzata in cera di elevata qualità in contenitore di vetro colorato_ Offerto da Dorelanbed_Lissone  (FB)

39. STAMPA FOTOGRAFICA PERSONALIZZATA_Stampa su pannello 50x70cm di una fotografia_ Offerto da FDF / Fotolaboratorio Digital Service_Monza  (Sito

40. ROSE IN SCATOLA_Rose di carta realizzate a mano e custodite in mini cappelliera_ Offerto da Hobby And Papers / Brivio_Monza  (Sito)

41. BUONO ACQUISTO LIBRI_Buono acquisto da 30 € per l’acquisto di libri_ Offerto da Virginia e Co._Monza  (FB)

42. CASSA DI VINO CANNONAU_Sei bottiglie da 75 cl di vino Cannonau “Nois”_ Offerto da Cooperativa Agricola Gesuina Onnis_Monza  (FB)

43. MANICURE CON GEL SEMI-PERMANENTE_Manicure con gel semi-permanente_ Offerto da Naturalmente Beauty_Monza  (Sito)

44. APERITIVO PER DUE PERSONE_Buono da 30€ per aperitivo con tagliere tradizionale o vegetariano / vegano + 2 consumazioni alcoliche o analcoliche_ Offerto da Moss_Monza  (Sito

45. CASSA DI VINO VERMENTINO_Sei bottiglie da 75 cl di vino Vermentino di Sardegna_ Offerto da Cooperativa Agricola Gesuina Onnis_Monza  (FB)

46. BOTTIGLIA TERMICA LIFE BOTTLE_Bottiglia termica in acciaio inox inossidabile. Capacità 50 cl_ Offerto da Alternativa Sfusa_Monza  (FB)

47. SHAMPOO + IMPACCO + PIEGA_Buono per shampoo, impacco e piega_ Offerto da Sonia Hair_Monza  (FB)

48. BOTTIGLIA DI PROSECCO EXTRA DRY_Una bottiglia da 70 cl di Prosecco Extra Dry premiato_ Offerto da Shaker Club Café_Seregno  (FB

49. BUONO ACQUISTO PRODOTTI_Buono acquisto da 20€ sulla merce disponibile in negozio_ Offerto da Alternativa Sfusa_Monza  (FB)

50. TEGLIA DI PIZZA MARGHERITA D’ASPORTO_Impasto artigianale con 36 ore di lievitazione_ Offerto da Pizzeria – Birreria Il Coccio_Brugherio  (FB)

51. ASILO DIURNO PER CANE_ Mezza giornata presso l’Asilo Diurno per il tuo cane (previa prenotazione)_Offerto da Fido Village_Lissone  (Sito)

52. TEGLIA DI PIZZA MARGHERITA D’ASPORTO_Impasto artigianale con 36 ore di lievitazione_ Offerto da Pizzeria – Birreria Il Coccio_Brugherio  (FB)

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58. LIBRI – CD – DVD – CARTOLERIA_Buono da 20€ spendibile nei 2 punti vendita Libraccio di Monza_ Offerto da Libraccio_Monza  (Sito)

59. LIBRI – CD – DVD – CARTOLERIA_Buono da 20€ spendibile nei 2 punti vendita Libraccio di Monza_ Offerto da Libraccio_Monza  (Sito)

60. STAMPA FOTOGRAFICA PERSONALIZZATA_Stampa su tela 30×40 cm di una fotografia_ Offerto da FDF / Fotolaboratorio Digital Service_Monza  (Sito

61. “ENERBIOTIC” VITALITY DRINK PETFORMANCE MANGIME COMPLEMENTARE PER CANI_ Offerto da Farmacia Buonarroti_Monza  (FB

62. BUONO TAKE AWAY GASTRONOMICO_Buono da 15€ a scelta tra le pietanze giornaliere_ Offerto da Gastronomia Sosta & Gusta_Macherio  (FB)

63. BIRRA ARTIGIANALE_Bottiglia di birra artigianale da 75 cl_Offerto da La Pentola Vegana_Monza  (Sito)

64. ABBONAMENTO DIGITALE ANNUALE ALLA RIVISTA “IL MIO CANE”_N° 10 numeri a partire dalla data di attivazione_Offerto da Sprea Editori   (Sito)

65. APERITIVO PER DUE PERSONE_Buono da 14 € per aperitivo per due persone_ Offerto da Shaker Club Café_Seregno  (FB

66. GIFT CARD_Buono da €10 spendibile da Coffee House_ Offerto da Coffee House_Monza  (FB)  

67. GIFT CARD_ Buono da €10 spendibile da Coffee House_ Offerto da Coffee House_Monza  (FB)  

68. GIFT CARD_ Buono da €10 spendibile da Coffee House_ Offerto da Coffee House_Monza  (FB)

69. GIFT CARD_ Buono da €10 spendibile da Coffee House_ Offerto da Coffee House_Monza  (FB)  

70. GIFT CARD_ Buono da €10 spendibile da Coffee House_ Offerto da Coffee House_Monza  (FB)  

71. MANGIME TOTO DIET DERMATOLOGICO_Confezione da 500 gr a scelta tra cane e gatto_ Offerto da Fido Village_Lissone  (Sito)

72. CUFFIE JBL T110_Intra-Auricolari con comando e microfono universale_ Offerto da Leading Technologies Srl_Monza  (Sito)

73. ABBONAMENTO DIGITALE ANNUALE ALLA RIVISTA “GATTO MAGAZINE”_N° 6 numeri a partire dalla data di attivazione_ Offerto da Sprea Editori  (Sito)

74. MEDAGLIETTA PERSONALIZZATA_Medaglietta colorata personalizzabile con incisione laser_ Offerto da Beauty Dog_Monza  (FB)

Pubblicato il 14 ottobre 2020, aggiornato il 26 ottobre 2020

Emergenza COVID, aiuto agli animali

In questi ultimi giorni l’aumento esponenziale di casi di COVID con relativi ricoveri e disposizioni di isolamento hanno fatto si che presso l’ENPA di Monza e il canile, dopo tanti mesi, ritornassero urgenti richieste di aiuto per la gestione degli animali domestici.

L’Ente Nazionale Protezione Animali di Monza, di concerto con l’ATS di Monza e Brianza, informa con la presente che il canile intercomunale di Monza è pronto ad ospitare a titolo gratuito tutti quegli animali (cani, gatti ma anche piccoli animali da compagnia) i cui proprietari, a causa del COVID, fossero impossibilitati alla loro gestione.

Per richiedere l’immediato ricovero degli animali basterà scrivere alla casella emergenza@enpamonza.it che provvederà ad inoltrare la richiesta al servizio veterinario ATS di competenza per l’immediata presa in custodia dell’animale. Il trasferimento avverrà a cura del servizio di zooprofilassi dell’ATS veterinaria di Monza e Brianza.

Si precisa che gli animali verranno custoditi presso il parco canile di Monza di Via San Damiano 21 per tutta la durata del ricovero / isolamento dei proprietari. A questi animali ENPA, gestore del canile, dedicherà tutte le attenzioni e l’affetto necessario a fare si che questa breve permanenza si svolga per gli animali nel modo più sereno possibile. Per comprensibili motivi sanitari non sarà invece possibile effettuare un servizio di dog sitting per cani di proprietà.

Per animali che rimanessero presso l’abitazione del proprietario, ENPA si rende disponibile, su richiesta dello stesso proprietario impossibilitato a farlo, ad effettuare il trasporto dell’animale presso uno studio veterinario di sua fiducia per visite o interventi che si rendessero assolutamente necessari.

Alla stessa casella emergenza@enpamonza.it potranno essere inviate richieste di cibo per animali nei casi in cui il proprietario si trovasse in gravi difficoltà finanziarie.

Visite al canile gattile intercomunale di Monza

Alla luce delle disposizioni emanate con DPCM 25/10/2020, ENPA informa che il canile intercomunale di Monza manterrà le stesse rigorose disposizioni già in vigore e più precisamente:

  • le visite al canile aventi come fine l’adozione degli animali potranno essere effettuate solamente previo appuntamento scrivendo a: canile@enpamonza.it per i cani, adozioni.gatti@enpamonza.it per i gatti, selvatici@enpamonza.it per conigli e altri animali, oppure telefonando al numero 039-835623 operativo ogni pomeriggio dalle ore 14.30 alle ore 17.30;
  • tutti i visitatori all’ingresso saranno sottoposti a misurazione della temperatura, igienizzazione delle mani e dovranno lasciare i propri dati su un apposito registro;
  • per tutto il tempo della visita in ogni area del canile sarà obbligatorio l’uso della mascherina e il distanziamento sociale.

Pubblicato il 25 ottobre 2020

I supermercati Prix di nuovo a fianco di ENPA

Prix Quality è una grande catena in continua espansione, che ha oltrepassato i confini del Veneto per arrivare in Lombardia. È del 2018 il taglio del nastro del supermercato di via Giotto a Monza, mentre il 6 febbraio 2020 è stata la volta dell’inaugurazione del 171° punto vendita a Meda (MB).

In quell’occasione non è mancata la volontà di aiutare alcune associazioni di volontariato e, tra le Onlus, oltre a quelle che si occupano di solidarietà umana, è stata scelta anche un’associazione animalista, l’ENPA, in quanto considerata la più rappresentativa, con ben 20.000 trovatelli ospitati e nutriti nei rifugi di tutta Italia.

È così è stato consegnato ben un quintale di cibo per gatti che la nostra sezione ha utilizzato per nutrire non solo i mici ospitati nel gattile ma anche quelli delle numerose colonie dislocate sul territorio brianzolo.

Nelle foto sotto, scattate in occasione dell’inaugurazione a Meda a febbraio: a sinistra, il presidente dell’ENPA monzese, Giorgio Riva; a destra, l’operatore ENPA, Sergio Banfi, con Riccardo Spluga, direttore marketing e vendite Prix Quality SpA.

Nuova apertura, nuova donazione

Martedì 17 novembre, in occasione dell’inaugurazione del 180° punto vendita, Prix ha scelto ancora di donare a ENPA un quintale di crocchette per gatti.

ENPA di Monza e Brianza non può che ringraziare i responsabili del supermercato Prix che con la scelta di sostenere di nuovo la nostra associazione, dimostrano grande sensibilità e un encomiabile spirito zoofilo.

Appuntamento quindi martedì 17 novembre a Seregno (MB), Corso Matteotti 15 alle ore 10.30. L’evento naturalmente rispetterà le procedure anti-covid.

Vai sul sito QUI per scoprire dove sono tutti i punti vendita Prix, prodotti e offerte.

Pubblicato il 13 novembre 2020

Gianfranco e la colomba, un’amicizia lunga due anni

L’amore per gli animali e il desiderio di aiutarli talvolta non conoscono confini. Anche una colomba, infatti, può necessitare di cure e il signor Gianfranco non ha esitato a soccorrere e curare quella bella colomba dal piumaggio candido che da ben due anni gli faceva compagnia appollaiandosi sul davanzale della sua finestra a Vimercate.

Quale fosse la sua provenienza è un mistero: forse fuggita da un’abitazione o, come accade spesso, potrebbe essere stata una delle tante colombe che, purtroppo, vengono “liberate” durante i matrimoni, in una pratica tristemente molto comune, volta ad assicurare il “buon auspicio” alla coppia. Ciò che è certo, tuttavia, è che la colomba da oltre due anni aveva trovato in quel davanzale un porto sicuro, da cui andare e venire in tutta libertà, su cui rifugiarsi e ricevere il sostentamento che le serviva. È molto probabile infatti che la colomba non fosse pienamente in grado di procurarsi il cibo in natura autonomamente, poiché nata in cattività.

Una bella storia senza lieto fine

Purtroppo, anche le belle storie hanno una fine. La colomba il 14 ottobre ha cominciato a mostrare segni di malessere e non si è spostata dal davanzale per tutta la notte. Così la mattina seguente Gianfranco ha contattato ENPA Monza per sapere come comportarsi con la sua candida amica.

Messa al sicuro in una scatola di cartone forata e portata al rifugio di Monza, è stata subito visitata da un veterinario specializzato che ha constatato una brutta infezione alle vie respiratorie, avviando così diversi cicli di terapie e aerosol. Probabilmente anche a causa della sua età avanzata, gli sforzi profusi per salvarle la vita sono stati tuttavia vani e, dopo due settimane, la colomba è morta tra le mani di Federica, operatrice del rifugio che se ne era presa assiduamente cura in questo periodo.

Una notizia che è stata accolta con immenso dispiacere da Gianfranco e da tutto il team di ENPA Monza. Sebbene questa storia lasci di certo l’amaro in bocca, rappresenta in ogni caso un esempio di grande sensibilità e attenzione e di un profondo legame che si può instaurare tra un uomo e un animale.

Contatti

Rifugio di Monza: 039-835623 (tutti i giorni 14.30/17.30)

Mandare un messaggio privato alla pagina Facebook enpa.monzaebrianza Scrivere una mail a selvatici@enpamonza.it (N.B. non per urgenze)

Pubblicato il 3 ottobre 2020

Sabato 31 ottobre: raccolta alimentare presso Oasipet di Albiate

Il prossimo sabato 31 ottobre Oasipet ospiterà i volontari ENPA brianzolo per la prima volta al negozio di Albiate (MB) per una raccolta alimentare. 

Le volontarie ENPA e lo staff del supermercato per animali vi aspetteranno al punto vendita di via Milano 3 (c’è un comodo parcheggio nel cortile interno). I volontari saranno presenti dalle 9,30 alle 19,30 orario continuato per dare indicazioni e consigli ai clienti che volessero acquistare del cibo per animali.

Come molti di voi sapranno, ENPA provvede a nutrire numerosi gatti liberi e aiuta anche diversi tutori di colonie feline in difficoltà. La nostra richiesta è pertanto principalmente di cibo per gatti, preferibilmente “umido” in buste o lattine. Oltre a scatole per i gatti adulti, serve anche cibo specifico per i gattini (spesso denominato “kitten”) per sfamare i tanti micini ancora ospitati nel rifugio di via San Damiano a Monza o accuditi a casa di volontari, alimenti essenziali per l’ottimale crescita fisica e neurologica dei piccoli.

Come funziona la raccolta?

Per vostra comodità, all’interno del supermercato vi verrà dato un mini volantino che spiega brevemente le attività della Sezione e i prodotti alimentari di più stretta necessità. I prodotti selezionati vanno pagati regolarmente alla cassa e poi consegnati alle volontarie al banco ENPA dove verranno smistati e registrati.

Chi dona anche una sola scatoletta o busta di cibo potrà scegliere una delle figurine di ringraziamento che ritraggono alcuni dei gatti delle colonie aiutate grazie alla raccolta.

L’evento si svolgerà naturalmente nel pieno rispetto delle norme anti-Covid.

ENPA ringrazia Oasipet per questa iniziativa solidale e naturalmente i clienti che vorranno dare una mano ai tanti animali che non hanno la fortuna di avere una famiglia.

Oasipet e la LotterENPA 2021

Oasipet ha voluto anche offrire un bellissimo premio per la lotteria benefica dell’ENPA brianzolo! Il fortunato vincitore del premio n. 20, infatti, si aggiudicherà alimenti di alta qualità di marca “Amanova” del valore di €67, a scelta tra cane e gatto – vedi la cartolina!

Non solo, i biglietti della LotterENPA saranno in vendita nei due negozi Oasipet di Albiate e Seregno.

Orari negozi:

Albiate, Via Milano, 3: aperto da lunedì a venerdì, 9:00 – 12:30 / 15:00 – 19:30; sabato 9:00 – 19.30 orario continuato; domenica 15.00 – 19.30. Tel. 0362-931935

Seregno, Via Circonvallazione, 76: aperto da lunedì a sabato, 9:00 – 12:30 / 15:00 – 19:30. Tel. 0362-328909

Sito: www.oasipet.it


Pubblicato il 26 ottobre 2020

Arriva Halloween, attenti ai gatti neri!

Ancor oggi, esattamente come nel Medioevo, ci sono ancora persone che associano i gatti neri al diavolo e alla stregoneria e, per ignoranza e inciviltà, sono ancora fermi all’assurda credenza che i mici del colore della notte portino sfortuna.

Ma c’è, purtroppo, dell’altro: ogni anno, specialmente nel periodo di Halloween, arrivano notizie di riti satanici in cui vengono sacrificati gatti neri. Anche se, per fortuna, le statistiche riguardanti il numero di gatti morti sono tanto allarmanti quanto prive di fondamento.

Nessuno conosce la reale situazione e sebbene non sia quasi certamente un fenomeno diffuso come qualcuno vorrebbe far credere, non è affatto da sottovalutare. Il consiglio di ENPA, per chi possiede un felino dal mantello nero, è quindi di monitorarlo per quanto possibile in questo periodo e di tenerlo al sicuro in casa nei giorni attorno al 31 ottobre, soprattutto durante le ore serali e notturne.

Considerando la poca visibilità data dal colore, però, tenerlo in casa di notte anche in altri periodi dell’anno è un’opzione da valutare. In questo caso, se il nostro micio è abituato a fare i bisogni in giardino, dovremo naturalmente predisporre una cassetta igienica in casa.

Anche se non abbiamo un gatto nero, un po’ di attenzione in più non guasta mai nel caso si osservino attività sospette nei pressi delle colonie feline: in caso di dubbio, contattare prontamente le forze dell’ordine.

Per i gatti che escono, alcuni consigli che valgono sempre

Se il micio ha la possibilità di uscire di casa – che sia in giardino, in cortile o altro spazio tranquillo – è davvero fortunato perché ha la possibilità di esprimere i suoi comportamenti naturali. È però consigliabile adottare qualche precauzione per assicurare la sua incolumità. Consigliamo innanzitutto di dotarlo di un collarino con chiusura di sicurezza anti-strozzo con medaglietta identificativa con i vostri telefoni: se il gatto rimane impigliato, il collare si apre automaticamente nel momento in cui l’animale inizia a dare strattoni per liberarsi.

La presenza del collarino peraltro è un segnale visibile a tutti che il gatto è di proprietà onde dissuadere le persone, magari benintenzionate, dal prelevarlo nella convinzione che sia smarrito o abbandonato. Ricordiamo infatti che non c’è alcun motivo per recuperare tutti i gatti che si incontrano a meno che non siano feriti o chiaramente in difficoltà, perché con ogni probabilità stanno semplicemente perlustrando il proprio territorio. 

Obbligo del microchip, anche per gatti

In Lombardia, dal primo gennaio 2020 è obbligatorio far microchippare tutti i gatti appena nati, appena adottati o appena comprati, registrandoli presso l’Anagrafe Animali d’Affezione (AAA) regionale, come per i cani. Sebbene il provvedimento non sia retroattivo, ENPA e ATS raccomandano vivamente la microchippatura anche per i gatti al di fuori di queste categorie: se per qualsiasi motivo il gatto dovesse arrivare in gattile o presso un veterinario (o se dovesse essere trovato morto), sarà possibile risalire ai proprietari. Ogni anno vengono portati al rifugio di Monza decine di mici chiaramente di proprietà – sterilizzati, docili, in buone condizioni di salute, ma senza il microchip. I pochi che riescono a essere riuniti con la propria famiglia, infatti, lo devono esclusivamente agli appelli o alle ricerche.

Provvedimenti sanitari

Diamo per scontato che avete provveduto a sterilizzare il micio, che costituisce il modo migliore per contrastare la diffusione di diverse gravi malattie infettive e per proteggerlo da alcuni tumori. L’ultimo consiglio è quello di far vaccinare il vostro micio anche contro la FeLV (leucemia felina), una malattia altamente contagiosa dagli effetti devastanti.

Per info sui benefici della sterilizzazione, leggi il nostro Decalogo qui.

Pubblicato il 25 ottobre 2020

Sabato 28 novembre: nuova raccolta alimentare presso Oasipet di Albiate

A un mese dalla precedente raccolta cibo, ENPA sarà di nuovo ospitato presso il supermercato per animali Oasipet di Albiate (MB).

Le volontarie ENPA e lo staff del supermercato per animali vi aspetteranno sabato 28 novembre al punto vendita di via Milano 3 (c’è un comodo parcheggio nel cortile interno). I volontari saranno presenti dalle 9,30 alle 18,30 orario continuato per dare indicazioni e consigli ai clienti che volessero acquistare del cibo per animali.

Come molti di voi sapranno, ENPA provvede a nutrire numerosi gatti liberi – che vanno sfamati 365 giorni all’anno, Natale e Pasqua compresi – e aiuta inoltre diversi tutori di colonie feline in difficoltà. La nostra richiesta è pertanto principalmente di cibo per gatti, preferibilmente “umido” in buste o lattine. Oltre a scatole per i gatti adulti, serve anche cibo specifico per i gattini (spesso denominato “kitten”) per sfamare i tanti micini ancora ospitati nel rifugio di via San Damiano a Monza o accuditi a casa di volontari, alimenti essenziali per l’ottimale crescita fisica e neurologica dei piccoli.

Come funziona la raccolta?

Per vostra comodità, all’interno del supermercato vi verrà dato un mini volantino che spiega brevemente le attività della Sezione e i prodotti alimentari di più stretta necessità. I prodotti selezionati vanno pagati regolarmente alla cassa e poi consegnati alle volontarie al banco ENPA dove verranno smistati e registrati.

Chi dona anche una sola scatoletta o busta di cibo potrà scegliere una delle figurine di ringraziamento che ritraggono alcuni dei gatti delle colonie aiutate grazie alla raccolta.

L’evento si svolgerà naturalmente nel pieno rispetto delle norme anti-Covid.

ENPA ringrazia Oasipet per questa iniziativa solidale e naturalmente i clienti che vorranno dare una mano ai tanti animali che non hanno la fortuna di avere una famiglia.

Oasipet e la LotterENPA 2021

Oasipet ha voluto anche offrire un bellissimo premio per la lotteria benefica dell’ENPA brianzolo! Il fortunato vincitore del premio n. 20, infatti, si aggiudicherà alimenti di alta qualità di marca “Amanova” del valore di €67, a scelta tra cane e gatto – vedi la cartolina!

Non solo, i biglietti della LotterENPA saranno in vendita nei due negozi Oasipet di Albiate e Seregno.

Orari negozi:

Albiate, Via Milano, 3

Aperto da lunedì a venerdì, 9:00 – 12:30 / 15:00 – 19:30; sabato 9:00 – 19.30 orario continuato; domenica 15.00 – 19.30. Tel. 0362-931935

Seregno, Via Circonvallazione, 76

Aperto da lunedì a sabato, 9:00 – 12:30 / 15:00 – 19:30. Tel. 0362-328909

Sito: www.oasipet.it

Pubblicato il 23 novembre 2020

1° edizione del concorso Webstar, ecco i vincitori!

Dopo la 4 passi a 4 zampe virtuale, che ha riscosso un grosso successo presso gli amici dell’ENPA di Monza, analogo successo ha avuto la prima edizione del Concorso Virtuale Webstar: ben 67, infatti, i concorrenti, con 29 cani, 29 gatti e 9 altri pet (conigli, cavalli, criceti, pappagalli e persino tartarughe).

La giuria, composta da operatori e volontari ENPA, ha avuto il suo bel da fare per scegliere i vincitori e gli animali iscritti erano così tanti che abbiamo voluto aggiungere dei premi per il cane e il gatto più anziano e diversi premi “speciali”!

Finalmente possiamo svelarvi i loro nomi (tra parentesi le caratteristiche con cui i proprietari hanno voluto descriverli), che come promesso erano stati già indicati domenica in un post nella nostra pagina Facebook con i ringraziamenti in video del presidente Giorgio Riva a tutti i partecipanti.

Dog Star: ESTRELLA di Valentina Dal Buono, incrocio mastino spagnolo di 4 anni adottata tramite il Progetto Animalista per la Vita Spagna (“grande, possente ma anche timida e delicata”)

Cat Star: TALCO di Francesca Picierno, gatto europeo di un anno proveniente dal gattile di Monza (“sordo e affetto da maculopatia [malattia degenerativa oculare – n.d.r.] ma giocherellone”)

Pet Star: OLGA di Silvia Francesconi, criceto di razza winter white pearl di appena due mesi, adottato al rifugio di Monza (“la mia amica signora Olga Palletta”)

I premi speciali

I più anziani

Senior Dog Star: ELLEN di Francesca Galimberti, incrocio welsh corgi di 15 anni adottata al canile di Monza (“pensavamo di aver adottato un cane ma abbiamo scoperto invece che si trattava del maestro Yoda – la forza sia con te!”)

Senior Cat Star: BONBON di Maria Rosa Pia Braga, gatto europeo di 18 anni adottato da cucciolo in una fattoria (“buono, purtroppo cieco, ma se la cava ancora”)

Best picture

Cat Best Picture: SMILE di Daniela Ronzoni, gatto di razza british shorthair di 3 anni adottato da una famiglia, (“non si fa toccare ma è sempre presente, in famiglia o definiamo #carognopeloso”)

Dog Best Picture: MILO di Alessia Sciortino, incrocio maremmano di 2 anni adottato al canile di Monza (“semplicemente Milo, impossibile trovare un cane come lui, un cane bello che sa di essere bello. Adora guardarsi allo specchio e leccarsi, adora ricevere complimenti e farsi fotografare in posa”)

Premio Tenerezza

Tender Dog: NAYLA di Donatella Mariani, meticcio di 11 anni adottata al canile di Monza (“fobica, non ha mai partecipato alle manifestazioni dell’ENPA se non in foto attaccata al collare della sua compagna Gioia”)

Tender Cat: TRIKI di Andrea Rizzo, gatta europea di 6 mesi adottata in Calabria (“tripode peperina, sempre affamata e instancabile”)

Tender Pet: PULCE di Consuelo Rossi, coniglio di 7 anni adottato al rifugio di Monza (“monello”)

Congratulazioni a tutti i vincitori che saranno contattati per ritirare i premi presso il rifugio di Monza in via San Damiano 21: cesti per le categorie Web Star, Senior e Tenerezza, stampa su tela per la categoria Best Picture, mentre tutti i 10 vincitori riceveranno un bellissimo attestato personalizzato.

In questa pagina, tutte le foto vincenti. Qui potrete vedere l’album su Facebook con le foto di tutti gli animali che hanno partecipato al concorso.

Pubblicato il 20 ottobre 2020

CalENPArio 2021: un anno con noi!

Sono già in vendita i calENPAari 2021 dell’ENPA di Monza e Brianza, uno più bello dell’altro!

Già al loro debutto nel weekend delle Giornate degli Animali (3 e 4 ottobre), si sono rivelati un successo. Realizzati in due versioni, da muro (€10) e da tavolo (€6) con immagini e grafica diverse, hanno come modelli d’eccezione gli ospiti, presenti e passati, accuditi presso il rifugio di Monza. E tra gli acquirenti più entusiasti alcuni sono proprio degli adottanti dei protagonisti ritratti sulle pagine dei calendari, che già pensano con orgoglio di regalarli a Natale a parenti e amici…

Dal momento che nel rifugio di via San Damiano non ci sono solo cani e gatti, sulle pagine dei calendari sono immortalati anche conigli, criceti e alcuni componenti della nostra allegra fattoria, come il dolcissimo agnello Brembo, il cavallo bianco Matteo, e ancora capre e pecore, oche e galline.

Dove si possono acquistare i calENPAri?

  • domenica 18 ottobre alla Open Day Party presso Fido Village di Lissone
  • al banco ENPA sabato 7 novembre in via Italia, centro Monza
  • ai mercatini natalizi ENPA sotto i portici dell’Arengario in centro Monza, tutti i giorni da domenica 29 novembre in avanti
  • presso il rifugio di Monza in via San Damiano 21, aperto tutti i giorni dalle 14.30 alle 17.30 (N.B. A differenza delle visite/colloqui d’adozione, non occorre prendere un appuntamento)
  • presso la sede operativa di Via Lecco 164 (aperta il giovedì sera dalla 21 alle 23), anche in questo caso senza appuntamento

Pubblicato il 14 ottobre 2020

Appello urgente: ‘Critical Care’ per coniglietti bisognosi. Su Amazon la nostra WishList.

Vi chiediamo ancora una volta una mano per aiutarci, questa volta, a sostenere questi teneri coniglietti e far sì che crescano forti e sani.

Il ‘Critical Care‘ è un alimento altamente nutriente di vitale importanza nei casi in cui si renda necessaria un’alimentazione intensiva e che favorisca la digestione in conigli, roditori e rettili. Vanno imboccati più volte al giorno e quindi se ne usa tanto.

Tutte le donazioni sono apprezzate ma abbiamo preparato su Amazon un’apposita WishList (lista dei desideri), così che possiate donare, stando comodamente a casa, il cibo di cui abbiamo tanto bisogno.

Naturalmente, chi volesse usare il metodo più “tradizionale”, portandoci personalmente gli alimenti al rifugio di Via San Damiano 21, sarà il benvenuto!

Grazie, come sempre, per la vostra sensibilità e generosità.

Trovate la WishList qui

Le foto: nella foto in alto e sopra a sinistra, un cucciolo debilitato viene alimentato a mano (non è ovviamente ancora pronto per l’adozione). Gli altri due, invece, la bianca Irlanda e Cheridan dal mantello color seal point, sono solo alcuni dei conigli presso il rifugio di Monza in cerca di adozione.

Pubblicato il 14 ottobre 2020

Sabato 24 ottobre, incontro a Monza con Sara Turetta

Per chi conosce il mondo del protezionismo animale Sara Turetta è una vecchia conoscenza. Classe 1973, è infatti una delle protagoniste dell’attivismo internazionale per i diritti animali, nonché fondatrice dell’associazione Save the Dogs e per il suo impegno ha ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali, tra cui la nomina a Cavaliere della Stella d’Italia da parte del Presidente della Repubblica.

Sabato 24 ottobre alle 18.30, presso la libreria Virginia e Co. in via Carlo Rota 11 a Monza, Sara Turetta presenterà il libro “I cani, la mia vita“ (Ed. Sonda, 17,10€) in cui racconta della sua avventura in Romania, dove ha fondato un centro di recupero per cani e altri animali abbandonati e maltrattati, ma anche della forza che ci ha messo, mollando il suo lavoro nella pubblicità a Milano per trasferirsi in Romania.

Save the Dogs, una splendida realtà

Dal 2002 Save the Dogs opera in una poverissima località nel sud-est della Romania, Cernavoda, dove Sara Turetta avviò personalmente il primo programma di sterilizzazione.

Nel tempo il progetto è cresciuto, ha ampliato il proprio raggio di azione e ha raggiunto uno staff operativo di 50 persone, diventando un vero e proprio fiore all’occhiello del no-profit italiano in Romania.

L’associazione è attiva anche in Italia con “Non Uno di Troppo”, il programma di prevenzione del randagismo per il Sud Italia lanciato nel 2019 con lo scopo di incentivare le sterilizzazioni e l’iscrizione in anagrafe e sensibilizzare la popolazione tramite campagne di comunicazione.

Quel legame con ENPA di Monza e Brianza…

Martedì 28 febbraio 2006: all’aeroporto di Malpensa arrivano Pamela, Roco, Luana, Smokie e Dolfy, cinque cani scampati al massacro in atto a Bucarest grazie a Save the Dogs (foto sotto, l’arrivo a Malpensa con Sara Turetta e volontari e operatori ENPA e un ampio articolo pubblicato su Il Giorno). Sono i primi a essere ospitati al canile di Monza e da allora la sezione brianzola dell’ENPA collabora con l’associazione accogliendo nel proprio rifugio di Monza, ogni volta che è possibile, cani rumeni salvati da una fine orribile.

Un incontro in totale sicurezza

Considerando il momento che stiamo vivendo, per rispettare le misure di sicurezza è garantito adeguato distanziamento con obbligo di mascherina per tutta la durata dell’evento e igienizzazione delle mani.

L’accesso all’evento sarà esclusivamente su prenotazione mandando una mail a: libreria.virginiaeco@gmail.com  

Pubblicato il 20 ottobre 2020

Fido Village di Lissone: domenica 18 ottobre tutti all’Open Day Party!

Da poco riaperto con una nuova gestione, Fido Village terrà un evento pubblico nel pomeriggio di domenica 18 ottobre per presentare tutte le attività della struttura. Fido Village, infatti, è molto più di un asilo diurno per cani, infatti offre una vasta gamma di servizi: toelettatura professionale per cani e gatti; educazione cinofila e corsi e socializzazione per cuccioli; dog sitting con passeggiate e giochi in libertà; servizio taxi per cani e gatti; vendita di mangimi naturali e specializzati e attrezzi …

All’evento di domenica, organizzato in collaborazione con ENPA di Monza e Brianza, potrete visitare la struttura e il suo campo recintato da 3.000 mq. Lì potrete assistere a due esibizioni da parte di due border collie: problem solving e rally obedience. Ma avrete anche l’opportunità di far fare una prova con il vostro quattrozampe sotto la guida del team di educatori cinofili!

Un locale sarà allestito da set fotografico in cui il fotografo Luca Salvadego scatterà una fotoricordo con il vostro cane che verrà stampata e regalata.

Tutti i visitatori saranno omaggiati inoltre di campioni di alimenti specializzati Toto, partner di Fido Village.

Presente anche ENPA!

Per tutto il pomeriggio saranno presenti i volontari dell’ENPA brianzolo. Al nostro stand potrete chiedere informazioni, acquistare i nostri calendari e i biglietti della LotterENPA e scegliere tra una selezione di attrezzi e gadget a tema animale. Alle 15.00 circa il presidente dell’associazione, Giorgio Riva, farà un breve intervento.

Fido Village ha offerto anche due premi per la lotteria benefica di ENPA: mezza giornata di asilo diurno per il vostro cane e alimenti specializzati di marca Toto a scelta tra cane e gatto.

Dove e quando

L’evento si terrà domenica 18 ottobre dalle 14.00 alle 19.00.

Fido Village è a Lissone (MB) in Via Verdi 38.

Contatti

Telefono: 392-350 2141 / sito: www.fidovillage.it / Facebook: Fido Village Lissone

Precauzioni anti-Covid

Tutte le misure anti-Covid saranno rispettate dagli organizzatori (misurazione temperature all’ingresso, gel igienizzante, garanzia di distanziamento sociale …) e tutti i visitatori dovranno indossare la mascherina.

Pubblicato il 13 ottobre 2020

Smontiamo la gabbia: domenica 18 ottobre corteo a Trento per la liberazione degli orsi.

Fra il 1999 e il 2002 viene realizzato in provincia di Trento il Progetto Life Ursus finanziato dall’Unione Europea, con finalità di ripopolamento degli orsi bruni, all’epoca sostanzialmente estinti nell’arco alpino. Evidentemente, qualche orso nei boschi fa bene al turismo e alle casse provinciali, deve aver pensato qualcuno. Ma bastano pochi anni e ci si rende conto che la presenza dell’orso non è compatibile con un modello di turismo consumista e invasivo, nel contesto di un territorio in realtà ampiamente antropizzato.

I risultati di una pessima gestione

20 anni dopo il bilancio è tristemente fallimentare: 34 orsi “indisciplinati” scomparsi, uccisi, imprigionati, tra loro M49, M57 e l’orsa DJ3, attualmente detenuti nella struttura/prigione del Casteller, la cui gestione è – con macabra ironia – affidata all’Associazione dei Cacciatori Trentini.

M49 evade clamorosamente, viene catturato ma fugge il 27 luglio 2020, per poi venire nuovamente catturato poche settimane fa. Suoi compagni di prigionia DJ3 (figlia di Daniza, probabilmente l’orsa più tristemente nota nella mala gestione della provincia di Trento) reclusa da ben 9 anni (metà della sua vita) e M57, riuscito a trascorrere solo due anni della sua vita in libertà prima di essere imprigionato (la vita media di un orso in natura è fra i 30 e i 35 anni). È notizia di questi giorni che le condizioni psico-fisiche dei tre plantigradi sono state definite “inaccettabili” persino dagli organi di controllo istituzionali che, come da copione, propongono per voce delle associazioni veterinarie la costituzione di “comitati etici” per ripulirsi la faccia con la solita favola del “benessere animale”.

La classe politica che ha governato il Trentino ha più volte dimostrato tutti i limiti e l’ipocrisia di un’impostazione antropocentrica rispetto alla convivenza con gli altri animali. Ovviamente le cose non sono né cambiate né migliorate dall’insediamento della nuova giunta leghista.

Cosa andava fatto

I milioni di euro che per il Progetto Life Ursus la Provincia ha ricevuto dall’Europa andavano spesi molto diversamente: progetti di educazione nelle scuole, formazione mirata agli operatori turistici, sensibilizzazione e informazione a tappeto a residenti e turisti, nell’ottica di una convivenza pacifica e rispettosa. E invece? E invece questa specie è stata presa, piazzata sul territorio, tolta dal territorio, uccisa, imprigionata, mostrata, nascosta, a seconda delle esigenze del potere.

Il fatto è che gli animali selvatici hanno la pessima abitudine di comportarsi da tali. Non sono peluche, non sono gli animali depressi e tristi che vediamo negli zoo. Sono orsi che, come tutti gli individui, vogliono “solo” vivere liberi, scegliere cosa mangiare, dove andare, cosa esplorare, come giocare, oziare, odorare; e che, come chiunque altro, se si sentono infastiditi o minacciati reagiscono e si difendono. Orsi che fanno gli orsi, insomma.

Nell’operato della Giunta Fugatti in questo particolare frangente, riconosciamo con evidenza politiche repressive per questo, da sempre solidali con la lotta di chi viola i confini per riprendersi la libertà, ci schieriamo senza esitazioni dalla parte degli/le orsi ribelli.

È ora di dire basta!

Restituiamo agli orsi i boschi e le montagne in cui sono nati liberi.

Centro Sociale Bruno, Assemblea Antispecista, Fridays for Future e Coordinamento Studenti Medi hanno organizzato una manifestazione nazionale a Trento domenica 18 ottobre.

Ritrovo alle ore 11.00 alla stazione di Villazzano di Trento e corteo verso il Casteller.

La manifestazione durerà tutta la giornata; si consiglia di portarsi il pranzo al sacco, l’acqua, la mascherina, scarpe da montagna e indumenti adatti in caso di pioggia.

Pubblicato il13 ottobre 2020

Benedizione degli Animali: la 45° edizione tra Covid e il tempo capriccioso. Ecco i vincitori del concorso Cane Fantasia!

Sabato 3 e domenica 4 ottobre abbiamo festeggiato le Giornate degli Animali e come al solito l’ENPA di Monza e Brianza si è sdoppiata tra il banco di sabato e la Benedizione degli Animali il giorno successivo.

Sabato il banco in via Italia ha riscosso un grande successo di pubblico e i numerosi visitatori hanno potuto acquistare in anteprima i bellissimi calENPAri 2021 e i biglietti della LotterENPA 2021. Grande successo hanno riscosso anche i nuovissimi gadget che saranno nuovamente disponibili nei mercatini di Natale che verranno allestiti sia in centro Monza sia al rifugio in via San Damiano 21.

Il giorno successivo, tutti gli amici dell’ENPA amanti degli animali hanno partecipato alla Benedizione degli Animali, anche se i numeri non sono stati certo quelli delle passate edizioni, vuoi per il tempo davvero incerto, vuoi per la paura del Covid che tuttora è di ostacolo al ritorno alla normalità.

I visitatori – con o senza animali al seguito – hanno però potuto conoscere la variegata fauna presente nel parco rifugio di via San Damiano che, come ben sappiamo, ospita non solo cani e gatti ma anche conigli, cavalli, pony, capre, pecore, tartarughe, cavie, galline, oche e l’ultimo arrivato, l’agnellino Brembo.

Tutti erano provvisti di mascherina e tutti hanno rigorosamente rispettato le regole imposte per la sicurezza di ognuno. Da parte nostra siamo stati molto scrupolosi nel mantenere dappertutto il necessario distanziamento e nell’evitare ogni possibile assembramento. 

Dopo che il presidente dell’ENPA di Monza, Giorgio Riva, ha aperto ufficialmente la manifestazione, una ventina di palloncini, interamente biodegradabili, ha colorato di blu il cielo accompagnati dai teneri pensierini scritti dai più piccoli. Davvero bello e attuale il messaggio di Carlo, 12 anni, che con il suo “vorrei che ci fosse armonia tra uomo e natura” sembra quasi ricordare la nuova vocazione di ENPA, che per statuto non è più solo un’associazione animalista ma anche ambientalista.

Prima dell’apertura della sfilata, tutti i presenti hanno osservato un commosso minuto di silenzio, sulle note dell’inno di Mameli, per un doveroso saluto a tutte le vittime del Covid-19.

Tra uno scroscio di pioggia e un raggio di sole, una cinquantina di quattrozampe ha preso parte al concorso, sfilando davanti a una giuria qualificata. (In fondo i nomi e le foto di tutti i vincitori e i nomi dei giudici.)

Sopra, alcuni dei partecipanti nella sfilata “Cabe Fantasia 2020”

Come da copione all’inizio della competizione hanno sfilato alcuni cani ospiti della nostra struttura in cerca di adozione, in rappresentanza di ciascuna categoria in gara: Tiktok per la categoria Maltrainsema, Sake per quella dei Gran gros e ciula, Oreo per i Tufinel, Oscar per i Burlunent, Ryan per gli Oregiatt e Queen per la categoria Bell e truvatell.

Accompagnato dalle dolci note di “Fratello sole Sorella luna”, Padre Riccardo ha impartito la solenne Benedizione a tutti gli animali presenti. Grande amante dei gatti e tutore di una colonia felina, ha voluto ricordare l’importante ruolo degli animali domestici nella nostra vita, in particolare in questo difficile periodo.

CANE FANTASIA 2020: PARATA DEI CAMPIONI

Ecco i nomi dei cani, con quelli dei loro proprietari, che si sono classificati ai primi tre posti per ciascuna categoria. Tutti i premiati hanno ricevuto un grande cesto stracolmo di giochi e golosità e in bellissimo attestato offerti da ENPA.

El Maltrainsema – il cane più “fantasia”

1° premio: Mimì di Gaia Cavanno, una cagnolina di 5 anni descritta come “vivace”. Adottata dopo essere stata abbandonata in Sardegna

2° premio: Dream di un anno di età, di Fabio Antonini, “bellissima e casinista”, adottata al canile di Monza

3° premio: Terry, 10 anni, di Antonio Fagotti. Arrivato da una perrera (i tristemente noti canili-lager spagnoli), è un grande cacciatore di lucertole.

Sotto, una foto di gruppo dei tre vincitori nella categoria El Maltrainsema

Gran Gros e Ciula – il cane più grosso e simpaticone

1° premio: Blanko, 6 anni, di Fulvio Monteleone. Adottato al canile di Frosinone, Fulvio lo descrive come “territoriale ma anche coccolone”.

2° premio: Merlino, 2 anni, di Erica Ianno. Arriva da un border rescue, ovvero da un’associazione che si occupa di salvare e trovare nuove famiglie ai border collie. La sua proprietaria lo descrive come “fifone”.

3° premio: Zoe, un anno di età, di Lorenza Arosio. È una cagnolona “molto vivace” adottata al canile di Monza.

Sotto, una foto di gruppo dei tre vincitori nella categoria Gran Gros e Ciula

El Tufinel – il cane più piccolo e vispo

1° premio: Briciola di Renata Cazzaniga, di 6 anni. Arriva anche lei da una perrera ed è ancora paurosa.

2° premio: Lilith, 8 anni, di Maria Teresa Aguglia. Adottata al rifugio di Monza, la sua proprietaria dichiara che “è la regina del mondo, tutto è suo”!

3° premio: Molly, ben 11 anni, di Alice Bacchetti. Avuta da un privato, la sua specialità è buttarsi a pancia in su per ricevere baci!

Sotto, una foto di gruppo dei tre vincitori nella categoria El Tufinel

El Burlunent – il cane più piccolo grassoccio

1° premio: Camilla, 3 anni, di Fabrizio Bellorini. Arriva dall’associazione Una luce fuori dal lager di   Uboldo (VA). Era stata portata al nord da un canile lager della Basilicata, abbandonata in origine perché incinta. Nella sua nuova famiglia la sua specialità è rubare il cibo dalla cucina!

2° premio: Bullo, 7 anni, di Massimiliano Rossi. Adottato al canile di Torre del Greco (NA), ha una storia terribile alle spalle: era stato trovato legato a uno scoglio. A casa ama mangiare e rotolarsi.

3° premio: Tex, 8 anni, di Deborah Gala. Adottato al canile di Monza, mangia sempre e conosce perfettamente gli orari dei pasti.

Sotto, i tre vincitori nella categoria El Burlunent

L’Oregiatt – il cane con le orecchie più vistose

1° premio: Candy, 7 anni, di Matteo Riccardo. Arriva dall’associazione Lega del Cane di Puglia. Vive con ben 5 mici e crede anche lei di essere una gatta!

2° premio: Gennaro, ben 13 anni, di Maria Rodriguez, adottato presso un’associazione nel napoletano. È obbediente e coccolone e gli piace giocare con la palla.

3° premio: Cookie, un cucciolo di 7 mesi di età, di Vittoria e Gabriele Sardella. Adottato presso un’associazione romana, la sua famiglia afferma che è un “aspirapolvere e che corre come una lepre”.

Sotto, i tre vincitori nella categoria L’Oregiatt

Bell e Truvatell – il più bel cane di razza purché trovato o adottato presso un canile o rifugio

1° premio: Chloe di Silvia Bernareggi, adottata presso un “rescue” per setter. Ha 6 anni ed è dolcissima e affettuosa.

2° premio: Bella di Elena Arosio, di 4 anni. Adottata presso un’associazione di volontari in Sicilia, è esuberante e giocherellona, ma ha paura dei chihuahua!

3° premio: Cloe di Alessia Steffan, di 2 anni. Adottata presso un canile di Napoli, gioca con tutto quello che le capita.

Sotto, i tre vincitori nella categoria Bell e Truvatell

I premi speciali

I giudici hanno inoltre assegnando due premi in categorie “extra”:

Il premio “Tenerezza” è andato a Donut, 6 anni, di Fabrizio Lavezzari (in sfilata sotto a sinistra con la sua compagna Luna). Adottato presso il rifugio di Monza, era arrivato sottopeso e in bruttissime condizioni di salute. Donut è stato la nostra “mascotte” nell’ufficio del rifugio per diversi mesi prima di trovare la sua bellissima famiglia. Qui troverete la sua bellissima storia pubblicato a gennaio di quest’anno.  

Il premio per il cane più anziano è andato a Piuma, ben 14 anni compiuti, adottato da un privato, assieme alla sua amica Alice, 12 anni, adottata invece presso il canile di Monza (foto sopra a destra). La loro proprietaria, Flavia Fontana, ci informa che Piuma, nonostante l’età, ama giocare con le sue peluche, e che Alice è una cagnolina tranquilla e coccolona.

Un attestato speciale di benemerenza (e una inattesa sorpresa per la diretta interessata) è stato assegnato a Maria Teresa Galliano Bernardi (sotto, con il presidente ENPA Giorgio Riva), per l’impegno e la dedizione con cui si è prodigata per oltre cinquant’anni come volontaria e grazie al quale è riuscita a trovare casa a un infinito numero di mici.

RINGRAZIAMENTI SPECIALI

La Giuria:

  • Rosella Panzeri, ex sindaco di Monza e da sempre amica dell’ENPA di Monza
  • Walter Tomain, medico veterinario, storico direttore sanitario del canile di Monza
  • Barbara Zizza, presidente della sezione di Monza e Brianza della LEIDAA
  • Sandra Onofri, consigliere comunale del Comune di Monza, che ci ha portato i saluti del Sindaco Dario Allevi e di Martina Sassoli, Assessore all’Ambiente

– La Floricoltura dei Fratelli Gavazzi di San Damiano di Brugherio per i fiori e l’allestimento del palco

– La Provincia di Monza e Brianza e il Comune di Monza per il patrocinio concesso alla manifestazione

Sulla nostra pagina Facebook troverete a breve una bella selezione di foto scattate durante la manifestazione.

Pubblicato il 6 ottobre 2020

Concorso fotografico WebStar 2020: c’è ancora tempo per iscriversi!

Avete un bel gattino fotogenico con cui non avete potuto partecipare al concorso Cane Fantasia? Oppure un cane anziano o un cucciolotto, disabile o dal carattere un po’ prepotente o troppo timido? O, ancora, un coniglio, un pappagallo, un cavallo o persino una gallina? O semplicemente abitate lontano e non siete potuti venire alla Benedizione a Monza di domenica?

Allora, ecco per voi il concorso WebStar 2020! È tutto online ed è aperto a tutti gli animali di casa e quindi davvero inclusivo. Tre sono le categorie: Dog Web Star per i cani, Cat Web Star per i gatti e Pet Web Star per tutti gli altri animali.

Come iscriversi

Partecipare è facile: basta scattare una bella foto del vostro cane, gatto, coniglio o altro pet, con o senza di voi, e collegarvi alla pagina dedicata. Compilate il form con i vostri dati e quelli del vostro pet, compresa una frase che metta in luce la caratteristica del vostro pet che più vi piace, o una cosa particolare che sa fare o, ancora, un breve aneddoto. L’offerta minima per ogni animale iscritto è di €10 da versare nella modalità che preferite.

Il concorso durerà fino a mercoledì 14 ottobre, ma attenzione: la data ultima per iscrivervi è lunedì 12 ottobre in caso di pagamento con bonifico bancario e martedì 13 ottobre in caso di altre forme di pagamento.

Vincitori e premi

Un’attenta e qualificata giuria ENPA Monza e Brianza valuterà le foto arrivate e stabilirà i vincitori che saranno annunciati domenica 18 ottobre e pubblicati sui nostri canali social.

Per chi ha la possibilità di ritirarlo presso il rifugio di Monza, il premio sarà un cesto di ghiottonerie e un bellissimo attestato personalizzato, mentre a chi non ha la possibilità di recarsi al rifugio verrà inviato l’attestato.

Per informazioni e iscrizioni cliccare qui. Per altre info: concorso@enpamonza.it

Le foto sono di alcuni dei partecipanti già iscritti.

Pubblicato il 7 ottobre 2020

End the Cage Age: 1,4 milioni le firme consegnate alla Commissione Europea

Ci siamo: venerdì 2 ottobre la Commissione Europea ha ricevuto le firme dell’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) End the Cage Age. Quasi 1,4 milioni di firme sono state autenticate dagli Stati Membri: i cittadini di tutta l’Unione hanno chiesto la fine dell’uso delle gabbie negli allevamenti. Si tratta di una giornata storica e fra le più significative per la vita di centinaia di milioni di animali ancora allevati in gabbia nella UE e per tutti gli animali che sono costretti a vivere negli allevamenti intensivi nel mondo.

La coalizione europea, formata da più di 170 associazioni di protezione animale, ambientale e dei consumatori, ha visto la partecipazione di 21 associazioni italiane, compresa naturalmente ENPA.

Cominciò tutto tre anni fa…

L’ICE End the Cage Age è stata lanciata l’11 settembre 2018 ed è terminata esattamente un anno dopo, raccogliendo l’eccezionale numero di 1 milione e 600.000 firme. A seguito della validazione da parte dei singoli Stati Membri, le firme autenticate sono risultate 1.397.113 (di cui oltre 90.000 in Italia), ben al di sopra del minimo necessario di 1 milione di firme richieste affinché l’iniziativa sia valida. L’ICE End the Cage Age ha anche superato il numero minimo di firme raccolte in 18 stati membri, ben al di sopra dei 7 richiesti. Per questo End the Cage Age è stata: la sesta ICE di successo tra le 75 iniziative registrate negli ultimi 8 anni, la terza per numero di firme raccolte e la prima ICE di successo a favore degli animali negli allevamenti.

Adesso tocca alla Commissione UE

Le gabbie sono il simbolo per eccellenza della crudeltà degli allevamenti intensivi, che confinano tantissimi animali in spazi ristretti e chiusi, non rispettandone le esigenze etologiche e fisiologiche e rendendo tra l’altro necessario l’uso massiccio di antibiotici.

«Consegnare oggi le firme per l’ICE End the Cage Age – ha detto Olga Kikou, Direttrice di CIWF (Compassion in World Farming) UE e membro del comitato di cittadini che ha proposto l’iniziativa – è il culmine di un grande sforzo compiuto da 1,4 milioni di cittadini che si sono uniti per chiedere di mettere fine alla sofferenza degli animali negli allevamenti.»

Ora, spetta alla Commissione UE farsi avanti con concrete proposte legislative per mettere la parola fine all’uso delle gabbie negli allevamenti dell’UE. 

Pubblicato il 7 ottobre 2020

Un esempio da imitare: la Francia vieta animali selvatici al circo

Basta animali selvatici nei circhi. È quanto annunciato il 29 settembre dalla ministra della Transizione Ambientale francese, Barbara Pompili, che con questo provvedimento intende lanciare un chiaro segnale del proprio impegno a proteggere la natura, in linea con la dichiarazione politica appena firmata dal presidente Emmanuel Macron.

«È giunta l’ora – ha affermato la Ministra – che il fascino ancestrale per questi animali selvatici non si traduca più in situazioni in cui la cattività venga messa prima del loro benessere. Circhi e altre realtà dovranno reinventarsi, con il sostegno dello Stato». Per ora non è stata comunicata alcuna data di entrata in vigore dei divieti.»

«Tra le questioni da risolvere – ha sottolineato la Ministra – ci sarà la sorte di almeno 500 felini che ovviamente non potranno essere liberati ma dovranno essere ricollocati in qualche modo. Soluzioni andranno trovate caso per caso, per ogni circo e ogni animale.»

Addio anche a delfinari e allevamenti di visoni

Buone notizie anche per i tre delfinari presenti in Francia: non saranno introdotti nuovi delfini né orche, la loro riproduzione in condizioni di cattività non sarà più autorizzata e non si potranno più aprire nuove attività, con l’obiettivo di concludere l’iter tra 7 e 10 anni.

Entro 5 anni, infine, sarà vietato l’allevamento di visoni d’America dalla pregiata pelliccia, attualmente praticato in quattro strutture.

A quando una legge in Italia?

Una lodevole iniziativa, quella francese, ma com’è la situazione in Italia? Ricordiamo che il 15 gennaio 2020 era stata approvata dalla Commissione Cultura del Senato una risoluzione volta a far valutare al governo la possibilità di togliere gli animali dai circhi. A votare a favore erano state le forze di maggioranza, a partire da Movimento 5 Stelle, Pd e Italia Viva; contrario il centrodestra, in particolare la Lega. La questione, forse a causa dell’emergenza Covid, è rimasta in standby.

LUnione Europea non prevede una specifica normativa riguardo l’uso degli animali all’interno dei circhi, che però dovrebbero rispettare quanto è previsto dal regolamento (CE) n. 338/97 relativo alla protezione di specie della flora e della fauna selvatiche mediante il controllo del loro commercio e dal regolamento (CE) n. 1/2005 sulla protezione degli animali durante il trasporto e le operazioni correlate.

La Grecia è stato il primo Paese dell’UE ad aver posto, nel 2012, un divieto totale sull’utilizzo di qualsiasi animale nei numeri circensi e a oggi sono già 17 i Paesi europei con leggi che vietano o limitano fortemente l’uso di animali negli spettacoli e il numero cresce di continuo.

Da sempre l’Ente Nazionale Protezione Animali si batte per eliminare del tutto la presenza degli animali dai circhi. Sarebbe ora di voltare pagina anche nel nostro Paese e porre fine a questa forma di sfruttamento che oltre a tutto rappresenta anche un pericolo per la sicurezza degli animali e delle persone. Sarebbe davvero il caso, è quanto auspicano tutti gli amanti degli animali, che anche l’Italia decida di seguire l’esempio dei Paesi più virtuosi.

Pubblicato il 7 ottobre 2020

LotterENPA: un bel biglietto d’auguri per regalare … biglietti! Tanti i soggetti diversi online da scaricare e stampare!

Come sapete, l’obiettivo della LotterENPA dell’ENPA di Monza e Brianza, giunta al suo quarto anno, è quello di raccogliere fondi per aiutarci a sostenere le spese che sosteniamo per accudire, nutrire, curare e soccorrere tutti gli animali, 365 giorni all’anno.

Anche quest’anno anno i premi della nostra lotteria sono davvero tanti, ben 74, e tra questi ci sono diverse novità, a cominciare dal top prize, un materasso in Memory offerto da Dorelanbed di Lissone (MB).

alta

Ma c’è un’altra simpatica novità! Col Natale alle porte, abbiamo pensato che tanti di voi magari vorrebbero fare dono ad amici, colleghi e parenti dei nostri biglietti della lotteria. Ma per fare un regalo coi fiocchi ci voleva la giusta presentazione, e così… voilà, ecco i nostri bellissimi biglietti di auguri per accompagnare il dono più solidale che c’è!

Noi non conosciamo mezze misure, però! Già, perché il nostro team creativo ha realizzato ben sette soggetti diversi, ciascuno in due versioni: a colori e in bianco e nero. Accompagnati da una simpatica poesia in rima e con degli accattivanti disegni di vari animali (cane, due gatti – uno che gioca con le luci dell’albero, l’altro che dorme, topo, coniglio, gallina, tartaruga), sono in pratica fogli facilmente stampabili che, piegati opportunamente, diventano delle bellissime e originali confezioni per accludere i biglietti della lotteria.

Ecco come averli

I 14 soggetti sono scaricabili gratuitamente dal nostro sito in PDF a questo link ………….

Lì troverete anche le istruzioni su come piegare il foglio per ottenerne un biglietto stampato sui quattro lati (vedi immagine sopra a destra). I soggetti in bianco e nero possono naturalmente essere colorati da voi, per creare un biglietto davvero unico. Non manca infine un apposito spazio per il vostro messaggio personale al destinatario del vostro bellissimo pensiero solidale.

PS. Ricordiamo che i biglietti della LotterENPA sono acquistabili anche o line qui.

Pubblicato il 4 dicembre 2020

Il Covid non ferma la Benedizione degli animali! Appuntamento domenica 4 ottobre!

EVENTO CONFERMATO PER OGGI, 4 OTTOBRE, NONOSTANTE IL TEMPO UN PO’ INCERTO! CI VEDIAMO ALLE 14.00 IN POI!

Ci tenevamo veramente tanto e ce l’abbiamo fatta: a dispetto del Covid (ma nel rispetto delle regole per la sicurezza di tutti) il 4 ottobre presso l’area canile si svolgerà la 45a edizione della Benedizione degli Animali, la più importante manifestazione nel calendario dell’ENPA monzese.

Prima il banco in centro sabato…

Per le Giornate Degli Animali, che da sempre si svolgono in tutta Italia in concomitanza con la festa di San Francesco d’Assisi, la sezione ENPA di Monza e Brianza si sdoppia tra il centro del capoluogo brianzolo e il parco canile-gattile di via San Damiano.

Sabato 3 ottobre i volontari saranno presenti in centro Monza, in via Italia di fronte alla libreria Feltrinelli, dalle 9.30 alle 18.30 orario continuato con un gazebo di informazioni e di gadget, tutti a tema animale. Faranno il loro debutto gli splendidi calENPAari 2021 della nostra sezione, nelle versioni da muro (€10) e da scrivania (€6), con le immagini degli animali accuditi dall’ENPA monzese.

… Domenica la benedizione

Domenica 4 ottobre l’appuntamento è al rifugio di Monza in via San Damiano 21: alle ore 14.00 prende il via la 45° edizione della Benedizione degli Animali e abbinata al concorso a premi “Cane Fantasia 2020”.

Per la vostra e la nostra sicurezza

Abbiamo preso tutte le precauzioni affinché la manifestazione si svolga nella più totale sicurezza per i visitatori e i volontari: doppio ingresso con scanner termico, firma del registro presenze, igienizzazione mani, obbligo di mascherina per tutta la manifestazione, distanziamento interpersonale, contingentamento dei gruppi famigliari in visita ai vari reparti (canile e percorsi mobility, gattile rifugio, allegra fattoria e per la prima volta nuova area di biodiversità).

Il Concorso cane fantasia 

Il concorso al quale possono partecipare tutti i cani di qualunque razza e tipologia, prevede una quota di iscrizione di €10 per ogni animale: per ciascuna categoria saranno premiati i primi tre classificati con un attestato personalizzato e ricchi cesti di ghiottonerie e giochi per animali offerti da ENPA.

Queste le categorie del concorso: El maltrainsema (il cane più “fantasia”), Gran gros e ciula (il più grosso), El tufinel (il più piccolo e coccolone),  El burlunent (il più cicciotto), L’oregiatt (quello con le orecchie più grandi), Bell e truvatell (il più bel cane di razza purché non acquistato).

Fuori concorso sfilerà per ogni categoria un rappresentante dei cani del canile di Monza in attesa di trovare una famiglia.

Quest’anno, per evitare eccessivi assembramenti al banco iscrizioni del Concorso Fantasia, sarà possibile effettuare una pre-iscrizione online qui.

Basta compilare tutti i vostri dati e quelli del vostro cane (o cani), e procedere al pagamento (carta di credito, PayPal, Satispay o bonifico bancario). La vostra iscrizione verrà poi completata al banco dedicato al rifugio il giorno della manifestazione.

LotterENPA: e quattro!

Dopo il successo della prime tre edizioni, ritorna LotterENPA, la lotteria benefica dell’ENPA di Monza e Brianza: il biglietto costa 1 € e per chi vorrà tentare la sorte ci sono ben 74 ricchissimi premi in palio! (L’estrazione è il 31 gennaio 2021).

I biglietti saranno disponibili dal 3 ottobre al banco in centro e il 4 alla Benedizione, presso il canile e presso i tutti i banchi ENPA programmati per il periodo natalizio. Ma sono anche acquistabili online sul nostro sito qui.

Tutti a visitare il nostro rifugio!

I volontari ENPA vi accompagneranno a visitare i cani e i gatti del rifugio che aspettano di trovare una famiglia e una casa. Poiché i reparti cani e gatti non sono visitabili con il proprio cane sarà in funzione un servizio di dog-sitting che custodirà il vostro animale per il tempo della visita. Tutti i padroni con i loro cani sono invece inviatati a provare un divertente e facile percorso di Mobility Dog nelle aree dedicate sotto la guida di educatori cinofili ENPA.

Chi poi volesse incontrare tutti gli animali del settore erbivori, potrà visitare l’allegra fattoria per conoscere: i pony Gigio e Castagna, la maialina Heidi e poi caprette, oche, germani, galline e galli e l’ultimo arrivato, l’agnellino Brembo con la sua mamma Fortunata, tutti animali che nella vita quotidiana nelle nostre città sono impossibili da incontrare. I bambini potranno provare l’emozione di offrire personalmente cibo ad alcuni di questi animali. Una straordinaria esperienza da non perdere.

Uno stand nell’area erbivori sarà dedicato agli animali esotici e “non convenzionali”, a cura di volontari esperti, dove potrete conoscere tanti animali spesso acquistati in modo superficiale che poi ENPA si trova a soccorrere, in primis le tartarughe d’acqua americane, ma anche pappagallini, conigli, cavie e criceti. Potrete provare l’esperienza di accarezzare Abelarda, la nostra tartaruga africana gigante, 30 anni di età e 30 kg di peso!

Una visita all’oasi di biodiversità: api e animali del bosco

A fianco dell’area canile sarà per la prima volta visitabile l’area di biodiversità, un vasto prato dove sono state piantate da ENPA moltissime piante che formeranno un futuro bosco. Qui potrete vedere alcuni degli animali del bosco salvati e pronti al rilascio, come ricci e tartarughe. Una novità di quest’anno sarà la possibilità, per quanti lo vorranno, di avvicinarsi al misterioso mondo delle api. Presso le arnie che sono state istallate nell’oasi, due esperte ed appassionate apicultrici, infatti, saranno a disposizione per spiegare come è organizzato un alveare e farvi conoscere meglio questi utilissimi imenotteri.

Per i più piccoli

Come ogni anno, non mancheranno i divertimenti per i più piccoli, a cominciare dai messaggi dedicati agli animali da attaccare ai palloncini prima di farli volare in cielo, tutti insieme, dopo la lettura dei pensierini felici. Nel rispetto del distanziamento sociale, non ci saranno il Truccabimbi e lo scambio di figurine, ma non mancherà “Abbatti i Misfatti”, il gioco divertente ed educativo, in cui i bambini (ma anche i grandi!) devono lanciare una palla per far cadere i barattoli, ognuno dei quali rappresenta un “misfatto”, ovvero un maltrattamento o sfruttamento nei confronti degli animali. 

Tante iniziative per voi

Durante la manifestazione tutti i partecipanti potranno visitare diversi banchi dell’ENPA presso i quali troveranno informazioni sulle attività della sezione, potranno conoscere il Progetto Famiglia a Distanza, sapere come si diventa volontario e iscriversi all’ENPA per l’anno 2021.

Gli amanti dello shopping troveranno irresistibile il banco dedicato ai gadget con una ricchissima e rinnovata selezione di proposte, sempre a tema animale da regalare (Natale non è così lontano) o da regalarsi. Nel settore dedicato agli attrezzi per i vostri beniamini di casa, potrete trovare numerosi articoli – cucce, tiragraffi, giochi di attivazione mentale, snack di tutti i tipi con una semplice offerta che non solo aiuterà ENPA ma renderà più confortevole e più stimolante la vita dei vostri animali.

Nella sala conferenze del canile torna l’avvincente pesca benefica che offre ricchi premi per cani e gatti (1 biglietto €3, 2 biglietti €5). Saranno inoltre a disposizione le tradizionali piantine di ciclamino e la possibilità di ristorarsi con bibite fresche.

Dopo la premiazione, la benedizione

Alle 17.00 circa verrà impartita a tutti gli animali presenti la tradizionale solenne benedizione in ricordo di San Francesco d’Assisi. Immediatamente dopo seguirà la proclamazione di tutti i vincitori del concorso “Cane Fantasia”: la consegna dei premi ai vincitori con le foto di rito concluderà questa splendida festa che ci auguriamo venga allietata, come nelle passate edizioni, da tantissimi amici degli animali di Monza e Brianza.

Ricordiamo che i cani devono essere al guinzaglio, altri animali vanno tenuti negli appositi trasportini. Come già detto verrà organizzato un servizio di dog sitting in due aree distinte all’interno del complesso per chi volesse visitare i reparti dove sono ospitati gli animali per ridurre al minimo lo stress dei nostri ospiti a quattro zampe.

Noi vi aspettiamo numerosi, con quattrozampe o meno, per festeggiare insieme quella che è la festa più importante della nostra sezione.

Come arrivare al rifugio di Monza.

Il canile-gattile di Via San Damiano 21 è accessibile da Viale delle Industrie. È ubicato dietro il distributore Esso, nel tratto tra la rotonda del sottopasso e il cimitero (viaggiando in direzione da ovest a est). Si volta in Via San Damiano subito dopo l’Esso.

Trovare parcheggio durante le grandi manifestazioni come questa non è facile ma per l’occasione i volontari ENPA vi aiuteranno a parcheggiare le vostre autovetture.

N.B. In caso di maltempo persistente la manifestazione sarà rinviata alla domenica successiva. Controllare il sito, Facebook e Instagram per aggiornamenti.

Pubblicato il 23 settembre 2020

Web Star: prende il via la versione virtuale del Concorso Fantasia

Forte del successo della “4 Passi a 4 Zampe” in versione virtuale, quest’anno ENPA di Monza e Brianza ha deciso di affiancare al classico concorso con cani in carne e ossa, che si svolgerà il 4 ottobre in occasione della Benedizione degli Animali presso il rifugio di Monza, la versione online. Come è successo con la marcia, costituisce una formula davvero “inclusiva”, perché l’iscrizione è aperta a tutti gli animali di casa (non solo cani, ma anche gatti, conigli, cavie, uccellini, tartarughe …) e può partecipare anche chi vive lontano da noi.

Ecco come partecipare

  • Scattate una bella foto del vostro cane, gatto, coniglio o altro pet, con o senza di voi.
  • Compilate il form con i vostri dati e quelli del vostro pet, compresa una frase che metta in luce la caratteristica del vostro pet che più vi piace, o una cosa particolare che sa fare o, ancora, un breve aneddoto.
  • Sono previste tre categorie: Dog Web Star per i cani, Cat Web Star per i gatti e Pet Web Star per tutti gli altri animali.
  • Se avete più animali in casa e volete partecipare con tutti loro, l’operazione va ripetuta per ciascuno, sempre sullo stesso form, fino a tre pet.
  • Una volta compilato il form e allegata la foto, schiacciate “Invia” e verrete indirizzati sulla pagina del pagamento, che si può effettua tramite carta di credito, PayPal, Satispay o bonifico bancario* (con versamento unico per tutti gli animali iscritti). L’offerta minima per ogni animale iscritto è di €10, ma sono ovviamente gradite offerte superiori.

*Coordinati bancari per il bonifico: Banca Intesa San Paolo c/c 5728 – IBAN IT50Y0306909606100000005728, intestato a: “E.N.P.A. onlus – Sezione di Monza e Brianza, Via Lecco 164, 20900 Monza”

C’è ancora tempo, ma affrettatevi!

Il concorso durerà fino a mercoledì 14 ottobre. Ma attenzione: la data ultima per iscrivervi è lunedì 12 ottobre in caso di pagamento con bonifico bancario, e martedì 13 ottobre in caso di altre forme di pagamento.

Vincitori e premi

Un’attenta e qualificata giuria ENPA Monza e Brianza valuterà le foto arrivate e stabilirà il vincitore per ciascuna categoria. I vincitori saranno annunciati tramite un video domenica 18 ottobre e pubblicati sui nostri canali social.

Per chi ha la possibilità di ritirarlo presso il rifugio di Monza, il premio sarà un cesto di ghiottonerie e un bellissimo attestato personalizzato, mentre a chi non ha la possibilità di recarsi al rifugio verrà inviato l’attestato.

Grazie per il vostro prezioso contributo!

Per informazioni: concorso@enpamonza.it

Le foto sono di alcuni dei partecipanti della “4 Passi a 4 Zampe” virtuale organizzata lo scorso maggio in pieno lockdown!

Pubblicato il 24 settembre 2020

Il Concorso “Cane Fantasia 2020” – pre-iscrizioni online!

Per evitare eccessivi assembramenti ai banchi d’iscrizione durante la manifestazione, ricordiamo che coloro che desiderano partecipare al concorso “Cane Fantasia 2020” in occasione della Benedizione degli Animali domenica 4 ottobre hanno la possibilità di fare la pre-iscrizione online

Dovrete compilare tutti i vostri dati e quelli del vostro cane (o cani), effettuare il pagamento di €10 per cane (tramite carta di credito, PayPal, Satispay o bonifico bancario) e aspettare la nostra conferma. Non vi verrà chiesto di scegliere la categoria in cui sfilerete con il vostro quattro zampe (“Gran, Gros e Ciula”, “El Tufinel”, ecc): la categoria vi verrà assegnata quando ci incontreremo di persona al banco delle iscrizioni al rifugio!

Attenzione: la data ultima per iscrivervi online in caso di pagamento con bonifico bancario è mercoledì 30 settembre e per le altre forme di pagamento venerdì 2 ottobre. Ma se non fate in tempo, nessun problema: ci vediamo direttamente al banco d’iscrizione domenica 4 ottobre dalle 14.00 in poi!

Pubblicato il 26 settembre 2020

CalENPArio 2021: manca poco al suo debutto!

Dal lontano 2007, gli splendidi calENPAari sono ormai un “must” per i soci e i simpatizzanti dell’ENPA monzese. Realizzati in due versioni, da muro (€10) e da scrivania (€6), con immagini e grafica diverse, hanno come modelli d’eccezione gli ospiti, presenti e passati, accuditi presso il rifugio di Monza.

Sopra, le copertine del calendario da muro (sinistra) e da tavolo rispettivamente.

Dal momento che nel rifugio di via San Damiano non ci sono solo cani e gatti, sulle pagine dei calendari potrete trovare anche conigli, criceti e alcuni componenti della nostra allegra fattoria, come il dolcissimo agnello Brembo (sotto, mese di aprile del calendario da muro), il cavallo bianco Matteo, e ancora capre e pecore, oche e galline.

I calENPAri 2021 faranno il loro debutto sabato 3 ottobre al banco in centro Monza (via Italia, di fronte alla libreria Feltrinelli) e il pomeriggio di domenica 4 ottobre alla Benedizione presso il rifugio di Monza.

Sopra, il mese di maggio del calendario da tavolo con il bellissimo Boezio. Nell’immagine in alto, Holly, protagonista del mese di giugno del calendario da tavolo.

Pubblicato il 26 settembre 2020

LotterENPA, siamo a 4! Presto in vendita anche online!

Torna anche quest’anno, per la quarta volta, la LotterENPA edizione 2021, la lotteria benefica dell’ENPA di Monza e Brianza che vi permetterà di tentare la sorte e allo stesso tempo aiutare gli animali. sì, perché l’obiettivo della lotteria è quello di raccogliere fondi per aiutarci a sostenere le spese che sempre più necessitano per la cura degli animali che accudiamo, curiamo e soccorriamo.

Ogni biglietto costa appena 1 euro. Quest’anno i premi sono ancora di più (ben 74!) tra cui tante novità: oltre al top prize, un materasso “memory” offerto dalla Dorelanbed di Lissone, sono in palio orologi e gioielli, cene e aperitivi, sedute di benessere, alimenti per i vostri amici a quattro zampe, e abbonamenti digitali a giornali e riviste.

I biglietti della LotterENPA saranno disponibili al banco che sarà allestito in centro Monza sabato 3 ottobre e al rifugio di via San Damiano 21 in occasione della Benedizione degli Animali domenica 4 ottobre. Prossimamente inoltre li potrete acquistare comodamente online e presso alcuni esercizi commerciali.

A breve vi daremo tutti i dettagli e potrete sfogliare le cartoline virtuali con la descrizione di ciascun premio e i contatti di chi gentilmente lo ha offerto.

L’estrazione dei biglietti vincenti avverrà il 31 gennaio 2021 presso la Sede Operativa di via Lecco 164.

Pubblicato il 26 settembre 2020

Fiocco azzurro al rifugio di Monza!

Vi ricordate di Fortunata, la pecora sfuggita alla macellazione rituale clandestina e arrivata al rifugio di Monza lo scorso 2 agosto?

Vi avevamo scritto che una certa rotondità dell’addome faceva sospettare il fatto che fosse gravida e in effetti avevamo ragione: lunedì 7 settembre è nato il suo agnellino!

Il piccolo, un maschietto a cui è stato messo il nome Brembo a ricordare le origini orobiche della razza (la mamma è una pecora gigante bergamasca), sta bene e viene teneramente accudito dalla mamma, che non si fa scrupoli ad allontanare con decisione qualsiasi intruso, compreso quel curiosone del maremmano Ghost (vedi i video sotto!).

Una soddisfazione che vale per due

Salvare una pecora trovata vagante significa, quasi sempre, salvarla dalla macellazione clandestina. In questo caso la soddisfazione è doppia, perché abbiamo salvato non solo la mamma ma anche il suo piccolino.

E mentre guardiamo Brembo muovere i suoi primi passi, premurosamente seguito da mamma Fortunata, e ci commuoviamo per la tenerezza di questo quadretto dolcissimo, non possiamo fare a meno di pensare quanta crudeltà ci sia nella terribile pratica della macellazione clandestina, che non si fa scrupolo di uccidere persino femmine gravide.

Nei video sotto, mamma Fortunata che “protegge” il suo piccolo dal maremmano Ghost, Brembo che esplora l’area erbivori, socializza con i pennuti e che addirittura, saltando come solo un agnello sa fare, insegue uno dei galli!

Pubblicato il 16 settembre 2020

Consegnati alimenti Almo Nature al rifugio di Monza, grazie al progetto #CompanionAnimalForLife

Nei giorni scorsi è arrivato in via San Damiano 21 un grande regalo:un’ingente fornitura di alimenti di alta qualità Almo Nature per gli ospiti del rifugio di Monza.

Da tempo ENPA Monza e Brianza aderisce a Companion Animal For Life della Fondazione Capellino, un progetto europeo che mira a eliminare gli abbandoni, il randagismo e a trasformare i rifugi in luoghi di transito temporaneo in vista dell’adozione. Il progetto prevede, per ogni animale adottato, la donazione di un mese di pappa gratis all’adottante e lo stesso quantitativo per il rifugio. Un gesto di solidarietà verso i rifugi, da una parte e, dall’altra, un incentivo alle adozioni per rendere canili e gattili sempre più un luogo di passaggio.

ENPA Monza e Brianza ringrazia la Fondazione Capellino per il sostegno che non ha mai fatto mancare, neppure durante i giorni più bui del lockdown.

Nella foto in alto gli alimenti consegnati al rifugio di Monza con alcune volontarie e i cani Ghost, Lady e Cassandra; nelle altre foto, solo alcuni dei numerosi cani e gatti adottati al rifugio di Monza nell’ambito del progetto #CompanionAnimalForLife.

Pubblicato il 21 settembre 2020

ENPA lancia la campagna “Dalla Stessa Parte”

La campagna “Dalla Stessa Parte” nasce con l’idea di trasmettere un concetto quanto mai attuale: non dobbiamo considerare animali e persone antagonisti nella convivenza su questo pianeta, ma un tutt’uno da cui dipende la sopravvivenza di entrambi.

Realizzata dall’agenzia di comunicazione Oceans – Fluid Thinking in collaborazione con il Centro Nazionale Comunicazione e Sviluppo ENPA, la nuova campagna istituzionale lanciata in questi giorni è visibile in tutte le stazioni ferroviarie e nelle principali aree di servizio sulla rete autostradale.

Due sono i soggetti: un uomo col viso dipinto a ricordare un cane e una donna dipinta da gatto. Commenta Marco Ruggeri, Ceo di Oceans: «Conosciamo da anni l’impegno di ENPA a difesa degli animali e abbiamo scelto un tono di voce impattante e lontano dalla retorica.»

L’efficacia e la visibilità della campagna sarà assicurata anche da un altro partner d’eccezione, il network Media One, specializzato nel settore della comunicazione pubblicitaria outdoor e indoor, massimizzando l’efficacia comunicativa per ENPA.

Pubblicato il 21 settembre 2020

Blizza e il suo papà, insieme per sempre

La storia di Blizza non è che un’altra testimonianza di quanto profondo sia il legame che unisce l’uomo a un cane.

«Blizza – ci racconta la sua “mamma” umana – è arrivata in famiglia il 15 gennaio 2013. Io e mio marito eravamo venuti in canile a Monza per un’adozione ed è stato amore a prima vista. Era una femmina di pitbull di 8 mesi prelevata da un campo rom dove era tenuta a catena. Era un esemplare bellissimo e si è subito dimostrata dolcissima e molto molto affettuosa e, nonostante la pessima fama che accompagna questa razza, andava d’accordo anche con i suoi simili, maschi e femmine, il suo compagno di giochi era un incrocio di Beagle, di nome Whiskey, adottato sempre al canile di Monza.

Quando per strada incontravamo qualcuno come si accorgeva che la guardavano si avvicinava per farsi accarezzare e coccolare, le volevano tutti bene.

Si è subito affezionata a tutti e due – prosegue la signora – ma con mio marito ha instaurato un rapporto strettissimo, viveva in simbiosi con lui, era attaccatissima. Era felicissima quando la portava con lui nelle passeggiate in montagna. Appena lo vedeva preparare lo zaino non stava più in sé dalla gioia.

Quando lo scorso anno mio marito è mancato improvvisamente per un brutto male per lei è stato un colpo molto forte, nonostante cercassi di starle vicino il più possibile dimostrandole tutto il mio affetto e il mio amore è diventata un cane triste. Si vedeva dalla sua espressione. Se ne stava tutto il giorno fuori in terrazza con la speranza di vederlo arrivare da un momento all’altro. Quando uscivamo, non voleva mai rientrare, mi portava in tutti i luoghi dove era solita andare con lui, voleva ispezionare tutte le strade anche dove non era mai stata, alla continua ricerca. Dopo un anno di sofferenza sua e mia qualche settimana fa ci ha lasciato, ha voluto raggiungere il suo padrone per stare sempre insieme con lui.

Si è spenta improvvisamente nel sonno – conclude la proprietaria di Blizza – le avevo parlato dieci minuti prima e mi aveva guardato come sempre con i suoi dolcissimi occhioni, poco dopo sembrava dormisse, l’ho chiamata, ma inutilmente. Anche il veterinario dice che senz’altro ha sofferto tantissimo, il suo cuore non ha più retto, ed è morta di dolore.»

Un lieto fine dal sapore dolceamaro

Una curiosità: la proprietaria di Blizza ci ha raccontato la triste storia dopo essere stata contattata dalla volontaria Dolores che gestisce la rubrica Lieto Fine sul nostro sito e pagina Facebook.

In fin dei conti, anche se Blizza non c’è più, un lieto fine c’è stato lo stesso, perché non potremmo chiamare altrimenti quegli anni passati nel calore di una vera famiglia.

Un monumento alla fedeltà

È assai difficile oggi incontrare un cane che si chiami così, ma Fido è sicuramente il nome da cane per antonomasia e quelle quattro lettere rappresentano quella che è forse la qualità più spiccata nel nostro amico a quattrozampe: la sua assoluta fedeltà, spesso fino alla morte.

Non tutti sanno che proprio a Fido è stato dedicato un monumento che si trova a Borgo San Lorenzo (FI), eretto in onore di un cane che per ben 14 ha aspettato alla fermata della corriera il suo padrone, morto sotto un bombardamento.

Fido e Blizza, in fondo, sono solo due dei tanti, perché sulla fedeltà del cane noi umani avremmo tanto da imparare…

Pubblicato il 16 settembre 20202

Raccolta cibo all’Esselunga, grazie a tutti!

Un sentito “grazie” a tutti coloro che hanno contribuito al successo dell’iniziativa “Diamogli una zampa” organizzata presso oltre 100 punti vendita Esselunga del nord e centro Italia lo scorso 12 settembre (leggi l’articolo qui).

La raccolta alimentare, organizzata dalla Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente (di cui fa parte ENPA) in collaborazione con Esselunga, ha visto la presenza delle volontarie ENPA Monza e Brianza nei punti vendita Esselunga presso il centro commerciale di Lissone in via Novelli e a Monza in via Buonarroti.

Grazie alla generosità dei clienti, abbiamo raccolto ben 265 kg di cibo umido e 263 kg di crocchette per gatti, mentre per i cani sono stati donati 52 kg di alimenti umidi e 190 kg di crocchette. A tutti coloro che hanno donato anche una sola scatoletta o bustina di cibo sono state offerte le figurine di ringraziamento che ritraggono alcuni dei gatti delle colonie aiutate grazie alla raccolta, mentre ai più piccoli è stato regalato un palloncino.

Il cibo raccolto sarà utilizzato in particolar modo per sfamare i numerosi gatti liberi delle colonie seguite da ENPA e da altri tutori.

ENPA ringrazia Esselunga per questa iniziativa solidale e naturalmente i clienti che hanno voluto dare una mano ai tanti animali che non hanno la fortuna di avere una famiglia.

Nelle foto: le volontarie ENPA a Lissone e a Monza e un gatto di colonia a Caponago.

Pubblicato il 22 settembre 2020

Adozione a distanza? Venite all’Open day il 20 settembre!

In quest’anno così difficile a causa dell’emergenza Covid, l’ENPA ha dovuto cancellare tutti gli impegni più importanti, dalle conferenze e seminari ai banchi, mentre la camminata 4 Passi a 4 Zampe si è svolta in una riuscitissima versione virtuale.

Per fortuna, però, pur con qualche regola da rispettare, finite le ferie estive possono ricominciare gli appuntamenti “classici”, primo tra tutti l’annuale Open Day, l’incontro che abbiamo sempre organizzato nel mese di settembre per presentare il Progetto Famiglia a Distanza e che quest’anno è in programma domenica 20 settembre.

Vorreste tanto avere un animale, ma per vari motivi non potete tenerlo? Avete già degli animali in casa ma vorreste sostenere anche quelli più sfortunati? Vostro figlio vorrebbe tanto un cucciolo da coccolare ma i vostri impegni non lo consentono? Niente paura, abbiamo la soluzione giusta per voi: il Progetto Famiglia a Distanza!

Potreste diventare anche voi, infatti, genitori a distanza con un piccolo contributo mensile, ricevendo l’attestato di adozione e, ogni mese, gli aggiornamenti che riguardano gli animali del progetto. Oppure, perché no, potreste fare un bellissimo regalo a una persona sensibile come voi, in questo caso accompagneremo l’attestato con un bellissimo biglietto di auguri. È possibile scegliere tra:

a-mici: i gatti del gattile di Monza, micioni anziani o con qualche problema fisico o, ancora, un po’ diffidenti nei confronti delle persone e per questo ancora in cerca di casa.

gli erbivori (capre, pecore, conigli, cavalli e pony)

• i cani

Questi ultimi sono, ovviamente, i più gettonati. Non tutti i cani del canile ne possono far parte: vengono inseriti solo quelli che hanno minori possibilità di trovare una famiglia perché anziani, con problemi fisici e/o comportamentali, di grossa taglia, che rientrano nelle razze bollate come “aggressive” o cani più sfortunati per dare loro più chance di adozione.

Con l’iniziativa delle adozioni a distanza diamo agli animali la possibilità di socializzare con un ventaglio molto più ampio di persone e godere di una maggiore visibilità, nella speranza che così possano riuscire a trovare un’adozione definitiva. È capitato, infatti, che qualcuno, da genitore a distanza, sia poi diventato genitore a tutti gli effetti e quando succede è una festa per tutti!

Se siete curiosi di sapere come funziona il nostro Progetto non perdete l’occasione di scoprirlo: siete tutti, grandi e piccini, invitati al rifugio di via San Damiano 21 a Monza domenica 20 settembre dalle ore 14.30 alle ore 17.30.

Un po’ di attenzione non guasta!

L’emergenza Covid non è, però, ancora finita, quindi invitiamo tutti i visitatori a rispettare rigorosamente queste regole:

1. è consentito l’ingresso solo a persone che non abbiano stati febbrili (è stato istallato uno scanner per misurare la temperatura corporea);

2. è obbligatorio indossare i DPI (dispositivi di protezione individuale): mascherina e guanti. In alternativa ai guanti è obbligatorio igienizzare le mani con il gel nel dispenser presente all’ingresso del rifugio;

3. è obbligatorio mantenere le distanze di sicurezza tra i volontari e i visitatori.

Per info: mail adozioni.distanza@enpamonza.it / sito.

Nelle foto, alcuni degli ospiti del rifugio protagonisti del Progetto Famiglia a Distanza: Tenente Dan, Riccia, Jack, King Kong, Lui; i mici Evita, Esmeralda, Nero e Lola; e la pony Castagna.

Pubblicato il 10 settembre 2020

Balù “festeggia” 5 anni in canile e si scrive l’appello da solo!

Il canile di Monza è sempre stato caratterizzato da un notevole turnover degli ospiti, eppure ci sono cani che, per un motivo o per in altro, finiscono per passarci degli anni: chi non ricorda i vari Leon, Haru, Alfio e Toby? Tutti hanno superato il record dei 5 anni di permanenza prima di una loro adozione e adesso anche Balù si ritrova, suo malgrado, a condividere questo non invidiabile primato.

Ecco perché questo splendido incrocio di cane da pastore dal bel pelo dorato si è deciso a mettere le zampe sulla tastiera per scrivere personalmente il suo appello:

«Ciao a tutti cari amici, mi presento: mi chiamo Balù e ho da poco compiuto 6 anni. Solitamente sono un tipo taciturno, ma dal momento che il 17 settembre 2020 sono 5 anni (sì, avete letto bene, sono più di 1825 giorni!) che sono ospite al canile di Monza, ho deciso che forse era il caso di farmi conoscere un po’ di più.

Sono nato nel sud Italia e sono stato affidato da cucciolo a una famiglia che, per una ragione o per l’altra, non è stata in grado di farmi crescere sereno e cosi, non riuscendo più a gestirmi, hanno preferito abbandonarmi in canile.

A dire il vero non l’ho presa molto bene, ma a distanza di tempo posso dire che la situazione è molto migliorata perché ho trovato tanti volontari e persone di cui posso fidarmi, che mi fanno giocare, che mi portano a fare le passeggiate e anche qualche bellissima gita fuori dal rifugio e soprattutto, anche se non lo sono, mi fanno sentire come se fossi il loro cane!

C’è una casa per me?

Ora credo, però, che sia davvero arrivato il momento per me di trovare una famiglia e una casa tutta mia: sarebbe la miglior ricompensa per tutte le persone che da tanto tempo mi seguono e che hanno sempre creduto in me.

È vero, non sono un cane per tutti, è importante conoscermi bene prima di pensare di portarmi a casa ma è anche vero che in questi anni ho visto che sono stati adottati anche cani molto più impegnativi di me che ora vivono felici in famiglia. Vorrei qualcuno che capisse che ho un passato che non può essere cancellato ma che mi riempia la vita di nuovi bellissimi ricordi così da far sbiadire quelli passati. Vorrei qualcuno che mi faccia capire che sono la cosa migliore che gli potesse capitare… direi che dopo tutto questo tempo me lo merito proprio!

Spero che il mio appello non resti inascoltato e che presto possa scrivere una bella lettera dalla mia nuova casa!

Il vostro Balù. »

Come si fa a restare indifferenti a un appello del genere? Se siete in cerca di un compagno per la vita, andate a leggere attentamente la sua scheda e se vi sentite pronti a iniziare una nuova bellissima avventura con Balù chiamate in canile al numero 039-835623 o scrivete una mail a canile@enpamonza.it.

Nelle foto: Balù in canile e in gita con alcune volontarie ENPA e la compagna di canile Tata.

Pubblicato il 10 settembre 2020

Brianza, ritorna l’epidemia di mixomatosi tra conigli: firmata un’ordinanza per contenere il contagio.

Come avviene ciclicamente (circa ogni 3 anni nel periodo estivo) nella nostra zona, in maniera più o meno grave, si è ripresentata l’epidemia di mixomatosi, malattia destinata purtroppo a decimare la popolazione di conigli selvatici. Per questo motivo l’ATS Brianza – Dipartimento Veterinario e Servizio Sanità Animale – ha emesso un’ordinanza dichiarando tutta la Provincia di Monza e Brianza “zona di protezione contro la mixomatosi dei conigli”.

L’allerta sulla proliferazione della malattia tra i conigli selvatici della zona è arrivata non soltanto da cittadini, veterinari e polizie locali, ma anche dall’analisi dei molteplici ritrovamenti di carcasse prelevate a Brugherio, Vimercate e Monza.

Nelle foto qui sotto, un coniglio domestico affetto da mixomatosi, recuperato dai volontari ENPA a Seregno (MB).

L’ordinanza obbliga al “divieto di immettere dentro la zona di protezione, o di asportare dalla stessa, conigli vivi o morti”, alla “vigilanza sanitaria periodica” e alla “distruzione degli animali abbattuti o reperiti morti mediante incenerimento da parte di ditte autorizzate”. Non solo: l’ordinanza dichiara l’obbligo dell’“abbattimento dei conigli infetti da effettuarsi esclusivamente da parte della Polizia Provinciale di Monza e Brianza”.

Le norme appena elencate sono fondamentali soprattutto per arginare la proliferazione della malattia tra i conigli domestici o quelli da allevamento (che comunque possono essere sottoposti a vaccinazione).

Quali sono i sintomi e come si trasmette

Chiariamo innanzitutto che la mixomatosi non si trasmette all’uomo e ad altre specie animali.

Ai conigli causa gonfiore di occhi e genitali con secrezione di pus, noduli cutanei e danni polmonari, con gravi infezioni batteriche secondarie. La malattia si trasmette attraverso insetti volatili (mosche, zanzare…) ma anche pulci, che si posano sulle secrezioni dei soggetti malati e veicolano il virus a quelli sani. Il gonfiore di occhi e naso e gli altri sintomi portano a un indebolimento generale e all’incapacità di procurarsi da mangiare per questo le segnalazioni sono importanti: l’immediata soppressione dei conigli malati è l’unica alternativa a un’agonia che potrebbe durare anche diversi giorni, fino a che il povero animale non muore per stenti, travolto da un’auto o vittima di un predatore.

Ricordiamo che la mixomatosi è molto pericolosa anche per i conigli che vivono in casa, che vanno quindi protetti con la vaccinazione e che bisogna sempre rivolgersi a un veterinario esperto di animali esotici.

Cosa fare se ci si imbatte in un coniglio malato

La corretta procedura per chiunque dovesse rinvenire un coniglio malato è allertare la Polizia Provinciale (tel. 0362-641725) che attraverso il Servizio Veterinario pubblico provvederà a porre fine alle sue sofferenze in maniera eutanasica.

In caso di assoluta necessità è possibile fare una segnalazione al rifugio di Monza gestito dall’ENPA di Monza e Brianza (tel. 039-835623) negli orari di apertura.

Ricordiamo che in questo periodo non si possono movimentare conigli fuori dalla provincia di Monza e Brianza. Quindi chi avesse un veterinario di fiducia al di fuori provincia deve provvedere in altro modo se intende far visitare o vaccinare il proprio animale.

Pubblicato il 10 settembre 2020

Diamogli una zampa: raccolta alimentare all’Esselunga sabato 12 settembre

Sabato prossimo, 12 settembre, la Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente (di cui fa parte ENPA), in collaborazione con Esselunga, organizza una raccolta alimentare per aiutare cani e gatti in difficoltà. Diverse associazioni animaliste saranno presenti in oltre 100 punti vendita Esselunga del nord e centro Italia per raccogliere cibo per gli animali ospitati nei rifugi e accuditi nelle colonie feline.

ENPA sarà all’Esselunga di Monza e a Lissone!

Saranno presenti anche le volontarie dell’ENPA di Monza e Brianza in ben due punti vendita Esselunga: presso il centro commerciale di Lissone in via Novelli (SS36 Valassina) e a Monza in via Buonarroti (angolo via Mentana) dalle 10.00 alle 20.00 orario continuato.

Negli altri punti vendita di Monza saranno presenti i volontari della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente (Leidaa) Monza e Brianza a San Fruttuoso in via Brembo e i volontari di Gattolandia presso il punto vendita di Viale Libertà.

Come molti di voi sapranno, ENPA sfama numerosi gatti liberi e aiuta anche diversi tutori di colonie in difficoltà. La nostra richiesta è pertanto principalmente di cibo per gatti, preferibilmente umido in buste o lattine.

Come funziona la raccolta?

Per vostra comodità, all’entrata del supermercato verrà data, a chi lo desidera, una busta della spesa assieme a un mini volantino che spiega brevemente le attività della Sezione e i prodotti alimentari che più servono.

I prodotti selezionati vanno pagati regolarmente alle casse e poi consegnati alle volontarie al banco ENPA vicino all’uscita, dove verranno smistati e registrati.

Chi dona anche una sola scatoletta o busta di cibo potrà scegliere una delle figurine di ringraziamento che ritraggono alcuni dei gatti delle colonie aiutate grazie alla raccolta, tra cui quelli nell’immagine sotto.

L’evento si svolgerà naturalmente nel pieno rispetto delle norme anti-Covid

ENPA ringrazia Esselunga per questa iniziativa solidale e naturalmente i clienti che vorranno dare una mano ai tanti animali che non hanno la fortuna di avere una famiglia. Un grazie infine per la preziosa collaborazione va a Barbara Zizza, presidente di Leidaa Monza e Brianza.

Pubblicato il 10 settembre 2020

Brianza, provvidenziale recupero di una pecora

È domenica 2 agosto: in mattinata il presidente dell’ENPA di Monza e Brianza Giorgio Riva riceva una chiamata da parte dell’ATS che segnala la presenza di una pecora vagante per le vie di un comune brianzolo (per motivi di sicurezza riteniamo preferibile non rivelarne il nome). ATS chiede a ENPA di rendersi disponibile per il recupero dell’animale. Una telefonata tra ENPA e locale Stazione dei Carabinieri chiarisce che l’ovino, che rischiava di essere investito, è stato bloccato e diretto da alcuni cittadini in un’area giochi per bambini.

Immediatamente il presidente dell’ENPA di Monza, accompagnato dal volontario Filippo, a bordo del mezzo idoneo si reca sul posto. Qui incontra due abitanti che hanno partecipato alle operazioni di recupero: sono preoccupati perché non lontano degli “strani personaggi” stanno cercando la pecora e temono quindi per la sua sorte.

La pecora, di razza gigante bergamasca, è visibilmente spaventata, non si fida dell’uomo e per i due soccorritori il suo recupero si rivela un’ardua impresa, visto lo spazio a disposizione. Ma dopo un’ora e mezza di tentativi finalmente riescono a bloccarla, con delicatezza e pazienza, a caricarla sul furgone e a portarla al rifugio di via San Damiano.

L’animale era stato legato a una zampa con una corda talmente stretta che, una volta tagliata dai volontari dell’ENPA, ha lasciato un profondo solco inciso nella carne. Per fortuna della pecora la corda si era rotta e così l’animale era riuscito a liberarsi. Tutti questi elementi fanno sicuramente pensare a un animale acquistato da un pastore per essere macellato abusivamente nei riti della imminente festa del sacrificio celebrata dalla comunità Islamica.

Al rifugio di Monza la pecora (chiamata Fortunata per ovvi motivi) si è ambientata subito, andando a ingrossare il gregge (5 pecore e 8 capre) già abbastanza nutrito e trovando un feeling immediato (affinità di gregge e di razza?) con l’altra gigante bergamasca Pirù, arrivata un anno fa (insieme nella foto sotto a destra).

Visitata dai veterinari dell’ATS, la pecora risulta in ottime condizioni, anche se una rotondità sospetta potrebbe far pensare che sia gravida. Chissà che a breve non si possa festeggiare un lieto evento…

Salvata dalla macellazione

Salvare un cane o un gatto spesso significa risparmiare una vita di maltrattamenti e di stenti. Ma per una pecora trovata vagante il salvataggio ha una valenza in più perché significa, quasi sempre, salvarla dalla macellazione rituale, una pratica di origine religiosa che sia per la legge islamica sia per i precetti ebraici non prevede lo stordimento preventivo.

L’animale, infatti, deve essere cosciente al momento dell’uccisione che viene effettuata tramite la recisione di trachea ed esofago. Questa pratica, estremamente cruenta, è consentita in Italia solo se praticata in uno degli oltre 200 macelli autorizzati. Purtroppo sono frequenti i casi di macellazione clandestina, pratica illegale e perseguibile per legge che avviene spesso con la connivenza di pastori compiacenti che per denaro non si fanno scrupolo di fornire ovini di qualsiasi età, privi ovviamente di marche auricolari affinché sia impossibile risalire all’allevamento di provenienza.

Questo nonostante tutte le associazioni animaliste chiedano da tempo, con diverse proposte di legge nel corso degli anni, che ogni tipo di macellazione sia preceduta da un preventivo stordimento degli animali e non sia più consentita alcuna eccezione per l’uccisione rituale ebraica ed islamica, anche in macelli autorizzati.

Pubblicato il 23 agosto 2020

Animali protetti da parassiti grazie a Boehringer Ingelheim.

La proficua partnership tra ENPA e la grande azienda farmaceutica

Pulci e zecche sono gli eterni nemici di cani e gatti, soprattutto durante la stagione estiva. Quest’anno, però, c’è un alleato in più: grazie, infatti, alla collaborazione fra ENPA e Boehringer Ingelheim Animal Health Italia SpA, azienda farmaceutica multinazionale che ha dato la sua disponibilità anche durante l’emergenza Covid-19, oltre 30.000 dosi di antiparassitari sono state fornite alle 88 sezioni della Protezione Animali che hanno aderito all’iniziativa, tra cui quella di Monza e Brianza.

L’operazione, coordinata dal Centro Nazionale Comunicazione e Sviluppo ENPA con la consulenza veterinaria del Dott. Meir Levy, ha consentito la copertura antiparassitaria per molti dei 44.181 animali gestiti dalle sezioni ENPA aderenti.

Un grande ringraziamento va quindi a Boehringer Ingelheim, ancora una volta sensibile alle problematiche degli animali ospitati nei canili e gattili. Ricordiamo, infatti, la recente campagna di vaccinazione gratuita per i gatti nella Provincia di Bergamo, una delle aree italiane più colpite anche redditualmente dall’emergenza Covid. (Leggi il nostro articolo qui.)

Nelle foto sotto, un gatto infestato da pulci (sx) e una zecca (dx).

Pubblicato il 24 agosto 2020

Restituire la libertà alla fauna selvatica: l’impegno del settore selvatici ENPA

La parte più bella e gratificante dell’operato dei volontari ENPA Monza è sicuramente il lieto fine degli animali che giornalmente vengono accuditi presso il rifugio di via San Damiano. Veder andare a casa cani, gatti, conigli (e non solo) che erano arrivati abbandonati o maltrattati, salvare dalla morte quelli “da reddito”; sapere di aver fatto la differenza nelle loro vite, sono tutte esperienze che non hanno prezzo.

Ma quello che gratifica i volontari del settore selvatici è ovviamente qualcosa di diverso perché – ricordiamo – la fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato e, aldilà delle considerazioni di natura etica, la sua detenzione è illegale.

Il nostro obiettivo è restituire la libertà a chi è rimasto ferito, è caduto dal nido o si è trovato in difficoltà per svariati motivi – a volte proprio per colpa dell’uomo o dell’urbanizzazione. Prestiamo loro il primo soccorso, aiutandoli come possiamo, poi nella maggior parte dei casi vengono trasferiti al Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) del WWF a Vanzago (MI). Solitamente, quindi, non abbiamo modo di assistere alla loro liberazione nell’habitat naturale, al ritorno alla vita selvaggia. Ma già la consapevolezza di avergli donato la possibilità di sopravvivere è emozionante.

La soddisfazione di ridare la libertà

A volte, però, il lieto fine riescono a gustarlo anche i volontari del settore selvatici! Basta che vi godiate i video del rilascio in natura di due mamme di germano reale con relativa prole: entrambe recuperate in mezzo al traffico monzese ed entrambe rilasciate nel fiume Lambro in una zona tranquilla del Parco di Monza. Le immagini (foto sopra e 2 video in fondo) parlano da sole. 

Ricordiamo anche la gioia di aver soccorso e subito rilasciato cinque passeri imprigionati in una bocca di lupo e la soddisfazione per il ghiro (un piccolo roditore) arrivato ipotermico dopo un temporale che abbiamo riscaldato, rifocillato e riportato al Parco il giorno seguente. E poi l’emozione di aiutare un rondone adulto a riprendere il volo dopo una caduta accidentale (come l’adulto sano nella foto sotto, che ha ripreso il volo perfettamente con un semplice e immediato aiuto) e i numerosi piccioni svezzati o curati prima di essere liberati. E, ancora, i serpenti soccorsi in situazioni di pericolo e rilasciati in un ambiente idoneo (sotto, un biacco recuperato a Brugherio).

Sono tante le esperienze, tante le vite restituite alla Natura.

Cercansi volontari…

Come abbiamo già scritto in un precedente articolo il 31 luglio, ogni giorno arrivano al rifugio animali selvatici portati da privati cittadini o richieste di recupero e tutti quelli che arrivano al rifugio vengono visitati e accuditi in attesa di un loro rilascio in libertà o di un trasferimento al CRAS.

I soccorsi esterni, spesso sollecitati da privati cittadini con le sempre preziosissime segnalazioni, vengono effettuati da ENPA stessa o da forze competenti come Polizia Provinciale, Carabinieri o Guardie Ecologiche Volontarie.

In questo periodo, purtroppo, arrivano così tante segnalazioni che non riusciamo a stare dietro a tutte le richieste di intervento: non sempre ci sono volontari disponibili e gli operatori hanno già il loro da fare ad accudire tutti i giorni gli oltre 300 animali ospitati nel rifugio di Via San Damiano. La buona volontà non manca, spesso è la forza lavoro a mancare, per questo ogni nuovo volontario in questo settore sarà il benvenuto!

Se siete interessati, o anche solo per chiedere informazioni (ma non per urgenze) potete scrivere a selvatici@enpamonza.it.

Pubblicato il 14 agosto 2020

Reggia di Caserta, muore un cavallo di una botticella. ENPA: inammissibile sfruttamento di animali, ci costituiremo parte civile

Ancora una morte senza senso di un povero animale per il solo gusto di far divertire i turisti e magari scattare un selfie. Nella mattinata di mercoledì 12 agosto è morto un cavallo che trainava una botticella diretta alla Reggia di Caserta, probabilmente a causa del caldo torrido.

L’Ente Nazionale Protezione Animali, da sempre impegnato per combattere questa assurda tradizione perpetrata ai danni di cavalli, farà tutto il necessario attraverso il suo studio legale perché i colpevoli paghino per le loro azioni. Massimo Pigoni, Vicepresidente nazionale ENPA dichiara «E’ assurdo che al giorno d’oggi ancora si utilizzino gli animali per queste finalità, attività non più accettabili anche alla luce delle ormai accreditate conoscenze scientifiche ed etologiche che dimostrano senza ombra di dubbio che gli animali soffrono e patiscono esattamente come noi. L’ENPA combatterà questa battaglia di civiltà con tutti i mezzi a disposizione. In un Paese civile le botticelle dovrebbero scomparire immediatamente e per sempre».

Le autorità sanitarie hanno transennato l’area per consentire i rilievi del caso e per portare l’animale in un centro specializzato. L’autopsia accerterà le cause per le quali il povero animale è crollato a terra, senza vita.

La cosa ancora più grave, come riportato su alcuni quotidiani, è che il cavallo deceduto non era quello autorizzato al trasporto; il titolare dell’autorizzazione amministrativa della botticella circolava abusivamente con un animale diverso da quello comunicato al Comune e all’Asl.

Una buona notizia dopo la tragedia

Apprendiamo dalle agenzie di stampa che Carlo Marino, Sindaco di Caserta, ha dato disposizioni di revocare l’autorizzazione di ippotrasporto nella sua città. Una buona notizia dopo la tragedia che si è consumata nella Reggia di Caserta.

Per ENPA: «Bene la revoca di Caserta, ora Firenze e Roma seguano l’esempio. Subito ordinanza di stop.»

A Roma e Firenze tutto continua come prima

Il problema degli equini utilizzati fino allo sfinimento per trasportare i turisti non è prerogativa solo della città campana. Per questo l’Ente Nazionale Protezione Animali si rivolge ai sindaci di Roma e Firenze, le due città oltre a Caserta dove l’utilizzo delle cosiddette “botticelle” è più diffuso, per chiedere un’ordinanza di sospensione immediata per queste settimane di grande caldo. Solo nella città di Roma 44 cavalli sono utilizzati ogni giorno come mezzo di trasporto mentre nel capoluogo toscano sono 14.

Il Vicepresidente ENPA prosegue: «Chiediamo ai sindaci di Roma e Firenze di non aspettare un’ora di più e di intervenire subito per sospendere l’attività delle botticelle in questi giorni di caldo. Non attendiamo inermi la prossima tragedia! I cavalli, per le loro caratteristiche fisiche e fisiologiche, sono particolarmente sensibili alle temperature elevate, in particolare in presenza di elevata umidità e scarsa ventilazione. Le ordinanze attuali, nonostante contemplino lo stop oltre i 30 gradi, non tutelano sufficientemente gli animali costretti a stare in strada in questi giorni di caldo. Come ENPA – conclude Pigoni – chiediamo da sempre la cessazione definitiva di questo sfruttamento e ci auguriamo che presto nelle sedi opportune la classe politica si adoperi per mettere un definitivo punto alla sofferenza di questi animali».

Qui sotto, l’intervento di Massimo Pigoni, Vicepresidente nazionale ENPA, al TG5 del 13 agosto (ore 20.00) nel servizio di Maria Luisa Cocozza.

Firma la petizione

Sulla piattaforma Change.org è stata lanciata la petizione “Stop al maltrattamento dei cavalli della Reggia di Caserta: stop alle carrozze!” Firmala anche tu!

Pubblicato il 14 agosto 2020

L’emergenza gattini prosegue, la Wish List felina c’è ancora!

Mentre molte persone sono partite per le meritate vacanze, l’arrivo di gattini presso il Gattile di Monza non accenna a diminuire. Alcuni arrivano in condizioni critiche; molti sono piccolissimi; tutti hanno bisogno di alimenti specifici che contengono i particolari nutrienti che servono ai gattini per poter crescere sani e robusti.

Qualche settimana fa avevamo creato su Amazon un’apposita “Wish List” (lista dei desideri) proprio per sopperire alla necessità di cibo “kitten” per svezzare i micini ospitati in gattile o accuditi presso i volontari del nostro Asilo dei Cuccioli. (Leggi l’articolo qui.)  

Siete stati davvero generosi ma ora, con numerosi nuovi arrivi e tante piccole bocche da sfamare, rilanciamo l’appello.

La Wish List su Amazon si trova qui. Questo metodo permette di acquistare comodamente online, scegliendo tra i prodotti suggeriti da noi e facendoli recapitare direttamente dal corriere alla struttura di Via San Damiano 21. L’acquisto deve però essere fatto separatamente: non è possibile inglobarlo in un altro ordine. Naturalmente, chi volesse recapitare personalmente le scatole o buste al rifugio di Monza sarà il benvenuto!

I micetti e tutti i volontari che si occupano di loro vi ringraziano!

Nelle foto: Joy e Arya, Principo, Peter e Joly, tutti gattini accuditi dai volontari nel progetto Asilo dei Cuccioli. Per info su come diventare volontario dell’Asilo dei Cuccioli, ospitando provvisoriamente uno o più gattini, leggi qui.

Pubblicato il 14 agosto 2020

Bergamo, vaccinazioni gratuite per i gatti delle famiglie in difficoltà. ENPA Bergamo e Boehringer Ingelheim unite per la salute dei nostri animali.

ENPA Onlus sezione di Bergamo, con la preziosa collaborazione di Boehringer Ingelheim Animal Health Italia SpA, azienda farmaceutica leader mondiale, promuove una campagna di vaccinazione gratuita per i nostri amici gatti.

L’iniziativa, nell’ambito del sostegno territoriale in una delle aree italiane più colpite anche redditualmente dal COVID-19, è riservata alle famiglie residenti nella Provincia di Bergamo con verificato stato di necessità, che abbiano cioè un indice ISEE di 1° fascia come segue:

• 1 componente = € 10.632,94

• 2 componenti = € 16.693,71

• 3 componenti = € 21.691,19

• 4 componenti = € 26.157,02

• 5 componenti = € 30.303,87

Quando e dove

Solo da mercoledì 12 a venerdì 14 agosto 2020 sarà possibile vaccinare gratuitamente il proprio micio (o mici, se si ha più di uno), dopo visita veterinaria gratuita. Si specifica che il parere del veterinario sull’opportunità o meno della vaccinazione è da considerarsi vincolante. L’offerta è valida fino ad esaurimento scorte.

Le vaccinazioni saranno eseguite da veterinari iscritti all’Albo, presso la sede ENPA di Bergamo in via Mangili 4, solo ed esclusivamente tramite appuntamenti prefissati, telefonando almeno 24 ore prima al numero 327-3249167 (dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 19.00), oppure scrivendo all’indirizzo email azionisocialienpabg@gmail.com.

Ringraziamenti

L’iniziativa è stata resa possibile grazie alle preziose collaborazioni dell’Ordine dei Veterinari di Bergamo, ATS Bergamo – Dipartimento Veterinario, Comune di Bergamo, Garante per i Diritti degli Animali della città di Bergamo, ENPA – Coordinamento Regionale Lombardia, ENPA – Centro Nazionale Comunicazione e Sviluppo

Link utili

Sito INPS / richiesta ISEE, cliccare qui. Ente Nazionale Protezione Animali – sito, cliccare qui, facebook, cliccare qui. Boehringer Ingelheim Italia, cliccare qui.

Pubblicato il 12 agosto 2020

Al via la campagna anti-abbandono dell’ENPA di Monza e Brianza

Stiamo gradualmente tornando a una specie di “normalità” e anche le adozioni stanno ripartendo, sebbene le visite presso il rifugio di Monza avvengano ancora dietro prenotazione. La terribile crisi che ha colpito il mondo intero ha fatto saltare tanti eventi ENPA, ma c’è un appuntamento annuale che l’ENPA di Monza e Brianza ha potuto e voluto mantenere: la campagna informativa contro l’abbandono, una piaga sociale che, se presente tutto l’anno, raggiunge preoccupanti livelli soprattutto in estate.

L’ispirazione per la campagna di quest’anno

Per la campagna 2020, con il patrocinio della Provincia di Monza e Brianza e come sempre realizzata grazie alla bravura di Isabella Garlati, responsabile immagine ENPA, ci siamo richiamati alle immagini realizzate dalla nostra sezione per la campagna Ti Senti…” che ci ha accompagnati durante la seconda fase del lockdown a livello nazionale. Attraverso una cinquantina di soggetti, pubblicati uno ogni giorno sui social, abbiamo voluto comunicare, tramite il meccanismo dell’immedesimazione, il messaggio che le privazioni a noi imposte temporaneamente per contenere il Coronavirus in realtà sono da sempre imposte a miliardi di animali. Per far riflettere sul fatto che se il nostro disagio – quello del lockdown – è destinato a finire, lo sfruttamento e il maltrattamento sono per gli animali un incubo senza fine.

I due soggetti

In questa campagna i protagonisti sono un uomo o una donna, rigorosamente con macherina, contrapposti a un cane e a un gattino abbandonati in strada, con la stessa frase: “Ti senti in pericolo? Il tuo disagio finirà, il suo no!” In fondo, “Quando tutto sarà finito, molti animali saranno ancora abbandonati al loro destino!” e sotto ancora, “Ricorda! I tuoi gesti fanno la differenza.

Sopra, i due soggetti in versione “neutrale”, ovvero senza lo stemma del Comune aderente

Come da tradizione, l’ENPA si è occupato di preparare la grafica dei cartelloni della campagna e a distribuirla gratuitamente a tutte le città che hanno deciso di aderire, personalizzandola con lo stemma di ciascun Comune.

Ciascun Comune poi provvede a stamparli e ad affiggerli in proprio e/o a pubblicarli sui propri canali social. Per comodità, per chi lo richiede abbiamo realizzato anche una versione in orizzontale (vedi immagine in alto).

Una trentina i Comuni che hanno aderito

Ecco i Comuni che hanno finora aderito a cui continuano ad aggiungersene altri: Albiate, Barlassina, Bovisio Masciago, Brugherio, Busnago, Caponago, Carate Brianza, Ceriano Laghetto, Concorezzo, Cornate d’Adda, Desio, Lazzate, Limbiate, Lissone, Meda, Mezzago, Monza, Ornago, Seregno, Seveso, Triuggio, Usmate Velate, Verano Brianza, Villasanta, Vimercate, e il gruppo ConFIDO di Brugherio.

#NoAbbandono2020: la Provincia sostiene la campagna di ENPA Monza e Brianza

Martedì 4 agosto il Presidente della Provincia di Monza e Brianza Luca Santambrogio con i consiglieri Laura Capra e Andrea Villa hanno incontrato Giorgio Riva, Presidente di ENPA Monza e Brianza, per visitare il canile intercomunale di Monza, gestito da ENPA, conoscere il Presidente e i volontari e rilanciare un messaggio di vicinanza e sostegno all’attività che la sezione monzese svolge nel territorio a salvaguardia e tutela degli animali e che ha svolto anche durante i mesi di lockdown.

Foto sopra a sinistra, da sx a dx: il consigliere della provincia Andrea Villa, il presidente Luca Santambrogio, il presidente dell’ENPA di Monza e Brianza Giorgio Riva con Arya, la consigliera Laura Capra. Foto a destra, durante la visita al canile intercomunale di Monza.

«Siamo qui – hanno dichiarato il Presidente Santambrogio e i Consiglieri della Provincia – perché ENPA è una istituzione in Brianza. Non avevamo mai visto il canile e siamo rimasti molto colpiti dall’organizzazione degli spazi in cui gli animali possono ritrovare serenità e accudimento. Esprimiamo un ringraziamento al Presidente Riva e a tutti i volontari per conto di tutti i Comuni che in ENPA hanno un punto di riferimento.

Questo è il mese delle partenze per molti cittadini ed è il momento giusto per fare conoscere il lavoro che tanti volontari svolgono in questa sede e rilanciare il messaggio che ci vuole cura e responsabilità anche nella decisione di adttare un amico a quattro zampe. La capacità di crescere di un territorio dipende anche dal modo in cui sono trattati gli animali che vi abitano. Ricordiamoci, infatti, della compagnia che ci hanno fatto durante i mesi di lockdown.»

Pubblicato il 5 agosto 2020

Retino e secchiello? Sei buoni motivi per dire basta ai giochi con gli animali marini in un bellissimo video!

Secchiello, retino e via a chi cattura e mostra più animali marini possibili: granchi, pesciolini, gamberetti o meduse. Anno dopo anno sembra che la “tortura nel secchiello” sia una tradizione irrinunciabile che anima le spiagge di tutta Italia e si tramanda di padre in figlio. Sì, perché a mostrare l’arte della pesca con il retino sono proprio i genitori. “Poi però li rimettiamo in mare” è tra le frasi più gettonate da chi pratica questi crudeli “giochi”.

A sentire le chiacchiere da ombrellone, poi, è la cosa più normale del mondo. Invece pochi sanno che anche gli abitanti del mare come meduse, pesci o molluschi, sono protetti e non si possono catturare, neanche temporaneamente! Infatti è un reato ai sensi del Codice Penale articolo 544 bis e ter.

Anche per questo l’Ente Nazionale Protezione Animali ha deciso – in un bellissimo video tra filmato e coloratissime animazioni – di ricordare ancora una volta almeno sei buoni motivi per cui è importante dire basta ai giochi con gli animali marini e iniziare a insegnare il rispetto fin da piccoli. 

I sei motivi in un bellissimo video!

Ecco i sei motivi per non giocare con gli animali marini illustrati nell’originalissimo VIDEO qui sotto!

1) Prendere un granchio, una stella marina o qualsiasi altro animale del mare e metterli nel secchiello equivale a una loro morte certa, anche una volta liberati. L’acqua nel secchiello raggiunge infatti velocemente alte temperature, senza che i bimbi possano rendersene conto. Quaranta gradi possono essere fatali per gli abitanti del mare!

2) Per granchi, meduse e pesciolini i secchielli rappresentano una vera e propria tortura. Eppure lasciamo che i nostri bimbi li catturino e li tengano al sole tranquillamente, magari girandoli con le palette o con i rastrelli. Ci chiediamo: insegnereste ai vostri figli volontariamente come torturare un animale?

3) I bambini che rispettano gli animali, tutti gli animali anche quelli che vivono nel mare, sono adulti migliori. Tra i tanti ad affermarlo, anche uno studio dei ricercatori dell’Università di Cambridge che sottolinea come l’amicizia con un animale sviluppi nel bambino il rispetto verso gli altri e la capacità di relazionarsi con il mondo in maniera equilibrata.

4) Gli animali del mare hanno tante storie da raccontare. Sapevate che le meduse sono tra i più antichi animali al mondo? E che le orche riescono a nuotare anche dormendo? Mentre metà cervello fa un pisolino l’altra metà rimane sveglia. E che per individuare i pesci un delfino emette fino a 1000 click al secondo? E che i polpi hanno il sangue blu e tre cuori, uno dei quali smette di battere quando nuotano?

5) Esistono modi più divertenti ed educativi di giocare in mare. Foto subacquee, la gara a chi trova e vede più abitanti del mare, raccogliere conchiglie sulla spiaggia, scoprire i fondali con la maschera. Sono solo alcuni degli esempi delle mille attività che si possono fare nel rispetto del mare e dei suoi abitanti.

6) Il mare e gli oceani coprono il 70% del pianeta e producono il 50% dell’ossigeno che respiriamo. Rispettare il mare e i suoi abitanti è rispettare noi stessi e le persone che amiamo.

Nelle immagini, alcuni fotogrammi estrapolati dal video.

Pubblicato il 4 agosto 2020

Artists 4 Charity: una canzone per sostenere ENPA e la lotta contro l’abbandono

Nato in pieno lockdown quando moltissimi musicisti e artisti hanno dovuto mettere in standby il proprio lavoro, il progetto Artists 4 Charity (o ChArtists),ideato dai musicisti KeyKo e Giu Zep (foto sotto), intende dare sostegno a diversi enti di beneficenza italiani.

Per il debutto il progetto ha scelto di sostenere proprio l’Ente Nazionale Protezione Animali nella sua lotta contro il fenomeno che vede almeno 130 mila animali abbandonati ogni anno in Italia. 

Il brano contro l’abbandono: Who wants to live forever  (Lockdown Version)

Il progetto ha raccolto l’adesione di decine di cantanti e musicisti italiani e internazionali, uniti nel nome di Artists 4 Charity, che hanno messo a disposizione la propria professionalità unendo la propria voce a quella di ENPA per dire no all’abbandono. ChArtists ha realizzato una splendida cover corale della celebre canzone dei Queen Who wants to live forever con un bellissimo video su YouTube.

Il brano non è stato scelto a caso perché – come viene spiegato all’inizio del video – combattiamo l’abbandono di tutti quegli animali che non hanno mai voluto una vita eterna, ma dignitosa. Perché in fondo… who wants to live forever? (ovvero, chi vuole vivere per sempre?). 

Scelta azzeccata anche per un altro motivo: l’autore del brano, Brian May, è un noto attivista per i diritti degli animali che ha dichiarato più volte che vorrebbe essere ricordato più per le sue battaglie animaliste che non come chitarrista dei Queen. 

Nell’emozionante reinterpretazione della canzone possiamo sentire le armoniose voci di numerosi cantanti lirici (soprani, mezzo soprani, contralti, tenori, baritoni e bassi), un quartetto d’archi, poi ancora la chitarra acustica ed elettrica, il basso e la batteria.

Un momento particolarmente toccante del video è durante i credit finali, con il saluto di tutti gli artisti, moltissimi in compagnia del proprio pet (immagini sopra), e l’invito a fare una donazione alla Protezione Animale.

Ed ecco per voi il VIDEO con l’invito di condividerlo!

I musicisti e il lockdown

Quella dei musicisti è una delle categorie più penalizzate dalla crisi Covid, tra gli ultimi a riprendere la propria attività. Ma sono proprio loro che in qualche modo hanno tenuto compagnia al mondo quando il mondo era chiuso in casa: sconosciuti e famosi, dilettanti e professionisti, ognuno con le proprie note, ognuno col suo genere, ognuno col suo cuore, non si sono mai fermati.

ENPA ringrazia di cuore Artists 4 Charity per lo stupendo regalo, augurando a tutti una rapida e meritata ripresa professionale.

Link

Facebook ChArtists (Artists 4 Charity): qui trovate le informazioni sui singoli artisti che hanno partecipato. Per donazioni all’ENPA, cliccare QUI.

Nelle immagini, alcuni degli artisti che hanno partecipato e due fotogrammi estrapolati dal video.

Pubblicato il 4 agosto 2020

La Grecia vieta la macellazione dei cavalli: un esempio da imitare

La bella notizia arriva da Italian Horse Protection (IHP, associazione che opera sul territorio nazionale per la tutela dei cavalli e degli altri equidi, contrastandone lo sfruttamento e promuovendo il riconoscimento e il rispetto dei loro diritti e bisogni etologici). Si tratta sicuramente di un’encomiabile decisione che l’Italia dovrebbe imitare: dal 29 luglio in Grecia è vietata la macellazione dei cavalli e quindi, come per i cani e i gatti, il loro uso nella produzione di carne, pellame, medicinali e prodotti vari.

Questa storica notizia è il risultato di un lungo lavoro delle associazioni Hellenic Animal Welfare Federation e Ippothesis che, nel contesto dell’emergenza COVID-19 e degli scandali della carne equina con i relativi pericoli per la salute umana, sono riuscite prima a fare pressione sul ministro dell’agricoltura e poi a ottenere il favore del parlamento ellenico.

L’emendamento è contenuto nella legge 4711 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale greca il 29 luglio 2020 che all’art. 17 recita: “È vietato l’allevamento e l’utilizzo di animali per i combattimenti e per le attività correlate. È vietato altresì allevare e utilizzare cani, gatti e cavalli per la produzione di pellicce, cuoio, carne o per la fabbricazione di medicinali o altre sostanze.”

In Grecia, per cultura, non si mangia carne di cavallo e non esistono mattatoi autorizzati per la sua macellazione; c’è stato però un preoccupante aumento di macellazioni illegali e già si iniziava a parlare di concedere autorizzazioni per mattatoi equini. Grazie a questo bando, ciò non sarà possibile.

La situazione in Italia

Sonny Richichi, presidente IHP, è felicissimo della cosa, aggiungendo che «anche in Italia puntiamo a un obiettivo simile, sebbene partiamo da una situazione completamente diversa: da noi, a differenza della Grecia, c’è un grande consumo di carne di cavallo. Il nostro cammino sarà molto più arduo, visti gli enormi interessi in gioco, ma siamo fortemente determinati.»

Consumo in calo ma sempre elevato

Sebbene negli ultimi dieci anni il consumo di carne di cavallo in Italia sia nettamente diminuito, secondo i dati Istat nel 2018 sono stati macellati più di 20mila esemplari e importato 27.647 tonnellate di carni equine. La maggior parte della carne di cavallo proviene dall’estero, in particolare da Argentina, Uruguay e Canada.

Ma la carne di cavallo fa sempre bene, come sostengono alcuni? È bene ricordare che a fronte di macellazioni legali, molta carne di cavallo importata in Italia arriva senza controlli e con gravi maltrattamenti agli animali. Le carni equine provenienti dai cavalli da corsa possono contenere, ad esempio, residui di farmaci e droghe non ammessi nelle carni destinate al consumo umano, senza contare la possibilità di gravi contaminazioni dal momento che in questo caso le pratiche di macellazione non rispettano le più elementari norme igienico-sanitarie.

È di appena un mese fa lo scandalo che ha coinvolto l’Unione Europea, che importa dall’Australia carne di cavalli che per oltre il 50% provengono dall’ippica. In Australia non esiste anagrafe né tracciabilità e quindi neanche un valido sistema di controllo sul benessere e sulla sicurezza delle carni di animali che subiscono torture e maltrattamenti fuori e dentro il mattatoio.

Nelle foto, cavalli salvati da ENPA Monza e Brianza

Pubblicato il 5 agosto 2020

Agrate, recuperati una giovane femmina di germano e una tartaruga gravemente ferita.

Le segnalazioni di animali, selvatici o domestici, da parte di privati cittadini sono sempre preziose e anche questo recupero è avvenuto grazie alla sensibilità del signor Enzo, papà di Alessandro, un giornalista de il Giornale di Monza molto sensibile alle tematiche animaliste. È stato lui ad accorgersi della presenza di una giovane femmina di germano reale e di una tartaruga d’acqua all’interno del residence di Agrate Brianza (MB) dove abita e ad avvisare l’ENPA di Monza e Brianza, che si è subito attivata mandando sul posto gli operatori Federica e Stefano.

Nelle foto, l’operatrice ENPA mentre recupera la germana, e il signor Enzo con la tartaruga appena recuperata (nel sottovaso).

La femmina di germano, un esemplare molto giovane, era finita nel cortile probabilmente dopo i primi tentativi di volo e si era rintanata sotto a un cespuglio, incapace di ritornare nelle vicinanze dello stagno in cui era nata.

Nello stesso cortile è stata trovato anche un piccolo esemplare di tartaruga acquatica, che è apparsa subito in gravi condizioni a causa del sangue che fuoriusciva dalle narici a ogni respiro, inequivocabile segnale di un’emorragia interna.

Un tragico epilogo frutto di una scriteriata gestione

Si è poi scoperto che la tartaruga era detenuta in condizioni assolutamente non idonee: sul balcone di un palazzo vicino in una bacinella piena d’acqua, da cui è potuta uscire precipitando dal balcone stesso. Arrivata al rifugio di Monza, visitata da un veterinario che ne ha diagnosticato le gravi condizioni, a causa delle lesioni interne purtroppo non ha superato la notte.

La tartaruga morta apparteneva alla specie Mauremys reevesii, originaria della Cina e liberamente venduta in Italia, a differenza della testuggine di origine americana dal nome comune tartaruga a guance gialle (Trachemys scripta scripta) e tartaruga dalle orecchie rosse (Trachemys scripta elegans), di cui è vietata la commercializzazione, la riproduzione, l’introduzione sul territorio nazionale e il rilascio in natura e il cui possesso andava per legge denunciato entro il 31 agosto 2019.

Anche le tartarughe crescono!

Quale che sia le specie, è certo che questi animali vengono troppo spesso acquistati con leggerezza: quando sono piccoli basta una vaschetta di modeste dimensioni, ma quando arrivano ad avere la lunghezza di 20-30 centimetri, la vaschetta diventa decisamente stretta e la tartaruga diventa un peso di cui ci si vuole liberare. C’è chi l’abbandona nel primo corso d’acqua a disposizione e chi la porta al nostro rifugio accampando la solita scusa: “non pensavo che diventasse così grande” …

Foto sopra a sinistra, la Mauremys reevesii poi morta; a destra, una vaschetta come quelle comunemente vendute assieme alle tartarughine, del tutto inadeguata.

È bene ricordare che non esistono tartarughe nane (tutte sono destinate e crescere!) e che le tartarughe non sono animali meno impegnativi di un cane o di un gatto. Esse hanno delle precise esigenze di alimentazione, di luce e di spazi idonei ed è quindi è importante informarsi molto bene sull’animale che si intende introdurre in famiglia. Ricordiamoci inoltre che i centri specializzati e, in questo caso anche il parco rifugio di Monza, hanno a disposizione tantissime tartarughe di specie di cui è non solo consentita, ma incoraggiata, l’adozione consapevole.

La germanina ha trovato compagnia

È andata per fortuna molto meglio alla piccola germana: è stata liberata nel laghetto del rifugio di via San Damiano dove sguazza insieme agli altri compagni recuperati precedentemente. Da qui sarà libera di spostarsi e di involarsi quando ne avrà le capacità.

Nella foto sopra, la germanina nel laghetto al rifugio di Monza. Nei brevi VIDEO qui sotto, qui, qui e qui, con i nuovi compagni.

Pubblicato il 29 luglio 2020

Lambro in secca: ENPA chiede una migliore gestione delle chiuse

Sono ormai diversi anni che, puntualmente, il Lambro, il fiume che attraversa il capoluogo brianzolo, è il grande assente della stagione estiva. Completamente in secca.

L’acqua è presente nel ramo secondario, noto come Lambretto, ma il tratto principale del fiume che attraversa il centro storico, passando dal Ponte dei Leoni (foto sotto) fino alla torretta Viscontea dove si ricongiunge con il Lambretto, è solo una grande spianata arida.

Questa situazione genera un vero dramma che va a colpire tutta la fauna selvatica: i pesci, costretti a vivere nelle poche pozze ancora piene d’acqua, ma con grossi problemi di ossigenazione che li porteranno alla morte dopo una lunga agonia e i tanti uccelli selvatici che vivono su quelle che una volta erano le rive del fiume.

All’ENPA di Monza e Brianza continuano ad arrivare numerosissime segnalazioni di cittadini indignati per la sorte riservata ai piccoli di germano reale che sono costretti a camminare sull’asfalto rovente e senza possibilità di reperire cibo. Senza l’acqua gli anatroccoli si lasciano morire e diventano facili prede di rapaci, cornacchie e ratti, con le loro mamme che assistono a queste scene del tutto impotenti. Questo perché gli adulti volano e hanno la possibilità di spostarsi in zone più ricche di acqua e cibo, ma i piccoli non sono in grado di volare prima delle 7/8 settimane di vita. 

Situazione denunciata tutti gli anni

È una situazione che purtroppo viene ogni anno denunciata senza che le autorità competenti abbiano fatto nulla di concreto per risolvere il problema. Solo i volontari delle associazioni e privati cittadini che hanno a cuore le sorti di questi animali, portando acqua e cibo, cercano di alleviare le loro sofferenze.

Ma è un problema che dovrebbe, e potrebbe, essere risolto dalle istituzioni molto facilmente. E per questo ENPA chiede che lungo il corso del Lambro venga lasciato almeno un rigagnolo d’acqua, per non condannare a morte i tanti animali che in quel fiume vivono. 

Sotto, il Lambretto. Nella foto a sinistra, della zona del Carrobiolo, scattata il 31 luglio, l’acqua continua a esserci, mentre il ramo principale è sempre vuoto. A destra, una gallinella d’acqua.

Non siamo esperti di gestione delle acque, ma forse con un po’ di buon senso si potrebbe fare in modo che la ripartizione delle acque tra Lambro e Lambretto sia fatta in maniera più equilibrata, evitando questi lunghissimi periodi di secca di quel tratto proprio nel periodo riproduttivo dei germani reali.

Pubblicato il 28 luglio 2020, aggiornato il 31 luglio.

Selvatici: un’emergenza continua

Mai come in questo periodo è emergenza selvatici. Non c’è giorno che il rifugio non ne riceva in numero sorprendente e allarmante. Rapaci, notturni e diurni, scoiattoli, pipistrelli e ricci (l’ultimo arrivato è stato preso a colpi di scopa da un signore che se lo è trovato in casa e portato al rifugio da una bravissima automobilista di passaggio che aveva assistito all’ignobile scena).

Ricordiamo che il recupero, le prime cure, il cibo specifico e il trasporto al centro recupero animali selvatici (CRAS, gestito dal WWF) autorizzato a Vanzago (MI), avviene a spese della nostra associazione e che per questa preziosissima attività non sono previsti finanziamenti pubblici (che però si trovano per favorire i cacciatori…), potendo contare solo sulle offerte dei soci e degli amici dell’ENPA di Monza.

Recuperata una biscia dal collare

Lunedì sera 20 luglio la Protezione Civile di Monza ci informa della presenza di un “serpente” in un box della città. Ci informano altresì di avere già allertato i Vigili del Fuoco di Monza per il suo recupero ma vogliono sapere da ENPA come gestire l’animale. Un veloce contatto tra l’operatore di turno e il nucleo dei Vigli del Fuoco usciti sul posto, chiarisce agli stessi le modalità di custodia del serpente (una scatola di cartone con dei fori) e l’impegno di ricevere l’animale presso la struttura di Via San Damiano.

Foto sopra, una bellissima immagine di un natrice dal collare di Giuseppe Zini

Il Vigile del Fuoco che si presenta presso il rifugio è in realtà una Vigilessa già conosciuta dall’ENPA in quanto adottante, tre anni prima di un gatto che ci mostra orgogliosa sul telefonino. “Era il gatto più brutto del gattile, senza la coda, ma mio figlio se ne è innamorato e l’ha voluto a tutti i costi. Ora è un bel gattone felice a casa mia”.

La simpatia dell’incontro non ci fa dimenticare la presenza del serpente. Aperta la scatola con cautela compare nascosto sul fondo un giovane esemplare di natrice dal collare (Natrix natrix), conosciuta anche come biscia dal collare per la presenza di caratteristico un collare giallo (nella foto sopra, presa dal web). Si tratta di un rettile del tutto innocuo amante delle zone umide. Accertate le sue buone condizioni di salute senza ulteriori indugi è stato rilasciato in una zona boschiva e sicura vicino al canale Villoresi.

Quanti rapaci!

Dopo tanti gheppi e falchi pecchiaioli, in questo periodo sono i rapaci notturni, di tutte le età, a transitare dal rifugio di via San Damiano, con diversi esemplari di assiolo (Otus scops), civetta (Athene noctua) e allocco (Strix aluco).

Foto sopra, l’allocco e l’assiolo; sotto e nella foto grande in alto, le due civette mentre mangiano.

Da Pascoli a Harry Potter

L’assiolo è un piccolo rapace notturno conosciuto anche come chiù, che predilige ambienti aperti in pianura o in collina, anche nelle vicinanze di case e cimiteri. Nella poesia “L’assiuolo” di Giovanni Pascoli chiù è il suono onomatopeico che chiude ogni strofa; il poeta attribuisce al canto dell’assiolo un verso monotono e il suo verso è percepito come un triste presagio di morte.

C’è un assiolo anche nella celebre saga di Harry Potter:  Leotordo, il compagno di Ron Weasley, non è infatti un gufetto ma un assiolo, per l’esattezza un bellissimo esemplare di assiolo bianco (Ptilopsis leucotis).

E infine uno scoiattolo

Uno degli ultimi recuperi, giovedì 23 luglio, è quello di uno scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis), trovato ferito ai piedi di una pianta al Parco di Monza e segnalato da alcuni privati cittadini. Sul posto si sono recati gli operatori ENPA Feddi e Sergio che lo hanno portato al rifugio: il roditore, che presentava la coda completamente scorticata, è stato immediatamente operato in un centro specialistico ed è ora in prognosi riservata sotto terapia antibiotica.

Foto sopra, durante il recupero dello scoiattolo ferito, e l’animale dentro il trasportino

Niente rilascio in natura

Lo scoiattolo grigio è una specie alloctona introdotta in Italia negli anni ’60 da una signora genovese che, al ritorno da un viaggio in America, decise di liberarne sei nel proprio giardino, senza immaginare le conseguenze. Nel nostro Paese ha trovato un habitat ideale e la competizione con la specie autoctona, lo scoiattolo rosso (Sciurus vulgaris) lo ha visto sempre prevalere tanto che molti lo ritengono direttamente responsabile della diminuzione della popolazione di scoiattolo rosso. Questo ha portato l’Unione Europea a stanziare fondi per l’eradicamento dello scoiattolo grigio che però comporta la sua soppressione fisica attraverso trappole o altri sistemi cruenti, una scelta che ENPA considera inaccettabile dato che esistono metodi alternativi per contenerne la popolazione.

Nel rispetto della legge sulle specie alloctone, lo scoiattolo, una volta guarito, non potrà ovviamente essere rilasciato in natura ma dovrà vivere in una idonea struttura protetta.

Foto sotto, un pipistrello recuperato e curato presso il rifugio di Monza; nel video in fondo, mentre viene alimentato a mano.

Pubblicato il 31 luglio 2020

M49 di nuovo “evaso”, ENPA: la Provincia non è in grado di gestire la fauna selvatica.

Per il Ministro Costa l’orso deve rimanere libero.

Domenica notte 26 luglio è fuggito ancora. Per la seconda volta in un anno l’orso M49, sopranominato non a caso “Papillon” come il celebre fuggiasco francese, è evaso dal centro faunistico del Casteller, a sud di Trento.

Questa volta, invece di scavalcare la recinzione esterna come aveva fatto nell’aprile dell’anno scorso, è riuscito prima a superare la barriera elettrica, poi ha divelto la rete elettrosaldata costruita per evitare ulteriori fughe e ha piegato l’inferriata, dello spessore di 12 millimetri, fino a ricavarne un’apertura sufficiente per scivolare all’esterno. Infine la nuova fuga verso i boschi.

Dalla sua fuga abbiamo acquisito due certezze: l’orso M49 è un animale che ha mantenuto la sua selvaticità e la Provincia Autonoma di Trento non è in grado di gestire gli orsi del Trentino. M49 è scappato perché, a differenza di quanto si è cercato di dimostrare, ha mantenuto la sua componente selvatica grazie alla quale ha avuto l’intelligenza e il coraggio di superare ogni ostacolo, affrontare il pericolo pur di riconquistare la sua libertà. Altro che orso che tollera la presenza umana e che gradisce essere alimentato, come qualcuno ha cercato di far credere.

È ora di dire basta a questa gestione degli orsi – ricordiamo animali particolarmente protetti – basata su catture, condanne a morte e chiari interessi politici di cacciatori, agricoltori e allevatori. Categoria, quest’ultima, che, invece di lanciare subito l’ennesimo allarme, dovrebbe iniziare ad applicare i sistemi di prevenzione, tra l’altro previsti dalla legge.

Quella dei giorni scorsi è l’ennesima riprova, se mai ce ne fosse davvero bisogno, di quanto sia fallimentare la politica della Provincia Autonoma di Trento in materia di gestione di fauna selvatica e in particolare degli orsi.

Le associazioni si appellano al Ministro; il Ministro risponde

Il nuovo appello di ENPA e di altre Associazioni ambientaliste e animaliste al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa (nella foto sotto) affinché M49 (sterilizzato e con radio collare) rimanga libero e monitorato e affinché intervenga e prenda in mano una situazione, ormai palesemente senza controllo, non è rimasto inascoltato.

Ecco parte del suo intervento tratto dalla sua pagina Facebook del 28 luglio: 

«Ho sentito il presidente della provincia di Trento Fugatti e allertato Ispra. La mia posizione rimane la stessa: ogni animale deve essere libero di vivere in base alla sua natura. Papillon ha il radiocollare e quindi rintracciabile e monitorabile facilmente: non ha mai fatto male a nessuno, solo danni materiali facilmente rimborsabili. Chiediamo che non venga rinchiuso e assolutamente non abbattuto.

A presto per nuovi aggiornamenti. Intanto Papillon deve vivere!»

Buone notizie per l’orsa JJ4!

Mentre M49 si gode la sua libertà, ci sono ottime notizie per l’orsa JJ4: il Tar di Trento ha confermato la sospensione dell’ordinanza provinciale che aveva stabilito la sua uccisione. In attesa del merito, già fissato per il 22 ottobre, ENPA e Oipa sottolineano l’importanza di lavorare tutti insieme per una politica vincente di convivenza, l’unica strada percorribile per una gestione corretta della fauna selvatica.

Non si tratta di una sentenza ma, da quanto è emerso, il Tar emanerà non un’ordinanza cautelare, bensì un’ordinanza collegiale, in attesa della quale è bene che siano attivate tutte quelle misure di prevenzione (ad esempio la chiusura di zone ove sono presenti mamme e cuccioli) e venga data a cittadini e turisti la corretta informazione, garantendo la libertà per tutti gli orsi.

Pubblicato il 31 luglio 2020

Dopo tre anni, finalmente a casa, insieme!

Il rifugio di Monza ospita tanti animali, non solo cani e gatti, ma chissà perché, per i conigli e i roditori (come cavie e criceti) le richieste di adozione sono davvero poche, neppure per i teneri cuccioli. In compenso il numero di ospiti è in continua crescita.

L’adozione di una coppia inseparabile di conigli, quindi, ci riempie di gioia!

Val e Pel sono due dolcissimi conigli nani trovati abbandonati in uno scatolone il 3 febbraio 2017 (ogni commento è superfluo!) e dopo più di tre anni di permanenza hanno ottenuto il non invidiabile titolo di conigli da più tempo ospiti del rifugio di Monza. Arrivati insieme ed essendo molto affiatati tra loro, avevamo deciso di non separarli e cercare per loro un affido di coppia.

In questi anni hanno condiviso il box con altri conigli che andavano e venivano ma loro, chissà come mai, non venivano mai scelti da nessuno.

Ma finalmente anche il loro momento è arrivato: una fantastica famiglia si è accorta di loro e così hanno avuto anche loro il tanto atteso lieto fine.

Una nuova vita per Ary e Muffin

Diventati Ary e Muffin, Sarah e Lorenzo ci raccontano che stanno benissimo e sono molto felici.

Si sono ambientati alla grande e sono diventati i padroni del giardino. Quando fa caldo stanno sotto le siepi, ma di solito sono in giro a rincorrersi e giocare (come potete vedere nel simpatico video sotto), o a nascondersi nei buchi più impensabili e a brucare l’erba.

Con i due bambini, Elena e Fabio, stanno iniziando a prendere confidenza e si lasciano accarezzare, soprattutto se gli si dà loro un premietto in cambio. 

VIDEO: Ary e Muffin (ex Val e Pel) si rincorrono nel loro bellissimo giardino

Insomma, che dire, ci confermano che è stata un’ottima scelta del cuore e noi non possiamo che ringraziarli per averli notati e avergli donato la casa che abbiamo sempre sognato per loro. Non potemmo essere più felici per loro!

Ma c’è chi aspetta ancora…

Quella della nostra storica coppietta è una bellissima notizia, ma non possiamo non pensare a tutti i conigli che ancora stanno aspettando il loro momento. Come, ad esempio, la dolce Eowyn, arrivata in rifugio anche lei nel 2017, ereditando da loro – suo malgrado – il titolo di coniglio da più tempo nel rifugio. E poi c’è Cheridan, arrivato che aveva solo due mesi e che ora ha un anno e mezzo. E poi, ancora, Scellino, scaraventato da una macchina in corsa. Sono tanti: ognuno ha la sua storia e il suo carattere, ma tutti meritano una bella famiglia.

Per conoscerli tutti, potete visitare il nostro sito qui. E per leggere le schede dei criceti e cavie ospiti del rifugio di Monza, cliccate qui. E, se potete, aiutateci a condividere le loro schede su Facebook!

Pubblicato il 21 luglio 2020

Wish list, un grande successo!

Un paio di settimane fa ENPA di Monza e Brianza ha creato su Amazon una “Wish List” (lista dei desideri) per tutti coloro che avevano intenzione di aiutarci a crescere i numerosi gattini che come ogni anno in questo periodo vengono soccorsi e accolti in Gattile o accuditi presso i volontari del nostro Asilo dei Cuccioli.  

Leggi il nostro articolo del 15 luglio qui. Visita la nostra Wish List su Amazon qui.

Grazie a tutti

Speravamo che il nostro appello non restasse inascoltato ma ancora una volta la vostra generosità ci ha lasciato senza parole: non c’è praticamente giorno che non arrivi un pacco pieno di cibo “kitten” – ovvero alimenti specifici che contengono tutti i particolari nutrienti di cui hanno bisogno i gattini per crescere sani e robusti, acquistato da voi on line.

A tutti quanti hanno scelto questo innovativo modo di aiutarci, quindi, va un grandissimo grazie!

Nelle immagini, alcuni dei gattini attualmente al Gattile di Monza o accuditi a casa da volontari. Foto grande in alto, il bellissimo Mandarino tigrato rosso; alcuni gattini del Gattile con alcune confezioni di cibo donate e alcuni dei biglietti allegati ai doni; qui sopra, il gattino bianco e tigrato Principo mentre dorme e il piccolo Otto bianco e nero, qui sotto, due immagini dei fratelli Edera e Ibisco: appena arrivati e oggi, cresciuti sani e robusti e pronti per essere adottati.

Pubblicato il 24 luglio 2020

“Obiettivo Terra”: il primo premio al fotografo Samuele Parentella, amico dell’ENPA monzese

Si chiama Samuele Parentella il giovane fotografo naturalista brianzolo che si è aggiudicato il primo premio nell’edizione 2020 del concorso fotografico “Obiettivo Terra”  con uno scatto che immortala un martin pescatore che stringe nel becco una preda, volando a pelo d’acqua nella Riserva Naturale della Palude di San Genuario in Piemonte.

Il concorso nazionale Obiettivo Terra

Arrivato alla sua undicesima edizione, il concorso ha come obiettivo quello di sostenere le Aree Protette italiane nel difficile compito di difesa, valorizzazione e promozione del patrimonio ambientale. L’annuale concorso di fotografia geografico-ambientale è dedicato alle bellezze e alle peculiarità delle Aree protette d’Italia ed è promosso dalla Fondazione UniVerde e dalla Società Geografica Italiana Onlus.

Inizialmente prevista per il 22 aprile per celebrare la Giornata Mondiale della Terra, la premiazione, rimandata per l’emergenza Covid, si è tenuta mercoledì 15 luglio a Roma, alla presenza di molte autorità. 

Chi è Samuele Parentella

Consulente tecnico in ambito salute e sicurezza del lavoro, Samuele divide il suo tempo libero tra la giovane famiglia e la fotografia. Una grande passione, la sua, che pratica non solo in molte Regioni d’Italia e in diversi Paesi esteri, ma perfino dalla cucina di casa sua a Besana in Brianza (MB), come testimoniano le splendide immagini dei lucherini, cinciallegre e dello scoiattolo grigio soprannominato “Jumpy” che frequentano il suo giardino (foto sotto). Oltre a partecipare a molti concorsi fotografici con ottimi risultati, Samuele ha pubblicato foto e articoli su diverse riviste italiane, tra cui National Geographic Italia, libri e siti online.

Amante della natura e degli animali, Samuele è anche amico della Protezione Animali, dando una mano all’ENPA di Monza e Brianza in occasione della lotteria benefica. Già, perché per le ultime due edizioni ha offerto come premio la stampa di una sua fotografia – a scelta tra diversi soggetti animali e natura – montata su pannello PVC.

A questo punto non resta che complimentarci con Samuele per il meritatissimo premio!

Nelle foto sotto, alcune delle bellissime foto di Samuele. Per vedere altre sue opere, visita la sua pagina qui o il suo profilo Facebook qui.

Pubblicato il 21 luglio 2020.

Caccia al cervo e tiro con l’arco al cinghiale: in Veneto si è tornati al Medioevo. ENPA lancia una protesta sui social

Oltre 3.000 cervi condannati a morte perché considerati in soprannumero in Provincia di Belluno e il Parco Regionale dei Colli Euganei che recluta 15 arcieri per divertirsi a uccidere i cinghiali. Queste le ultime novità sulle politiche del Veneto in materia di gestione faunistica, illegittimamente relegata – fucile in braccio o arco in spalla – a cosiddetti “operatori privati” che non sono riconosciuti dalla legge nazionale. Tali operatori altro non sono che i soliti cacciatori.

Le campagne di sterminio sono inutili

È scientificamente fallimentare il ricorso alle uccisioni qualora – a seguito di censimenti che ci risultano essere solo stime – si debba intervenire nella gestione di alcune specie: lo dimostrano oltre 20 anni di campagne di sterminio a danno di tante specie. Ma, soprattutto, questo ricorso facile al mondo venatorio tramite personale “adeguatamente” formato è illegittimo ai sensi della legge nazionale, che esclude proprio tali figure (art. 19 della legge 157 del 1992 sulla tutela della fauna). Evidentemente non bastano le ben sette sentenze della Corte Costituzionale che hanno sancito tale illegittimità e hanno sottolineato che i metodi ecologici – gli unici veramente efficaci – devono essere applicati e verificati prioritariamente a qualsiasi intervento sugli animali.

L’Ente Nazionale Protezione Animali sottolinea come, ad esempio, la messa in sicurezza delle strade – con strumenti di dissuasione per la fauna in procinto di attraversamento e che riduca la velocità dei veicoli in punti ritenuti sensibili – sia solo uno dei numerosi strumenti che rimangono inapplicati.

Riteniamo ancora più grave la decisione – arcaica e brutale – di reclutare arcieri per consentire di uccidere con “divertimento” i cinghiali – i quali vengono comunque sterminati senza voler veramente puntare alla convivenza, unica strada possibile. Insomma, in Veneto si tocca il fondo: si sta tornando nel Medioevo con delle scelte inaccettabili dal punto di vista etico, scientifico e legale.

Possiamo dire no!

La Protezione Animali ha deciso di lanciare una protesta su Facebook per far sentire la voce anche di tutte quelle persone che dicono no a queste politiche di sangue sulla pelle degli animali.

Aderite alla nostra protesta qui.

Pubblicato il 24 luglio 2020

Brianza, recuperato un raro falco pecchiaiolo

Dopo tanti nidiacei e adulti di gheppio (un falco di piccole dimensioni molto comune in Brianza) recuperati nei giorni scorsi vittime del maltempo, lunedì 6 luglio è arrivato al rifugio di Monza un tenerissimo nidiaceo di falco pecchiaiolo (Pernis apivorus), un rapace decisamente meno comune nei nostri cieli.

Il piccolo è stato trovato in un bosco tra Capriano e Veduggio (MB), alla base di un albero che ospitava un grande nido, dal signor Cristoforo C. Dopo averlo osservato per qualche tempo per accertarsi che non ci fossero i genitori nelle vicinanze e preoccupato per la presenza nella zona di molti predatori (gatti, volpi, gazze e cornacchie), lo ha portato a casa e ripulito dalle tante uova di mosca carnaria che lo ricoprivano, prima di consegnarlo al parco rifugio di Monza. Qui il piccolo è arrivato ipotermico ed è stato subito scaldato e idratato, prima di essere trasferito al Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) di Vanzago (MI) che ringraziamo, come sempre, per il prezioso lavoro che svolge quotidianamente, soprattutto in questa stagione. Il piccolo rapace verrà alimentato fino al momento del suo rilascio in libertà. 

Al signor Cristoforo, che non solo ha salvato la vita al piccolo ma ha anche fatto una donazione sia a ENPA sia al WWF, che gestisce il CRAS, va un grandissimo grazie da parte nostra.

Nidiacei, ecco come comportarsi

Ricordiamo, però, che quando ci si imbatte, come in questo caso, in un nidiaceo a terra ricoperto di solo piumino, o comunque abbattuto con occhi chiusi, a maggior ragione se con uova di mosca carnaria sul corpo, bisogna soccorrerlo senza indugio e consegnarlo tempestivamente al CRAS più vicino. Questo perché sarà sicuramente caduto dal nido e non si può trattare di un cosiddetto “finto orfano”, ovvero quei nidiacei (come ad esempio merli, cornacchie, o storni) che escono dal nido prima di saper volare – ma con piumaggio formato e quasi completamente sviluppato – e che finiscono lo svezzamento parentale a terra.

Un rapace da conoscere

Con quella peluria chiara che lo ricopre completamente, gli occhi grandi e il becco giallo e nero, il nidiaceo di falco pecchiaiolo è un vero campione di tenerezza e si fa davvero fatica a immaginare quando, una volta adulto, diventerà un bellissimo e regale padrone dei cieli. 

Simile alla poiana, se ne distingue per il capo esile, il collo lungo e la coda più stretta e lunga. Il colore di fondo del piumaggio è molto vario: crema, marrone chiaro, rossiccio, marrone scuro e nero, con molte colorazioni intermedie. Si nutre prevalentemente di insetti, di larve di vespe e di api (pecchie è un termine desueto con cui si chiamavano le api) e di miele.

È un rapace migratore di grandi dimensioni, con un’apertura alare che arriva ai 130 centimetri, che sverna nell’Africa sub-sahariana e in Italia lo si osserva soprattutto nel periodo pre-riproduttivo (aprile-maggio) e post-riproduttivo (agosto-settembre) sullo stretto di Messina, dove transita prima di andare a nidificare soprattutto sulle Alpi e lungo l’Appennino.

Una stupidissima tradizione da condannare

È proprio sullo stretto di Messina che il falco pecchiaiolo corre i maggiori rischi. In dialetto calabrese questo falco è chiamato “adorno” e, prima di diventare specie protetta, veniva cacciato e imbalsamato per far bella mostra di sé nelle case. L’uccisione di adorno, secondo la tradizione di alcune zone della Calabria e anche della Sicilia, garantiva durante l’anno la virilità di chi l’aveva ucciso e quasi un potere magico contro l’infedeltà della moglie.

Nonostante la caccia all’adorno sia illegale da oltre 40 anni, purtroppo questa specie e altri rapaci continuano a essere presi di mira dai bracconieri soprattutto nella provincia di Reggio Calabria, tanto che la provincia è considerata uno dei sette “black-spot” (aree calde del bracconaggio italiano) individuati dal “Piano d’azione nazionale per il contrasto degli illeciti contro gli uccelli selvatici”.  

Così si cerca di salvarlo

Lo Stretto di Messina viene chiamato dagli ornitologi “bottleneck”, cioè “collo di bottiglia”, passaggio obbligato per gli uccelli migratori. Tra aprile e maggio, infatti, circa 30 mila decine di migliaia di rapaci attraversano questo corridoio aereo diretti ai luoghi di nidificazione.

Da diversi anni proprio in quel periodo è attiva l’Operazione Adorno organizzata dal CUFAA (Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari), volta alla salvaguardia degli uccelli rapaci migratori, che vede impegnati militari del Reparto Operativo SOARDA (Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati in Danno agli Animali) e volontari di diverse associazioni animaliste.

Non è semplice controllare un’area vasta come questa, ma anche quest’anno si sono ottenuti confortanti risultati nell’attività di repressione al bracconaggio. Diversi i reati contestati, dall’uccisione di specie protette, in particolare rapaci, all’utilizzo di richiami elettroacustici e alla cattura illegale, tramite reti da uccellagione, di passeriformi per fini commerciali.

LE FOTO: foto in alto e primo gruppo di foto, il nidiaceo di falco pecchiaiolo appena soccorso e portato al rifugio di Monza; secondo gruppo di foto, gentilmente fornite dal WWF, il nidiaceo stabilizzato dopo l’arrivo al CRAS, e a una settimana di distanza. L’esemplare adulto di falco pecchiaiolo è stato invece recuperato a maggio da ENPA Milano in seguito ad un urto contro una vetrata di un palazzo. Al CRAS si è velocemente ripreso grazie alle cure ricevute e, dopo una breve degenza, ha potuto riprendere il suo volo.

Pubblicato il 14 luglio 2020

Leone e Jerry, una bellissima amicizia nata in gattile.

Potrebbe sembrare un amore improbabile: Leone di quattro anni, un passato fatto di disagio, di incertezze e di abbandono, arrivato in gattile confuso e arrabbiato, e il giovanissimo Jerry, pauroso e diffidente con le persone, ma pronto ad aprirsi a un suo simile.

Nelle foto sotto, Leone (il micio bianco e tigrato) e Jerry (tutto tigrato).

Sebbene sia molto socievole e capace di grande affetto verso i volontari e operatrici, Leone si allarma subito per tutte le attività e i rumori tipici del nostro rifugio e questo lo rende imprevedibile. Intraprende un percorso di riabilitazione e impara gradualmente a rilassarsi e ad abituarsi alla vita in gattile, a non spaventarsi per l’abbaiare dei cani o per il chiocciare delle galline quando fanno capolino davanti al suo box e per le pulizie quotidiane.

Jerry, grazie alla sensibilità dei volontari opportunamente istruiti, sta imparando sempre di più a fidarsi degli umani, a socializzare e giocare con disinvoltura, acquisendo sicurezza e autostima.

Nelle foto sotto, in senso orario da sinistra: Jerry, Leone, e Leone con Max.

Ciascuno con un passato diverso, un carattere diverso e problemi diversi, Leone e Jerry sono vicini di box, divisi da una rete metallica. È risaputo che i gatti sono “solisti” e difficilmente accettano di buon grado la convivenza con un altro micio estraneo. Eppure Leone ha dimostrato quasi subito una straordinaria simpatia nei confronti del vicino e ha conquistato l’amicizia dell’insicuro Jerry. Ora non perde occasione per intrufolarsi nel box che Jerry divide con il timido Max (vedi ultima foto sopra).

Dai giochi al relax

Come trascorrono il tempo insieme? Sono buffi e teneri! Passano all’improvviso dall’essere sdraiati in pieno relax al giocare frenetici alla lotta, che solitamente si conclude con un una toelettatura reciproca (allogrooming), come fanno le mamme con i propri cuccioli o i fratelli tra di loro. A volte i giochi coinvolgono anche Max, ma sono Leone e Jerry le vere star immortalate nelle tante foto e video dei volontari che li adorano. Nel video sotto, un esempio.

Video: Leone e Jerry, impegnati nella toelettatura reciproca (allogrooming)

Cercasi casa per due gatti inseparabili!

A questo punto abbiamo pensato di trovare una casa in cui Leone e Jerry possano continuare a stare insieme! (Anche in trio con Max, perché no?)

Il nostro appello è quindi rivolto a chi ha voglia di adottare questa simpatica e buffa coppia. Cerchiamo un contesto tranquillo con solo adulti (o figli grandi) con precedente esperienza di gatti. La possibilità di poter uscire in giardino, dopo un periodo di tempo tassativamente in casa, sarebbe perfetta! Chi fosse interessato a conoscerli ed eventualmente ad adottarli sarà affiancato da una delle nostre comportamentaliste.

Ricordiamo che in questo periodo le visite al rifugio di Monza sono esclusivamente su appuntamento. Per info e/o appuntamento, scrivere ad adozioni.gatti@enpamonza.it.

Video: Leone e Jerry impegnati a lavarsi a vicenda

Video: Leone si fa coccolare.

Video qui sotto, Jerry che cerca di giocare con la frutta come se fossero palline.

Leggi le loro schede sul nostro sito: Leone qui, Jerry qui, e l’amico Max qui.   

Pubblicato il 17 luglio 2020

Monza, mamma germano e i suoi anatroccoli sono al sicuro!

Le femmine di germano hanno spesso l’abitudine di trovarsi un angolino tranquillo ove deporre le uova e poterle covare. Quando nascono i piccoli mamma germano si avvia, con tutta la famiglia al seguito, alla ricerca dell’acqua, che spesso è però molto lontana dal luogo di cova.

Questo è il motivo per cui ci vengono continuamente segnalate mamme con i piccoli che vagano per i centri urbani o sulle strade o, spesso, piccoli germani che si sono persi durante il percorso e che vengono presi e consegnati al parco rifugio di Via San Damiano.

Video: mamma germana con i piccoli mentre vagano in una strada di Monza.

Ricordiamoci che questi sono animali selvatici e pertanto il principio generale è quello di lasciare fare alla natura. Ma quando la famiglia si trova in gravi difficoltà occorre intervenire per cercare di mettere in sicurezza mamma e piccoli.

Una delicata operazione di recupero

Questo è quanto è successo a Monza nella mattinata di giovedì 9 luglio. Dopo aver ricevuto una segnalazione in merito alla presenza di una femmina di germano reale con i suoi sette piccoli in un parcheggio di via Casati (vedi video sotto), la volontaria ENPA Simona è uscita per un sopralluogo e, individuata la famigliola, ha chiesto i rinforzi. Sul posto sono quindi arrivate anche l’operatrice Feddi e la volontaria Elena inun’operazione coordinata per evitare il rischio, come spesso capita nei tentativi di cattura fatti da privati, che la madre fuggisse via abbandonando la prole. Allevare dei piccoli abbandonati dalla mamma è un’operazione difficile per l’alto tasso di mortalità e ben lo sapevano le tre soccorritrici: il recupero è stato un po’ complesso, perché gli animali si erano rintanati in mezzo a siepi molto fitte. Ma mentre Feddi si incastrava tra i rami e il muro, Elena prontamente recuperava la mamma e, una volta presa lei, tutte e tre si sono dedicate al recupero dei piccoli. 

Sotto: la famiglia messa nel trasportino poi trasferita al rifugio di Monza in uno spazio tranquillo riservato a loro.

Mamma germana e i piccolissimi anatroccoli sono stati momentaneamente ricoverati in una grande voliera del parco rifugio di Via San Damiano in attesa che crescano un po’ prima di poterli tutti rilasciare in natura in luogo idoneo con presenza di acque.

Video: il rilascio di mamma germana al rifugio di Monza: chiama subito i suoi piccoli.

Una famiglia “allargata”

A completare questo splendido lieto fine, si è aggiunto un tenerissimo particolare: alla covata sono stati aggiunti due piccoli orfani di germano che erano arrivati al rifugio soli nei giorni precedenti e che sono stati subito “adottati” dalla mamma e dagli altri anatroccoli – nella foto grande in alto e sopra, mamma germana con tutti i nove piccoli!

Video: mamma i e suoi piccoli al rifugio.

Pubblicato il 16 luglio 2020

Abbiamo bisogno di voi: la nostra Wish List felina online!

Come ogni anno nel periodo primavera-estate, il rifugio di Monza si trova in piena Emergenza Gattini. Sta quindi aumentando in modo esponenziale la necessità di cibo specifico per svezzare tutti i micini soccorsi e accolti in gattile o accuditi presso i volontari del nostro Asilo dei Cuccioli in queste settimane e nei mesi a venire.

Ecco come darci una mano

Tramite un’apposita “Wish List” (lista dei desideri) creata su Amazon, ENPA chiede una mano, anzi una zampa, a chi vuole aiutarci, acquistando online una o più confezioni di cibo “kitten” – ovvero alimenti specifici che contengono tutti i particolari nutrienti di cui hanno bisogno i gattini per crescere sani e robusti.

I prodotti da voi scelti dall’elenco appositamente predisposto verranno recapitati direttamente alla nostra struttura di Via San Damiano 21, con l’aggiunta di un biglietto con il vostro nome, se lo desiderate. L’acquisto deve però essere fatto separatamente: cioè, non è possibile inglobarlo in un altro ordine. Visita la nostra Wish List su Amazon a questo link.

Naturalmente, chi volesse usare il metodo più “tradizionale”, portandoci personalmente le scatole o buste al rifugio, sarà il benvenuto!

I micetti e tutti i volontari che si occupano di loro vi ringraziano!

Nelle foto, alcuni dei gattini provvisoriamente accuditi da volontari ENPA a casa propria (N.B. non tutti sono pronti per essere adottati): foto singola in alto, Candy, Luna e Zeus; primo gruppo di foto, Silver e Iron (in adozione con il fratello Silver) e Maya; foto qui sopra, Mandarino e le sorelle Kessler; Joy e Arya; e i piccoli Cocco, Papaya e Kiwi.

Nel breve video qui sotto, un tenerissimo gattino arrivato in gattile il 28 giugno totalmente infestato da pulci, eliminate solo dopo diversi lavaggi. Nel video lo vediamo già pulito!

Pubblicato il 15 luglio 2020

M49 e JJ4, quale destino aspetta gli orsi del Trentino?

Loro malgrado M49 e JJ4 sono diventati gli orsi più famosi d’Italia ma il loro destino è quanto mai incerto.

M49, una condanna a vita

M49, dopo 9 mesi di “latitanza”, era stato catturato il 29 aprile 2020 e riportato al centro faunistico del Casteller, vicino a Trento, da dove era fuggito. Qui è stato castrato chimicamente, un’operazione che, a detta dell’assessore Giulia Zanotelli della Provincia di Trento (Lega) è normale prassi per gli animali detenuti in cattività, e vengono somministrati integratori a base di sostanze naturali (aminoacidi e vitamine) che dovrebbero avere effetto calmante senza alterarne comportamento e fisiologia.

Non si è fatta attendere la reazione di ENPA che giudica “La castrazione chimica di M49 è un’ulteriore conferma che il suo destino è già stato deciso da tempo dalla Provincia Autonoma di Trento, che evidentemente non vuole lavorare per una sua reimmissione ma vuole detenerlo a vita. Una violenza inaccettabile, considerando che M49, colpevole solo di fare l’orso, è stato privato della libertà, sedato, quasi ammaestrato o comunque costretto ad abituarsi alla presenza dell’uomo “

La Provincia di Trento si è detta disposta a consentire il trasferimento di M49 “in strutture che eventualmente risultassero migliori per ospitarlo, ma solo se proposte risultassero ben documentate e tecnicamente valide”, vedremo quali saranno gli sviluppi.

JJ4, pena sospesa e poi?

Per le associazioni ambientaliste è stata “una giornata storica”; il Tar di Trento ha accolto, parzialmente, il ricorso che hanno presentato contro l’ordinanza di abbattimento dell’orsa JJ4 firmata dal presidente della Provincia autonoma, Maurizio Fugatti, in seguito all’aggressione di due persone, padre e figlio, sul monte Peller. Il ricorso alla giustizia amministrativa è stato presentato da LAV, WWF, LAC, LIPU e LNDC e sancisce la sospensione dell’ordinanza fino al 30 luglio richiamando il principio di proporzionalità e la necessità di mettere in campo altre soluzioni “energiche” prima di considerare l’opzione letale. Il 10 luglio, comunque, il ministro dell’Ambiente Sergio Costa aveva annunciato la volontà di dare battaglia legale contro la decisione di Fugatti, e le mosse del ministero per fermare l’abbattimento e l’ordinanza definita “spropositata”.

Il TAR in sostanza ritiene che prima dell’abbattimento – comunque previsto dal protocollo PACOBACE (Piano d’Azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno sulle Alpi centro-orientali) in caso di pericolosità – la Provincia di Trento debba prima mettere in campo misure come la cattura e la reclusione dell’animale, oltre che procedere ad applicare all’orsa il radiocollare. JJ4 è salva, almeno per ora.

Pubblicato il 14 luglio 2020

Adottare in Sicurezza con Hill’s: missione compiuta!

Si è concluso da poco, registrando un grande successo, il progetto di crowdfunding atto a dotare le sezioni ENPA di dispositivi di protezione individuale (DPI), con l’encomiabile scopo di agevolare la riapertura dei rifugi, far ripartire in sicurezza le adozioni dei nostri amici a 4 zampe e continuare le altre importanti attività della Protezione Animali. (Leggi il nostro articolo del 2 giugno qui.)

Per proteggere operatori, volontari e pubblico, a partire dall’inizio di giugno sono stati inviati a oltre 50 rifugi e nuclei di guardie zoofile ENPA – compresa la struttura di Monza – tantissimi DPI: un termometro frontale a infrarossi, il gel igienizzante in un dispenser a infrarossi che ne permette la fruizione senza contatto, mascherine e visiere protettive, oltre a confezioni individuali di gel donate dalla Innovet.

Al rifugio di Monza in Via San Damiano le visite proseguono esclusivamente su appuntamento. All’ingresso a ogni persona viene misurata la temperatura con il nuovo termometro, restando obbligatori mascherine e distanziamento fisico.

La raccolta fondi “Adottare in Sicurezza”

I DPI ricevuti sono stati acquistati grazie a una raccolta fondi lanciata sulla piattaforma di crowdfunding Produzioni dal Basso assieme al nostro partner Hill’s Pet Nutrition nell’ambito dei progetti targati “Insieme vale doppio”. La formula è quella del co-finanziamento (detto comunemente matchfunding): Hill’s ha raddoppiato ogni singola donazione ricevuta dal pubblico, e grazie ai 219 sostenitori del progetto e al contributo della Hill’s, la cifra finale ricevuta dalla Protezione Animali è stata di ben € 7.748,00.

ENPA ringrazia tutti coloro che hanno sostenuto il progetto, con offerte grandi e piccole, e la Hill’s che anche in questo difficile periodo è rimasta a nostro fianco.

Pubblicato il 6 luglio 2020

Riparte la rubrica Lieto Fine ENPA Monza, sul sito e su Facebook.

ENPA di Monza e Brianza ha da poco rilanciato alla grande la sua simpatica rubrica Lieto Fine, rimasta inattiva per motivi tecnici e organizzativi per oltre un anno e mezzo.

Collocato nella sezione “Adozioni” del nostro sito web, è uno spazio dedicato agli ospiti del rifugio di Monza più fortunati, quelli che sono già stati adottati. Le famiglie che li hanno accolti nelle loro case e nei loro cuori, e che vogliono condividere le emozioni dell’arrivo in casa del nuovo pet o della vita passata insieme o un simpatico aneddoto, potranno farlo su questa rubrica. O, ancora, un ricordo dell’amato compagno che, purtroppo, non c’è più, perché anche queste sono state adozioni del cuore.

Naturalmente ci sarà posto per tutti gli animali affidati dall’ENPA monzese: non solo cani e gatti, ma anche conigli, criceti, canarini e tanti altri ancora.

La rubrica è affidata alle capaci mani della volontaria Dolores che presenta ciascun lieto fine con un simpatico titolo. Qualche esempio? L’età non conta, parola di Chicco!; Summer, il sole bacia “le belle!”; Kobe: la stazza inganna, adoro le coccole! o, ancora, Mila: ciao ciao canile, divano sto arrivando!

Le storie a Lieto Fine anche su Facebook

Ora queste storie a lieto fine cominciano a essere pubblicate anche sulla nostra pagina Facebook. Lo spazio dedicato a queste belle storie – che vorremmo leggere per tutti i nostri ospiti – si trova sul sito QUI e nell’album su Facebook QUI.

Inviateci le vostre storie a lieto fine!

Se volete condividere il vostro lieto fine, inviate una mail con una selezione di foto al seguente indirizzo: lietofine@enpamonza.it

Nelle immagini: le pagine dedicate alla rubrica Lieto Fine sul sito e una selezione delle foto degli ex ospiti del rifugio di Monza pubblicate nella rubrica.

Pubblicato l’11 luglio 2020

End the Cage Age, a che punto siamo?

Vi ricordate l’Iniziativa dei Cittadini Europei End the Cage Age che chiedeva la fine dell’uso delle gabbie in tutti gli allevamenti europei?

La raccolta di firme, che era durata un anno ed era terminata l’11 settembre 2019, aveva coinvolto un milione e mezzo di cittadini europei (90.085 le adesioni degli Italiani) che avevano aderito alla grande iniziativa voluta da oltre 170 organizzazioni in tutta l’UE, di cui 20 italiane.

Le firme sono ancora in corso di validazione in tutti gli Stati membri; in Italia la validazione è già avvenuta, confermando l’autenticità delle oltre 90.000 firme. Quando le firme di tutti i Paesi saranno validate, verranno consegnate alla Commissione Europea che potrà pronunciarsi positivamente o negativamente sulla richiesta, eventualmente avviando un processo legislativo a favore della dismissione delle gabbie.

Animali in gabbia: solo 17° posto per l’Italia

Nel frattempo la Coalizione Italiana End The Cage Age ha pubblicato negli ultimi giorni la classifica dei Paesi europei in base alla percentuale di animali allevati non in gabbia: ai primi posti Austria e Lussemburgo (ben 96%), Svezia (88%) e Germania (85%), agli ultimi Lituania (solo il 5%) e Malta (appena il 3%). E l’Italia? Per quanto riguarda il nostro Paese, non c’è motivo di essere fieri: con il 24% di animali non allevati in gabbia, infatti, siamo appena al 17° posto.

I numeri purtroppo lo confermano: degli oltre 300 milioni di animali allevati in gabbia (scrofe, conigli, anatre, quaglie, oche e galline) in Europa, oltre 45 milioni sono in Italia.

Un tweet per cambiare

Qualcosa si può fare per cambiare la situazione, coinvolgendo direttamente i ministeri interessati, cioè il Ministero delle Politiche Agricole e quello della Salute.

Per questo motivo le associazioni della Coalizione End The Age Cage chiedono ai cittadini di inviare un tweet, utilizzando un linguaggio civile e propositivo, a Teresa Bellanova, ministro delle Politiche Agricole, e a Roberto Speranza, ministro della Salute, chiedendo di impegnarsi pubblicamente e concretamente a dismettere l’allevamento in gabbia.

I precedenti articoli

Tra ottobre 2018 e settembre 2019, ENPA Monza e Brianza ha pubblicato sei articoli a sostegno della ICE End the Cage Age. Potete leggerli in ordine qui, qui, qui, qui, qui e qui.

Pubblicato il 9 luglio 2020

Fauna e Nepitella, a casa insieme!

Siamo sempre felici quando un cane con qualche problema caratteriale viene adottato; quando poi ne vengono adottati due insieme, la gioia è ovviamente doppia!

Chi si sarebbe aspettato, infatti, che Nepitella e Fauna avrebbero lasciato insieme il rifugio?

A dire la verità sotto sotto era quello che tutti speravamo, perché, quelle due, pur arrivate in tempi differenti e con storie diverse alle spalle, vivevano praticamente in simbiosi, l’una compensando i timori e le paure dell’altra.

Nepitella, la “maremmana”

Candida come la neve, Nepitella è una giovane femmina incrocio maremmano, nata il 27 gennaio 2018 e arrivata nel rifugio l’11 gennaio 2020, dopo essere stata ritirata dal Sud Italia per facilitarne l’affido, insieme alla sorellina Nduja, decisamente meno timida di lei e per questo già a casa da tempo.

Appena arrivata, Nepitella era terrorizzata sia dalle persone sia dall’ambiente ma, seguita dai volontari del gruppo di lavoro, ha fatto enormi passi avanti, imparando ad andare al guinzaglio e diventando sempre più sicura di sé, anche se ancora molto timorosa in ambienti per lei nuovi.

Fauna, dal Cara di Mineo a Monza

Fauna è una meticcia di circa 2 anni di taglia media, arrivata in canile il 3 gennaio dal Cara di Mineo (CT), ormai chiuso, insieme alla sorellina Flora, adottata da un po’. Quando è arrivata, Fauna era terrorizzata da tutto e tutti, non riusciva nemmeno a uscire dal box. Ma con l’aiuto dell’educatrice e di alcuni volontari, ha imparato ad aprirsi verso determinate persone, rimanendo però ancora terrorizzata nei confronti degli estranei.

Società di mutuo soccorso!

Con il tempo, Fauna e Nepitella sono diventate amiche ma soprattutto hanno imparato a farsi forza reciprocamente: Nepitella aiuta Fauna ad aprirsi con gli estranei; Fauna, invece, aiuta Nepitella ad affrontare gli spazi sconosciuti con più sicurezza.

Come si fa a separare una coppia così? È quello che devono aver pensato Simona e Matteo, una coppia giovane già esperta di cani fobici. L’idea di portarle a casa insieme è stata loro e così, dopo un periodo di affiancamento in canile per fare reciproca conoscenza, Fauna e Nepitella hanno lasciato per sempre il loro box.

La cosa ancora più sbalorditiva e che Simona e Matteo non abitano in una casa isolata in campagna, ma in centro Monza, e Fauna e Nepitella hanno imparato ad andare a spasso per le vie della città come se lo avessero sempre fatto!

Questi sono i miracoli dell’amore, queste sono le storie che più ci piacciono!  

Leggi qui il nostro articolo del 26 febbraio 2020 “Ex Cara di Mineo, ENPA recupera gli ultimi 14 cani rimasti” in cui parliamo anche dell’arrivo al rifugio di Monza di Fauna e Flora.

Nelle foto: Fauna e Nepitella nella nuova casa e con la loro nuova famiglia.

Pubblicato il 9 luglio 2020

#NOABBANDONO2020: la campagna estiva tutta digitale

Quest’anno, purtroppo, non ci è possibile scendere in piazza uniti contro l’abbandono. A causa delle norme di contenimento del Covid-19, il tradizionale appuntamento estivo, che vede coinvolte le sedi ENPA di tutta Italia e che si sarebbe dovuto tenere a Monza il 4 e 5 luglio, non può essere organizzato. Ma possiamo far sentire comunque la nostra voce e dare una mano ai trovatelli che ENPA accudisce 365 giorni all’anno!

Due sono le iniziative previste: la possibilità di diventare “Ambassador” della campagna #NoAbbandono2020, promossa in collaborazione con MSD Animal Health, e quella di aggiudicarsi il simpatico kit da spiaggia ENPA.

Diventa Ambassador della campagna #NoAbbandono2020.

“Abbandona ogni scusa. Contro l’abbandono, tolleranza zero”. È questo il messaggio, semplice, chiaro e d’impatto, che guiderà la campagna #NOABBANDONO2020 realizzata da MSD Animal Health (leader mondiale in ricerca e innovazione al servizio della salute animale) insieme alla Protezione Animali, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e contrastare in modo concreto i fenomeni dell’abbandono degli animali e del randagismo.

Come partecipare? Visita il sito https://www.noabbandono2020.com/ dove è stato allestito uno speciale set fotografico digitale interattivo. Scatta sul set una foto con il tuo amico a quattro zampe che potrai personalizzare e rendere unica attraverso gli esclusivi sticker e sfondi simbolo della campagna (nelle immagini alcuni esempi). I partecipanti, registrandosi, riceveranno lo scatto tramite email e potranno condividerlo sui propri social con l’hashtag #noabbandono2020, diventando così i veri portavoce della campagna di sensibilizzazione, diffondendo il messaggio «contro l’abbandono tolleranza zero!» Non solo: con il tuo scatto contribuirai anche a una raccolta fondi sostenuta da MSD Animal Health a favore di ENPA.

In questo simpatico video puoi vedere esattamente come fare!

Il kit estivo

Un must per questa calda estate, sempre nel rispetto delle precauzioni igieniche, è il divertente kit disponibile in tre soggetti al prezzo di €14 l’uno. Consiste in una borsa spiaggia a doppi manici, fronte soggetto cane, retro soggetto gatto, e una mascherina lavabile in microfibra personalizzata con il logo ENPA in tre soggetti a scelta tra musetto cane, musetto gatto e simpatiche zampine (qui sopra e nella foto grande in alto). Il kit è acquistabile su EnpaShop a questo link.

Pubblicato il 2 luglio 2020

Maltrattamenti e abbandoni, finito il lockdown tutto torna come prima

Lepri scuoiate e crocifisse, piccioni trafitti dalle frecce… C’è tutto il campionario degli orrori in questo periodo post lockdown nel Parco e nei giardini della Villa Reale di Monza, ovvero in zone che durante la fase dell’emergenza, con la chiusura dei cancelli, erano diventate una vera oasi di pace per gli animali e adesso, con il ritorno dell’uomo, hanno purtroppo smesso di essere tali.

La carenza di sorveglianza e di controlli nel Parco e nella Villa Reale ha fatto tornare tutto come prima dell’emergenza coronavirus: se i maltrattamenti al limite del sadismo sono da considerarsi fatti eccezionali, è purtroppo tornato “normale” vedere proprietari maleducati che sguinzagliano i propri cani in barba ai regolamenti, mettendo in pericolo e stressando inutilmente la fauna selvatica.

Uomo e piccioni, convivenza difficile

È diventato protagonista dei media, suo malgrado, il piccione che, colpito alla testa da una freccetta di cerbottana si è incredibilmente adattato a questa situazione nutrendosi per una ventina di giorni nei pressi del laghetto della Villa Reale; dopo diversi tentativi di cattura anche da parte di volontari e operatori dell’ENPA di Monza e Brianza, finalmente è stato catturato. Una immediata visita veterinaria ha accertato che la freccia, che attraversava la testa dall’osso frontale a quello occipitale (ben visibile nella radiografia sotto), per fortuna non aveva leso l’encefalo e i vasi importanti. L’intervento chirurgico ha permesso la sua rimozione e l’animale, dopo essersi ripreso, è stato rilasciato al Parco di Monza.

La convivenza tra uomo e piccioni non è sempre facile. Sempre più spesso questo volatile è a malapena sopportato, accusato di trasmettere diverse malattie e di provocare danni al patrimonio artistico delle città. Praticamente ogni giorno arrivano alla struttura di via San Damiano piccioni vittime di aggressioni di cani e gatti o incapaci di volare per condizioni fisiche debilitanti dovute alla mancanza di cibo. Tutti questi animali sono curati e riabilitati, quando possibile, a spese e cura dell’ENPA di Monza.

Non sempre le ferite sono accidentali: pochi giorni fa una segnalazione ci informava di un grave episodio di maltrattamento nel caso un riccio trovato in un cortile di Sulbiate (MB), proprio in centro paese, barbaramente ucciso con un punteruolo di legno conficcato nel petto.

Abbandonare vuol dire maltrattare!

Anche l’abbandono è a una forma di maltrattamento. Per questo non possiamo che condannare l’episodio avvenuto domenica 4 giugno che ha avuto per protagonista un gatto, lasciato in un trasportino proprio davanti all’ingresso del parco-rifugio.

Il micio è di buonissimo carattere e, considerato il suo peso (8 chili!), è stato simpaticamente battezzato Sancho Panzo. Terminati gli accertamenti sanitari potrà essere adottato, ed è anche adottabile a distanza.

Mentre si registra con soddisfazione una diminuzione delle entrate dei cani accalappiati sul territorio, e ciò grazie a efficaci provvedimenti come l’obbligo del microchip, la relativa identificazione dei proprietari e le sanzioni comminate, non diminuiscono invece gli abbandoni felini. C’è da augurarsi che l’obbligo di identificazione felina tramite microchip, entrato in vigore in Lombardia l’1 gennaio di quest’anno, possa servire non solo in caso di smarrimento ma anche per un futuro razionale controllo della popolazione.

ENPA ricorda che chiunque abbia problemi con il proprio animale può rivolgersi alla nostra struttura per cercare una soluzione.

Pubblicato il 3 luglio 2020

Orso condannato in Trentino… per aver fatto l’orso. Firma la petizione!

La Provincia Autonoma di Trento con un’ordinanza ha condannato a morte l’orso X, che non ha un nome perché non si sa neppure di quale animale si tratti (N.B. vedi aggiornamento in fondo).

Il motivo? Essersi semplicemente comportato da orso in un episodio di cui le dinamiche sono ancora poco chiare. In base ai racconti, infatti, l’orso, trovandosi improvvisamente di fronte ad un rischio (i due cacciatori “esperti” si muovevano in modo furtivo nel sottobosco) ha agito seguendo il suo istinto naturale.

Sembrerebbe che il plantigrado si sia trovato quasi suo malgrado addosso al ragazzo che ha riportato ferite leggere, e abbia solo cercato di difendersi dal padre del giovane, chi gli correva contro con atteggiamento minaccioso. Niente altro che una minaccia, infatti, doveva apparire all’orso un uomo che, accorrendo per portare aiuto al proprio figlio, era intenzionato a ferirlo o a ucciderlo.

La provincia autonoma di Trento tratta i cittadini italiani come bambini irresponsabili, incapaci di rapportarsi correttamente con la natura. ENPA chiede dunque che la Provincia, invece di sommari processi alle streghe, faccia piuttosto chiarezza sui fatti accaduti e sanzioni i comportamenti scorretti come avviene all’estero. La Provincia non è un ente a se stante ma ha precisi doveri nei confronti dell’Italia e dell’Europa.

Intervento di Costa opportuno e necessario

Il Ministro all’Ambiente Sergio Costa, rappresentando gli interessi del patrimonio indisponibile dello Stato quale è la fauna selvatica, si è detto disponibile a valutare l’impugnazione dell’ordinanza. Apprezziamo quindi la sua contrarietà a ogni misura ingiustificata e improvvisata nella gestione della situazione. Ricordiamo alla Provincia Autonoma di Trento i doveri che abbiamo nei confronti dell’Europa, anche in virtù dei fondi europei che la Provincia ha ricevuto proprio per la reintroduzione degli orsi.

Appello del coordinamento ambientalista: La montagna è anche la casa degli animali

Il comportamento tenuto dall’orso è stato di tipo difensivo, cioè ha reagito cercando di allontanare i due cacciatori che percepiva come elemento di pericolo: infatti anche secondo l’esperto Filippo Zibordi l’accaduto fa pensare “che l’orso sia stato sorpreso”. La zona in cui si è verificato l’incidente è popolata da femmine con cuccioli, elemento che fa pensare ancor più che si trattasse di un atteggiamento meramente difensivo.

Come dice ancora Zibordi: “quanti sono stati gli attacchi negli ultimi vent’anni? Quattro? Cinque? Su migliaia di incontri ravvicinati.” In questo modo la statistica ci svela le proporzioni della questione: il rischio di incidenti con gli orsi è statisticamente trascurabile.

Persino Christian Massironi, uno dei cacciatori coinvolti, si oppone all’ordinanza: “La montagna è la casa degli animali. Non credo sia necessario abbattere gli orsi. Piuttosto penso che ci sarebbe bisogno di una gestione diversa.”

E una diversa gestione sarebbe davvero auspicabile per poter intervenire con azioni di dissuasione mirate e calibrate. Una gestione, quella degli orsi del Trentino, che si spera venga al più presto affidata al Ministero dell’Ambiente.

Ultim’ora: l’orso è stato identificato!

Ha finalmente un nome l’orso protagonista della vicenda: è una femmina e si chiama JJ4. È la seconda orsa più anziana del Trentino, ha 14 anni e mai, in tutto questo tempo, ha fatto parlare di sé, anzi è nota per il suo carattere schivo e il comportamento estremamente elusivo. Quel famoso lunedì 22 giugno, quindi, deve essere accaduto qualcosa di estremamente grave che l’ha terrorizzata e le ha fatto pensare di trovarsi in grande pericolo, per questo è necessario indagare approfonditamente sullo svolgimento dei fatti.

Alla luce dei fatti odierni si rivela ancora più forte, giusta e necessaria la formale diffida che l’Ente Nazionale Protezione Animali insieme all’Oipa ha notificato al presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurzio Fugatti affinché ritiri un atto gravissimo, ispirato alla demagogia della paura e della violenza sugli animali, anziché alla conoscenza e al rispetto della straordinaria biodiversità del territorio Trentino.

La riflessione

In questo link potete leggere una interessante riflessione scritta da Marco Bravi, presidente del consiglio nazionale ENPA.

Firma la petizione!

WWF Italia ha lanciato una raccolta firme sulla piattaforma Change.org per chiedere a  Maurizio Fugatti, Presidente della Provincia Autonoma di Trento, di bloccare l’ordinanza che prevede la condanna a morte dell’orso.

Puoi aiutare anche tu a salvare l’orso firmando la petizione Stop all’uccisione “automatica” dell’orso in Trentino!

Per ulteriori info e per procedere a firmare, cliccare QUI.

Pubblicato il 2 luglio 2020; aggiornato il 4 luglio e il 5 luglio.

Buon viaggio, dolcissimo Giove.

Ai primi di giugno avevamo lanciato un appello del cuore per trovare casa a Giove, un dolcissimo pitbull ancora giovane ma affetto da cardiopatia (qui il nostro articolo).

L’appello è rimasto purtroppo inascoltato. Nel frattempo Giove aveva cominciato a stare poco bene, non era più il cane vivace amante dei giochi e delle coccole che aveva conquistato tanti volontari ma anche tanti genitori a distanza e i recenti accertamenti cardiologici avevano confermato che la situazione andava peggiorando, e ciò nonostante le cure.

E così Giove se ne è andato alla fine di giugno. Quel cuore che faceva capricci lo ha tradito.

È sempre un grande dolore per noi quando un nostro ospite se ne va per qualche malattia, e anche se eravamo consapevoli del suo grave handicap, che Giove peraltro mascherava benissimo, è davvero difficile accettare la morte di un cane di appena sei anni che aveva ancora tanto da dare.

Anche se da qualche giorno le condizioni si erano aggravate, i volontari che l’hanno seguito con grande affetto ed attenzione hanno nutrito fino all’ultimo la speranza che ci potesse essere una ripresa. Purtroppo non è stato così e a noi resta il ricordo di un adorabile patatone che con un cuore diverso avrebbe potuto portare la felicità in una famiglia.

Ciao dolce Giove, mancherai a tutti noi!

Pubblicato il 2 luglio 2020

Giornale di Monza, ritorna il gioco “Simpatiche Zampette”. In palio bellissimi regali!

Il settimanale monzese Il Giornale di Monza e il suo sito Prima Monza dà sempre spazio alle iniziative della nostra associazione e siamo quindi felici di poter ricambiare, promuovendo questo simpatico concorso fotografico!

Il concorso Simpatiche Zampette è ovviamente dedicato agli amici animali, mai come in questo periodo meritevoli della nostra gratitudine e affetto. Un modo per ricordarci di loro anche durante l’estate, un periodo in cui purtroppo sui giornali si parla spesso di abbandoni. Ecco allora che i nostri migliori amici saranno protagonisti grazie ai loro proprietari!

Come partecipare?

La partecipazione è totalmente gratuita. Basta collegarsi al sito www.simpatichezampette.it e cliccare sul logo de “Il Giornale di Monza” (o della testata di riferimento tra quelle che aderiscono all’iniziativa). Sarete indirizzato direttamente al form di iscrizione da compilare. Nel campo “descrizione” potete anche raccontare qualcosa di lui, magari una storia particolare o un simpatico aneddoto, poi non resta che caricare una sua foto (meglio se insieme a voi)  e … in bocca al lupo!

A ogni scatto verrà assegnato un numero e le immagini appariranno sul giornale (in edicola dal martedì) insieme alle vostre storie e a rubriche dedicate agli animali meno fortunati e a consigli utili di esperti.

L’iniziativa sarà il modo per scoprire anche le storie più simpatiche di salvataggi, dei vostri incontri speciali, quelli che cambiano la vita, e scopriremo animali dalle qualità inaspettate.

Come si vota?

Ogni settimana fino a martedì 3 settembre sui giornali aderenti all’iniziativa troverete il coupon cartaceo che servirà per votare l’animaletto più simpatico – anche il vostro naturalmente! Il coupon dovrà essere compilato e riconsegnato alla redazione o nelle urne posizionate nei negozi aderenti all’iniziativa.

Il segreto per conquistare la vittoria? Passare parola e far votare il proprio compagno!

Chi vince?

L’animale che riceve più voti per ogni giornale sarà decretato vincitore e sarà premiato durante la festa finale con tante sorprese per tutti,i perché l’importante è divertirsi!

Info:

Per tutti i dettagli, cliccare QUI.

Per iscriversi: www.simpatichezampette.it

 

Pubblicato il 29 giugno 2020

Il nuovo canile di Monza compie cinque anni! Auguri!

Il 24 giugno di cinque anni fa, in occasione della festa San Giovanni, patrono della città, avveniva l’inaugurazione del nuovo parco canile intercomunale di Monza in Via San Damiano.

Un traguardo lungamente atteso, un iter lungo 13 anni prima di veder terminati i lavori. E poi ancora un bando di gara pubblico del quale ENPA di Monza si è aggiudicata la gestione per un periodo di 15 anni.

Quel “Ce l’abbiamo fatta”, pronunciato non senza emozione da Giorgio Riva, presidente dell’ENPA di Monza e Brianza, la dice lunga su quanto sia stato difficile e faticoso arrivarci.

Quel giorno è stata una festa per tutti, per i tanti cittadini che non hanno voluto mancare e per i sempre preziosi volontari, alla presenza di autorità come l’allora Sindaco di Monza, Roberto Scanagatti, il suo predecessore, Marco Mariani e l’allora presidente della Provincia di Monza e Brianza, Dario Allevi, oggi primo cittadino di Monza.

Presenti anche le massime autorità della Protezione Animali: Carla Rocchi, presidente nazionale, Marco Bravi, presidente del consiglio nazionale e responsabile comunicazione e sviluppo e Massimo Pigoni, vicepresidente nazionale.

Cinque anni di impegno e passione

È passato un lustro da allora, e chiamare oggi la struttura semplicemente canile è riduttivo, perché il parco-rifugio canile ospita cani, gatti e una svariata tipologia di animali, da reddito e non: conigli, tartarughe, cavie, criceti, pony, cavalli, pecore, capre, oche anatre e galline.

La struttura che ENPA ha ricevuto in consegna è stata fornita di arredi e di strumenti per la gestione di questa complicata attività. L’area è stata arricchita con essenze arboree fino a farla diventare un piccolo parco. È stata allestita, interamente a spese di ENPA, la grande area atta a ricevere tutti gli animali diversi dai cani e dai gatti.

I numeri possono dare un’idea dell’ingente lavoro svolto: basti pensare che solo nel triennio 2017-2019 si è registrato l’ingresso di 1.289 cani, 2.246 gatti e 1.745 altri animali.

Nella storia di questo quinquennio non si può non citare un’altra tappa importante: nel dicembre 2018, infatti, è stato siglato il patto tra ENPA di Monza e Brianza e amministrazione monzese per la gestione di una vasta area adiacente al canile che ha preso il nome di Oasi di biodiversità e che sta acquisendo un’identità sempre più precisa.

Non dimentichiamo, poi, che il parco-rifugio è diventato nel tempo il punto di riferimento e una prima stazione di soccorso di tutti i selvatici, e sono davvero tanti, rinvenuti sul territorio.

Con la consapevolezza dell’importanza di trasmettere cultura animalista e ambientalista, la struttura di Via san Damiano 21 è diventata anche sede di numerosi e seguitissimi seminari e conferenze e di progetti didattici rivolti ai bambini e ai ragazzi in età scolare.

Cinque anni sono volati, l’impegno e la passione restano immutati e non sono mancati nemmeno nel difficile periodo da cui stiamo lentamente uscendo, che ci ha costretto a vivere l’emergenza anche dal punto di vista degli animali e a organizzare, per la prima volta nella sua storia, una camminata 4 Passi a 4 Zampe virtuale, una versione tanto alternativa quanto perfettamente riuscita.

LE FOTO: il giorno di inaugurazione il 24 giugno 2015; alcune manifestazioni che hanno avuto luogo nel nuovo canile di Via San Damiano (come la Benedizione degli Animali e la Festa degli Amici Cucciolotti); alcuni degli ospiti del rifugio.

Pubblicato il 23 giugno 2020

La Lombardia pensa ai cacciatori, ma ai selvatici chi ci pensa?

Mentre la Regione Lombardia, in questo periodo di coronavirus, perde tempo prezioso per mettere mano a leggi ed emendamenti volti a favorire in tutti i modi la lobby dei cacciatori, mentre la stessa Regione Lombardia spende in tre anni 600 mila euro dei cittadini lombardi per la manutenzione e conservazione dei roccoli (strutture utilizzate per la cattura di decine di migliaia di uccelli migratori destinati al mercato dei richiami vivi), le associazioni protezionistiche del territorio sono le sole a farsi carico dei selvatici recuperati da privati e forze dell’ordine. 

La struttura di via San Damiano a Monza è ormai da tempo considerata dai cittadini brianzoli un fondamentale punto di riferimento e una prima stazione di soccorso di tutti i selvatici rinvenuti sul territorio. Il numero di animali arrivati e accuditi sta crescendo a causa anche delle condizioni atmosferiche e dei violenti temporali di questi giorni.

A tutti questi animali vengono date accoglienza, prestate le prime cure, fornito cibo specifico (tutti i nidiacei sono da nutrire ogni ora!) in attesa di poterli stabilizzare e trasportare al centro di recupero animali selvatici autorizzato di Vanzago (MI), il tutto con mezzi dell’ENPA e a spese dell’associazione. Per questa preziosissima attività non sono previsti finanziamenti pubblici ma tutto si regge sulle offerte dei soci e degli amici dell’ENPA di Monza.

Quanti arrivi!

Qui di seguito una sintesi degli animali selvatici arrivati alla struttura di Via San Damiano nei mesi di maggio e la prima metà di giugno.

L’ultimo in ordine di tempo un nidiaceo di gheppio soccorso da Omar, un ragazzo di Villasanta (MB) che l’ha trovato in una via del centro. Con vero spirito zoofilo l’ha messo in una scatola di cartone bucherellata e con la mamma l’ha immediatamente portato al rifugio di Monza gestito dall’ENPA. L’animale, in buone condizioni, è stato nutrito con fegatini di pollo e preparato alla partenza per il CRAS di Vanzago, gestito dal WWF.

Sempre a Villasanta, nei giorni precedenti, erano stati trovati altri due nidiacei di gheppio di cui uno purtroppo già morto probabilmente per la caduta dal nido. Il giorno precedente era stata la volta di uno splendido nidiaceo di picchio verde e di un pipistrello.

Ma nel mese precedente l’ENPA di Monza ha accudito anche un balestruccio, quattro cinciallegre, una cinciarella, un codirosso, una colomba, dieci cornacchie, un fringuello, tre gazze, un germano, ventisette merli, un passero, due picchi, dodici piccioni, una quaglia, quattro ricci, una rondine, sei rondoni, quattro storni e una tortora dal collare, per un totale di 87 animali.

NELLE FOTO dall’alto: picchio verde; nidiaceo di cinciallegra; gheppi; picchio verde; rondone e merlotto mentre vengono nutriti; nidiaceo di gheppio; rondine.

NEI VIDEO: i gheppi nidiacei mentre vengono nutriti

Pubblicato il 16 giugno 2020

Anche NutriAMO sostiene il rifugio di Monza

Anche NutriAMO Petfood Solutions ha voluto aiutare ENPA a sfamare gli ospiti del rifugio di Monza. Se il nome non vi è proprio familiare, è perché NutriAMO produce e confeziona per le private label, importanti marchi italiani ed esteri della grande e piccola distribuzione, alimenti di altissima qualità per cani e gatti.

La proposta di fare una donazione di cibo al canile-gattile di Monza nasce dalla collaborazione con lo studio di design monzese Oikos Creative Lab di cui è partner Isabella Garlati, responsabile immagine della sezione ENPA di Monza e Brianza. Beatrice Signori, manager di NutriAMO, anche lei amante degli animali (e “mamma” di due adorabili cagnolini) essendo a conoscenza delle attività di volontariato in ENPA di Isabella, propone di poter donare alimenti all’associazione.

E così nel mese di maggio ENPA compie due viaggi in provincia di Mantova e ritorna con il furgone stipato di ben cinque bancali di scatolette per riempire le ciotole non solo dei cani e gatti nostri ospiti, ma anche per aiutare altri animali in tante difficili situazioni che ci vengono segnalate ogni giorno. 

ENPA di Monza e Brianza ringrazia di cuore NutriAMO per la generosa donazione, particolarmente preziosa in questo periodo di criticità.

Per info su NutriAMO, guarda il suo sito QUI

Pubblicato il 22 giugno 2020

Visite in canile, la prenotazione è d’obbligo!

Per quanto abbiamo già avuto modo di comunicarlo sia sulla nostra newsletter sia sui social, giova ricordare che, per evitare assembramenti e poter garantire la sicurezza a visitatori, volontari e operatori, l’accesso al rifugio di Monza Via San Damiano 21 avviene solo ed esclusivamente previo appuntamento. Il provvedimento rimarrà in vigore fino a nuova comunicazione.

Per informazioni o per fissare un appuntamento è possibile scrivere a uno dei seguenti indirizzi:

– canile@enpamonza.it (per i cani),

– adozioni.gatti@enpamonza.it (per i gatti),

– selvatici@enpamonza.it (per i conigli e altri animali).

In alternativa, potete telefonare al numero 039-835623, operativo ogni pomeriggio dalle 14.30 alle 17.30.

La sede operativa ENPA Monza

Per quanto riguarda la sede operativa di via Lecco 164, è aperta tutti i giovedì dalle ore 21.00 per i colloqui per gli LPU (lavori di pubblica utilità) e aspiranti volontari, e anche in questo caso sarà accessibile esclusivamente su appuntamento. Chi fosse interessato a un colloquio è pregato di scrivere all’indirizzo info@enpamonza.it, lasciando il proprio recapito telefonico per ricevere conferma della richiesta.

Pubblicato il 23 giugno 2020

Lecco, non c’è limite al peggio: corsi on line per uccidere le nutrie.

In una regione con un’amministrazione sempre più a favore dei cacciatori e sempre meno animalista, succede anche questo: la Provincia di Leccoha dato il via a un corso di formazione online, aperto anche ai cacciatori, per spiegare come sparare alle nutrie e che si concluderà con una lezione “pratica”.

L’obiettivo? Un vero e proprio sterminio di massa delle nutrie presenti nella provincia, il cui costo economico verrà fatto pagare ai comuni, dunque ai cittadini. Per l’Ente Nazionale Protezione Animali si tratta di fondi economici preziosi che in questa emergenza dettata dal Covid-19 potrebbero essere utilizzati per ben altri scopi.

Una strada del tutto sbagliata

In questo contesto, la formazione online di chi dovrebbe poi compiere gli abbattimenti, maneggiando armi, è del tutto sommaria e pericolosa. Si tratta tra l’altro di un piano inutile e illegittimo poiché prevede che a effettuare le uccisioni siano anche i cacciatori e altre figure private estranee alla legge 157 del 1992 art. 19 sulla gestione faunistica (che si applica anche alle nutrie), nonostante siano già sei le sentenze della Corte Costituzionale che hanno bocciato il ricorso agli operatori privati.

Oltretutto le politiche degli stermini a cui le amministrazioni locali si ostinano a ricorrere da svariati anni hanno solamente di fatto aggravato la situazione, liberando spazi per nuove colonizzazioni della specie oggetto di controllo.

È evidente che queste scelte sono funzionali solo ai consensi politici e che la strada giusta da percorrere, in realtà, sia un’altra: ripristino ambientale e applicazione delle misure per impedire nuove colonizzazioni. È possibile, ad esempio, ricorrere alla sterilizzazione di un determinato numero di animali in particolari contesti. La pratica della sterilizzazione e del rilascio in libertà, infatti, è stata dichiarata valida dalla stessa Unione Europea.

Pubblicato il 16 giugno 2020

Storia di “Capra”: un recupero difficoltoso

Pochi sanno che, a pochi passi dal Duomo di Monza, esiste un vasto terreno alluvionale attraversato dal Lambro, con una fitta copertura arborea ed arbustiva, che ospita una numerosa avifauna autoctona e vanta la presenza di manufatti di ingegneria idraulica del ‘700 e dell’800. Parte di questo terreno è stato gestito, fino a poco tempo fa, da Legambiente di Monza: un vero angolo di pace, non a torto chiamato oasi, luogo di preziose visite didattiche, che ci auguriamo possano riprendere al più presto. Tutto ciò sulla sponda sinistra del fiume, quella sul lato ferrovia.

Il fiume Lambro a pochi passi dal centro di Monza

L’altra sponda è occupata da una vegetazione fittissima e selvaggia, una vera e propria giungla. Qui, da un numero imprecisato di anni, vive una capra. Il signor Luca, che abita in un condominio vicino ed ha accesso all’area, ricorda che 12 anni fa, al suo arrivo la capra già c’era ed era considerata una mascotte da tutti i condomini. Impossibile sapere chi ce l’abbia messa e perché. Dobbiamo però dire che l’animale si è trovato in quello che potremmo definire “paradiso delle capre“: verde all’infinito, cespugli da brucare a volontà, rifugi dove nascondersi dalla presenza umana.

Anche le capre invecchiano!

Ma gli anni passano e gli acciacchi, anche per una capra, si fanno sentire. Già da tempo il signor Luca aveva costruito una casetta di legno molto confortevole che la nostra capra, soprattutto negli ultimi anni ha saputo apprezzare.

Ultimamente è comparsa una vistosa zoppia alla zampa sinistra. Da qui la necessità di sottoporre l’animale, sempre vissuto libero, a una visita veterinaria. Per questo il signor Luca si è rivolto all’ENPA di Monza e Brianza che ha inviato due volontari esperti per un sopralluogo. Risultato impossibile avvicinarsi all’animale, l’ENPA ha posizionato una grande trappola che viene normalmente impiegata per la cattura di cani vaganti.

Un recupero non facile

Dopo un lungo mese di tentativi (la capra furbissima entrava nella trappola ma riusciva anche a uscire dopo aver mangiato il mangime usato come esca) finalmente nella penultima settimana di maggio la trappola è scattata. Immediatamente un gruppo di volontari ENPA, aiutato da alcuni volenterosi condomini, ha effettuato un accidentato percorso per portare la capra, custodita nella gabbia trappola, fino al furgone che attendeva.

L’animale è stato poi ricoverato presso il parco rifugio di Monza dove verrà a breve sottoposto a esami veterinari specialistici per verificare se ci siano possibilità di guarigione o se la zoppia sia dovuta solo all’inesorabile passare del tempo.

La capra nel parco rifugio di Monza

Poi la capra (nessuno mai le ha dato un nome ma l’hanno sempre solo chiamata “Capra”…) potrà al più presto tornare al suo paradiso.

Guarda il breve video del tratto finale del recupero, verso il furgone:

Pubblicato l’8 giugno 2020

Una gattara di Monza in tivù

Vi ricordate del “Tg del volontariato” di cui vi abbiamo parlato all’inizio di aprile?  Nell’originalissimo programma giornaliero, trasmesso sul suo canale YouTube e altri social, l’attrice di teatro Tiziana Di Masi raccontava le attività in tempi di Covid di numerosi volontari impegnati nei campi più disparati. Non ha voluto escludere neanche chi si dedica agli animali e così, nella puntata del 2 aprile, Tiziana ha raccontato la testimonianza di Anna Moioli, “gattara” doc e volontaria dell’ENPA monzese, che segue alcune colonie a Monza e Muggiò (MB).

Anna filma se stessa

Ma non è finita lì, perché la fama di Anna è arrivata perfino a Mediaset! Ebbene sì: anche Maria Luisa Cocozza, conduttrice di Arca di Noè, trasmissione sugli animali in onda su Canale 5 ogni domenica alle 13:40, ha voluto presentare le quotidiane attività di una tutrice di colonie feline (questo il temine ufficiale).

La postazione cibo è una un’apposita cuccia

… all’ “Arca di Noè”!

Durante il mese di aprile in pieno lockdown, armata di smartphone (e dell’indispensabile autodichiarazione), Anna si è quindi filmata mentre riforniva e metteva in ordine la postazione pappa in una colonia di Monza che segue assieme ad altre persone.

Il maschio più socializzato …

La colonia, “ereditata” sei anni fa quando l’anziano signore che la gestiva si è dovuto trasferire dai figli, è formata da appena due mici (naturalmente sterilizzati), un maschio socializzato che si fa coccolare volentieri e una femmina piuttosto diffidente che tiene le distanze.

sempre pronto per una coccola

I filmati di Anna sono stati inviati alla giornalista, montati e trasmessi nella rubrica “Qua la Zampa” del 31 maggio. Nel servizio Anna spiega alcune caratteristiche della colonia e condivide qualche “trucco del mestiere”, come quello di mettere una vaschetta di acqua sotto la ciotola del cibo umido in estate per tenere lontano le formiche.

E la femmina invece più restia

Potete guardare il breve servizio televisivo (poco più di un minuto) QUI. Buona visione!

Info: chi fosse interessato a collaborare con i volontari del settore colonie feline/catture, anche per sostituzioni ferie, è invitato a scrivere a coloniefeline@enpamonza.it.

Ora della pappa!

Pubblicato il 6 giugno 2020

Anche il rifugio di Monza aderisce al progetto “Companion Animal For Life” di Almo Nature

Almo Nature è una linea di pet food che tramite la Fondazione Capellino aiuta gli animali attraverso diversi progetti.

Uno di questi è Companion Animal For Life, un progetto europeo che ha come finalità la realizzazione di un quadro normativo che impedisca gli abbandoni dei cani e dei gatti, vieti la soppressione degli individui (cani e gatti) sani, trasformi i rifugi in luogo di mero transito temporaneo con conseguente loro diminuzione di numero per la drastica diminuzione degli abbandoni e la risoluzione del problema del randagismo endemico ottenuta prima attraverso la riduzione degli abbandoni ed infine con la sterilizzazione dei randagi.

Uno dei tanti cani adottati al rifugio di Monza nell’ambito del progetto Companion Animal For Life con il kit di benvenuto

La partecipazione del rifugio di Monza

Il rifugio di Monza ha già dato da tempo la sua adesione a questo ambizioso progetto, grazie al quale chi adotta un cane o un gatto riceve un kit di benvenuto e un buono per alimenti gratis per un mese per il proprio amico, e contemporaneamente fa giungere gratuitamente alla struttura lo stesso quantitativo di cibo per lo stesso periodo di tempo. Leggi QUI il nostro articolo del 29 marzo 2020.

Uno dei tanti gatti adottati al rifugio di Monza nell’ambito del progetto Companion Animal For Life con il kit di benvenuto

Proprio in base al numero di cani e gatti che sono stati adottati nei primi tre mesi dell’anno con i relativi buoni per pappe gratis per un mese (alcuni dei quali vedete in queste foto), lunedì 8 giugno è arrivata la prima consegna 2020, quasi due bancali, dell’analogo quantitativo di cibo per i cani e i gatti ospiti della struttura di via San Damiano.

Gli alimenti Almo Nature consegnati al rifugio di Monza l’8 giugno
Uno dei tanti cani adottati al rifugio di Monza nell’ambito del progetto Companion Animal For Life con il kit di benvenuto

Un grazie, quindi, ad Almo per il prezioso sostegno a favore degli animali più sfortunati. Per ulteriori informazioni sul progetto “Companion Animal For Life” cliccare QUI.

Guarda il bellissimo spot Almo Nature “Il futuro è una nostra responsabilità” QUI.

Uno dei tanti gatti adottati al rifugio di Monza nell’ambito del progetto Companion Animal For Life con il kit di benvenuto

Pubblicato il 9 giugno 2020

Oasi di biodiversità ENPA: arrivano le api!

«Se le api scomparissero dalla terra, all’uomo non resterebbero che 4 anni di vita». Questa frase, attribuita ad Albert Einstein, la dice lunga sull’importanza di questi imenotteri: con l’impollinazione svolgono una funzione fondamentale per la conservazione della flora, contribuendo al mantenimento della biodiversità. Basti pensare che circa l’84% delle specie di piante e l’80% della produzione alimentare in Europa dipendono in larga misura dall’impollinazione. Le api, inoltre, rivestono un importantissimo ruolo ecologico perché la loro presenza è indice della qualità di un ecosistema.

Quale posto migliore, allora, per ospitare delle api se non l’Oasi di Biodiversità nata presso il parco-rifugio di Monza in via San Damiano?

L’idea di Giorgio Riva, presidente dell’ENPA brianzolo e “papà” dell’Oasi, ha trovato realizzazione grazie all’incontro con Anna e Marinella, appassionate apicultrici. Da questa collaborazione è nato un progetto che finalmente ha visto la luce con l’allestimento di un mini-apiario sul lato ovest del recinto cavalli, tra piante già esistenti in modo da sfruttare la naturale ombreggiatura. La zona, recintata per tenere a distanza gli animali, indica chiaramente la presenza di un apiario (segnalato anche da autorizzazione Azienda Tutela Salute Monza) e comunque delimita un’area di rispetto, necessaria per il volo ascensionale delle api.

Qui le api sono le benvenute!

L’area è stata arricchita con siepi mellifere, come biancospino e nocciolo. Le famiglie (in arnia) sono due e nel corso della stagione potranno essere affiancate da un paio di nuclei a supporto (mini-arnie), per mantenere in equilibrio l’apiario. In caso di attacco di parassiti, sono previsti trattamenti con prodotti a base di principi naturali o a base di acidi organici.

Le due famigliole composte già da migliaia di api hanno dimostrato, dai primi controlli, di essersi perfettamente acclimatate e di gradire tutti i fiori che l’area del canile e le zone circostanti possono offrire: grandi fioriture di sambuco, distese di trifoglio e di tarassaco in fiore, un’intera parete che riveste il canile ricca delle fioriture di gelsomino e di vite del Canadà. I volontari del canile hanno quotidianamente una ronzante compagnia nelle loro attività con gli altri animali.

ENPA Monza è particolarmente felice di ospitare questi nuovi amici e di avere aggiunto un importantissimo tassello all’arricchimento dell’oasi posta a fianco del canile.

Il presidente Riva con le apicultrici Anna e Marinella presso l’Oasi di biodiversità accanto al rifugio di Monza

È un dato di fatto che in tutto il mondo la popolazione delle api sia diminuita in modo preoccupante mettendo a rischio la biodiversità: è il caso di dire che, nella nostra Oasi, sono le benvenute!

Pubblicato il 9 giugno 2020

Innovet ancora a fianco dell’ENPA: 1.000 igienizzanti per i rifugi

L’amore per gli animali e la promozione delle adozioni può passare anche attraverso piccoli grandi gesti. Innovet Italia ha deciso di supportare l’importante lavoro svolto dall’Ente Nazionale Protezione Animali e dai suoi volontari a favore dei trovatelli a quattro zampe, sostenendo #AltrEroiEnpa, la campagna social dell’Associazione che racconta l’incessante attività dei volontari anche in questo periodo di emergenza sanitaria. In particolare, la società dedicata allo sviluppo di prodotti innovativi per la salute del cane e del gatto, donerà 1.000 confezioni di gel igienizzante ai rifugi ENPA

In questi mesi non si è mai fermata l’attività dell’Associazione e dei suoi volontari per garantire quotidianamente il benessere degli animali: quelli accuditi nei centri di recupero e nei rifugi, quelli liberi sul territorio, i gatti delle colonie e i tantissimi pet delle famiglie italiane che durante questo periodo hanno avuto bisogno di un sostegno.

I volontari ENPA sono stati vicini ai malati di Covid-19, prendendosi cura dei loro animali, offrendo un ricovero nei casi in cui il proprietario era costretto a lasciare la propria abitazione, o peggio, a non farne più ritorno. La forza del volontariato e della solidarietà ha sostenuto numerose famiglie in difficoltà che non sapevano più come riempire le ciotole ogni giorno dei loro animali. 

Innovet, ENPA Monza e il calendario dell’Avvento

ENPA Monza e Brianza conosce bene Innovet. Forse qualcuno ricorda che lo scorso mese di novembre la sala conferenze del rifugio di Monza si è trasformata in un set fotografico per la realizzazione del simpatico Calendario dell’Avvento virtuale, protagonisti tantissimi degli ospiti del rifugio! Grazie all’iniziativa solidale sui social, Innovet aveva poi fatto una generosissima donazione alla Protezione Animali di ben €3.407,00. La cerimonia di consegna dell’assegno ha avuto luogo a metà febbraio al rifugio di Monza in presenza del CEO Innovet Italia, Renato della Valle. E proprio una foto scattata in quell’occasione, che ritrae alcuni volontari ENPA Monza (senza mascherina perché non era ancora scoppiata l’emergenza Covid!), è stata utilizzata per comunicare la nuova iniziativa (vedi le due immagini in questa pagina). Leggi i nostri precedenti articoli QUI (realizzazione calendario) e QUI (cerimonia di consegna).

In questo momento così delicato per tutti, garantire lo svolgimento in sicurezza delle innumerevoli attività che l’ENPA svolge per gli animali è prioritario. E per questo ringraziamo tutti quelli, come Innovet, che ci sostengono ogni giorno nella nostra missione.

Pubblicato il 5 giugno 2020

4 passi a 4 zampe virtuale, un vero successo!

È stato un successo andato ben oltre le aspettative la 26° edizione della “4 passi a 4 zampe” che come sapete si è svolta, a causa dell’emergenza coronavirus, in maniera virtuale: ben 190 gli animali a 2 e 4 zampe che hanno partecipato insieme ai loro proprietari (era possibile iscrivere più di un animale).

Questa formula ci ha costretti ad essere fisicamente lontani, ma vicini e uniti con lo spirito: alle 15.30 di domenica 31 maggio, infatti, è stato mandato a tutti gli iscritti il link per vedere un video con le immagini più belle e significative delle 25 precedenti edizioni e di un altro video con le foto di quasi tutti i partecipanti dell’edizione 2020. La versione definitiva, con proprio tutti gli iscritti compresi i “last-minute”, sarà presto visibile sul nostro canale YouTube.

Cani, gatti & Co

La vostra risposta è stata davvero toccante: una camminata virtuale ma, proprio per questo, maggiormente inclusiva a cui hanno potuto iscriversi non solo i cani ma anche gatti (davvero tanti!), conigli (come Scellino con Federica), cavie (Tommy con Conchita e Massimo), tartarughe (Va-lentina e Pian-ella con Consuelo) e pappagallini (l’inseparabile Chicco e la cocorita Nina con Giusy). Anche alcuni volontari ENPA hanno voluto iscriversi con ospiti del rifugio di Monza decisamente non convenzionali, come Chiara con il caprone Derek e Simone con il tacchino Raimondo!

Una marcia … internazionale!

In tanti, pur abitando lontano, hanno voluto essere dei nostri: Bruna, ex mamma a distanza, da Tortoreto Lido (Teramo) con Meredith, Marinella da Lomazzo (Como) con Cookie, Romeo da Ponte Tresa (Varese) con Biko, Patrizia da Lodi con Romeo, Giuseppeda La Valletta Brianza (Lecco) con Shiou, Martina da Albignasego (Padova) con Stella.

E non è finita qui, perché abbiamo voluto anche regalarci un tocco di internazionalità: Moss e Izzy direttamente da Nottingham (Gran Bretagna) con i bassotti Bowie e Xena, Licia da Zurigo (Svizzera) con il suo indimenticato Pitt, Liubov addirittura da Smolensk (Russia) con la bellissima micia Kisa e, dulcis in fundo, Michele ha partecipato con i suoi tre parrocchetti Lucky, Gundu e Naughty nientemeno che dalla lontanissima Singapore!

Non è mancato chi ha voluto essere presente anche con un amico che non c’è più, non solo Licia con il suo Pitt ma anche Stefano con l’amatissima Micia.

I video e gli attestati

I 183 bellissimi Attestati di Partecipazione personalizzati di ciascun iscritto sono già stati caricati sulla nostra pagina Facebook in un apposito album da salvare, stampare o postare sui vostri social – qui ne vedete alcuni esempi. A breve saranno pubblicati anche sul sito web.

E nei prossimi giorni verranno pubblicati in chiaro sul nostro nuovo canale YouTube i due video ai quali stiamo mettendo i tocchi finali. I dettagli e il link verranno comunicati quanto prima.

Grazie a tutti!

Per il momento un enorme grazie a tutti i partecipanti che hanno voluto starci vicino, darci una mano concretamente (che in questo periodo non guasta) e condividere quello che è sempre stato lo spirito di questa camminata per i sentieri alberati del Parco: una silenziosa ma decisa condanna contro l’abbandono e contro tutte le forme di maltrattamento nei confronti degli animali.

Considerato il successo di questa formula, non è detto che la prossima edizione della “4 Passi” si raddoppi e venga organizzata nello stesso giorno in due versioni: quella “reale” nel Parco di Monza e quella “virtuale”. Non vi sembra una bella idea?

Pubblicato il 4 giugno 2020

Progetto di crowdfunding “Adottare in Sicurezza”: Hill’s di nuovo al fianco di ENPA

L’emergenza sanitaria ci ha imposto dei sacrifici e dei limiti, ma le conseguenze non riguardano solo le persone: hanno avuto anche un forte impatto anche sulla vita dei tantissimi animali che sono rimasti dietro le sbarre senza poter essere adottati. Trovare una casa per gli animali che abbiamo soccorso, curato e accudito per il tempo necessario è una delle principali missioni di ENPA.

L’obiettivo del progetto Adottare in Sicurezza, lanciato sulla piattaforma italiana di crowdfunding Produzioni dal Basso, è quello di far incontrare, in tutti i rifugi ENPA, i nostri animali con la loro nuova famiglia umana nella massima sicurezza per il personale, i volontari e i visitatori potenziali adottanti.

I costi naturalmente sono elevati e poco sostenibili soprattutto in questo periodo in cui non è stato possibile organizzare eventi né ricevere offerte da visitatori e adottanti, ma continuando comunque a sostenere ingenti spese per le cure e mantenimento degli ospiti. 

Le barriere protettive nell’ufficio del rifugio di Monza

Come verranno utilizzati i fondi

Una parte dei fondi sarà utilizzata per la creazione delle “safe zone” di accoglienza nelle strutture, per controllo e protezione di adottanti e operatori. Il resto sarà dedicato all’acquisizione di dispositivi di protezione individuali monouso, necessari per la quotidiana attività di soccorso, trasporto e accudimento.

Attraverso il progetto ogni vostro aiuto ci aiuterà a mettere in campo tutte le azioni necessarie per dare la felicità ai nostri trovatelli, anime con la coda che aspettano una nuova casa! Con un valore aggiunto: Hill’s Pet Nutrition – che ha già contribuito con donazioni dirette di petfood alle sezioni ENPA più colpite dalla pandemia – raddoppierà ogni vostra singola donazione fino a un massimo di €11.000 (una forma di crowdfunding che si chiama “matchfunding”)! Per ripartire con le visite alle nostre strutture che consentono al pubblico di conoscere ed adottare consapevolmente i nostri protetti dovremo porre la massima attenzione alla prevenzione sanitaria.

La pagina dedicata al progetto Adottare in Sicurezza sulla piattaforma Produzioni dal Basso è QUI.

Sostenendo questa campagna permetterai di dotarci di tutti i dispositivi di sicurezza necessari per garantire la continuità delle attività di adozione dei nostri amici a 4 zampe!

Grazie amici degli animali! E grazie ancora una volta Hill’s!

Pubblicato il 2 giugno 2020

Un appello del cuore… per chi ha problemi di cuore!

Lui è Giove, un incrocio pitbull dal pelo marrone carbonato, nato il 23 gennaio 2015 e arrivato in canile il 20 novembre 2017, dopo essere stato ceduto dalla sua famiglia.

Giove è un cane meraviglioso: dopo pochi giorni di ambientamento nella sua nuova “casa” si è rivelato molto dolce, amante di coccole e grattini. È un cane socievole con le persone e anche con i suoi simili, se femmine, è sempre desideroso di fare qualcosa insieme ai volontari, che sia giocare con al palla o fare esercizi di mobility, sa fare il seduto e il terra e sta imparando a rispondere al richiamo.

Vabbè, ogni tanto ha il vizietto di saltare addosso, ma Giove è davvero un bel cane, di ottimo carattere e ancora giovane, allora perché è ancora in canile?  

Giove con la volontaria Elisa

Purtroppo Giove ha qualche problema di salute. Mai, come in questo caso, si può parlare di “adozione del cuore” per un cane che ha problemi di cuore. Già, Giove è cardiopatico, il suo handicap tuttavia non limita la sua vita e le sue attività, ma purtroppo c’è e bisogna tenerne conto.

Per lui, quindi, cerchiamo una famiglia che lo ami per quel tesoro che è e non si faccia scoraggiare da una diagnosi medica, perché Giove è un cane che ha tanto da dare, e si merita davvero di trovare una casa tutta per lui!

Per info: canile@enpamonza.it

Pubblicato il 3 giugno 2020

Festa Amici Cucciolotti / Rifugi aperti annullata

Carissimi bambini, carissime famiglie,

era quasi ovvio considerando il periodo: a malincuore dobbiamo comunicarvi che l’annuale evento, previsto per domenica 7 giugno e organizzato da tantissime sezioni ENPA in collaborazione con Pizzardi Editori, non si terrà.

Noi siamo dispiaciuti quanto voi e ci auguriamo di rivederci presto in allegria!

Approfittiamo per annunciarvi che potrete trovare in edicola i nuovissimi Amici Cucciolotti Colora! Quattro libri diversi, ognuno con 32 pagine e tantissimi disegni da colorare, con i simpaticissimi amici Nasoni e gli altri abitanti di Nasopoli.

Anche così puoi contribuire ad aiutare i trovatelli della Protezione Animali!

Pubblicato il 1 giugno 2020

Cinque per mille: perché a ENPA?

La tua firma può aiutare gli animali ad avere un futuro. Indicare il nostro codice fiscale nella tua dichiarazione dei redditi è l’unico modo possibile per destinare il 5×1000 alla Protezione Animali e garantire, così, i beni di primaria necessità agli animali accuditi nei rifugi ENPA.

Non solo animali abbandonati, maltrattati o ceduti dalle proprie famiglie, animali di ogni specie trovati feriti o in situazione di pericolo, ENPA si occupa anche di animali sul territorio, come i gatti delle colonie feline e i cani di quartiere (realtà diffusa nel centro-sud Italia), la cui sterilizzazione aiuterà a combattere il randagismo e le sue drammatiche conseguenze.

Scegliendo ENPA per il tuo 5×1000, inoltre, darai la possibilità ai nostri volontari di intervenire tempestivamente e in modo adeguato anche in situazioni di emergenza, come quella del Covid-19 e le catastrofi naturali.

Cosa devi fare? Semplicemente cercare nel tuo modello (730, Cud, Unico…) il riquadro “scelta per la destinazione del cinque per mille dell’IRPEF”, firmare nello spazio apposito e inserire il Codice Fiscale 80116050586 (unico per tutta Italia).

Quanto vale il tuo 5×1000?

Il tuo 5×1000 può migliorare le condizioni di vita dei tantissimi trovatelli di cui ci prendiamo cura quotidianamente, nei rifugi, sul territorio e durante le emergenze.

Con il tuo 5×1000, ad esempio, puoi donare:

Grazie del tuo sostegno.

Guarda il video QUI

Pubblicato il 3 giugno 2020

4 Passi a 4 Zampe virtuale: comincia il countdown!

Siete pronti per la 26° edizione dell’annuale camminata 4 Passi a 4 Zampe?

Noi sì! Per chi non fosse ancora al corrente della novità, a causa dell’emergenza coronavirus quest’anno organizzeremo l’imperdibile evento domenica 31 maggio – non al Parco di Monza ma tutto online!

La passeggiata è per noi non soltanto una simpatica tradizione e un’opportunità per sensibilizzare il pubblico sul tema dell’abbandono, ma anche un’occasione per raccogliere fondi per sostenere le nostre attività a favore degli animali, 365 giorni all’anno presso il canile-gattile intercomunale di Monza. E mai come in questo periodo abbiamo bisogno di voi, del vostro affetto e di un piccolo gesto che si tramuterà in un aiuto concreto.

E così abbiamo pensato di organizzare una specialissima edizione virtuale davvero “inclusiva”: all’iniziativa potrà partecipare anche chi vive lontano da noi con tutti i propri animali a due o quattro zampe – non solo cani! Una marcia aperta davvero a tutti!

Alla marcia si sono iscritte persone non solo da diverse Province e Regioni ma addirittura due sorelle di Nottingham in Gran Bretagna con i loro due cagnolini! 

Come funziona

Se la camminata “vera” si articola in tre fasi (iscrizione, corteo per i sentieri del Parco e arrivo alla cascina San Fedele), la versione virtuale si articolerà sempre in 3 fasi ma ovviamente diverse: 

1) Iscrizione e foto: scattate una bella foto con il vostro cane, gatto, coniglio o altro pet (è gradita la foto in famiglia ma non è obbligatoria), e se l’avete, facendogli indossare una delle bandane ENPA Monza delle passate edizioni.

Procedete poi all’iscrizione andando su e seguendo le istruzioni per la compilazione del form, allegando la foto e eseguendo il pagamento (PayPal, carta di credito o bonifico bancario).

Se avete più animali in casa e volete partecipare con tutti loro, scattate una foto di ciascuno e iscriveteli tutti!

L’offerta minima per ogni animale iscritto è di €10 (come ormai da molti anni), ma sono ovviamente gradite offerte superiori.

2) Filmato: domenica 31 maggio alle ore 15.00, come se iniziasse veramente la camminata al Parco di Monza, per sentirci davvero tutti insieme sarà caricato sul nostro nuovo canale YouTube un bellissimo ed emozionante filmato che raccoglie video e foto di numerose precedenti edizioni della marcia: le fasi preparatorie, le foto dei partecipanti, il corteo, i Carabinieri a cavallo, fino all’arrivo con il ristoro e l’esibizione di Agility Dog. Nel video verranno inoltre incluse quante più foto possibili dei partecipanti di questa speciale edizione virtuale 2020!

Il video sarà visionabile in anteprima dagli iscritti alla 4 Passi a 4 Zampe 2020: una volta effettuati l’iscrizione e il pagamento, vi verrà inviato tramite email, poco prima dell’inizio dell’evento, il link per accedere al filmato!

3) L’attestato: dopo l’evento verranno pubblicate sul sito web e sulla nostra pagina Facebook tutte le vostre foto in forma di bellissimi Attestati di Partecipazione, incorniciati e personalizzati per ciascun partecipante, da scaricare e stampare.

Un ricordo della vostra gradita presenza virtuale e del vostro sostegno all’ENPA, con l’augurio che voi stiate bene e che presto potremo rivederci tutti insieme, uniti dal nostro amore per gli animali.

Per informazioni: manifestazioni@enpamonza.it

Visitate l’Evento sulla nostra pagina Facebook dove potete visionare i simpatici trailer e tante foto!

NELLE FOTO: alcuni degli iscritti alla manifestazione.

Coronavirus, non si correrà il Palio di Siena. Ma l’annullamento è solo a causa dell’epidemia.

Per la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale, nel 2020 il Palio di Siena non si correrà né a luglio né ad agosto. Vista il protrarsi dell’emergenza Covid, era inevitabile che venisse sospeso. Mentre la decisione non può che fare piacere a tutti gli animalisti, dispiace che sia stato il coronavirus a fermarlo e non la consapevolezza dei maltrattamenti che subiscono gli animali, costretti a correre su un terreno assolutamente non adatto.

Il Palio di Siena, come altre “gare” analoghe, è una manifestazione anacronistica e crudele che mette a repentaglio la vita dei cavalli. La tradizione non vale la vita di un essere vivente e per questo il Palio dovrebbe chiudere per sempre. 

Pubblicato il 22 maggio 2020

Una giornata nera per la fauna selvatica in Lombardia.

Per tutelare i cacciatori/bracconieri la Regione s’inventa la norma ammazza vigilanza.

Presidio martedì 26 maggio al Pirellone

Martedì 19 maggio, in piena emergenza Covid, il consiglio regionale della Lombardia ha investito il suo tempo per violare la legge nazionale 157 del 1992 sulla tutela della fauna, regalando ai cacciatori l’utilizzo del visore notturno per la caccia al cinghiale e l’obbligo per chi fa i controlli di indossare un giubbino ad alta visibilità che lo renderà più visibile ai bracconieri. Il tutto attraverso le modifiche alla legge regionale – passate nonostante il tentativo delle opposizioni di contrastarle – in modo da impedire qualsiasi ricorso delle associazioni ai TAR.

Le associazioni ambientaliste lombarde in modo unitario avevano presentato una diffida ai consiglieri regionali, contenente tutti i motivi di illegittimità delle modifiche proposte, non riuscendo tuttavia a scalfire la compattezza della maggioranza oramai soggiogata dalle rivendicazioni della parte più estremista del mondo venatorio.

Abbigliamento ad alta visibilità e visore notturno

Il visore notturno è un mezzo vietato di caccia anche per la Suprema Corte di Cassazione, mentre i giubbini ad alta visibilità saranno obbligatori solo per le guardie venatorie e non per tutti i cacciatori: ad esempio sono esclusi quelli impegnati in forma vagante alla fauna migratoria, distinzione impossibile da fare sul campo. Un vero e proprio regalo al bracconaggio, piaga della regione Lombardia. E mentre la guardia venatoria senza giubbino ad alta visibilità vedrà sospendere il decreto fino a un anno, al cacciatore inadempiente la sanzione sarà ridicola: 30 euro, meno di una cena al ristorante.

Anziché essere impegnati a calpestare la fauna e il diritto, la regione Lombardia potrebbe impegnarsi a emanare il Piano Faunistico Regionale previsto dall’art. 10 comma 12 della L. 157/92, evitando di incorrere in violazioni che la Corte Costituzionale ha già ben segnalato. Oppure ad ascoltare gli oltre 10.000 cittadini che hanno già firmato la petizione “STOP BRACCONAGGIO, STOP DEREGULATION VENATORIA”, creata sulla piattaforma change.org. La petizione non è chiusa: puoi ancora firmare.

Le iniziative delle associazioni

Martedì 26 maggio dalle 9.30 alle 11 le associazioni ambientaliste e animaliste organizzeranno un presidio di protesta, nei limiti concessi dall’emergenza COVID, dinnanzi alla sede della Regione Lombardia a Milano (il “Pirellone”). Sarà presente anche l’ENPA di Monza e Brianza. Questo oltre a intraprendere tutte le iniziative di carattere legale (richiesta di impugnativa al Governo, comunicazione alla Commissione Europea etc).

Pubblicato il 21 maggio 2020

Tre giorni, sei ovini!

Capre e pecore assolute protagoniste di rocamboleschi recuperi

Parafrasando il celebre film con Harrison Ford “Sei giorni, sette notti”, il titolo dell’articolo la dice lunga sul fatto che, tra domenica 10 e martedì 12 maggio, sei tra capre e pecore siano state ampiamente protagoniste della scena della sezione monzese di ENPA in un periodo in cui i si stanno registrando pochissimi ingressi di cani, sia recuperati sul territorio che ceduti dai proprietari. La struttura di via San Damiano, del resto, costituisce ormai un centro di eccellenza per il ricovero di animali che non siano cani o gatti.

Quando la legge si scontra con la tutela degli animali

Domenica 10 maggio arriva la segnalazione da parte di un cittadino monzese che, mentre fa jogging nella tristemente famosa area della Cascinazza, si accorge della presenza di una capra e di un capretto impigliato tra le radici di una pianta. Un gruppo di volontari, recatosi immediatamente sul posto, liberano il piccolo animale, una femmina nata da poco (ha ancora il cordone ombelicale attaccato) e non senza fatica riescono anche a recuperare mamma capra che si aggira intorno tra i rovi molto allarmata. È chiaro che la sua agitazione è motivata dal fatto di non poter prestare al piccolo le cure materne e di non poterlo allattare.

Al recupero assiste qualcuno che appartiene a quel gruppo di dubbi personaggi dediti a forme di pastorizia illegale nella zona, attività che continua nonostante le tante denunce presentate da ENPA, da cittadini, e dalle forze dell’ordine. Non è il proprietario degli animali ma afferma di conoscerlo.

Al rifugio di Monza mamma e figlia vengono ricoverati in un box accogliente. Il piccolo è debilitato e non ne vuole sapere del latte materno. È solo grazie alla pazienza dei volontari che, nutrito con biberon pieni di latte di capra, si riprende e comincia ad attaccarsi alle mammelle.

Potrebbe sembrare un lieto fine, ma ecco che si presenta in canile il proprietario che, forte, della marca auricolare di mamma capra, reclama gli animali come suoi. ENPA sa perfettamente quale sarà il destino delle due, condannate come tutte le femmine a partorire in continuazione per produrre latte o animali maschi da macellare. Ci si offre anche di acquistare gli animali, ma senza successo.

Per ATS, purtroppo, non ci sono gli estremi per poter trattenere gli animali. Lo smarrimento di ovini al pascolo non è considerato un reato e così, con il cuore straziato e del tutto impotenti, i volontari si vedono costretti a restituire al pastore mamma e piccolina. E resta l’amaro in bocca per una legge che favorisce l’uomo e non gli animali e per le barbare tradizioni della pastorizia che consentono a pseudo pastori comportamenti palesemente ascrivibili a maltrattamento di animali non sanzionati dalla Legge.

Un recupero sotto il diluvio

Lunedì 11 maggio, sotto un diluvio universale, arriva una segnalazione da parte dell’ATS in merito alla presenza, in un campo di via Macallè a Monza, vicino al canale Villoresi, di due grosse capre, una a terra probabilmente in brutte condizioni.

Vista la complessità della situazione, il presidente dell’ENPA monzese Giorgio Riva esce accompagnato da tre volontarie ed effettivamente trova due grandi capre, di razza orobica, detta anche di Val Gerola. Uno è un giovane maschio con corna di tutto rispetto, l’altro maschio è in condizioni precarie sdraiato a terra e incapace di alzarsi.

Le capre sono state nel frattempo ricoverate da una signora amante degli animali (nutre su posto una colonia di gatti) all’interno di un terreno di sua proprietà. La stessa ha già provveduto a chiamare un veterinario per le prime cure. Ma, visto anche il maltempo, ENPA decide di ricoverare subito gli animali presso la struttura di Via San Damiano. Caricati sugli automezzi dell’associazione (per la capra ammalata si è dovuti ricorrere, non senza fatica, all’aiuto di una barella), i due animali, giunti al rifugio di Monza, sono stati messi in isolamento (privi di marche auricolari non risultano controllati per la brucellosi) e sottoposti immediatamente a visita veterinaria specializzata.

In questi giorni hanno cominciato a uscire con i volontari e hanno dimostrato un carattere incredibilmente affettuoso per delle capre. Dopo la opportuna sterilizzazione, andranno a raggiungere la famiglia di capre e pecore del parco canile-gattile di Monza.

Pecore giganti, recupero record!

La terza segnalazione, questa volta di martedì 12 maggio, riguarda una signora che abitava in provincia di Monza e Brianza, morta per Covid-19, lasciando diversi animali: 14 gatti, alcune cocorite e due pecore.

La figlia abita in un’altra regione e gli animali vengono temporaneamente accuditi dall’ex badante, ma occorre velocemente trovare loro una sistemazione. I gatti e le cocorite sono già stati recuperati da altre associazioni locali; per le due pecore si attiva una sinergia tra uno zoofilo del bresciano e la sezione ENPA di Monza.

Il lavoro del maniscalco

Le due pecore, Carmen, la femmina, di razza gigante bergamasca ed Edo, il maschio, sono davvero enormi e visibilmente sovrappeso al punto da non riuscire a muoversi bene. Il presidente Giorgio Riva, insieme alle volontarie Lara ed Elena del settore erbivori, è costretto a una fatica improba per riuscire a caricarle sull’apposito carrello per il trasporto di grandi erbivori dell’ENPA di Monza.

Una volta giunte in rifugio, viene chiamato un maniscalco per dare una sistemata alle unghie e successivamente vengono visitate. È evidente che la loro alimentazione è stata eccessiva forse per eccessivo amore.

Domenica 17 maggio Carmen ed Edo sono partite alla volta di una fattoria didattica del bresciano dove faranno parte di un piccolo gregge e dove saranno sicuramente sottoposte a un rigoroso regime alimentare.

Pubblicato il 22 maggio 2020

Cricket, il cucciolo tenuto recluso nell’armadio.

Questa storia, che ha davvero dell’incredibile, comincia con la segnalazione, sempre molto preziosa, da parte di un cittadino di Sovico (MB) in merito alla presenza di un cucciolo recluso alcuni giorni in una sorta di grosso armadio esterno.

Il segnalante comunicava anche di aver visto il proprietario avvicinarsi al cane con un bastone con fare intimidatorio affinché il piccolo, spaventato, smettesse di abbaiare.

Considerata la gravità della segnalazione, si procedeva immediatamente al sopralluogo. Sul posto i volontari del Nucleo Antimaltrattamenti di ENPA Monza e Brianza non riuscivano a credere ai loro occhi: il povero animale, un cucciolo di appena 6 mesi visibilmente spaventato, non solo era effettivamente detenuto in un enorme armadio (foto a sinistra), ma veniva anche legato al suo interno con una grossa catena di ferro che ne impediva ulteriormente i suoi movimenti.

I proprietari dichiaravano di averlo adottato tramite social media dalla Campania e di essersi resi conto che era troppo impegnativo. Dopo essere stati edotti sulle gravissime violazioni commesse, finalmente il piccolo veniva liberato. È stato davvero commovente vederlo saltare e fare le feste, quasi volesse manifestare ai volontari la propria riconoscenza per la fine dell’incubo.

Una nuova vita per Cricket

Visto le gravissime condizioni di deprivazione sociale e di maltrattamento il cucciolo, battezzato Cricket, veniva immediatamente portato via dalla famiglia e portato al canile di Monza in via San Damiano. Qui gli operatori hanno dovuto tagliare la pettorina che, mai cambiata dalla data dell’adozione, era ormai visibilmente stretta, visto che il cucciolo era ovviamente cresciuto. Una successiva visita veterinaria ne confermava, per fortuna, le discrete condizioni di salute.

Il Nucleo Antimaltrattamento ENPA, congiuntamente con le autorità giudiziarie, valuterà le opportune azioni legali.

Protagonista suo malgrado di una storia allucinante, il piccolo Cricket, ne siamo sicuri, troverà quanto prima una bella famiglia che con amore saprà fargli dimenticare i suoi primi mesi di vita da recluso.

NELLE FOTO: Cricket nell’armadio in cui veniva tenuto e con dei volontari ENPA dopo il suo arrivo al canile di Monza

Pubblicato il 10 maggio 2020

La 4 Passi a 4 Zampe, ai tempi del coronavirus. La marcia diventa virtuale!

Tutte è pronto per la 26° edizione dell’annuale camminata 4 Passi a 4 Zampe in programma domenica 31 maggio. Sì, perché, in barba all’emergenza coronavirus, anche quest’anno organizzeremo l’imperdibile evento… solo che sarà online!

Niente raduno festante di cani e proprietari prima del via o bandana ricordo, niente banchetto di gadget e informazioni, niente allegro e variegato corteo per i sentieri del Parco di Monza né meritato ristoro all’arrivo… Purtroppo tutto questo non sarà possibile, ma ENPA di Monza e Brianza non si è fatta scoraggiare. La passeggiata è per noi non soltanto una simpatica tradizione e un’opportunità per sensibilizzare il pubblico sul tema dell’abbandono, ma anche un’occasione per raccogliere fondi per sostenere le nostre attività a favore degli animali, 365 giorni all’anno presso il canile-gattile intercomunale di Monza. E mai come in questo periodo abbiamo bisogno di voi, del vostro affetto e di un piccolo gesto che si tramuterà in un aiuto concreto.

E così abbiamo pensato di organizzare una specialissima edizione virtuale davvero “inclusiva”: all’iniziativa potrà partecipare anche chi vive lontano da noi con tutti i propri animali a due o quattro zampe – non solo cani! Una marcia aperta davvero a tutti!

COME FUNZIONA

Se la camminata “vera” si articola in tre fasi (iscrizione, corteo per i sentieri del Parco e arrivo alla cascina San Fedele), la versione virtuale si articolerà sempre in tre fasi ma ovviamente diverse:

– Iscrizione e foto:

Scattate una bella foto con il vostro cane, gatto, coniglio o altro pet (è gradita la foto in famiglia ma non è obbligatoria), e se l’avete, facendogli indossare una delle bandane ENPA Monza delle passate edizioni.

Procedete poi all’iscrizione andando su questo link e seguendo le istruzioni per la compilazione del form, allegando la foto e eseguendo il pagamento (PayPal, carta di credito o bonifico bancario).

Se avete più animali in casa e volete partecipare con tutti loro, scattate una foto di ciascuno e iscriveteli tutti!

L’offerta minima per ogni animale iscritto è di €10 (come ormai da molti anni), ma sono ovviamente gradite offerte superiori.

– Il Filmato:

Domenica 31 maggio alle ore 15.00, come se iniziasse veramente la camminata al Parco di Monza, per sentirci davvero tutti insieme sarà caricato sul nostro nuovo canale YouTube un bellissimo ed emozionante filmato che raccoglie video e foto di numerose precedenti edizioni della marcia: le fasi preparatorie, le foto dei partecipanti, il corteo, i Carabinieri a cavallo, fino all’arrivo con il ristoro e l’esibizione di Agility Dog. Nel video verranno inoltre incluse quante più foto possibili dei partecipanti di questa speciale edizione virtuale 2020!

Il video sarà visionabile in anteprima dagli iscritti alla 4 Passi a 4 Zampe 2020: una volta effettuati l’iscrizione e il pagamento, vi verrà inviato tramite email, poco prima dell’inizio dell’evento, il link per accedere al filmato.

– L’attestato:

Dopo l’evento verranno pubblicate sul sito web e sulla nostra pagina Facebook tutte le vostre foto in forma di bellissimi Attestati di Partecipazione, incorniciati e personalizzati per ciascun partecipante, da scaricare e stampare.

Un ricordo della vostra gradita presenza virtuale e del vostro sostegno all’ENPA. Con l’augurio che voi stiate bene e che presto potremo rivederci tutti insieme, uniti dal nostro amore per gli animali.

Per informazioni: manifestazioni@enpamonza.it

Aiutateci a condividere l’evento Facebook!

 

 

Pubblicato il 6 maggio 2020

Brugherio e Muggiò: recuperati due biacchi. Uno, purtroppo già morto.

In questo periodo stiamo ricevendo diverse chiamate da parte di privati che chiedono aiuto per la presenza di serpenti, biacchi in particolare, nei propri giardini. In diverse occasioni volontari e operatori ENPA Monza sono usciti per il recupero degli animali, mentre altre volte le segnalazioni raccolte sulla nostra pagina Facebook sono state risolte dando opportuni consigli.

Un intervento si è concluso felicemente a Brugherio (MB). Si trattava di un giovane esemplare finito in una bocca di lupo e la signora che ci ha contattato, per quanto spaventata, lo ha lasciato lì senza disturbarlo, permettendo così il suo recupero e il successivo rilascio in un campo lontano dalle abitazioni. 

Il biacco morto per un colpo alla testa

È andata meno bene, invece, a un biacco a Muggiò (MB). Un signore, spaventato per la sua presenza in giardino, ha addirittura chiamato la figlia per dirle di portare via il nipote che in quel momento era con lui.

Arrivati sul posto, i volontari ENPA hanno trovato il biacco privo di vita in un secchio, con una ferita alla testa. Il signore sostiene di aver usato un bastone solo per mettere il serpente in un secchio, forando tra l’altro il coperchio per permettergli di respirare. Di sicuro, però, il biacco è morto per quel colpo alla testa. Non è restato altro che informarlo del reato (seppure non a rischio di estinzione il biacco è inserito comunque tra le specie salvaguardate dalla convenzione di Berna e dalla direttiva europea), anche se molto probabilmente non ha agito per dolo, ma solo per paura e ignoranza. Quel che è certo è che avrebbe potuto lasciarlo stare e aspettare l’arrivo dei volontari, come ha fatto giustamente la signora di Brugherio, prima di agire in maniera sconsiderata.

Val la pena ricordare che, nel caso di avvistamento di un serpente nel proprio giardino, è utile contattare ENPA, i cui volontari sanno perfettamente come comportarsi.

Biacco, conosciamolo meglio

Il suo nome driva dal longobardo “biach” che significa pallido. Ricordiamo che il biacco (Heirophis viridiflavus) conosciuto anche come colubro verdegiallo o natrice dal collare, è una specie comune nel nostro territorio e del tutto innocuo: anzi è molto utile all’ecosistema perché si nutre di roditori e insetti. Di solito ha una colorazione nera e gialla nella parte superiore (esistono esemplari anche del tutto neri, grigi o marroni, a seconda della zona geografica), mentre la parte superiore del ventre è color crema, gli esemplari più giovani, pur avendo testa gialla e nera, sono grigi o azzurri sul resto del corpo.

Una caratteristica del biacco è la velocità: se disturbato tende a scappare molto rapidamente. Il consiglio migliore è, se possibile, quello di lasciarlo tranquillo e aspettare se ne vada da solo per la sua strada.

Scheda informativa ENPA Monza e Brianza

Pubblicato il 22 maggio 2020

Orari rifugio e sede: apertura su appuntamento

Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, seguendo le direttive del Governo e della Regione le visite e le adozioni presso il rifugio di Monza si erano pressoché fermate.

Brunello con la volontaria Elisa

Con l’inizio della Fase 2 la vita sta tornando gradualmente, si fa per dire, a una apparente normalità e anche le adozioni sono di nuovo possibili. Ma attenzione: non è ancora possibile accedere liberamente al rifugio di Monza, ma solo ed esclusivamente previo appuntamento. Questo al fine di regolare il flusso di visitatori al rifugio e poter garantire la sicurezza di tutti: pubblico, volontari ed operatori. Il provvedimento rimarrà in vigore fino a nuova comunicazione.

Nel frattempo vi invitiamo a contattarci per informazioni o per fissare un appuntamento presso il canile-gattile di Via San Damiano 21 scrivendo a uno dei seguenti indirizzi:

canile@enpamonza.it (per i cani),

adozioni.gatti@enpamonza.it (per i gatti),

selvatici@enpamonza.it (per i conigli e altri animali).

In alternativa, potete telefonare al numero 039-835623, operativo ogni pomeriggio dalle 14.30 alle 17.30.

La sede operativa ENPA Monza

Lazzaro e Lola; in alto, le cavie Roma e Christopher

Per quanto riguarda la sede operativa di via Lecco 164, da giovedì 21 maggio riprende la riapertura settimanale a partire dalle ore 21,00 per i consueti colloqui per gli LPU (lavori di pubblica utilità) e aspiranti volontari e resterà aperta anche nei giovedì sera successivi.

Anche in questo caso sarà accessibile esclusivamente su appuntamento. Chi fosse interessato a un colloquio è pregato di scrivere all’indirizzo info@enpamonza.it, lasciando il proprio recapito telefonico per ricevere conferma della richiesta.

Grazie della collaborazione e a presto!

Pubblicato il 20 maggio 2020

Regione Lombardia sempre più dalla parte dei cacciatori. Firma la petizione!

Se la notizia non fosse vera, ci sarebbe da ridere: con i riflettori tuttora puntati sull’emergenza coronavirus, zitta zitta, la giunta Fontana, alla guida della Regione Lombardia, sta provando a fare un nuovo regalo coi fiocchi, l’ennesimo, ai bracconieri: obbligare le Guardie Venatorie Volontarie a indossare giubbino e copricapo ad alta visibilità.

Un altro regalo come la reiterazione a febbraio del finanziamento da 200mila euro (600.000 euro dei cittadini lombardi in tre anni) già assicurato lo scorso anno per il restauro di quei roccoli che la Regione vuole equiparare a beni culturali.

Questo è quanto emerge in un documento sottoscritto da numerose associazioni protezionistiche lombarde: LAV, LAC, LIPU, WWF, CABS, ENPA, GAIA, GOL e Legambiente. Poche leggi hanno subito così tante modifiche come la legge regionale 26/93 (“Norme per la protezione e tutela dell’equilibrio ambientale e disciplina dell’attività venatoria”) e tutte a favore di cacciatori e bracconieri.

Il nuovo abbigliamento imposto alle guardie sfiora il ridicolo: immaginate, nel fitto del bosco, quanto possa mimetizzarsi un tutore della legge visibile come un catarifrangente, o forse il nuovo look serve per evitare che possa venir impallinato dal bracconiere?

Perché questa sembrerebbe la motivazione: la sua sicurezza. Non si spiega, allora, come mai un abbigliamento ad alta visibilità non venga imposto, come succede negli USA, anche ai cacciatori. In un momento delicato, in cui l’Italia, su pressione europea, ha approvato il Piano d’azione nazionale per il contrasto degli illeciti contro gli uccelli selvatici, la modifica approvata dalla regione Lombardia va esattamente nella direzione opposta.

Ricordiamo, tra l‘altro, che le Guardie Giurate Volontarie sono Pubblici Ufficiali e il loro abbigliamento e/o divise viene approvato dai Prefetti ai sensi del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, quindi in questo senso la decisione della regione sarebbe del tutto illegittima.

Un triste primato

La nostra Regione, del resto, vince ogni anno la maglia nera del bracconaggio con il 31% dei reati venatori commessi in Italia. Ma non va meglio a livello nazionale: tra i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, con ben 8 milioni di uccelli uccisi illegalmente, solo l’Egitto fa peggio di noi! C’è di che esserne fieri.

Caccia al cinghiale, un altro regalo ai cacciatori

Siccome non c’è limite al peggio, la Regione si appresta a votare l’uso del visore notturno nella caccia al cinghiale, che sarà peraltro permessa tutto l’anno. Il visore non risulta tra i mezzi consentiti dall’art. 13 della legge n.157/92, quindi si vorrebbe rendere legale ciò che legale non è.

L’apertura tutto l’anno, inoltre, è in palese contrasto con il periodo di caccia previsto dalla Legge Nazionale, senza contare quanto questo ulteriore “regalo” al mondo venatorio possa portare a un aumento esponenziale del bracconaggio e del disturbo della fauna selvatica.

Via libera a roccoli e abbattimenti

Richiamo vivo nella gabbietta dove passa tutta la vita

E non è finita qui: la Regione Lombardia sta pensando anche alla riapertura in via amministrativa degli impianti di cattura dei richiami vivi con le reti – Roccoli – e di nuove Deroghe Caccia (fringuello, storno e colombo).   L’assessore all’Agricoltura, infatti, ha già pronta ora una nuova deroga di riapertura (illegale) degli impianti di cattura, peraltro vietati dalla normativa europea e ha anche chiesto all’ISPRA nuove deroghe per l’abbattimento extra legge ed extra convenzioni europee di fringuelli, storni e colombi torraioli.

Diciamo di no! Firma la petizione “Stop Deregulation Venatoria”

Il 19 maggio le nuove modifiche alla Legge Regionale 26/93 saranno votate in Consiglio a Milano: vi terremo informati. Nel frattempo su change.org è stata lanciata una petizione https://www.change.org/p/stop-deregulation-venatoria per fermare il bracconaggio e la deregulation venatoria e tutti sono invitati ad aderire, il tempo stringe ma bloccare la deriva filovenatoria della regione Lombardia è ancora possibile.

Guarda l’intervento dell’attore e drammaturgo Gianfelice Facchetti a Buongiorno Regione su Rai il 15 maggio.

FIRMA QUI: https://www.change.org/p/stop-deregulation-venatoria

Guarda anche l’intervento dell’attore e drammaturgo Gianfelice Facchetti  ritrasmesso a Buongiorno Regione su Rai3 il 15 maggio.

Pubblicato il 15 maggio 2020

La difficile vita dei cani da caccia in “pensione”: quattro cani ritirati da ENPA

Nonostante il difficile periodo, il Nucleo Antimaltrattamento di ENPA Monza e Brianza continua le sue attività di controllo e repressione di maltrattamenti e verifica di eventuali violazioni al benessere animale.

Proseguono, infatti, i sopralluoghi per il monitoraggio di situazioni critiche, come quello effettuato a Brugherio (MB), che ha portato gli volontari del nucleo a visionare il terreno di proprietà di un cacciatore a cui in passato erano stati tolti dei cani per detenzione non idonea.

Sul posto i volontari hanno rilevato la presenza di un notevole numero di cani da caccia, tra cui alcuni anziani. Nonostante fossero finalmente detenuti in gabbie a norma e i box fossero puliti, alcuni cani erano visibilmente in sovrappeso e spaventati, segno di scarsissima attività motoria e di bassissima socializzazione interspecifica. I cani, evidentemente, non erano più impiegati da tempo in attività venatoria e due femmine, ex fattrici, sembravano implorare con gli occhi di essere portate via da lì.

Mancanza di cure

Il cacciatore, un pensionato, ha dichiarato di recarsi sul posto quotidianamente per accudire gli animali ma che, a causa del sovrannumero e delle gravi difficoltà economiche, non riusciva a seguirli adeguatamente né a curarli (un cane, in particolare, presentava un principio di infezione agli occhi visibilmente trascurata).

I volontari, quindi, procedevano a ritirare le due femmine ex fattrici e altri 2 cani sprovvisti di microchip. Al cacciatore sono state rilasciate prescrizioni per migliorare la condizione di detenzione dei cani rimasti (maggiori pulizia, sgambamento obbligatorio e regolari visite veterinarie). La situazione è stata segnalata alle autorità competenti e sarà costantemente monitorata con ispezioni atte a verificare il rispetto degli accordi pattuiti.

La dolcezza fatta cane!

Le razze da caccia, si sa, sono sempre docili di carattere e molto languidi e i nuovi arrivati non hanno fatto eccezione: appena messe le zampe in canile, infatti, Ultima, Giuggiola, Pigna e Caciotta, due beagle e due meticci cani da caccia, hanno letteralmente conquistato volontari e operatori, rivelandosi di una dolcezza incredibile.

Pubblicato il 9 maggio 2020

Coronavirus Fase 2, attenzione agli animali!

Il grande vincitore del lockdown per l’emergenza Covid-19 è la Natura che in questi mesi ha voluto riprendersi ciò che l’uomo le aveva tolto.

Con le attività commerciali e industriali ferme e le strade vuote, non solo è diminuito l’inquinamento, sia acustico sia atmosferico, ma si sono registrati numerosi casi di animali selvatici – di natura schivi e riservati – che si sono appropriati di nuovi spazi in mare come sulla terraferma: caprioli nei centri storici, cinghiali vicino ai supermercati, delfini nel porto di Cagliari, un intero gregge di capre selvatiche in una cittadina gallese, cervi, stambecchi, lupi (come quello avvistato per strada in una valle del cuneese – vedi video in fondo) e orsi (come i cuccioli che hanno tranquillamente attraversato una strada statale nel Trentino, in un video che ha fatto il giro dei social) a quote sempre più basse, e, in alta montagna, numerose specie di rapaci. Nelle campagne brianzole lepri e volpi sbucano dai boschetti ai lati della strada e nelle città. E anche i gatti, quelli di proprietà come quelli di colonia, sembrano diventati padroni della città.

Con l’inizio della tanto agognata Fase 2, molti di noi stiamo tornando a un’apparente normalità e gli animali selvatici, intimoriti dalla ricomparsa dell’uomo, ritorneranno molto probabilmente ai loro habitat naturali.

Tutto questo non succederà da un giorno all’altro, ci vorrà un po’ di tempo perché gli animali riacquistino l’originaria prudenza.

L’appello di ENPA: rispetto per la fauna selvatica

Proprio per questo l’appello che ENPA rivolge ai cittadini è quello di guidare piano e con la massima prudenza, per dare alla fauna selvatica il tempo di riadattarsi alle condizioni ripristinate.

Durante il lockdown abbiamo imparato, nostro malgrado, a convivere con il silenzio, con la solitudine, con un ritmo di vita lento. Forse abbiamo finito con l’apprezzare gli effetti collaterali positivi di questa tremenda emergenza e forse tutto questo sarà servito, si spera, a farci vivere d’ora in avanti con una maggiore consapevolezza e rispetto per la fauna che ci circonda.

NELLE FOTO: solo alcuni degli animali avvistati in questo periodo, in Italia e nel resto del mondo.

Le minilepri sono state fotografate il 26 aprile nel Parco Adda Sud (Lodi), proprio nel centro della prima “zona rossa” del Covid-19 (fotografate da Giuseppe Carenzi).

La volpe è stata investita sulle strade di Bologna.

I VIDEO: un lupo  per strada in una valle del cuneese; cuccioli di orso attraversano una strada statale nel Trentino.

Pubblicato il 9 maggio 2020

Ultima Petfood, un aiuto per i rifugi nelle regioni di Nord Italia

Anche Ultima Petfood ha voluto dare una mano ai rifugio delle zone più colpite dall’emergenza in corso e dal lockdown.

Ultima Petfood, che ha fatto del proprio claim “insieme per una vita migliore” una vera e propria mission, ha voluto sostenere alcune delle realtà che vivono grazie al supporto di volontari e donazioni e che oggi non possono fare affidamento sul normale flusso di adozioni e interventi singoli.

A fianco di ENPA, Ultima ha voluto mostrare il suo impegno concreto, adottando una serie di realtà sui territori più colpiti dall’emergenza Covid-19 attraverso la donazione di alimenti che consentirà di nutrire per un mese intero tutti i trovatelli ospiti di numerosi canili del Nord e Centro Italia, tra cui quello intercomunale di Monza. Il 28 aprile sono arrivati da Ultima ben 4 bancali di cibo per cani, destinati agli animali ospitati nella struttura di via San Damiano.

In questo modo, inoltre, Ultima appoggia la campagna ENPA #GliAbbracciChePuoiDare e stringe in un abbraccio virtuale tutti i cani ospiti dei rifugi ENPA che si trovano in maggiore difficoltà.

Nelle foto, alcuni volontari ENPA al rifugio di Monza, insieme alla cagnolona Arya, con il cibo donato da Ultima Petfood.

Pubblicato il 10 maggio 2020

Parco di Monza: riapertura sperimentale. ENPA: non dare da mangiare agli animali.

La notizia ha fatto sicuramente piacere ai cittadini monzesi: il Sindaco Dario Allevi ha annunciato tre giorni di prove generali di apertura del Parco di Monza, da mercoledì 13 a venerdì 15 maggio, al fine di “testare” il comportamento delle persone e l’efficacia dei controlli (comportamento dei milanesi sui Navigli docet…).

La riapertura è stata decisa intenzionalmente in tre giorni feriali e non nel weekend, cioè quando i rischi di un sovraffollamento sono maggiori, come conferma Dario Allevi, nella duplice veste di primo cittadino e di presidente del Consorzio Villa Reale: «Vogliamo verificare il comportamento delle persone e l’efficacia dei controlli sull’area: per questo abbiamo scelto di riaprire il nostro gioiello verde durante la settimana. Se il test sarà positivo si potrà pensare a una riapertura definitiva.»

Riapertura: dove e quando

Il Parco sarà aperto dalle ore 7.00 alle 20.30, sarà obbligatorio entrare con la mascherina, che potrà essere tolta solo durante l’attività motoria e mantenere la distanza un metro di dagli altri, anche sulle panchine, e due metri di distanza durante l’attività sportiva. Sarà vietato utilizzare aree giochi, attrezzi sportivi, svolgere attività ludico ricreative, fare feste e picnic.

L’accesso al Parco sarà consentito solo per i pedoni che potranno entrare dai quattro ingressi: Porta Monza, Porta Villasanta, Vedano Centrale e Porta San Giorgio; sarà aperto anche l’ingresso pedonale della Madonna delle Grazie. Viale Cavriga sarà inibito al traffico veicolare, i giardini della Villa Reale resteranno chiusi mentre riaprirà il parcheggio di Porta Monza.

In azione anche i droni

A controllare il Parco saranno agenti della polizia locale che si avvarranno anche dei droni e di pattuglie in moto, volontari della Protezione Civile, che installeranno un presidio fisso a metà di viale Cavriga per coordinare tutte le forze in campo, e le GEV, le Guardie ecologiche volontarie. Impegnati anche i Carabinieri a Cavallo del Parco.

Le raccomandazioni di ENPA

È fuori discussione, come ampiamente riportato dai media, che in questo periodo gli animali selvatici si siano riappropriati non solo degli spazi verdi ma anche delle città. E, per quanto riguarda Monza, sicuramente lepri, conigli selvatici, scoiattoli, volpi e uccelli acquatici si sono goduti alla grande l’assenza dell’uomo.

Per questo ENPA invita tutti al buon senso: non facciamo che il nostro ritorno al polmone verde della città possa costituire un trauma per gli animali selvatici che lo abitano; non ricominciamo a tenere liberi i cani (ricordiamo che esiste un regolamento che prevede l’uso del guinzaglio all’interno del Parco o, in alternativa, l’uso della museruola) e a fare chiasso. Riappropriamoci del Parco apprezzando invece i suoi silenzi.

Ma, soprattutto, non ricominciamo a dare da mangiare agli animali selvatici: in questo periodo sono stati benissimo anche senza di noi, non hanno bisogno di prendere a tutti i costi il cibo dalle nostre mani. Nutrire i selvatici, anzi, li rende eccessivamente confidenti verso l’uomo e li mette in pericolo perché abbassa il loro livello di guardia. Accontentiamoci di vederli e ammirarli da lontano! A tale proposito, vi invitiamo a leggere il nostro articolo del 17 aprile 2018 QUI.

Per le foto ENPA ringrazia Fabrizio Redaelli della testata monzese Il Cittadino. Vi invitiamo a vedere il suo bellissimo reportage QUA.

Pubblicato il 10 maggio 2020

“Ti senti”: il lockdown permanente di miliardi di animali nella campagna ENPA

L’Italia si prepara alla Fase 2 dell’emergenza Coronavirus, ma i sentimenti di costrizione e di privazione che abbiamo tutti vissuto in queste settimane per necessità, noi umani li riserviamo tutti i giorni a miliardi di animali, in Italia e nel mondo.

Costretti a casa, ci siamo sentiti (e ci sentiamo) avviliti, annoiati, afflitti, confinati, disperati. Ci sentiamo “in gabbia”. E, ancora, impotenti, inermi, irritati, isolati, impauriti, prigionieri, in pericolo.

Con circa 50 soggetti, la campagna “Ti senti” è l’occasione per riflettere sul fatto che una condizione necessaria ma temporanea imposta all’essere umano per contenere il contagio del Coronavirus, in realtà è purtroppo “normale” per miliardi di animali, ed è imposta loro proprio dall’uomo.

Gli animali esotici in gabbia, gli animali sfruttati, quelli del circo, gli animali da allevamento e quelli da reddito. Ma anche gli animali cacciabili vivono nella loro quotidianità – dalla nascita e per tutta la vita – gli stessi sentimenti e gli stessi stati d’animo che l’uomo è costretto a subire da marzo per difendersi dal Covid-19. Similitudini inquietanti sulle quali è necessario riflettere.

Campagna ENPA “Made in Brianza”

Prodotta dal Centro Nazionale Comunicazione e Sviluppo ENPA, la campagna “Ti senti” è stata ideata e creata da Isabella Garlati, responsabile immagine dell’ENPA di Monza e Brianza, supportata dalle volontarie del settore redazione. Sarà diffusa sui social network dell’Ente Nazionale Protezione Animali: ogni giorno alle ore 13 verrà pubblicato un soggetto differente, abbinando due immagini che confrontano le emozioni che proviamo noi umani, in stato di lockdown, con la drammatica condizione di animali rinchiusi e sfruttati per tutta la vita, accomunati dal titolo “Ti senti …” seguito da un aggettivo o breve descrizione.

In fondo, una frase da non dimenticare: “Quando tutto sarà finito, loro saranno ancora abbandonati al loro destino! Ricordati che i tuoi gesti faranno la differenza”. Ognuno di noi, infatti, può fare la differenza in tantissimi modi: adottando un animale in un rifugio anziché acquistarlo, boicottando divertimenti e vacanze che prevedono lo sfruttamento di animali, eliminando o quantomeno riducendo drasticamente il consumo dei prodotti di origine animale, acquistando prodotti cruelty-free e, ancora, insegnando ai nostri figli il rispetto per tutte le creature viventi e dell’ambiente.

I primi soggetti: abbandono e circo.

Per il lancio del 27 aprile è stato scelto il tema dell’abbandono (immagine sopra), accompagnato dal seguente testo:

Ogni anno vengono abbandonati al loro destino centinaia di migliaia di animali, un fenomeno che si verifica tutto l’anno e che riguarda non solo cani e gatti ma numerose altre specie. I più fortunati verranno soccorsi e adottati; molti altri andranno incontro a un destino ben peggiore.

Il tema del secondo dei 50 soggetti è il circo (immagine a destra) con il seguente testo:

Nei circhi gli animali vengono addestrati con metodi brutali, costretti a esibirsi in spettacoli contronatura e a sopravvivere in condizioni che non hanno nulla in comune con le loro esigenze etologiche.

L’addestramento prevede punizioni (pungolare, bastonare, frustare, affamare), tutti metodi volti a piegare la volontà e a indurli a compiere sempre gli stessi movimenti innaturali.

Al momento dell’esecuzione dell’esercizio in pubblico, basterà un comando per ricordar loro ciò che devono fare per non essere puniti.

L’album

Oltre alla pubblicazione giornaliera sulla  pagina facebook  della nostra sezione, tutti i soggetti saranno raccolti mano a mano in un album che potete sfogliare QUI.

Pubblicato il 27 aprile 2020; aggiornato il 28 aprile con l’inclusione del secondo soggetto

Purina aiuta i rifugi nelle regioni più colpite da Covid-19

A fianco dell’ENPA ormai da 7 anni, ancora una volta Purina non ha fatto mancare il suo prezioso sostegno alla nostra associazione, anche in questo periodo difficile per tutti, scegliendo di aiutare i rifugi duramente colpiti economicamente dal lockdown.

La collaborazione di Purina in aiuto di ENPA si è concretizzata anche in uno spot che ci ha fatto compagnia per due settimane di programmazione sulle maggiori reti televisive italiane. Nello spot, che raccontava il nostro quotidiano #IoRestoACasa insieme ai nostri amici a quattrozampe, il pensiero andava a “quelli meno fortunati” e veniva associato al simbolo ENPA, che è quindi entrato nelle case di milioni di italiani come soggetto di riferimento di tutela degli animali.

Giovedì 23 aprile è arrivata al canile di Monza la generosa donazione della Purina: ben 800 kg di alimenti  Proplan e 1500 kg di prodotti Friskies, che sono in questi giorni in distribuzione ai rifugi e alle colonie di tutte le sezioni ENPA della Lombardia, compresa quella di Monza e Brianza.

In occasione dell’emergenza COVID-19 sono stati oltre 100.000 i pasti offerti da Purina per l’ancora più difficoltosa assistenza agli animali randagi assistiti dalle sezioni ENPA.

Grazie Purina!

Guarda lo spot QUI.

Nelle foto, alcune volontarie ENPA, in compagnia di Silvestro, la mascotte del gattile di Monza, con gli alimenti donati da Purina; qui sotto, un fotogramma estrapolato dallo spot.

Pubblicato il 6 maggio 2020

Una tonnellata di crocchette per cani in dono da un cittadino monzese

Una tonnellata di cibo per cani donati all’ENPA di Monza. È questo  il gesto di solidarietà che un cittadino monzese ha voluto fare, sapendo che in piena emergenza le abituali attività di fundraising svolte dai volontari stanno registrando un netto calo, acuito dalla sospensione delle visite del pubblico al canile-gattile di Monza.

Così, grazie alla generosità di Stefano De Ponti e con la collaborazione dell’azienda Agras Delic SpA di Genova, ben 375 confezioni da 3 chili di crocchette Schesir, per un totale di 1.125 chili, sono arrivate nella nostra città. Le crocchette sono state recapitate lunedì 27 aprile al rifugio di via San Damiano con l’aiuto dei volontari della Protezione Civile monzese.

Un aiuto anche per chi ha bisogno

In accordo con l’Amministrazione Comunale, ENPA destinerà il cibo per cani non solo agli ospiti del canile ma è anche ai quattro zampe delle famiglie in difficoltà, che potranno ritirarlo gratuitamente facendone prima richiesta via email all’Ufficio Diritti degli Animali (diritti.animali@comune.monza.it / tel. 039-2043428 per info).

«Pensare anche agli animali da compagnia in questo momento di difficoltà è un gesto di grande attenzione e di sensibilità – spiegano il Sindaco Dario Allevi e l’Assessore Martina Sassoli, che insieme al signor De Ponti, hanno voluto accompagnare i bancali dai magazzini dell’Economato in via San Damiano per consegnarli direttamente all’ENPA.– Ringraziamo il generoso benefattore che ha voluto riconoscere l’importanza degli animali a quattro zampe nel contrasto alla solitudine dovuta anche alle restrizioni imposte dalla quarantena in questi mesi».

Anche ENPA si unisce ai ringraziamenti e mette a disposizione la propria organizzazione per fare pervenire il cibo a quei proprietari di cani che per le restrizioni dovute al COVID-19 non potessero provvedere al ritiro.

Una felice coincidenza…

La generosa donazione è arrivata quasi a festeggiare un importante ricorrenza per il parco-canile di Monza: proprio a fine aprile di cinque anni  fa, infatti, cominciava il trasloco dalla vecchia e storica struttura di via Buonarroti che si è concluso poi ai primi di maggio. Il  4 maggio 2015 la nuova, grande e funzionale struttura di via San Damiano è stata aperta ufficialmente al pubblico, anche se Giorgio Riva, presidente ENPA Monza e Brianza, ha convenuto con l’amministrazione comunale di aspettare il 24 giugno, festa di San Giovanni, patrono della città, per l’inaugurazione ufficiale alla presenza delle più importanti autorità del capoluogo brianzolo.

In quell’occasione, con un emozionato discorso iniziato con un significativo “Ce l’abbiamo fatta”, Giorgio Riva ha voluto riassumere la storia, sicuramente lunga e sofferta, che ha portato l’ENPA di Monza, il 6 marzo 2015, a vedersi assegnata la gestione del nuovo canile per 15 anni.

Da quel giorno il parco canile si è ingrandito e si è arricchito di strutture e di verde, per accogliere al meglio animali e visitatori. Per il suo primo lustro di vita non resta che augurare al parco canile di Monza “Buon compleanno!

LE FOTO: nella foto di gruppo in alto e qui sotto, da sinistra, Giorgio Riva, presidente ENPA Monza e Brianza, l’Assessore Martina Sassoli, il Sindaco Dario Allevi, Stefano De Ponti; in alto a destra, il camion della Protezione Civile che arriva al rifugio di Monza con il cibo; sopra a sinistra, l’assessore Sassoli con uno dei maremmano del rifugio; qui sopra, Giorgio Riva a marzo 2015 con le chiavi del nuovo canile di Via San Damiano, non ancora inaugurato; in fondo, una visita all’oasi di biodiversità di fianco al rifugio.

Pubblicato il 29 aprile 2020

Missione Possibile “Bambini Felici”, la grande iniziativa solidale di “Amici Cucciolotti”

Ha preso il via in questi giorni in tantissime città di tutta Italia la grande iniziativa solidale “Bambini Felici” fortemente voluta e ideata dall’editore Dario Pizzardi che ha deciso di regalare decine di migliaia di album “Amici Cucciolotti” e milioni di bustine di figurine ai bambini delle famiglie in difficoltà, che in questo periodo di emergenza coronavirus sono costretti a trascorrere le giornate in casa e vivono il disagio di non avere a disposizione giochi o passatempi adeguati. Un grande regalo per loro: un album insieme a centinaia di figurine, oltre a confezioni di tatuaggi, stickers e poster.

Sulle pagine e sulle figurine degli Album “Amici Cucciolotti” i bambini trovano tanti stimoli divertenti ma imparano anche molte informazioni sugli animali e sulle problematiche ambientali diventando i protagonisti di un processo di cambiamento, verso un mondo migliore e più “cucciolotto”, che inizia dai piccoli gesti quotidiani. L’album risulta quindi essere un appassionante strumento ludico-didattico che coinvolge i bambini e che in questo periodo durante il quale non possono frequentare la scuola fornisce loro l’occasione di imparare qualcosa di nuovo.

L’iniziativa sarà coordinata a livello territoriale dai volontari delle sezioni locali dell’Ente Nazionale Protezione Animali, che fin dal 2007 beneficia del sostegno di “Amici Cucciolotti” e delle sue grandi iniziative solidali, in sinergia con i volontari della Protezione Civile, le Diocesi, i circoli, i Comuni e altre realtà territoriali che hanno dato la propria disponibilità a collaborare per questa importante iniziativa.

Guarda il VIDEO:

Pubblicato il 5 maggio 2020

 

Elegance, una vita da reclusa, una rinascita in canile

Ci sono cani per i quali l’arrivo in canile rappresenta davvero una rinascita ed Elegance è uno di questi.

La sua storia comincia con la segnalazione, sempre preziosa, da parte di alcuni cittadini di Macherio (MB) in merito alla presenza di un cane recluso in un pezzo di giardino, spesso senza avere a disposizione né cibo né acqua. Il povero animale passava le sue giornate ad abbaiare, quasi a chiedere aiuto.

Durante un primo sopralluogo da parte del Gruppo Antimaltrattamento dell’ENPA di Monza e Brianza, viene effettivamente riscontrata la presenza di un cane, una bellissima meticcia di lupoide, molto, molto spaventata. Nella sua “prigione”, una vera discarica di mobili e di cianfrusaglie varie più che un giardino, solo una ciotola d’acqua molto sporca e numerose deiezioni a indicare che l’animale non usciva mai di lì, come se facesse quasi parte dell’”arredo”. Gli operatori faticano a constatare le sue condizioni in quanto molto spaventata, appare trascurata ma in buone condizioni fisiche e con tutti i segni della deprivazione sensoriale.

Viene contattata la proprietaria che, inizialmente poco collaborativa, una volta edotta sulle violazioni si rende più disponibile, adducendo giustificazioni come mancanza di tempo e problemi familiari causa divorzio. Comunque si dichiara pronta a sistemare tutto e a prendersi finalmente cura dell’animale.

La situazione, quindi, viene monitorata per un breve periodo, durante il quale le disposizioni accordate non vengono rispettate. Viene così effettuato un nuovo sopralluogo che conferma che il cane è ancora nelle medesime squallide condizioni e il recinto sempre sporco, quindi si procede al suo ritiro e alla cessione al canile intercomunale di Monza.

Quando il canile fa davvero bene…

Appena messa la zampa nella struttura di via San Damiano, Elegance, così viene ribattezzata, è letteralmente rinata. Evidentemente, a confronto della sua prigione-giardino il canile, con acqua fresca a disposizione, passeggiate, due pasti abbondanti al giorno e, soprattutto l’affetto dei volontari, è meglio di un hotel a 5 stelle!

La nuova situazione giova anche al suo carattere: da cane schivo e spaventato, in pochi giorni Elegance si trasforma e diventa una simpaticissima cagnolona che, anche per la giovane età (è nata a gennaio 2018) gioca e corre come una matta e sembra quasi sorridere alla nuova vita.

Siamo sicuri che la bellissima Elegance a breve troverà una famiglia che le farà scordare gli anni passati in prigionia.

Le foto: il giardino pieno di immondizie dove è stata trovata Eleganza (appena visibile in fondo cerchiata in rosso); Elegance al canile di Monza, e con una volontaria ENPA e con il compagno di canile Brunello.

Pubblicato il 23 aprile 2020

Torna a casa Celestino, anzi no, Celestina!

Ci sono tanti mici che, allontanatisi da casa per vari motivi, grazie anche all’efficacia del gruppo creato sulla nostra pagina facebook “Persi e Trovati Monza e Brianza”, riescono a ritornare in famiglia. Ma la storia di questo micio è decisamente singolare.

Tutto comincia con un annuncio apparso sulla nostra pagina facebook: il 17 aprile si smarrisce a Cernusco sul Naviglio (MI), in via del Carso, Celestino, detto Tino, un micione castrato avanti con gli anni (scopriremo che ne ha ben 18!) e con bellissimi occhi azzurri. Segno particolare: la punta dell’orecchio destro tagliata, tipico segno di riconoscimento praticato sotto anestesia al momento della sterilizzazione da parte dei veterinari di una ATS. (A sinistra, le immagini usate nell’annuncio di smarrimento.)

Nel frattempo arriva all’ENPA la segnalazione di una signora che denuncia la presenza, in un cantiere di Cernusco sul Naviglio ora fermo, di un gatto in cattive condizioni di salute. Teme che con la riapertura del cantiere il micio possa trovarsi in pericolo, così Sergio, operatore ENPA, si reca sul posto e recupera l’animale.

Una volta arrivato al gattile di Monza, il micio viene prontamente visitato: si scopre che è una femmina, non giovanissima, magra, molto disidratata e affetta da rinite, sterilizzata (foto a destra). Segni particolari: la punta dell’orecchio destro tagliato (sotto a destra).

La storia si complica …  

Qui comincia la particolarità di questa storia.Il cantiere dove è stata recuperata la micia si trova a poca distanza dalla casa di Tino, la gatta portata al rifugio di Monza è sterilizzata come lui, entrambi hanno il taglio all’orecchio destro e i due sono praticamente identici per il colore molto caratteristico del mantello e degli occhi.

Possibile che siano tutte coincidenze? Per Daria, co-responsabile del gattile, sono un po’ troppe, è cosi telefona alla proprietaria di Tino comunicandole che in gattile c’è una gatta molto simile a lui.

… ma si conclude con un lieto fine!

Subito dopo essere stata contattata la signora si precipita in gattile e qui, tra la sorpresa di tutti, si scopre che la gatta è proprio il suo Tino!

Ma come è possibile? La signora non era a conoscenza delle differenze anatomiche tra un gatto castrato e una gatta, decisamente più visibili nella specie canina, e aveva adottato l’animale presso un’associazione quando aveva cinque anni, già sterilizzato e, a loro dire, di sesso maschile.

La cosa curiosa è che nessun veterinario che l’ha avuto in cura si è mai sincerato del reale sesso dell’animale, fidandosi evidentemente di quanto dichiarato dalla proprietaria.

L’importante comunque è che Tino (anzi, Tina!) abbia potuto ricongiungersi con la sua padrona, è ritornato in famiglia e dovrà seguire una dieta e una terapia idonee ai suoi problemi di salute, prescritte dai veterinari ENPA, che l’hanno visitata al suo arrivo nel rifugio.

E ora, in mezzo ai tanti annunci di animali tuttora smarriti, sull’immagine di Tino / Tina è apparsa la scritta che vorremmo vedere per tutti: “RITROVATA!”

Nelle immagini: le foto di Celestino/a nell’annuncio di smarrimento; la micia ricoverata in gattile e un primo piano dell’orecchio tagliato; nell’ufficio del rifugio, ricongiunta con la sua proprietaria

Pubblicato il 23 aprile 2020

Se ne è andato Luis Sepùlveda, lo scrittore che amava gli animali.

Attivista politico, ambientalista e animalista di origini cilene, Luis Sepùlveda è morto il 16 aprile a seguito di una lunga degenza per Covid-19.

Era un vero amante degli animali, ha insegnato il rispetto per gli altri e per l’ambiente che ci circonda a intere generazioni. Tra le numerose opere che lo resero celebre in tutto il mondo, la favola-parabola Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare.

«Sono in tanti oggi a provare un senso di dolore e di rabbia, afferma Carla Rocchi, presidente nazionale ENPA – ma soprattutto riconoscenza. Dolore e rabbia perché rimane la sensazione che questa incredibile tragedia, che sta colpendo il mondo intero e che ha portato via anche Luis Sepulveda, poteva essere evitata. Si potevano cogliere i segnali, la necessità di ristabilire il rispetto e la tutela per l’ambiente che ci circonda.»

Verso Sepùlveda proviamo profonda riconoscenza per l’incredibile patrimonio che ci ha lasciato. Era un vero animalista: per lui gli animali erano membri della famiglia. Aveva gatti, cani, cavalli, pecore, lama, ricci e persino una rana. E a chi gli chiedeva come facesse, rispondeva «la vita con gli animali non è così difficile come qualcuno crede, basta rispettare i loro spazi e insegnare loro a rispettare i nostri». Rispetto è la parola chiave dalla quale ripartire, ora più di sempre.

Con le sue favole e i suoi personaggi, principalmente animali, Sepùlveda ha cresciuto piccoli e grandi sognatori che sono in grado di intravedere un altro mondo dove regnano principi umani di solidarietà, rispetto e fratellanza. Dove la lentezza, intesa come capacità di soffermarsi a capire e riflettere, è ancora un valore. Dove i protagonisti reagiscono, osano e alla fine trovano la strada per spiccare il volo.

Quanti messaggi in quelle parole…

Qui sotto riproponiamo uno stralcio della sua Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare.

 “Miagolare l’idioma degli umani è tabù. Così recitava la legge dei gatti, e non perché loro non avessero interesse a comunicare. Il grosso rischio era nella risposta che avrebbero dato gli umani. Cosa avrebbero fatto con un gatto parlante? Sicuramente lo avrebbero chiuso in una gabbia per sottoporlo a ogni genere di stupidi esami, perché in genere gli umani sono incapaci di accettare che un essere diverso da loro li capisca e cerchi di farsi capire. I gatti sapevano, per esempio, della triste sorte dei delfini, che si erano comportati in modo intelligente con gli umani e così erano stati condannati a fare i pagliacci negli spettacoli acquatici. E sapevano anche delle umiliazioni a cui gli umani sottopongono qualsiasi animale che si mostri intelligente e ricettivo con loro. Per esempio i leoni, i grandi felini, obbligati a vivere dietro le sbarre e a vedersi infilare tra le fauci la testa di un cretino; o i pappagalli, chiusi in gabbia a ripetere sciocchezze. Perciò miagolare nel linguaggio degli umani era un grandissimo rischio per i gatti.”

La vita che si rinnova

E chissà, forse è un segno del destino che proprio il giorno della sua morte siano arrivati al canile di Monza due cuccioli, che in suo onore sono stati chiamati Sepul e Veda (a destra).

I piccoli, due maschi meticci tipo cane da pastore, sono ancora molto giovani e saranno adottabili una volta terminati i controlli sanitari.

Pubblicato il 22 aprile 2020

Coronavirus e randagismo, il Governo sblocca le sterilizzazioni.

l Ministero della Salute sbocca le sterilizzazioni. L’Ente Nazionale Protezioni Animali ringrazia il Ministro Roberto Speranza e la direzione competente per la veterinaria che ha portato al provvedimento di pochi giorni fa, essenziale per la risoluzione del problema del controllo delle nascite. Una richiesta di intervento che ENPA, cogliendo un’istanza forte e generalizzata, aveva portato all’attenzione del Ministero e che con il provvedimento dell’8 aprile è stata prontamente accolta, rendendo indifferibile per le ASL procedere da subito con le sterilizzazioni. Il documento del Ministero parla in particolare delle “attività dei servizi veterinari competenti destinate al controllo della popolazione dei cani randagi e delle colonie feline previste ai sensi della L. 281/91, il cui svolgimento dovrà tenere conto della situazione locale in base alla valutazione effettuata dalle Regioni e Province autonome”.

Un intervento essenziale contro il randagismo e il boom delle nascite

«Si tratta di un provvedimento indispensabile – afferma Carla Rocchi, Presidente nazionale ENPA – senza le sterilizzazioni avremmo avuto senz’altro un boom delle nascite con conseguenze gravissime per il fenomeno del randagismo. Con l’intervento di oggi (8/4/2020, NdR) dunque si previene un grave problema che sarebbe stato ancora più difficile da risolvere nelle condizioni di emergenza in cui ci troviamo tutti, in particolare chi si trova ad assistere gli animali randagi.»

Pubblicato il 20 aprile 2020

Cina: stop a cani e gatti in elenco cibi commestibili.

ENPA accoglie con cauto ottimismo la scelta della Cina di escludere dall’elenco degli animali commestibili cani e gatti. D’ora in poi saranno definiti animali domestici, anziché bestiame.

La proposta di legge è stata comunicata dal ministero dell’Agricoltura e degli Affari Rurali del governo di Pechino a seguito della diffusione dell’epidemia di coronavirus, la cui trasmissione all’uomo sarebbe collegata al consumo di animali selvatici. Nell’elenco pubblicato dal Ministero c’è una lista di animali che possono essere allevati per carne, pelliccia o per scopi medici. Cani e gatti non sono tra questi. Nel comunicato si specifica inoltre che il termine “bestiame” si riferisce agli animali che “sono stati addomesticati e fatti riprodurre per lungo tempo” al fine di ottenere prodotti come carne, uova e pelliccia oppure per fini medicinali e militari.

Il consumo della carne di cani e gatti non è illegale in Cina, ma rimane estremamente minoritario e suscita crescente opposizione da parte della popolazione e nei giorni scorsi Shenzhen è stata la prima città cinese a metterne al bando il consumo e il commercio.

Carla Rocchi, Presidente nazionale ENPA, ha dichiarato: «Si tratta di una decisione che arriva con anni di ritardo. Ora aspettiamo con urgenza lo stop dei wet market, luogo da dove questa immane tragedia è iniziata».

Pubblicato il 19 aprile 2020

Ecco i vincitori del concorso “Conigli alla Riscossa” 2020!

Si è conclusa alla mezzanotte di sabato 11 aprile la seconda edizione del concorso fotografico “Conigli alla Riscossa” dell’ENPA di Monza e Brianza e siamo lieti di poter annunciare i vincitori!

Il Premio Giuria è stato assegnato a Puff di Attilio Busolo (foto a destra e in fondo). Sono piaciuti a ENPA la qualità tecnica della fotografia, le sfumature di rosa, beige e bianco nel semplice “set” fotografico e l’accenno alla Pasqua (il coniglietto di peluche). Attilio ci assicura che Puff è un “tenerone morbidoso” e dalla foto siamo sicuri che abbia ragione!

Il Premio Star dei Social è andato al coniglietto più votato dal pubblico, Nebbia di David Rossi con ben 463 “like”! Il dolce Nebbia, bianco e grigio come il suo nome, è presentato in una cornice a tema pasquale mentre mangiucchia una margherita. (Sotto, l’attestato; in fondo, la foto.)

ENPA ha voluto però assegnare un altro premio “a sorpresa” a una terza fotografia che ci ha messi tutti di buonumore (e ne abbiamo davvero bisogno in questo momento …), quella che Angela Aurora de Stena ha fatto al suo coniglio Pilo. Abbiamo intitolato il premio “Trova l’intruso” per il gran numero di coniglietti di ogni tipo e le colorate uova di Pasqua con i quali ha riempito il set fotografico, una vera e propria esplosione di allegria! (Sotto e in fondo.)

I tre vincitori riceveranno ciascuno un cesto regalo e un attestato personalizzato. Puff e Attilio (Premio Giuria) riceveranno inoltre la stampa su tela della foto vincente.

Menzione d’Onore.

Ma non è finita. Perché ENPA ha voluto assegnare a una coniglietta molto particolare uno speciale riconoscimento, o meglio una “Menzione d’onore”. Si tratta di Blacky, una nonnina di 14 anni compiuti, nera come la notte, di Sara Mazzacani.

Maltrattata e costretta a vivere sempre in una gabbia prima di essere adottata da Sara, negli anni ha avuto diversi problemi di salute (l’ultimo, 6 mesi fa, una brutta infezione a un orecchio). Ma Sara e suo marito Bob l’hanno sempre curata con infinita dedizione. Sebbene il suo passato le abbia lasciato pure un carattere non facile, convive serenamente con due gatti e un cane. A Blacky va uno speciale certificato “Per la sua rispettabilissima età e il suo carattere tenace” (a sinistra; in fondo, la foto).

Gli attestati e premi potranno essere ritirati su appuntamento presso il rifugio di Monza in via San Damiano 21, una volta che le restrizioni e divieti sulla circolazione saranno tolte.

Complimenti a tutti i vincitori e grazie a tutti i proprietari di conigli che hanno partecipato con grande passione al concorso.

Il Buongiorno comincia con un coniglio

Ricordiamo che in parallelo con il concorso, ogni mattina per un mese ci ha salutato su Facebook uno dei tanti conigli (più qualche intruso) del rifugio di Monza in cerca di casa, accompagnato da una spiritosa poesia e consiglio in rima. Potete vederli tutti QUI.

L’album con tutte le foto del concorso invece è visionabile QUI.

PHOTOGALLERY DEI VINCITORI

PUFF – Premio Giuria


NEBBIA – Premio Star dei Social


PILO – Premio a sorpresa “Trova l’Intruso”


BLACKY – Menzione d’Onore

Pubblicato il 12 aprile 2020

Non c’è tre senza quattro: anche Toby è andato a casa!

Già, per quanto ci riguarda sarà il caso di rivedere il vecchio adagio, perché dopo le tre adozioni “eccellenti” di Chicco, Tarzan e Poldo, è arrivata, proprio nel periodo di emergenza coronavirus in cui le adozioni sono per forza di cose un po’ più complicate, la quarta, quella di Toby!

Anche in un momento così difficile, quindi, riusciamo a darvi una bella notizia, felicissimi che un altro quattrozampe, proprio quello che aveva ereditato da Chicco il primato di cane da più tempo ospite nel canile, abbia trovato finalmente un papà eccezionale che lo ha accolto e con cui pare stia andando tutto a gonfie vele.

Così anche per Toby è arrivata quell’adozione ormai insperata, dal momento che tutti gli appelli che avevamo fatto per lui sembravano essere caduti nel vuoto.

Un percorso in salita e una bellissima conclusione!

Toby aveva fatto il suo ingresso nel canile di Monza nel lontano 6 giugno 2015, ceduto dalla famiglia che lo aveva con sé da ben 5 anni per la morte del suo padrone.

Molto diffidente, sia per problemi motivazionali dovuti a quel mix di razze orientali, chow chow e sharpei, che certo non facilitano gli approcci con gli estranei, sia per le esperienze passate, la relazione con lui è stata costruita giorno dopo giorno. Il gruppo delle educatrici cinofile ENPA ha fatto un grosso lavoro per aiutarlo a fidarsi delle persone e approcciarsi a loro con un po’ più di fiducia.

Anche il suo inserimento nel Progetto Famiglia a Distanza, dove ha trovato diverse famiglie che lo hanno scelto, conosciuto e amato, lo ha aiutato nel suo percorso.

Nonostante gli indiscutibili progressi, però, un’adozione per Toby tardava ad arrivare… fino a quando, un paio di mesi fa, Francesco, un ragazzo alla sua prima esperienza, è venuto in canile per cercare un compagno di vita. Dopo il colloquio preliminare sembrava davvero la persona giusta per Toby e Francesco ha accettato la proposta di intraprendere un percorso di conoscenza per arrivare a una futura adozione. Beh, quell’adozione che tanti speravano è arrivata!

Toby, adorabile testone, con il suo personalissimo carattere ha conquistato molte persone, volontari e genitori a distanza: certo sembrerà strano vedere il suo box vuoto, ma saperlo in una vera casa non ha prezzo!

Nelle foto: Toby all’uscita del canile di Monza con il suo nuovo “papà” Francesco, e nella sua nuova casa. In fondo, un breve video.

Guarda il VIDEO:

Pubblicato il 13 aprile 2020

Pasqua 2020. Uccidere un agnello non toglie i peccati del mondo; anzi, ne aggiunge uno!

Sarà una Pasqua strana, per certi versi cupa; ma forse di rinascita.

Nuovi scenari sono all’orizzonte, sarà inevitabile la riconsiderazione di stili di vita, vecchi retaggi, abitudini malsane.

Il nostro augurio è quello di vedere la fine delle superstizioni, delle tradizioni arcaiche che vedono l’umanità moderna consumare, ancora oggi, sacrifici come nella sua età arcaica, senza evoluzione.

L’agnello pasquale, distorta interpretazione del messaggio biblico, come rito tribale in salsa cibernetica, cavalcato dal consumismo e sganciato dalla realtà fatta di esseri senzienti, strappati a madri piangenti, trasportati senza pietà e riguardo, lasciati nei macelli in attesa della morte (è questa una ultima “novità” ministeriale) fino a 72 ore.

Buona Pasqua, d’amore e non di sangue.

Pubblicato l’8 aprile 2020

Il coronavirus ha messo in ginocchio anche le associazioni animaliste

Se c’è una cosa di cui non si può accusare il coronavirus è di non essere democratico. Non guarda in faccia nessuno, che si sia famosi o sconosciuti, poveri o ricchi, giovani o vecchi, sani o malati.

E le conseguenze del forzato isolamento e della chiusura di gran parte delle attività cominciano a farsi sentire anche sul piano economico, interessando lavoratori, famiglie, piccole imprese. La crisi non poteva non investire anche le associazioni no-profit, tra cui le associazioni animaliste, la cui sussistenza è in gran parte dovuta alla generosità degli zoofili.

In questo periodo infatti sono venute a mancare le visite al rifugio di Monza, che spesso si concludevano con offerte in denaro o in alimenti per cani e gatti; sono calate drasticamente le adozioni a distanza, sono stati annullati seminari e conferenze, è stato annullato anche il banco pasquale.

Siamo consci che tanti di voi hanno mille preoccupazioni per la testa e sono tante le raccolte fondi organizzate per fronteggiare l’emergenza che interessano gli umani. Noi vogliamo semplicemente ricordarvi che nei rifugi gli animali, crisi o non crisi, come sempre hanno bisogno di essere nutriti e accuditi. Ogni giorno.

Nonostante il periodo difficile, i volontari ENPA Monza, seppur ridotti drasticamente come numero per rispettare le disposizioni vigenti dal 23 febbraio, stanno dando la massima disponibilità per coprire i turni e non far mancare le cure quotidiane a tutti gli animali. Anche se a ranghi ridotti, dunque, gli #AltriEroiENPA, sono presenti, con intatto amore e passione.

Adozioni e sterilizzazioni azzerate

Persino nella nostra struttura di via San Damiano, in cui il gran numero di adozioni ha sempre consentito un continuo turnover degli animali, la crisi si fa sentire. E se è vero che non sono per fortuna aumentati gli abbandoni, è purtroppo vero che le adozioni si sono praticamente azzerate per i grossi limiti imposti agli affidi. Proviamo solo a pensare a cani problematici che per una loro adozione richiederebbero un percorso di affiancamento degli adottanti prima in canile e poi ad adozione avvenuta: come potrebbe una famiglia interessata riuscire a seguire questo percorso?

La situazione è critica anche per quanto riguarda le sterilizzazioni dei gatti liberi: in base alle disposizioni vigenti, infatti, chi accudisce una colonia felina ha la facoltà di provvedere al sostentamento dei gatti in quanto considerata attività necessaria. Esiste però una vacatio legis per quanto riguarda la possibilità di cattura a fini della sterilizzazione, da sempre considerata un indispensabile strumento per contrastare il randagismo felino. Mancando la limitazione delle nascite, non osiamo pensare a quanti micini potrebbero arrivare nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.

Quando la burocrazia mette i bastoni tra le ruote…

Se l’accudimento degli animali, che siano ospitati in una struttura o facciano parte di una colonia felina, viene considerata un’attività che eroga servizi di pubblica utilità e può quindi essere fatto dai volontari con tanto di autocertificazione, a volte ci pensano membri di forze dell’ordine fin troppo zelanti a rendere ulteriormente difficile la vita.

È quanto accaduto il 28 marzo a tre volontari dell’associazione Mondo Gatto di San Donato Milanese (MI), che si sono visti appioppare da alcuni agenti della Polizia Locale una sanzione di ben 400 euro cadauno perché, a loro dire, “erano troppi nel rifugio (N.d.R, i mici ospitati sono oltre un centinaio) e violavano le disposizioni anti-Covid-19”. Alla loro richiesta di annullare le sanzioni, si sono sentiti rispondere di fare ricorso al Prefetto. Ogni commento è superfluo!

L’ufficio legale ENPA a disposizione dei volontari multati

Chi si prende cura degli animali, comunque, non è solo: a sostegno di tutti i volontari multati o denunciati, l’ENPA ha, infatti, messo a disposizione il proprio Ufficio Legale nazionale, che raccoglie le segnalazioni all’indirizzo mail ufficiolegale@enpa.org e li supporta legalmente. Tra i primi casi affrontati, proprio quello di Mondo Gatto di San Donato.

Pubblicato l’8 aprile 2020

Un wet market focolaio del Covid-19. Ecco perché vanno eliminati

Li chiamano wet markets, mercati umidi. Prendono il loro nome dai liquidi, sangue e acqua, che inondano i pavimenti delle bancarelle dei mercati di Cina, Vietnam e India.  

I filmati girati dall’associazione Animal Equality mostrano come cervi, procioni, coccodrilli, serpenti, pangolini, pipistrelli cani, gatti e altri animali vivono in condizioni igienico-sanitarie allucinanti, stipati uno sull’altro in gabbie anguste a soffrire la fame e la sete prima di essere uccisi con i modi più brutali. È in questi mercati non regolamentati dove si consumano violenze indicibili sugli animali che hanno avuto origine malattie come la SARS e l’influenza H1N1 (influenza suina) ed è proprio in un wet market a Wuhan, in Cina, che gli scienziati ritengono abbia avuto inizio il Covid-19.

Questi mercati, secondo Animal Equality, sono infatti il terreno perfetto per la proliferazione di malattie zoonotiche e costituiscono quindi una reale minaccia per la salute pubblica.

La conferma arriva anche dai Centers for Disease Control and Prevention, importante organismo americano di controllo sulla sanità pubblica, i cui scienziati stimano che più di 6 su 10 malattie infettive conosciute dagli esseri umani siano state diffuse dal contatto con gli animali, e 3 su 4 delle nuove o emergenti malattie infettive provengano dagli animali.

La petizione per far chiudere i mercati umidi

Le immagini fanno rabbrividire sia per la crudeltà con cui vengono tenuti e poi uccisi gli animali, sia per il contesto in cui tutto questo avviene: gabbie sudice, sangue ovunque, animali macellati sul pavimento, totale assenza di qualsiasi elementare norma igienica. Animali scuoiati a mani nude, gettati poi in cassette di plastica poggiate a terra, galline spennate e poi messe in strada per essere vendute. I lavoratori non hanno alcuna protezione e in tante immagini anche i bambini sono costretti a lavorare e uccidere animali.

Per questi motivi Animal Equality ha lanciato un appello alle Nazioni Unite per vietare per sempre i mercati umidi invitando tutti a firmare la petizione. Chi volesse aderire (o visionare il video) può cliccare QUI.

Si muove anche l’ONU

Anche l’ONU chiede un divieto in tutto il mondo dei mercati in cui si vendono animali selvatici. Elizabeth Maruma Mrema, responsabile ad interim della convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità, ha affermato che i Paesi, per evitare future pandemie, dovrebbero vietare i mercati dove si vendono animali, vivi o morti, destinati al consumo umano.

Ricordiamo che nelle scorse settimane la Cina ha emanato un divieto temporaneo ai mercati di fauna selvatica ma non ha ancora reso permanente il bando.

Pubblicato l’8 aprile 2020

Trasporto agnelli vivi, riscontrate continue irregolarità. La denuncia di AWF, ENPA e Animal Equality, insieme per fermare i viaggi della morte

Mentre l’Italia si ferma e le attività abbassano le serrande, continuano i viaggi da incubo di agnelli provenienti da molti Paesi d’Europa e diretti verso i macelli italiani.

Ogni anno oltre tre milioni di ovini vengono trasportatiall’interno dell’Unione Europea, in particolare da Romania, Ungheria e Polonia. Di questi più di due milioni vengono macellati all’arrivo. L’Italia da sola ne importa circa il 40%. Solo nel 2019 il nostro Paese ha importato oltre 900 mila agnelli da macello, in particolare in prossimità del Natale e della Pasqua. Quest’anno questo traffico non sembra essere diminuito sostanzialmente nonostante il periodo.

Il Regolamento Europeo n. 1 del 2005 è chiaro: “Nessuno è autorizzato a trasportare o a far trasportare animali in condizioni tali da esporli a lesioni o a sofferenze inutili”. Eppure nelle indagini realizzate tra il 2016 e il 2019 dall’organizzazione tedesca Animal Welfare Foundation, in collaborazione con ENPA e Animal Equality, sono state regolarmente riscontrate violazioni della normativa vigente, tra cui:

  • camion non idonei a tale tipo di trasporto
  • camion sovraffollati (alcuni con anche 850 agnelli) in cui gli animali non avevano spazio sufficiente né per sdraiarsi né per stare in posizione eretta senza toccare il piano superiore;
  • trasporti misti di animali svezzati e non svezzati, in cui questi ultimi non avevano a disposizione sistemi di abbeveraggio utilizzabili;
  • animali feriti o incastrati negli spazi fra i vari livelli del rimorchio;
  • mancanza di controlli sullo stato di benessere degli agnelli;
  • mancanza di riposo per gli animali;
  • tempi di viaggio non rispettati.

L’Italia: consentita la sosta di agnelli vivi fino a tre giorni

In Italia in questo momento la situazione è ancora più drammatica a seguito della deroga degli ultimi giorni alle disposizioni di legge che consente la sosta degli agnelli fino a 3 giorni nei piazzali del macello. Una sofferenza e uno stress enorme per gli animali già fortemente provati dalle numerosissime ore di viaggio.

La situazione drammatica e le richieste delle associazioni

AWF, ENPA e Animal Equality richiedono alle istituzioni nazionali ed europee interventi urgenti affinché:

  • il Regolamento UE 1/2005 venga rivisto per inserire un limite massimo inderogabile di otto ore di trasporto dal luogo di allevamento al mattatoio per tutti gli animali destinati alla macellazione;
  • ulteriori forme di protezione vengano stabilite per gli animali più vulnerabili;
  • non venga più permesso il trasporto su lunghe distanze di animali non svezzati;
  • nel frattempo nessun trasporto di animali vivi venga autorizzato se non vi è piena evidenza che tutte le condizioni richieste dal Regolamento UE 1/2005 possano essere rispettate;
  • nel caso di ripetute violazioni da parte di singole compagnie di trasporto, allevatori, mattatoi o altri operatori economici la loro licenza venga sospesa e nel caso di ulteriori violazioni revocata;
  • le persone responsabili per i controlli per conto delle autorità competenti condannate per dichiarazioni false o omissione di interventi dovuti per garantire il benessere animale vengano rimosse e non vengano collocate in altre posizioni con impatto potenziale sul benessere animale;
  • tali regole vengano sistematicamente applicate a tutti i trasporti originati nell’Unione Europea e nella revisione del Regolamento UE 1/2005.

 Guarda il breve VIDEO realizzato da ENPA, AWF e Animal Equality:

Pubblicato il 7 aprile 2020

Agnelli per Pasqua: il coronavirus non ferma la strage!

Quest’anno non saremo presenti con il nostro tradizionale banco pasquale ma non cambia il nostro impegno nel mantenere viva l’attenzione sulla strage di agnelli e capretti che si consuma sotto i nostri occhi in questo periodo. Secondo i dati Istat, negli ultimi dieci anni le macellazioni degli agnelli in Italia si sono dimezzate, passando da 4.588.780 del 2010 a 2.303.761 del 2019.

Le cifre indicano che sono sempre più numerosi gli Italiani che scelgono di festeggiare la Pasqua in modo etico, in barba alle tradizioni. A questo trend positivo si aggiunge l’emergenza coronavirus che, determinando la chiusura di ristoranti, mercati e agriturismi, ha fatto crollare la richiesta di carne di agnello e di capretto.

Tutto bene quindi? Purtroppo no, perché il 90% di nascite di agnelli e capretti è programmato dagli allevatori proprio nel periodo pasquale e pare siano 350.000 gli agnelli già “pronti”.

Che fine faranno questi animali? Difficilmente gli allevatori li manterranno in vita e stanno già girando in rete video shock girati in Sardegna (come quello diffuso da Essere Animali) che riportano pratiche vietate, perché causa di sofferenza per gli animali, e confessioni altrettanto shock di allevatori, che ammettono di uccidere gli agnelli, nei periodi di bassa richiesta di carne, perché antieconomico allevarli.

Sosteniamo una Pasqua etica senza carne

Se da un lato la Coldiretti ha avviato una campagna social dei pastori #iostocoipastori per sostenere, a suo dire, “il valore sociale, economico, storico e ambientale di un mestiere a rischio di estinzione”  e se associazioni e consorzi cercano tutte le soluzioni per invitare gli Italiani, nonostante il periodo di crisi, a consumare come da tradizione carne di agnello e capretto dall’altro ENPA si unisce al coro delle altre associazioni animaliste ricordando, ancora una volta, che mangiare carne di agnello o di capretto vuol dire essere responsabili dell’uccisione di cuccioli di pochi mesi di vita, che vengono strappati prematuramente alle loro madri per imboccare la via senza ritorno dei mattatoi dove molto spesso arrivano al termine di viaggi allucinanti e dove vengono uccisi davanti agli occhi smarriti dei loro fratelli di sventura.

La realtà ormai è sotto gli occhi di tutti e ci sono video shock a testimoniarla: quello che avviene nei macelli è sconvolgente e l’atrocità è amplificata dalla fretta di avere più cadaveri possibile pronti per essere venduti. Immaginate agnelli che vengono legati insieme per le zampe e appesi a testa in giù, altri che camminano sul sangue dei loro compagni e spinti con forza al macello, storditi nella migliore delle ipotesi con una scarica di corrente elettrica e sgozzati mentre ancora si agitano o sono coscienti.

È bene che la gente sappia tutto questo, per questo diciamo basta a queste crudeltà e scegliamo, almeno per Pasqua, di non mangiare animali, di nessun tipo!

Le alternative ci sono

Menù alternativi per festeggiare Pasqua in modo etico ce ne sono, basta mettere nel motore di ricerca “menù di Pasqua vegano o vegetariano” per trovare mille ricette, dall’antipasto al dolce. Inoltre alcuni negozi di gastronomia vegana, considerata la situazione di emergenza, effettueranno consegne di menù pasquali a domicilio: basta cercare in rete.

Le ricette ENPA Monza

Non potendo essere presente fisicamente in centro Monza quest’anno, ENPA ripropone una serie di suggerimenti per il vostro pranzo pasquale e ben 20 ottime ricette pasquali, vegetariane e vegane, dall’antipasto al dolce, adatte a grandi e piccoli, già distribuite negli anni passate al nostro banco pasquale. Possono essere scaricate in PDF qui sotto (a destra, una foto in piccola di uno dei menù).

Dispensa Pasqua di Pace

Ricette vegane 2017

Ricette vegane e vegetariane 2014

LE IMMAGINI: l’agnellina nelle foto nella pagina è la nostra Silvì; sotto e in alto a sinistra, campagne ENPA nazionale; in fondo, il dipinto di Lotto, “L’adorazione dei pastori” in cui Gesù Bambino accarezza un agnello.

Pubblicato il 4 aprile 2020

Il “TG del volontariato” ai tempi del Coronavirus, c’è anche l’ENPA di Monza!

Ai tempi del Covid-19, come succede a tanti di noi nei settori più diversi, anche chi lavora nel mondo del teatro può trovarsi da un giorno con l’altro senza impiego. Non fa eccezione Tiziana Di Masi, attrice da sempre attenta ai temi sociali e in prima linea nelle battaglie civili, che ha visto annullare la tournée del suo #IOSIAMO, spettacolo che raccoglieva da nord a sud le testimonianze dei volontari impegnati su vari fronti, dalla lotta alla povertà alla tutela dei più deboli fino alla difesa dell’ambiente.

Così, con Andrea Guolo, suo autore nonché consorte, Tiziana decide di realizzare e portare direttamente nelle case degli italiani il “TG del volontariato – cronache dalla zona rossa”.

In ogni puntata, registrata nella loro casa di Bologna e trasmessa sul suo canale YouTube e altri social, Tiziana racconta, in poco più di due minuti, la testimonianza di un volontario, sia che operi da solo o all’interno di un’associazione. Un telegiornale che descrive giorno dopo giorno l’impegno di chi si dedica ad aiutare chi è in difficoltà in questo momento critico.

La “gattara” ENPA al TG del volontariato

Tra le numerose storie di impegno e sacrificio, Tiziana e Andrea hanno voluto includere anche chi aiuta gli animali: giovedì 2 aprile la protagonista è stata chi ogni giorno immancabilmente porta il cibo ai gatti delle colonie feline, con la testimonianza di Anna Moioli. Volontaria dell’ENPA di Monza e Brianza nel settore colonie feline/catture, Anna non solo segue alcune colonie sue ma in questo periodo di emergenza ha preso in carico quelle di altre tutrici (ovvero le cosiddette “gattare”) impossibilitate a recarsi quotidianamente alle proprie colonie. Una prova concreta che chi aiuta gli animali molte volte aiuta pure le persone.

Nello spiritoso racconto, Tiziana cita il “ristorante mobile da 50 coperti” di Anna, ricordando che i gatti di colonia non possono mettersi in fila al supermercato con guanti e mascherina e rivela i nomi dei gatti prediletti di Anna.

In onore dei gatti e del loro amore per l’esplorazione e per la libertà, la puntata “felina” è stata girata sul tetto di casa – sul colle nello sfondo infatti è visibile il Santuario di San Luca! 

Guarda la puntata “felina” del 2 aprile!

Dove seguire il TG del Volontariato

PHOTOGALLERY: Anna Moioli e alcuni dei gatti delle sue colonie; Tiziana Di Masi durante la puntata dedicate alle “gattare”

Pubblicato il 3 aprile 2020

ISS: non esistono evidenze che animali contagino, sono incolpevoli vittime.

L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) fa chiarezza: non esistono evidenze che animali contagino, sono incolpevoli vittime. ENPA: si tratta di prudenza per la tutela degli animali”

«Non esiste alcuna evidenza che gli animali domestici giochino un ruolo nella diffusione di SARS-CoV-2 che riconosce, invece, nel contagio interumano la via principale di trasmissione. Tuttavia, poiché la sorveglianza veterinaria e gli studi sperimentali suggeriscono che gli animali domestici siano, occasionalmente, suscettibili a SARS-CoV-2 (coronavirus), è importante proteggere gli animali di pazienti affetti da COVID-19, limitando la loro esposizione».

Queste le parole del prof. Umberto Agrimi, direttore del Dipartimento sicurezza alimentare, nutrizione e sanità pubblica veterinaria dell’Istituto Superiore di Sanità che ha pubblicato sul sito un rapporto dal titolo “Infezione da SARS-CoV-2 tra gli animali domestici”.

L’Ente Nazionale Protezione Animali ringrazia il professore e tutto l’Istituto Superiore di Sanità per aver fatto chiarezza in un momento così delicato in cui è importantissimo ribadire che non vi è possibilità che gli animali domestici contagino gli umani. Nel rapporto viene sottolineato infatti come «gli animali siano stati incolpevoli “vittime”».

«Tuttavia – scrive l’ISS – la possibilità che gli animali domestici possano contrarre l’infezione pone domande in merito alla gestione sanitaria degli animali di proprietà di pazienti affetti da COVID-19. La raccomandazione generale è quella di adottare comportamenti utili a ridurre quanto più possibile l’esposizione degli animali al contagio, evitando, ad esempio, i contatti ravvicinati con il paziente, così come si richiede agli altri membri del nucleo familiare». Questo in caso di positività al virus del proprietario, per tutelare l’animale.

Per la presidente nazionale dell’ENPA, Carla Rocchi, «si tratta dunque di una prudenza per la tutela degli animali domestici» ed è un bene che sia l’ISS che l’Organizzazione Mondiale per la Salute continuino a sottolineare che non esiste nessun pericolo di contagio da animale a uomo.

Il professor Agrimi ha anche ricordato nel rapporto che «gli animali domestici contribuiscono alla nostra gioia e al nostro benessere, soprattutto in periodi di stress come quelli che stiamo vivendo. In assenza di sintomi riferibili a COVID-19 e se non si è in isolamento domiciliare, passare del tempo con il proprio animale domestico e accompagnare il proprio cane nell’uscita quotidiana (nel rispetto della normativa) contribuisce a mantenere in salute noi stessi e i nostri amici animali».

«Grazie di cuore per aver fatto chiarezza – afferma Carla Rocchi – Non c’è nessun allarme e anzi gli animali restano talvolta l’unica consolazione per chi è in quarantena. Quando è necessario le associazioni, e anche l’ENPA, si fanno carico degli animali che i proprietari non possono accudire. E ad esempio, insieme alla Protezione Civile, ci facciamo carico degli animali di persone ricoverate. Cani e gatti ringraziano per l’attenzione: stiamo bene e la cosa che ci fa meglio è l’affetto dei nostri padroni, non facciamo male a nessuno e anzi, in questi momenti in cui si sta a casa, aiutiamo e solleviamo il morale delle persone».

Pubblicato il 4 aprile 2020

Effetti del coronavirus: sospesa la caccia di selezione

Dopo aver visto le prime bozze della lista delle attività consentite in questo periodo di emergenza coronavirus, ENPA aveva subito lanciato una campagna importante su social: no alla caccia definita quale “attività consentita”. La caccia, infatti, veniva inserita tra le attività non vietate, il che significava che, a stagione venatoria chiusa, era autorizzata quella che viene chiamata “caccia di selezione”.

La battaglia intrapresa da ENPA è stata vinta: nella versione definitiva del decreto la caccia è sparita. Anche quella “di selezione”.

Caccia di selezione, scopriamo cos’è

La caccia di selezione interessa alcune specie cacciabili di ungulati (cervi, daini, caprioli, camosci e anche cinghiali), animali accusati di recare danno alle coltivazioni o, nel caso di cinghiali che ultimamente arrivano fino ai centri abitati, di mettere in pericolo la sicurezza dei cittadini.

Questo tipo di caccia si svolge in deroga al calendario venatorio regolato dalla legge 157/92, ha una propria regolamentazione e interessando periodi stabiliti dalle Regioni può essere praticata tutto l’anno, secondo piani di abbattimento che assegnano al cacciatore “selecontrollore” un numero di animali da abbattere secondo il genere e l’età.

Inutile dire che spesso questo numero è così elevato da far pensare, più che a una “selezione”, a un vero e proprio sterminio. Ed è per questo che le associazioni animaliste l’hanno sempre osteggiata, proponendo metodi alternativi e incruenti di contenimento della popolazione di selvatici.

Momento difficile? C’è chi pensa alle volpi!

Anche in questo momento, segnato da una gravissima emergenza sanitaria che vede la Lombardia come la più martoriata del nostro Paese, gli amministratori della Regione hanno trovato tempo e risorse economiche da spendere per tutelare la sanguinaria passione dei cacciatori, venendo, per fortuna, sonoramente tacitati.

Con Decreto presidenziale n. RG 2197/2020, pubblicato il 27 marzo, la terza Sezione del Consiglio di Stato, Presidente Franco Frattini, ha infatti respinto il ricorso della Regione Lombardia e dichiarato la piena validità dell’ordinanza emessa il 10 gennaio scorso, dal TAR Lombardia, al quale si erano rivolti ENPA, LAC e LAV, e che aveva sospeso alcune parti del piano che prevedeva l’uccisione delle volpi sul territorio della provincia di Lodi.

Anche il Consiglio di Stato, oltre al TAR Lombardia, ha quindi riconosciuto le ragioni sollevate dalle associazioni animaliste. A dimostrazione dell’illegittimità del piano provinciale di abbattimento, giudicando addirittura “risibile” l’interpretazione dell’avvocatura regionale che voleva giustificare lo sparo dagli autoveicoli di notte alla “volpe paralizzata dalla luce dei fari di un’auto, che serve proprio per abbagliare l’animale così da ucciderlo aprendo o meno lo sportello dell’auto, e con l’ulteriore gravissimo pericolo di esplodere colpi di arma da fuoco su strade percorribili da auto anche di notte”.

Resta quindi pienamente vigente l’ordinanza del TAR Lombardia, che aveva vietato la partecipazione dei cacciatori ai piani di controllo, salvando così la vita a centinaia di animali.

Pubblicato il 3 aprile 2020

Concorso fotografico “Conigli alla Riscossa” – aperte le votazioni!

Il 16 marzo avevamo lanciato la seconda edizione del concorso fotografico pasquale “Conigli alla Riscossa” e ora siamo passati alla seconda fase: le votazioni. Tutte le foto dei partecipanti, infatti, sono state raccolte in un apposito album sulla nostra pagina Facebook  e tutti possono votare. Avete tempo fino alla mezzanotte di sabato 11 aprile per scegliere le vostre foto preferite!

Il Buongiorno Comincia con un Coniglio

Nel frattempo prosegue fino a Pasquetta l’altra iniziativa dell’ENPA di Monza che vede protagonisti i conigli: “Il Buongiorno Comincia con un Coniglio”.

Ogni giorno su Facebook e Instagram stiamo pubblicando la foto di uno dei conigli del rifugio di Monza in attesa di adozione, accompagnato da una simpatica poesia in rima e un utile consiglio o informazione, sempre in rima! A dire la verità, non ci sono solo conigli, ma anche alcuni simpatici intrusi, tra cui cavie, oche e persino la nostra maiale vietnamita Heidi, per farvi conoscere un po’ gli “altri” animali ospiti del rifugio di Via San Damiano.

E vinca il migliore, anzi, i migliori!

Ricordiamo che i premi in palio sono due:

– Star dei Social: questa categoria sarà decisa dal pubblico e il premio andrà al coniglietto che avrà ricevuto il maggior numero di “like”;

– Premio della Giuria: questa categoria sarà valutata da ENPA Monza in base  alla qualità e composizione della foto e allo “spirito pasquale”.

I vincitori verranno proclamati la mattina di Pasqua, domenica 12 aprile e riceveranno una bellissima sorpresa oltre a un attestato personalizzato.

LE IMMAGINI: in questa pagina alcuni dei protagonisti dell’iniziativa “Il buongiorno inizia con un coniglio”. Sotto, Sheridan, con la poesia a lui dedicata e il consiglio in rima.

Dopo una sana dormitina
mi faccio una bella sgranchitina!
Io sono Sheridan, una volta Cherie,
e mi chiedo che ci faccio ancora qui,
ero un cucciolo quando sono arrivato
e nel rifugio son purtroppo cresciuto!

 

Non sono ordini, solo consigli
per render felici noi conigli.
Prima di tutto non ci comprare,
l’opzione migliore è sempre adottare,
siamo tantissimi nelle associazioni,
e di tutti colori e dimensioni!

Pubblicato il 30 marzo 2020

Il Covid-19 non li contagia, ma gli animali hanno bisogno di noi. Aiuta gli #AltriEroiENPA!

È un periodo difficile, lo sarà ancora di più, molto a lungo. Anche per gli animali. Oltre alla mai semplice gestione ordinaria di canili, gattili, oasi, colonie, cani e gatti liberi, soccorso, cura e accadimento, si aggiungeranno gli animali di persone travolte da questa tragedia, quelli coinvolti dalla crisi economica, quelli che arriveranno dalla necessaria sospensione delle campagne di sterilizzazione.

I volontari che ogni giorno li aiutano non fanno gli eroi; lo sono. Sono gli #AltriEroiENPA. Nel futuro la loro passione e disponibilità disinteressata sono l’unica cosa certa. Abbiamo davanti un periodo buio, che dovremo affrontare con sempre maggiore difficoltà. Abbiamo bisogno di dispositivi per proteggerci, cibo per accudire i nostri ospiti, contributi per curarli.

#RestaACasa … anche a distanza puoi sostenerci! Ogni singolo aiuto diventa una grande forza.

Puoi farlo

  • aderendo a questa raccolta fondi.
  • con un bonifico sull’Iban dedicato all’emergenza: IT 82 M 01030 03203 000063212820 – banca MPS, intestato a ENPA
  • con la tua carta di credito sui principali circuiti (Visa, Mastercard, ecc.) a questa pagina.
  • se sei un produttore di petfood e vuoi aiutarci, chiedi come scrivendo a comsviluppo@enpa.org.

I contributi raccolti saranno tutti utilizzati per sostenere le Sezioni ENPA nella loro attività sul territorio.
GRAZIE!

Guarda il VIDEO (dal quale sono tratte le immagini nella pagina):


Pubblicato il 30 marzo 2020

Anche in questo difficile momento, Purina è a fianco dell’ENPA.

Purina, azienda leder nel settore del petfood, scende in campo per aiutare ENPA anche durante l’emergenza coronavirus. Purina, infatti, si è unita alla campagna social #AltriEroiENPA (volta a sensibilizzare gli amanti dei pet sull’incessante attività svolta dai volontari, che non si ferma nemmeno in questi giorni), decidendo di donare 100.000 pasti ai trovatelli ENPA accuditi dalla Protezione Animali.

Nella particolare fase in cui si trova il nostro Paese, infatti, ENPA continua il suo impegno a favore degli animali e Purina ha deciso di supportare l’indispensabile lavoro svolto dall’associazione e dai suoi volontari.

La campagna, attiva sia sui canali social di ENPA sia su quelli di Purina, vuole essere anche un ringraziamento agli #AltriEroiENPA, coraggiosi volontari al fianco dei pet su tutto il territorio nazionale.

A tal proposito Marco Bravi, Presidente del Consiglio e Responsabile Comunicazione e Sviluppo Iniziative di ENPA, ha dichiarato: «Nonostante il difficile momento che sta attraversando il Paese, le nostre attività non si possono fermare. ENPA continua a portare avanti la sua missione grazie al prezioso lavoro di tutti i suoi volontari che, schierati in prima linea, garantiscono quotidianamente il benessere degli animali accuditi nei centri di recupero e nei rifugi, di quelli che vivono liberi sul territorio, anche in colonie feline sempre più difficili da raggiungere, e, naturalmente, di quelli di proprietà rimasti soli per un ricovero o peggio».

Qui sotto, il brevissimo video di presentazione dell’iniziativa.

L’impegno di Purina a favore delle adozioni non è nuovo: #BENVENUTOaCASA è la piattaforma ENPA per le adozioni, che potete consultare QUI  per trovare i trovatelli da adottare – e vedere pure quelli già adottati, grazie anche a questa piattaforma!

Leggi anche il nostro articolo del 3/10/2019 QUI.

Pubblicato il 28 marzo 2020

Le grandi aziende di pet food a fianco dell’ENPA in questo difficile momento: grazie Almo Nature!

L’impegno di Almo Nature nel sostenere i rifugi ENPA di tutta Italia, prosegue, anche in questo momento difficile per tutti.

Nel 2018 Almo Nature, azienda leader nel settore petfood, viene donata alla Fondazione Capellino al fine di creare un modello aziendale nuovo il cui unico obiettivo è la difesa di cani e gatti e la tutela della biodiversità. In linea con questa filosofia, vengono messi in cantiere tre progetti, tra cui Companion Animal For Life, progetto Europeo che mira a eliminare gli abbandoni, il randagismo e a trasformare i rifugi in luoghi di transito temporaneo in vista dell’adozione.

Come azione complementare a questo ambizioso progetto europeo ENPA e Almo Nature Fondazione Capellino hanno unito le proprie forze nel progetto “AdoptMe”, che mira a favorire le adozioni responsabili presso canili e gattili. Per info , cliccare QUI.

Doppio regalo per gli adottanti

Grazie a questa partnership, chi adotta un cane o un gatto presso un rifugio ENPA (come succede già dallo scorso anno nel rifugio gestito da ENPA di Monza e Brianza) riceve un kit di benvenuto e un mese di alimenti Almo Nature gratis per il proprio amico e, contemporaneamente, viene regalato anche al rifugio un mese di pappe gratis.

Per i consumatori

Anche chi acquista prodotti della linea Almo Nature può fare la sua parte, non solo contribuendo a diffondere il progetto ma anche con la consapevolezza che il 100% dei profitti della Almo Nature è destinato ad aiutare gli animali attraverso i diversi progetti in corso.

E c’è di più: solidale con i proprietari di pet, fino all’11 di aprile e solo nei negozi specializzati aderenti all’iniziativa, sarà possibile approfittare dell’offerta 2+1 omaggio su tutti i prodotti Almo Nature.

Nelle foto, tre delle tante famiglie adottanti presso il rifugio di Monza che hanno ricevuto in omaggio da Almo Nature il Kit di Benvenuto “Adopt Me”.  Sotto, il kit di benvenuto.

Pubblicato il 29 marzo 2020

Vero o falso? Le bufale e le verità sugli animali ai tempi del Coronavirus

Gli animali domestici sono contagiosi? È in atto un boom di abbandoni? Dobbiamo pulire le zampe dopo la passeggiata? E, ancora, dobbiamo fare più spesso il bagno ai nostri animali di casa?

In questi giorni concitati sono girate parecchie fake news, non ultima la necessità di lavare le zampette ai cani con l’uso della candeggina. Si tratta di notizie che possono essere estremamente dannose per i nostri amici a quattro zampe e proprio per questo l’Ente Nazionale Protezione Animali ha deciso di ripetere ancora una volta i comportamenti dannosi da diffidare, smontando le più diffuse bufale che stanno girando sugli animali in questi giorni.

Gli animali domestici sono contagiosi? Falso!

Ripetiamo a gran voce quello che l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Ministero della Salute hanno già ribadito in diverse comunicazioni ufficiali: gli animali domestici non trasmettono COVID-19 e non sono recettivi.

C’è un boom di abbandoni? Falso. 

Per fortuna non c’è un boom di abbandoni. Il problema sono le adozioni, un po’ a rilento, a causa delle difficoltà di movimento delle persone.

Dobbiamo fare il bagno spesso agli animali di casa? Falso. 

Il lavaggio porta via il sebo del cane, uno strato di difesa molto importante che previene eritemi, arrossamenti. Il bagno andrebbe fatto circa quattro volte l’anno, non tutti i mesi. Fondamentale anche l’uso di saponi specifici per animali.

Dobbiamo pulire le zampe dopo la passeggiata? Vero.

Anche se sul tema ci sono pareri discordanti può essere una buona abitudine pulire le zampette al rientro dalla passeggiata.

Come? L’ideale sarebbe preparare una bacinella di acqua tiepida (mi raccomando non troppo calda o si fanno danni) con dentro un po’ di sapone per cani o bicarbonato. Assolutamente NON USARE CANDEGGINA e neanche i saponi per umani. Immergere le zampette e poi assicurarsi di asciugarle bene con un asciugamano sempre fresco e pulito, da cambiare ogni volta.

Per i più pigri si possono anche utilizzare al rientro le salviette igienizzanti per animali, anche se, con l’immersione è sicuramente più semplice e veloce pulire accuratamente.

Possiamo far uscire il cane ogni volta che vogliamo – tanto, passeggiare fa bene? Falso.

Ovviamente ogni cane ha capacità e caratteristiche diverse quindi in questo caso il consiglio è di non cambiare le abitudini del cane prima della quarantena, poi se esce una volta in più non succede nulla, ma è importante non stravolgere le sue abitudini.

Portare a passeggio il cane dal balcone è una buona idea? Falso. 

Sono girate diversi video di persone che, per non uscire di casa, stanno calando il cane dal balcone. È un comportamento assolutamente inaccettabile! E chi decide di fare una cosa così insensata può andare incontro ad una denuncia!

Carla Rocchi, presidente nazionale ENPA: «Le fake news ormai sono diventate un nemico quotidiano da combattere e, quando hanno come oggetto gli animali, possono anche rivelarsi letali. Per questo come ENPA non ci stanchiamo mai di ripetere quali sono i comportamenti dannosi da evitare. I nostri animali sono una incredibile risorsa, ora più che mai, dobbiamo prendercene cura con amore e consapevolezza.»

Guarda il VIDEO!

Pubblicato il 30 marzo 2020

ATS e ENPA Monza, ecco il protocollo e le mail per le emergenze

ATS ha predisposto un protocollo di assistenza per i proprietari di animali di affezione sottoposti a procedure di ricovero/quarantena presso il proprio domicilio, che non hanno parenti o conoscenti che possono assistere i loro animali. Circa questa condizione verrà richiesta collaborazione delle amministrazioni comunali nel vaglio delle richieste (che possono arrivare dalla Polizia Locale, dall’Ufficio Diritti Animali o da privati cittadini) e se possibile autocertificazione dell’interessato.

In questi casi l’ATS assicura il ritiro dell’animale presso il domicilio, ricovero presso canili/gattili sanitari dell’ATS con assicurazione dell’assistenza veterinaria. Se il ricovero si prolungasse oltre il 15° giorno, i cani verranno trasferiti presso il canile-rifugio del comune di residenza dell’assistito (la struttura via San Damiano per Monza e gli altri 15 comuni convenzionati, cioè Agrate Brianza, Biassono, Brugherio, Caponago, Carnate, Cernusco sul Naviglio, Cornate D’Adda, Lissone, Macherio, Mezzago, Muggiò, Seveso, Sovico, Vedano al Lambro, Villasanta).

Le richieste di assistenza vanno mandate all’indirizzo siuv@ats-brianza.it specificando nome, cognome, indirizzo, numero di telefono del richiedente, specie e tipologia dell’animale, motivo della richiesta e dell’impossibilità a tenerlo.

La mail ENPA per richieste e offerte di aiuto

Anche ENPA di Monza e Brianza si è attivata creando una casella di posta elettronica per fare fronte a tutte emergenze che possono presentarsi per quanto riguarda la gestione degli animali in questo periodo. L’indirizzo è emergenza@enpamonza.it .

A questo indirizzo dovranno essere indirizzate tutte le richieste/segnalazioni relative al ricovero in situazioni familiari in cui ci sia l’effettiva impossibilità di portar fuori il cane, ritiro animali (cani, gatti e animali diversi), aiuto per animali in loco, richieste cibo/presidi veterinari, ma anche offerte di stallo temporaneo, trasporto animali da privato a privato/studi veterinari per urgenze.

In questo modo avremo un unico riferimento a tutte le richieste/offerte arrivate. Per non intasare inutilmente la casella, si raccomanda di scrivere a questa mail solo in caso di reale e comprovata necessità.

Le richieste che arriveranno saranno sottoposte a un primo vaglio e immediatamente trasmesse ad ATS per la presa in carico. ENPA Monza e Brianza si è anche reso disponibile ad accogliere richieste che ATS non è in grado di soddisfare per svariati motivi (come la presa in carico di animali diversi da cani e gatti o altre forme di aiuto).

Ricordiamo che per informazioni veloci è attivo il numero del rifugio di via San Damiano 21: 039-835623, attivo tutti i giorni, compresi i festivi, dalle 14.30 alle 17.30.

Pubblicato il 25 marzo 2020

 

Emergenza Covid-19 in Lombardia: grazie Hill’s!

L’onda lunga delle difficoltà economiche e logistiche provocate dal Coronavirus colpirà inevitabilmente anche gli animali nei rifugi.

In soccorso a quelli della Lombardia è arrivata lunedì 23 marzo la donazione della Hill’s Pet Nutrition Italia: ben 2.325 kg di petfood per i cani e gatti ospiti nelle strutture ENPA, a partire dal gattile di Bergamo, fra le zone più colpite da questa tragedia collettiva.

Gli alimenti sono arrivati al canile-gattile di Monza, gestito dalla sezione Monza e Brianza di cui è il presidente Giorgio Riva, nonché Coordinatore Regionale Lombardia, per poi essere distribuiti agli altri rifugi della Regione.

ENPA ringrazia per la sensibilità la Hill’s e spera che costituisca un esempio, ricordando che i tempi saranno difficili per tutti, anche per gli animali.

Nelle immagini, due volontarie ENPA con Arya e gli alimenti arrivati nel rifugio di Monza.

Pubblicato il 25 marzo 2020

Tutori colonie feline: il terzo modello di autodichiarazione

Dal 23 marzo è in vigore un nuovo modello di autodichiarazione (il terzo) per circolare sul territorio durante l’emergenza coronavirus.

Oltre alle informazioni già richieste nella vecchia autocertificazione, nel nuovo modulo va indicato l’indirizzo da cui è iniziato lo spostamento e la destinazione. Inoltre, tra le esigenze concesse perché lo spostamento sia lecito, oltre alle “comprovate esigenze lavorative” e ai “motivi di salute” sono contemplate “l’assoluta urgenza (per trasferimenti in Comune diverso”) o la “situazione di necessità” per spostamenti all’interno dello stesso Comune

Come per i precedenti modelli, ENPA Monza e Brianza ha preparato una versione del nuovo modello ad hoc per tutori e tutrici che accudiscono una colonia felina, anche in un Comune diverso da quello da residenza.

Nel documento si dichiara, inoltre, che si sta svolgendo attività di alimentazione e di gestione di colonie feline sul territorio provinciale (legge quadro 281/91, L.R. 33/2009, L.R. 15/2016, Regolamento regione Lombardia n°2 del 13/4/2017), definite come “patrimonio indisponibile della cittadinanza sotto la tutela del primo cittadino”.

L’autodichiarazione è scaricabile QUI.

Il documento deve essere stampata, compilata con tutti i propri dati e firmata. In caso di controllo, l’operatore di Polizia vi chiederà un documento di identità e controfirmerà la dichiarazione apponendo anche data, ora e luogo del controllo.

Pubblicato il 24 marzo 2020

Coronavirus, tempi difficili anche per gli animali di casa. ENPA realizza i bigliettini di emergenza “salvanimale”.

Non è semplice essere proprietari di un cane in questo difficile periodo, ma ci sono situazioni che superano ogni immaginazione. Ben lo sa un cucciolone di rottweiler di 7 mesi che venerdì 13 marzo è stato ritirato dal Nucleo Antimaltrattamento su segnalazione di privati cittadini.

Il proprietario, infatti, che versava in precarie condizioni di salute (invalido 100%) si trovava inoltre nell’incapacità di gestirlo perché non poteva uscire di casa e quindi garantire al cucciolone il movimento necessario per la corretta formazione del suo sistema scheletrico.

Proprio per questo, e per evitare che sporcasse in casa, era arrivato a dargli pochissima acqua e razioni scarse di cibo per evitare deiezioni e pipì.

Il cane, acquistato in un allevamento e con tanto di pedigree, è apparso decisamente sotto taglia per l’età con carenza di tono muscolare seppur in discrete condizioni fisiche. Ribattezzato “Bullone” al rifugio di Monza, attualmente è in cura e quanto prima sarà messo in adozione.

Coadiuvati da assistenti sociali, il Nucleo Antimaltrattamento ha proceduto con il ritiro del cane che, una volta arrivato nella struttura di Via San Damiano, ha svuotato tre ciotole d’acqua e di pappa alla velocità della luce! Nelle foto, Bullone al canile di Monza e con due volontari ENPA.

Un biglietto salvanimale!

In questo complicato momento possono venir messi in atto anche piccoli e semplici accorgimenti per garantire la tutela dei nostri animali, soprattutto in caso di forzato e improvviso abbandono della propria abitazione.  L’ENPA di Monza e Brianza ha ideato e realizzato,  per i proprietari di qualsiasi animale, degli utilissimi tesserini, scaricabili QUI, da stampare, ritagliare  e compilare, indicando il nominativo e il numero di telefono di una o più persone che possano accudire il proprio amico in caso di reale necessità. (Versione in bianco e nero, cliccare QUI.) 

 

Tali biglietti (immagine a sinistra e in fondo) andranno poi portati sempre con sé, in modo che chi si trova costretto a lasciare solo a casa il proprio pet riesca a darne notizia a parenti o amici.

Alcuni tesserini sono già stati consegnati (in questo specifico caso con le utenze del canile di Monza) ai casi sociali e di emarginazione sociale che detengono regolarmente animali, persone che non hanno nessuno su cui poter contare e che non hanno modo di essere aiutati diversamente.

ENPA Monza, come sempre, c’è!

È bene ricordare che gli animali di proprietà di un ricoverato devono poter venire regolarmente accuditi da parenti, vicini o da amici incaricati, i quali si tuteleranno con i normali dispositivi di protezione non dagli animali ma dall’ambiente in cui essi vivono.

In caso di impossibilità di accudimento è assolutamente necessario avvisare il servizio veterinario della ATS e/o la Polizia Locale riguardo alla presenza degli animali presso l’abitazione del ricoverato, oppure l’ufficio diritti animali, se presente nel comune, o la Protezione Civile.

L’ENPA sezione di Monza e Brianza garantisce, nei casi di assoluta necessità, il ricovero degli animali presso il canile di Monza per i comuni convenzionati (Agrate Brianza, Biassono, Brugherio, Caponago, Carnate, Cernusco sul Naviglio, Cornate D’Adda, Lissone, Macherio, Mezzago, Monza, Muggiò, Seveso, Sovico, Vedano al Lambro, Villasanta).

Pubblicato il 20 marzo 2020

Nozze solidali per aiutare l’ENPA

Non sono tante le notizie belle di questi tempi, ma una ve la possiamo dare noi, anche se, a dir il vero, risale a dicembre quando nessuno, o quasi, aveva ancora mai sentito pronunciare la parola “coronavirus”.

Dunque, Martina e Norberto decidono di sposarsi. La coppia di Milano vive già insieme da tre anni e, visto che tutto l’indispensabile lo ha già, che fare della tradizionale “lista nozze”?

Martina e Norberto hanno sempre avuto a cuore la sorte degli animali abbandonati – convivono infatti con due micie trovatelle, le sorelle Cleope e Pacha (nella foto) – e decidono di sfruttare l’occasione per aiutare chi davvero ha più necessità di loro, devolvendo l’importo a chi gli animali li aiuta ogni giorno dell’anno, «anche, banalmente, per stare al caldo in inverno e avere del buon cibo per tutto l’anno» spiega Martina.

I due contattano così ENPA di Monza e Brianza per proporre l’iniziativa. Detto fatto. Isabella Garlati, responsabile immagine della nostra sezione, realizza un bellissimo biglietto da distribuire a tutti gli invitati in cui viene spiegata l’iniziativa (immagine sotto).

Una bella idea da imitare

L’idea ha avuto unanimi consensi tra gli invitati e a ENPA Monza sono arrivati direttamente i bonifici che, a conferma della generosità e della sensibilità di amici e parenti della coppia, hanno contribuito a raggiungere una cifra finale davvero importante.

Contentissimi Martina e Norberto: «In questo modo abbiamo voluto condividere la nostra felicità in un giorno così speciale anche con gli amici pelosi, e che soddisfazione vedere che il nostro progetto è piaciuto, e che tutti i nostri amici hanno contribuito con entusiasmo!»

A seguito del matrimonio, avvenuto al Palazzo Reale di Milano il 14 dicembre 2019, ENPA ha realizzato un biglietto di ringraziamenti dedicato agli sposi con una bella poesia composta ad hoc da Lorena, una volontaria che fa parte della redazione di ENPA Monza, che si è messa subito all’opera (immagine in fondo).

Non ci resta che ringraziare ancora una volta gli sposi e augurare loro ogni felicità!

Info: chi fosse interessato a fare la bomboniera solidale o la lista nozze a favore dell’ENPA è gentilmente invitato a contattarci scrivendo a bomboniere.solidali@enpamonza.it

Nelle foto: gli sposi durante le nozze al Palazzo Reale di Milano con i testimoni e davanti al Castello Sforzesco; le gatte Cleope e Pacha; i due biglietti realizzati da ENPA per l’occasione.




Pubblicato il 17 marzo 2020

Padroni responsabili. Sempre! Campagna raccolta deiezioni a Villasanta.

In questi giorni in cui le normali attività sono fortemente limitate dall’emergenza coronavirus, i proprietari di cani vengono quasi visti con invidia da quanti sono costretti a restare chiusi in casa, dal momento che possono continuare, pur con alcune limitazioni, a portar fuori i loro amici.

Le passeggiate devono essere fatte nelle immediate vicinanze della propria abitazione, da soli con il proprio animale, e anche la permanenza nelle aree sguinzagliamento cani ha precisi limiti di tempo e di ingressi determinati dai singoli comuni. Se le strade sono semideserte, però, non significa che ci si deve dimenticare di fare la cosa che per un proprietario responsabile è ormai una routine: raccogliere i bisogni del proprio cane.

ENPA da sempre è schierata dalla parte degli animali e dei proprietari responsabili. Chi possiede un cane deve sapere che la sezione monzese sarà sempre al suo fianco per difenderne i diritti ma anche per ricordarne i doveri. Non è un caso, quindi la partnership delle campagne contro le deiezioni canine con le pubbliche amministrazioni, per condividere messaggi educativi da fare pervenire ai proprietari di animali, evitando nel contempo inutili azioni repressive (tipo divieti assoluti di accesso animali, ecc.) che servono solamente a esasperare i problemi e gli animi.

Lo dice il regolamento!

Non dimentichiamo, però, che la pessima abitudine di non raccogliere i bisogni del proprio cane crea disagio e malumore non solo nei cittadini che zoofili non sono, ma anche nella stragrande maggioranza dei padroni che con gran senso civico si premurano di farlo. Anche perché il dovere di pulire dove sporca il proprio cane è previsto dai regolamentati comunali in tema di benessere animale.

Il Comune di Villasanta in prima linea

Nonostante il periodo critico per tutti, il 9 marzo il Comune di Villasanta (MB) ha dato il via alla campagna a favore della raccolta delle deiezioni canine, che durerà due settimane, affiggendo in tutta la città manifesti in tre soggetti recanti gli slogan “Villasanta ama i cani ma anche le proprie aiuole!”, “Villasanta ama i cani ma ne ha le scarpe piene!” e, infine, “Villasanta ama i cani e i proprietari responsabili”.

La campagna, ideata e realizzata da Isabella Garlati, responsabile immagine dell’ENPA di Monza e Brianza, è già stata ampiamente utilizzata dal Comune di Monza e da molti altri comuni della Brianza. Una lodevole iniziativa che si spera possa essere adottata anche da altre amministrazioni del territorio brianzolo.

 

Pubblicato il 20 marzo 2020

Il salvataggio dei cani nell’ex Cara di Mineo, arriva il video

È una storia a lieto fine, come precisa nella sua breve introduzione Carla Rocchi, presidente ENPA nazionale. Una storia iniziata nel 2016 quando la criticità della situazione nel centro per profughi di Mineo (Catania) viene segnalata a ENPA e cominciano i primi interventi di sterilizzazione.

A febbraio 2020 si è conclusa l’ultima fase della missione ENPA nel centro di accoglienza per richiedenti asilo (Cara), chiuso nel luglio 2019. Un’operazione importante, che ENPA ha raccontato sui propri canali, come in questo articolo pubblicato il 26 febbraio 2020 sul sito ENPA Monza.

La missione raccontata in un video

Ora c’è anche un video che in 15 minuti riassume l’importante missione di salvataggio dei cani che nell’ormai dismesso centro siciliano si trovavano in uno stato di abbandono. I cani sono stati tutti prelevati e portati in strutture della Protezione Animali al nord per poter essere destinati all’adozione in famiglia. Il rifugio di Monza ha accolto le cagnoline Flora e Fauna.

L’operazione (coordinata dal dottor Meir Levy, in collaborazione con la Coordinatrice Regionale per la Sicilia Viviana Vaccari, il Tesoriere Nazionale Paola Tintori e l’esperto cinofilo Giusy d’Angelo), si è svolta con successo e ha permesso di dare un futuro a chi non lo aveva.

Guardate il video in questi giorni in cui quasi tutti siamo a casa: è il racconto di un grande atto di amore supportato da un’altrettanta grande professionalità di volontari e operatori.

Pubblicato il 20 marzo 2020

Amici Cucciolotti 2020, aperta la vendita online

In via del tutto eccezionale, per un periodo di tempo limitato (cioè fino a quando sarà in vigore la normativa di emergenza Covid-19 che ci invita a restare tutti a casa) e per chi non avesse una edicola vicino, l’editore Pizzardi ha deciso di rendere disponibili i prodotti della collezione “Amici Cucciolotti 2020” anche sullo shop online. Per accedervi, cliccare QUI.

Il comunicato di Pizzardi Editore

«Per rispondere alle tantissime richieste dei nostri collezionisti, in via del tutto eccezionale e per un periodo di tempo limitato (cioè fino a quando sarà in vigore la normativa d’emergenza che ci invita a restare tutti a casa) abbiamo deciso di rendere disponibili i prodotti della collezione Amici Cucciolotti 2020 anche nel nostro shop online. In questo modo tutti avranno l’opportunità di continuare a riempire di cibo le ciotole degli oltre 30.000 trovatelli accuditi dai volontari della Protezione Animali.

Ci teniamo a spiegare che questa è un’iniziativa straordinaria rivolta a chi non ha un’edicola vicina. Ringraziamo tutti gli edicolanti, con i quali da sempre collaboriamo e per i quali nutriamo la più grande stima, che in questo difficilissimo momento continuano a prestare un prezioso servizio alla comunità.»

 

Il buongiorno comincia con un coniglio… e il concorso “Conigli alla Riscossa” fa il bis!

In un momento così difficile per tutti, vogliamo lanciare un messaggio che riporti, se possibile, un po’ di serenità ma anche, che non guasta mai, consapevolezza, riproponendo una simpatica iniziativa che ha fatto il suo debutto un anno fa.

Da sempre i conigli sono uno dei simboli del periodo pasquale e come lo scorso anno, anche nel 2020 ENPA Monza e Brianza ha deciso di accendere i riflettori sul mondo di questi tenerissimi animali, purtroppo vittime della crudele industria della carne, facendoli conoscere come adorabili animali da compagnia. Perché se a Pasqua è giusto non mangiare l’agnello, è altrettanto giusto non mangiare il coniglio!

Il buongiorno comincia… con un coniglio!

Per iniziare, a partire da lunedì 16 marzo  fino alla domenica di Pasqua, il 12 aprile, sulla nostra pagina Facebook e sul nostro profilo Instagram, ogni mattina uno dei numerosi conigli – e qualche simpatico intruso – che sono ospiti presso il rifugio di via San Damiano in attesa di trovare casa vi darà il Buongiorno in rima. Verranno poi raccolti mano a mano in un apposito album.

I consigli in rima

All’ENPA di Monza cerchiamo sempre di far conoscere meglio gli animali e le loro esigenze e promuovere il loro benessere. E siccome la creatività non ci manca, abbiamo pensato a una bella novità per questa seconda edizione: ogni mattina il “Buongiorno” sarà accompagnato da un utile consiglio tutto in rima, non solo lapino!

Concorso fotografico “Conigli alla Riscossa”

Dopo il successo dell’anno scorso, torna il concorso fotografico lapino a tema pasquale! (Nell’immagine a destra, i vincitori della prima edizione; nelle altre foto, altri partecipanti.) La partecipazione è gratuita e aperta a tutti i proprietari di conigli, tanti dei quali, per ovvi motivi, sono costretti a casa.

Come ogni concorso che si rispetti, anche questo ha un preciso Regolamento:

> Scatenate la vostra fantasia e fotografate i vostri conigli in tema pasquale

> Mandateci la foto all’indirizzo concorso@enpamonza.it entro e non oltre sabato 28 marzo.

> Includete anche il consenso alla pubblicazione della foto su Facebook e al trattamento dei dati personali.

> Lo scopo del concorso è far conoscere meglio il coniglio, le sue esigenze etologiche e promuovere il suo benessere, quindi verranno escluse immagini che non dimostrino che tali vengono rispettate.

Domenica 29 marzo tutte le foto verranno caricate in un apposito album sulla nostra pagina Facebook.

> Le votazioni saranno aperte fino alla mezzanotte di sabato 11 aprile.

> Sono previsti due premi e un vincitore per ciascuna categoria:

– Premio “Star dei social”: questa categoria sarà decisa dal pubblico e il premio andrà al coniglietto che avrà ricevuto il maggior numero di “like”;

– Premio “Giuria”: questa categoria sarà valutata da ENPA Monza in base sia alla qualità e composizione della foto che allo “spirito pasquale”.

> La mattina di Pasqua, domenica 12 aprile, verranno proclamati i vincitori.

> I vincitori delle due categorie riceveranno una bellissima sorpresa oltre a un attestato personalizzato.

> I premi andranno ritirati al rifugio di Monza in via San Damiano 21 (previo appuntamento). In caso di richieste di spedizione, i costi saranno a carico del destinatario.

> I vincitori dell’anno scorso possono partecipare ma non concorrere ai fini del premio “Star dei social”.

Allora che aspettate a iscrivervi? Il vostro coniglietto non vede l’ora di partecipare!

P.S. Per aiutarci a diffondere il concorso fra i vostri amici e conoscenti che vivono con uno o più conigli, potete invitarli al nostro evento su Facebook.!

Scarica la locandina/regolamento in PDF qui.

Pubblicato il 13 marzo 2020

Andrà tutto bene, anche al rifugio di Monza. Ecco il video!

Anche in questi giorni difficili il lavoro al rifugio di Monza prosegue, sebbene in un’atmosfera decisamente surreale.

Proprio per questo abbiamo girato un bellissimo video che mostra una giornata-tipo nella struttura di Via San Damiano ai tempi del Coronavirus, tra maschere e distanze di sicurezza, ma anche passeggiate con i cani, preparazione e distribuzione della pappa in tutti i reparti, pulizie, visite veterinarie e lavoro d’ufficio.

Ricordiamo che il rifugio di Monza rimane aperto a chi è realmente interessato ad adottare un animale (cane, gatto, coniglio, cavie, criceto), ma con alcune restrizioni, e ovviamente con la massima cura per la salute di volontari, operatori e pubblico .

Chiediamo gentilmente di telefonarci prima al numero 039-835623, operativo ogni pomeriggio dalle ore 14.30 alle ore 17.30, in modo da poter concordare un appuntamento a tale scopo presso la struttura di Via San Damiano 21.

Pubblicato il 13 marzo 2020

Tutori colonie feline: la nuova autodichiarazione per circolare

A seguito di una circolare diramata il 17 marzo dal Ministero dell’Interno, con la quale si dispone la modifica del modello da utilizzare per le autodichiarazioni, è necessario sostituire la precedente dichiarazione, che ENPA Monza aveva predisposto e messo a disposizione sui propri canali per i tutori e tutrici di colonie feline, con uno nuovo che potete scaricare qui.

La dichiarazione deve essere stampata, compilata con tutti i propri dati e firmata. In caso di controllo, l’operatore di Polizia vi chiederà un documento di identità e controfirmerà la dichiarazione apponendo anche data, ora e luogo del controllo.

Pubblicato il 18 marzo 2020